buongiorno a tutti,
un paio di giorni fa chiacchieravo con un conoscente ingegnere, che lavora per una cooperativa, e che ha appena presentato un progetto per una lottizzazione.
Io devo avere strabuzzato gli occhi, e lui mi ha spiegato che, essendo laureato con il vecchio ordinamento, non c'è differenza con gli altri "tipi" di ingegnere, e lui può firmare tutto, compreso l'architettonico.
Mi pare che mi abbia detto che l'unica cosa che non può firmare sia lo strutturale, ma non ne sono sicura.
Non ho specificato che è un ing. elettronico, o qualcosa del genere.
Ma a voi risulta? Ok per impianti e antincendio, ma anche l'architettonico???
archila : [post n° 281644]
ingegneri e firma
Si purtroppo ha ragione. Non so quale sia il riferimento di legge, ma per gli ingegneri di ogni specie prima di una certa ora possono occuparsi e firmare progetti architettonici.
icollo da wikipedia:
"Al di fuori delle dette classi vi sono i Paria: essi sono i fuori casta, cioè gli infimi tra gli infimi per un indiano; sono altrimenti detti gli intoccabili in quanto chi li sfiora anche solo accidentalmente deve immediatamente andare a purificarsi; ad essi sono comunemente riservati lavori umili quali la pulizia delle strade o delle latrine."
aggiungerei il lavoro in studio professionale senza tutele e orari, alla completa mercè del datore di lavoro, che per legge deve essere iscritto allo stesso ordine professionale.
"Al di fuori delle dette classi vi sono i Paria: essi sono i fuori casta, cioè gli infimi tra gli infimi per un indiano; sono altrimenti detti gli intoccabili in quanto chi li sfiora anche solo accidentalmente deve immediatamente andare a purificarsi; ad essi sono comunemente riservati lavori umili quali la pulizia delle strade o delle latrine."
aggiungerei il lavoro in studio professionale senza tutele e orari, alla completa mercè del datore di lavoro, che per legge deve essere iscritto allo stesso ordine professionale.
Non bisogna piangersi addosso! Iniziamo a scivere sui giornali, sui quotidiani locali, dove potete, che un geometra o un ingegnere non possono firmare un architettonico . . . . e non perchè lo dice la Legge, ma perchè lo afferma il Buon senso! Vi guarderanno male, ma almeno vi sarete sollevati l'animo e avrete fatto riflettere un buon numero di persone . . . . in gamba!
Eh sì, ha ragione...il padre di un mio amico è ingegnere elettronico e ha firmato il piano di lottizzazione del suo quartiere...e ovviamente tutta la progettazione della sua casa (anni fa)
un laureato in scienze della produzione animale, iscritto all'albo agronomi PUO' firmare i progetti di strutture agricole, anche di notevoli dimensioni, quali stalle, trincee e anche case in zona agricola!!!!
ma del resto....di che cosa c'è da stupirsi ancora???
ma del resto....di che cosa c'è da stupirsi ancora???
io trovo che stia al buon senso di ogni professionista, legge permettendo, decidere cosa firmare e cosa no. Il mio ordinamento, come architetto,mi permette calcoli strutturali in c.a., la mia preparazione universitaria assolutamente no, per ora non ho avuto modo nè desiderio di colmare le mie lacune universitarie e non firmo c.a., può darsi che altri invece si siano "specializzati" e riescano. Ad essere onesti sono pochi quelli che usciti dall'università sanno veramente svolgere una professione, se un ing. elett. lo ha iparato... ed è più bravo di un arch. buon per lui e peggio per noi. In sintesi, dura lex sed lex
x archical: completamente d'accordo con te.
vorrei precisare però che non parliamo di fenomeni self-made.
quando lavori in una cooperativa, la sua lunga ala protettiva di permette di assumerti responsabilità che se dovessi metterci la faccina (e il poster...) tu da solo, col cavolo che lo faresti
vorrei precisare però che non parliamo di fenomeni self-made.
quando lavori in una cooperativa, la sua lunga ala protettiva di permette di assumerti responsabilità che se dovessi metterci la faccina (e il poster...) tu da solo, col cavolo che lo faresti
Certo, come sempre in Italia, rischi perchè poi alla fine non paga nessuno. Ma anche lì torniamo all'onestà del singolo, anche se non mi sento di giudicare nessuno, soprattutto perchè in certe società o fai "così" o trovano un altro, e non è sempre facile scegliere tra lo stipendio e la propria coscienza.