Ciao a tutti,
ho una partita iva aperta nel 2006 (quindi con la riforma da adesso dovrei fatturare con l'iva). Ho fatto un cambio di residenza e da maggio non ho trovato studi con cui collaborare. Non ho lavori miei.
Sapete quanto bisogna pagare Inarcassa senza fatture? Perchè vorrei capire se devo comunque versare del denaro ad Inarcassa perchè, in quel caso, mi conviene chiudere la partita iva immediatamente. Dal sito mi pare di capire che c'è un minimo di 1600 euro come "contributo minimo", significa che se anche non fatturo devo versare quella somma?
In pratica, al momento, sono disoccupata quindi non ho soldi da versare ad Inarcassa. Ho accennato alla commercialista che vorrei chiudere p.iva e, nel caso avessi qualche offerta lavorativa seria (auguri!), la riaprirei. Lei ha detto che, chiudendo e riaprendo, rischio di essere soggetta a controlli ma francamente non ho nulla da nascondere, quindi la cosa non mi lascia scossa...
Sapete darmi qualche dritta? Grazie!
yaya : [post n° 284409]
quanto è il contributo minimo per inarcassa?
da quel poco che so, se apri p.iva come architetto e sei iscritta all'ordine sei obbligata a pagare inarcassa e sono 1645+375 piu l'iscrizione all'albo, per evitare di pagare dovresti chiudere una delle due.
E' come dite voi, ho chiamato Inarcassa ed il contributo minimo per il 2012 è di 2015€. Per non pagarli o mi depenno dall'Ordine o chiudo la p.iva. Visto che l'Ordine l'ho già pagato vorrà dire che chiudo la partita iva...ed entrerò nel fantastico mondo dei disoccupati :))) (ridiamo per non piangere).
Grazie!!
Grazie!!
Se paghiamo per un tot di anni e poi decidiamo di cambiare lavoro e chiudere tutto. Sono soldi persi?
x lafleur
Beh, è così anche per le altre casse previdenziali. Cioè che bisogna stare tot anni in una cassa per avere diritto poi a qualcosa. Per inarcassa si può sospendere (perchè magari si trova un altro lavoro con altra cassa previdenziale) ma poi riprendere quando serve (finisce il lavoro di cui alla parentesi precedente, e si torna a fare la professione soltanto). Non serve insomma che gli anni di contribuzione siano continuativi. C'è però un minimo di anni (non ho capito bene se è 5 annni. L'ho letto sul loro sito da qualche parte), anche non continuativi per l'appunto, per poter avere diritto al trattamento pensionistico.
Per quanto riguarda casse previdenziali come inps o inps gestione separata non conosco bene le regole di funzionamento per la questione della continuità. Ma per inarcassa sono sicura che si può sospendere e riprendere senza perdere alcunchè.
Beh, è così anche per le altre casse previdenziali. Cioè che bisogna stare tot anni in una cassa per avere diritto poi a qualcosa. Per inarcassa si può sospendere (perchè magari si trova un altro lavoro con altra cassa previdenziale) ma poi riprendere quando serve (finisce il lavoro di cui alla parentesi precedente, e si torna a fare la professione soltanto). Non serve insomma che gli anni di contribuzione siano continuativi. C'è però un minimo di anni (non ho capito bene se è 5 annni. L'ho letto sul loro sito da qualche parte), anche non continuativi per l'appunto, per poter avere diritto al trattamento pensionistico.
Per quanto riguarda casse previdenziali come inps o inps gestione separata non conosco bene le regole di funzionamento per la questione della continuità. Ma per inarcassa sono sicura che si può sospendere e riprendere senza perdere alcunchè.