Sono alle prese con i miei primi capitolati, computi contratti e così via.
Ho un paio di dubbi concettuali relativamente all'affidamento di lavori "a misura".
Mettiamo ad esempio che in un condominio ci siano alcune lavorazioni (es. rifacimento dei frontalini di balconi) per i quali non sia possibile stabilire a priori quale sia la quantità esatta da ripristinare e volessi affidare tale lavori "a misura"... Devo comunque fornire un computo all'impresa, sulla quale poi dovrà stipulare l'offerta, nel quale stimo le misure delle lavorazioni da effettuare. In tal caso, mentre il l'offerta su prezzo unitario e vincolante, il prezzo globale che l'impresa mi fornisce, basato sulla stima da me effettuata, potrà variare in eccesso od in difetto in base alla reale contabilizzazione dei lavori (DLgs.163 Art.53). Poiché però il committente valuta le offerte in base al prezzo globale è possibile porre un tetto percentuale alla variabilità in eccesso od in difetto delle quantità stimate in fase di computo (obbligando la ditta ad un controllo preventivo) oltre il quale non ci sarebbero ulteriori liquidazioni ?
E' corretto procedere in questo modo per i lavori da appaltarsi "a misura" ?
BauBab : [post n° 356815]
Modalità di affidamento lavori a misura ed importo complessivo...
Mai fatto. Se il committente ha un tetto di spesa che non vuole assolutamente superare sceglie l'opzione "chiavi in mano". I preventivi su computo in genere poi non si valutano sul totale, ma anche sulle singole voci. Si verificano appunto quelle lavorazioni che andranno valutate in fase di esecuzione. Sarà tua cura come professionista fare un computo che includa il possibile e l'immaginabile, e sarà cura della ditta informarti se ci sono lavorazioni aggiuntive e chiedere l'autorizzazione ad effettuarle. Un consiglio, attenzione a scegliere le ditte meno dispendiose, sono quelle che poi aumentano i costi nello stato di avanzamento lavori.