Isil : [post n° 232413]
Soddisfazionee
Ora faccio una domanda....quanti di voi sono soddisfatti di quello che fanno?E' per curiosità in fondo questa bacheca serve a scambiare opinioni.
io sono in bilico.. se continuare a far della gavetta o aprirmi una P.I. come artigiana e andare a fare decorazione e restauro....
ma ora non sono soddisfatta...
ma ora non sono soddisfatta...
Bhè devo dire che anche per me le soddisfazioni sono molto poche, a lavoro intendo, + ke altro perchè l'investimento che i capi fanno su di me è molto diverso da quello ke immaginavo...ma quello ke + mi spiazza è che un qualsiasi altro lavoro è molto + apprezzato del nostro!!!E questo a dire il vero....mi ferisce proprio!
Questo post, visti quelli degli ultimi giorni, era quasi dovuto. Io ragazzi riconosco di aver avuto una bella fortuna. Durante l'università ho avuto modo di lavorare in 3 studi e appena laurato a 25 anni vedendo che negli studi non apgavano sono passato in una impresa a 1000€/mese. Non posso nascondere che durante l'università la passione per l'architettura e venuta meno, il mio desiderio era avere un lavoro importante, ben pagato, di gestione perchè avevo capito che a tirar linee non si campa. La mia fortuna è stata entrare a 27 anni una azienda di contract, dove lavoro come capoprogetto anche all'estero. Non faccio assolutamente l'architetto, autocad non mi ricordo neppure più ad usarlo. Ora ho 31 anni, guadagno 1900€/mese. La mia fortuna è sta aver cambiato subito, se avessi aspettato anche un paio d'anni dove lavroo adesso non mi avrebbero voluto e comunque è stata dura perchè il mio è un lavoro da ingegneri gestionali o civili. L'inglese è più importante delle nozioni di storia dell'architettura che ho imparato. Non mi lamento assolutamente e ritengo di essere stato molto fortunato. Questa è la mia esperienza. Se tornassi indietro rifarei architettura, mi è piaciuta però di lavoro faccio tutt'altro.
In effetti si Alfonso era dovuto...+ ke altro vista l'aria che tira in giro volevo sapere a ke livello stava il morale! Di soddisfazioni non si campa e lo sappiamo bene tutti .... ma visto che soldi non ce ne danno mi kiedevo cosa si faceva per tirare avanti...e quindi sorge spontane a 1 altra domanda......MA COSA VI MANDA AVANTI?No perchè io non lo capisco bene, visto ke sono + i sacrifici che i guadagni e le soddisfazioni, cosa mi manda avanti tutti i giorni!
Alfonso ammiro la tua scelta non credo sia stato facile in ogni caso........
Zevi diceva che gli architetti italiani non hanno scuse, NON ci sanno fare....bhè niente di + sbagliato!è il sistema italia che rigetta la ns figura per tutti i motivi che abbiamo scritto e riscritto su questa bacheca troppe volte ormai...ora non posso parlace con Zevi perchè pace all'anima sua non c'è +....però gli vorrei chiedere come fà a pensare che ci mancano le capacità quando non abbiamo neanche la possibilità di metterci alla prova?
Alfonso ammiro la tua scelta non credo sia stato facile in ogni caso........
Zevi diceva che gli architetti italiani non hanno scuse, NON ci sanno fare....bhè niente di + sbagliato!è il sistema italia che rigetta la ns figura per tutti i motivi che abbiamo scritto e riscritto su questa bacheca troppe volte ormai...ora non posso parlace con Zevi perchè pace all'anima sua non c'è +....però gli vorrei chiedere come fà a pensare che ci mancano le capacità quando non abbiamo neanche la possibilità di metterci alla prova?
Vivo e lavoro a Emilia ma sono veneto di origine. Appena laureato guadagnavo 1000€ in una impresa stradale + 500/mese in una scuola privata di sera + 750 come assessore + vari accatastamenti, progetti miei ecc. circa 10.000/anno. Dormivo 5 ore per notte e lavoravo molti sabati. Di domenica facevo festa e mi divertivo.
Dopo 5 anni guadagnavo di più nell’impresa (1700), ero diventato socio della scuola (non insegnavo più ma mi occupavo della gestione, 700/mese), ero consigliere in comune (solo rimborso spese-gettone di presenza), lavori miei compresi i lavori per l’impresa circa 15.000/anno. Guadagnavo anche 3.500-4.500 euro al mese ma facevo una vitaccia e lavoravo dalla mattina alla sera, gli unici soldi che ho speso sono stati per l’auto. Vivevo con 4 valigie nel bagagliaio (una per l’impresa, una per quando facevo l’insegnante, una per quando ero libero professionista, una con i documenti comunali). La mia fortuna era arrivare a casa e trovare un letto fatto e una cena preparata da mia madre.
Oggi dopo 7 anni l’impresa è messa male e non ho speranza per il futuro, la scuola è messa male perché gli studenti sono sempre meno, sono sempre consigliere ma ho il solito gettone presenza, i lavori miei si sono ridotti a circa 3,4.000euro/anno. Ho cercato di entrare in altre imprese ma il mercato a abbastanza fermo, ho chiesto di entrare in altre aziende ma non posso lavorare come commerciale, non posso lavorare come uff. acquisti, qualità, gestione, management, progettista e ovviamente amministrazione.
Oggi ho 32 anni e scopro ora che la mia professionalità di studio/progettista serve solo per gli studi e le aziende non mi vogliono.
Mi sono sacrificato per anni e scopro ora che rimarrò bollato a vita come architetto e le aziende non mi vogliono. Per rispondere alla domanda siete soddisfatti devo dire assolutamente di si ma la crisi mi ha messo in ginocchio.
Per rispondere a tutti quelli che si lamentano: invece di leggervi casabella imparate a vendervi voi stessi. L’università è un mezzo non il fine e la prima cosa da imparare è che siete voi i commerciali di voi stessi. Potete essere bravi finchè volete e aver studiato conoscere bene l’architettura ma non serve a niente perché dovete imparare a vendere il vostro progetto.
Dopo 5 anni guadagnavo di più nell’impresa (1700), ero diventato socio della scuola (non insegnavo più ma mi occupavo della gestione, 700/mese), ero consigliere in comune (solo rimborso spese-gettone di presenza), lavori miei compresi i lavori per l’impresa circa 15.000/anno. Guadagnavo anche 3.500-4.500 euro al mese ma facevo una vitaccia e lavoravo dalla mattina alla sera, gli unici soldi che ho speso sono stati per l’auto. Vivevo con 4 valigie nel bagagliaio (una per l’impresa, una per quando facevo l’insegnante, una per quando ero libero professionista, una con i documenti comunali). La mia fortuna era arrivare a casa e trovare un letto fatto e una cena preparata da mia madre.
Oggi dopo 7 anni l’impresa è messa male e non ho speranza per il futuro, la scuola è messa male perché gli studenti sono sempre meno, sono sempre consigliere ma ho il solito gettone presenza, i lavori miei si sono ridotti a circa 3,4.000euro/anno. Ho cercato di entrare in altre imprese ma il mercato a abbastanza fermo, ho chiesto di entrare in altre aziende ma non posso lavorare come commerciale, non posso lavorare come uff. acquisti, qualità, gestione, management, progettista e ovviamente amministrazione.
Oggi ho 32 anni e scopro ora che la mia professionalità di studio/progettista serve solo per gli studi e le aziende non mi vogliono.
Mi sono sacrificato per anni e scopro ora che rimarrò bollato a vita come architetto e le aziende non mi vogliono. Per rispondere alla domanda siete soddisfatti devo dire assolutamente di si ma la crisi mi ha messo in ginocchio.
Per rispondere a tutti quelli che si lamentano: invece di leggervi casabella imparate a vendervi voi stessi. L’università è un mezzo non il fine e la prima cosa da imparare è che siete voi i commerciali di voi stessi. Potete essere bravi finchè volete e aver studiato conoscere bene l’architettura ma non serve a niente perché dovete imparare a vendere il vostro progetto.
Complimenti per la carriera. Scusa ma la domanda sorge spontanea: chi te l'ha detto che tutte le persone che qui si lamentano leggono casabella? Forse le persone che qui si lamentano si sono ritrivate a COMINCIARE in questo stato di cose...e se questo stato di cose ha messo in ginocchio persone con la tua esperienza....a noi che rimane ? Siamo preoccupati ecco perchè ci lamentiamo ma non per questo non ci spacchiamo i reni anche noi! Ti vorrei ricordare, ma forse sono superficiale nel farlo, che chi in italia comincia solo con le proprie gambe ha una propsetiva diversa da chi ha agganci o padri architetti. Non credi?
Si è vero ma io sono partito da zero assoluto. Non ho parenti con studi, mi sono creato da solo una carriera cominciando a girare e a conoscere gente. Era solo una critica perchè, ormai è chiaro, l'università italiana non è adeguata per formare persone conpententi e uno deve imparare sul campo. Molte persone poi sbagliano una seconda volta pensando che lo studio da solo sia sufficente per essere dei bravi architetti. Molti studiano magari sono un pò timidi e non avranno mai una certa personalità per, non dico certo sfondare, crearsi un portafoglio clienti. A 18 ero presidente di Avis e sciclub e vicepresidente proloco. Così si fa ragazzi. Lamentarsi con i propri capi perchè si sono messi in proprio non serve a molto. Ora sono stato messo in ginocchio ma ripartirò in qualche maniera. Anche in tempi duri bisogna partire facendosi conoscere. Da vent'anni a questa parte non c'è mai stato un bel momento per cominciare. Io ho cominciato a 16 anni farmi conoscere in un paese nuovo per me. La colpa è dell'università che sforna persone senza avvertirli che fuori da quelle 4 mura ci sarà il baratro e prima cominciano meglio è. Fatti forza Isil e vedrai che le cose cominceranno a girare.
Concordo a pieno sul discorso "università". Purtroppo hanno provato a risolvere il problema con lauree che ti permettessero di inserirti prima nel mondo del lavoro ma credo abbiano fatto più danni che altro...e non ci si capisce + nulla...il mondo academico è purtroppo un mondo a se stante e visto ke l'università ha bisogno di soldi (figuriamoci ora con tutti i corsi e corsetti che ci sono) ci fanno apparire questa professione come bella, semplice e remunerativa. Tanto dopo che ci laureiamo il problema non è + loro! Il mio problema ora è che per vari motivi sono costretta ad aspettare e stare buona............ma non mollo ;) e aspetto!
Se chiedi "siete soddisfatti di quello che stato facendo", la mia rispostà è sì, soddisfattisima! Faccio esattamente quello che volevo fare e per me lavorare è un piacere.
Diverso è il discorso economico, perchè invece lì siamo ben lontani dalla soddisfazione....
però rispetto a chi non è soddisfatto economicamente e fa anche un lavoro che gli pesa, penso di essere un passo avanti...
Diverso è il discorso economico, perchè invece lì siamo ben lontani dalla soddisfazione....
però rispetto a chi non è soddisfatto economicamente e fa anche un lavoro che gli pesa, penso di essere un passo avanti...
Il succo del discorso è:
1- L'università, a livello professionale, non serve a nulla
2- Se vuoi guadagnare decentemente devi svolgere un lavoro
per cui non è richiesta la laurea oppure devi fare 3 lavori contemporaneamente.
Io sono completamente sfiduciato della situazione, per portarsi a casa uno stipendio infimo bisogna fare i salti mortali e vieni trattato da poveraccio, gli studi ti obbligano ad aprire partita IVA per darti 1000 euro lordi a mese...a me dopo 2 anni di onorato servizio nello stesso studio mi è stata proposta una decurtazione ed avrei dovuto pure essere contento...in più devi essere disponibile a fare le ore piccole senza preavviso, a lavorare nei giorni festivi, ad incassare le lamentele dei clienti o dei funzionari pubblici al posto del titolare...
1- L'università, a livello professionale, non serve a nulla
2- Se vuoi guadagnare decentemente devi svolgere un lavoro
per cui non è richiesta la laurea oppure devi fare 3 lavori contemporaneamente.
Io sono completamente sfiduciato della situazione, per portarsi a casa uno stipendio infimo bisogna fare i salti mortali e vieni trattato da poveraccio, gli studi ti obbligano ad aprire partita IVA per darti 1000 euro lordi a mese...a me dopo 2 anni di onorato servizio nello stesso studio mi è stata proposta una decurtazione ed avrei dovuto pure essere contento...in più devi essere disponibile a fare le ore piccole senza preavviso, a lavorare nei giorni festivi, ad incassare le lamentele dei clienti o dei funzionari pubblici al posto del titolare...
Se posso dire, attualmente quel che faccio non mi dispiace. Ovviamente ho lasciato perdere gli studi, che qui a Napoli ti sfruttano e basta, e attualmente mi sono ritagliato una fetta nella formazione e nel service di rendering per architetti.
Imparo molto (ovviamente per mia iniziativa) cerco di carpire il meglio dai progetti di cui faccio i render e penso che tra un po' tenterò anche di progettare qualcosa di mio.
Tornassi indietro.. o non farei architettura (che mi ha dato solo un pezzo di carta e una abilitazione) oppure farei informatica, scappandomene da questo paese il prima possibile..
Imparo molto (ovviamente per mia iniziativa) cerco di carpire il meglio dai progetti di cui faccio i render e penso che tra un po' tenterò anche di progettare qualcosa di mio.
Tornassi indietro.. o non farei architettura (che mi ha dato solo un pezzo di carta e una abilitazione) oppure farei informatica, scappandomene da questo paese il prima possibile..