desnip : [post n° 229512]

pec

Ho sentito al tiggì che è in arrivo la posta certificata GRATUITA per 50 milioni di italiani.
Ma allora perchè noi professionisti abbiamo dovuto pagarla?
Per carità, solo una cifra simbolica grazie alle convenzioni degli ordini, ma in realtà le varie società le offrivano a prezzi molto più alti.
manuz :
Ma il mio Ordine degli Architetti di Varese non mi ha fatto pagare nulla per la PEC..
Paolo :
Anche il mio Ordine ha pagato per gli iscritti la PEC.
desnip :
sìsì, anch'io ho pagato solo 3,60 per 3 anni.
Ma solo perchè ci sono state queste convenzioni.
in teoria era una cosa a pagamento, tanto che, ad es. poste italiane, prevedeva un pagamento con cifre piuttosto alte.
gg :
Quella non è esattamente una PEC, ma una CEC-PAC.
È una PEC che può spedire e ricevere esclusivamente da Pubbliche Amministrazioni. Quindi, ad esempio non potresti inviare a un collega o a un'impresa.
In alcuni casi (INPS) spedisce e riceve solo con le caselle INPS, cioè l'ente che te l'ha regalata. E si può usare solo attraverso il sito INPS.
Insomma rispetto a una PEC "normale" ci possono essere forti limitazioni. Staremo a vedere se anche quelle fornite dal Ministero (Postecom) avranno le stesse limitazioni.

vedi qui:
[p+A news: Posta-Elettronica-Certificata-Gratis]

Gli Ordini non sono tenuti a pagare la PEC ai propri iscritti. L'obbligo riguarda invece gli iscritti che devono comunicare il proprio indirizzo PEC agli ordini.

Poi è successo che per emulare quelli che l'hanno fatto per primi (Roma, Lucca, e pochi altri), alcuni Ordini oggi pagano la PEC ai propri iscritti, altri che la pagano solo per il primo anno, altri che fanno accedere a un prezzo molto basso, e altri ancora che non si sono mai posti il problema.
Sono scelte diverse, tutte lecite.
desnip :
Grazie della spiegazione, gg!:-)
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