oggi sono piuttosto arrabbiata (arrabbiata è un eufemismo) insomma ho presentato per un'impresa che conosco da anni in un piccolo comune un progetto di ristrutturazione di un edificio degli anni 70 progetto che si "avvaleva" del piano casa ....il comune (nella persona del tecnico), pur avendo deliberato il piano casa, mi era parso un po' dubbioso...così ho richiesto il parere all'uff ambiente che ha approvato subito i fotovoltaici sul tetto e viste le perplessità anche alla commissione edilizia....ebbene l'esito di quest'ultima mi contestava la chiusura di una loggia e mi chiedeva l'esplicitazione dei conteggi relativi ai parcheggi, ho rinunciato alla superficie della loggia (a mio avviso era a norma ma per evitare complicazioni l'ho eliminata) e ho esplicitato i parcheggi (nettamente superiori ai minimi richiesti) vado in comune parlo con la responsabile e mostro l'adeguamento del progetto alle richieste, tuttoè ok quindi presento il permesso a costruire. Dopo un mese passa in commissione di nuovo con esito negativo, ora mi si contestava l'ampliamento verso il cortile, un po' incavolati eliminiamo pure quello...ripresentiamo e dopo un mese ecco la novità mi si contesta anche l'ampliamento al primo piano (l'unico rimasto ....viceversa il tutto era fattibiloe con una semplice DIA) e in aggiunta mi si dice che l'attuale passo carraio (realizzato ai primi degli anni 80 e da me non toccato) non va bene perchè invade parte del marciapiede e va modificato (ovviamente questo è impossibile!)
a questo punto mi sento presa in giro....ma che senso ha chiedere un parere preventivo se poi ogni volta vengono contestati elementi che erano presenti sin dall'inizio? Ora il PC scadrà e dopo 6 mesi e 4 incontri con i tecnici mi ritrovo al punto di inizio....qualcuno sa suggerirmi cosa fare? (a parte segnalare all'Ordine questo comportamento a mio avviso alquanto scorretto)
Ma a cosa serve il parere preventivo? Infine ciò che è corretto per l'ufficio tecnico può essere ritenuto sbagliato dalla commissione? Qual è la legge che sancisce tale potere alla commissione edilizia?
emanuela : [post n° 252184]
il parere preventivo....a cosa serve?
Ciao. Io faccio parte della Commissione Edilizia del mio Comune. Ti posso solo dire che i dirigenti degli Uffici Tecnici che danno i pareri preventivi, usano la Commissione come parafulmine; nel senso che, non essendo il parere della Commissione vincolante (sono sempre loro che dovranno poi rilasciare il parere definitivo e il permesso di costruire), loro si possono permettere di dare un parere favorevole preventivo a tutte o quasi tutte le pratich (anche le più rognose e antipatiche), e poi danno in pasto alla Commissione qualsiasi cosa, mettendola in difficoltà e a volte facendole assumere responsabilità che in realtà già l'Ufficio tecnico doveva prendersi (ad esempio bocciare una pratica priva di alcuni requisiti urbanistici fondamentali).
In questo modo , l'Ufficio tecnico potrà dire a una persona che si vede bocciata un progetto: "VEDA, IO AVEVO DATO PARERE FAVOREVOLE, C'E' SCRITTO QUI... MA LA COMMISSIONE EDILIZIA SI E' IMPUNTATA E L'HA BOCCIATO".
In sostanza, effettivamente ciò che per l'uff. tecnico è giusto, per la Commissione può non andare bene.
La Commissione ha un compito delicato e mal pagato (figurati che nel mio Comune prendiamo 25 € a Commissione, per un totale di 7- 8 Commissioni l'anno), e se approviamo qualcosa che non doveva essere approvato e scatta da parte di terzi una denuncia, dovremo cercarci l'avvocato.
Quindi dobbiamo guardare le pratiche con 10 occhi e in un tempo limitato (considera che una commissione dura 3-4 ore e dobbiamo esaminare 4 progetti alla volta in media).
Poi alla fine, ed è la cosa più importante, l'uff. tecnico può dare parere favorevole finale e rilasciare il P.d.c. anche dopo il parere negativo della commissione, dando le opportune spiegazioni nel permesso rilasciato (l'uff. tecnico non può far finta di niente ad es. se la commissione ha contestato una cosa macroscopica come l'altezza max di un edificio o il rapporto pareti finestrate/pavimento, ma può decidere di non tenerne conto se si tratta di cose di poco conto, come l'uso di un tipo di colore in facciata piuttosto che un altro).
Ciao e in bocca al lupo.
In questo modo , l'Ufficio tecnico potrà dire a una persona che si vede bocciata un progetto: "VEDA, IO AVEVO DATO PARERE FAVOREVOLE, C'E' SCRITTO QUI... MA LA COMMISSIONE EDILIZIA SI E' IMPUNTATA E L'HA BOCCIATO".
In sostanza, effettivamente ciò che per l'uff. tecnico è giusto, per la Commissione può non andare bene.
La Commissione ha un compito delicato e mal pagato (figurati che nel mio Comune prendiamo 25 € a Commissione, per un totale di 7- 8 Commissioni l'anno), e se approviamo qualcosa che non doveva essere approvato e scatta da parte di terzi una denuncia, dovremo cercarci l'avvocato.
Quindi dobbiamo guardare le pratiche con 10 occhi e in un tempo limitato (considera che una commissione dura 3-4 ore e dobbiamo esaminare 4 progetti alla volta in media).
Poi alla fine, ed è la cosa più importante, l'uff. tecnico può dare parere favorevole finale e rilasciare il P.d.c. anche dopo il parere negativo della commissione, dando le opportune spiegazioni nel permesso rilasciato (l'uff. tecnico non può far finta di niente ad es. se la commissione ha contestato una cosa macroscopica come l'altezza max di un edificio o il rapporto pareti finestrate/pavimento, ma può decidere di non tenerne conto se si tratta di cose di poco conto, come l'uso di un tipo di colore in facciata piuttosto che un altro).
Ciao e in bocca al lupo.
Bene, dopo il post di Paolo che conferma quello che un po ' tutti pensavamo (mal funzionamento e lungaggini del pubblico) nn ci resta che spararci!
per una volta intervengo in difesa dei tecnici comunali (non immaginavo mai che lo avrei fatto!).
Devo dire che, per la mia esperienza perosnale, non capita quasi mai che diano pareri favorevoli così facilmente. Anzi, di solito mettono in campo tutte le rogne e i dubbi interpretativi che ci possono essere, proprio perchè fanno in modo di non dare false speranze o "sicurezze" rispetto a quanto deciderà la commissione.
Devo dire che, per la mia esperienza perosnale, non capita quasi mai che diano pareri favorevoli così facilmente. Anzi, di solito mettono in campo tutte le rogne e i dubbi interpretativi che ci possono essere, proprio perchè fanno in modo di non dare false speranze o "sicurezze" rispetto a quanto deciderà la commissione.