Buongiorno,necessito di un consiglio. Un cliente ha acquistato una casa di cortile, realizzata ante 1 settembre 1967 così per come riportato anche nei diversi atti notarili a cui sono riuscita a risalire.
Parte della casa ha un'altezza di 2,45 cm e da un colloquio con la P.A. questa solleva problemi inerenti l'abitabilità di questo spazio asserendo che l'immobile non ha atti o pratiche a cui poter risalire per stabilire la legittimità di tale spazio ad uso residenziale. Di conseguenza, dichiara che l'attuale proprietario deve fare un cambio di destinazione d'uso dello spazio alto 2,45 ( attuale zona giorno di circa 40 mq), pagando oneri e accollandosi tutte le opere sistematiche e necessarie per poter alzare il locale ad una altezza minima di 2,70 cm( fortunatamente sarebbe possibile dato che è un sottotetto).
Da una breve ricerca non esistono atti di fabbrica o pratiche a nome dei precedenti proprietari, non esitono agli atti sanatorie, richieste di modifiche interne, ma a livello notarile e catastale tutto si conclude con la dicitura edificio ante 1 settembre 1967 e una destinazione residenziale.
Ora, vorrei chiedere se la P.A. ha facoltà di chiedere un intervento di questo tipo nonostante la legge 47/85, se non legittima questo " condono normativo" e lei stessa non può dimostrare il contrario come mi consigliate di agire a parte quello di impuntarmi o quello di far pagare ai vecchi proprietari tutte le opere per l'ottenimento dell'abitabilità?
Ringraziando anticipatamente
Perplessa : [post n° 256891]