tuc : [post n° 232982]
Archietto ingenuo o sensibile naturalista??
Oggi sono andata in cantiere con il boss, e dopo 10 domande su pozzetti, tubi, canaline, cordoli mi sorge spontaneo chiedergli (visto che la lottizzazione è molto grande e si trova in prossimità di una piccola cittadina storica qui vicino,sottolineo ancora molto verde): "..Ma quanti alberi sono stati abbattuti in questo lotto?..." e lui: "...mmm..bah....non lo so forse tre o 4, ma tanto a chi interessavano. Ma scusa che domande da verdista fai??Ma sai che se non cifossimo noi architetti i muratori che ci sono oggi qua sarebbero disoccupati?? è grazie a noi che vivono!!!figurati se ci dobbiamo occupare anche delle piante...".. a voi la parola......
La domanda a mio parere era + che legittima...in fondo mica hai espresso alcun parere in merito al numero di alberi abbattuti! Poi certo, in nome dell'"""occupazione""" e badate bene, non del profitto, si potrebbe cementare anche il colosseo, perchè no?
si infatti .. sai lui non ci guadagna (anche se in tempi lunghi..), a costruire!!no no...lo fa per dare avoro agli altri..
Mercello D'Olivo, quando negli anni 60/70 fece il piano regolatore di Lignano (UD), allora cittadina balneare ancora in via di sviluppo, studiò e rilevò la posizione dei pini marittimi e il progetto (con le strade disposte a spirale per fare in modo che le auto limitassero la velocità) era concepito proprio per abbattere meno alberi possibile...
Certo era un visionario, infatti non diventò mai ricco ed è morto quasi dimenticato.
Certo era un visionario, infatti non diventò mai ricco ed è morto quasi dimenticato.
A me invece sembra una domanda un po' sciocca... visto che quel cantiere oltre che a far lavorare muratori maestranze ecc. fa campare anche te.
In generale non mi piace chi sputa nel piatto dove mangia.
Detto questo, bisognerebbe evitare il solito ragionamento ambientalista/populista.
Un modo giusto di ragionare dovrebbe essere il seguente:
1) Quanti alberi c'erano? In che stato? Che essenze c'erano? Diametro dei tronchi? Malattie?
2) Quanti alberi ci saranno alla fine dell'intervento? Quali essenze saranno piantate?
In generale non mi piace chi sputa nel piatto dove mangia.
Detto questo, bisognerebbe evitare il solito ragionamento ambientalista/populista.
Un modo giusto di ragionare dovrebbe essere il seguente:
1) Quanti alberi c'erano? In che stato? Che essenze c'erano? Diametro dei tronchi? Malattie?
2) Quanti alberi ci saranno alla fine dell'intervento? Quali essenze saranno piantate?
lloyd, penso che la domanda forse era effettivamente ingenua, ma la risposta data, da quello che dice tuc, è stata veramente pessima. Così una persona non cresce.
Certo sono molto giuste le tue considerazioni, quella sarebbe stata una vera progettualità...
Certo sono molto giuste le tue considerazioni, quella sarebbe stata una vera progettualità...
perche´domanda sciocca?
chiedere quanti alberi c´erano prima dell´inizio del cantiere non mi sembra per niente populista...ma lecito, visto che si partecipa ai lavori...
anche perche´penso non fosse assolutamente inteso nella domanda di salvare 4 o 5 alberi per evitare i lavori...
chiedere quanti alberi c´erano prima dell´inizio del cantiere non mi sembra per niente populista...ma lecito, visto che si partecipa ai lavori...
anche perche´penso non fosse assolutamente inteso nella domanda di salvare 4 o 5 alberi per evitare i lavori...
Dunque:
x lloyd:se mi avesse lascito finire il mio discorso forse ci sarei arrivata anche io a fargli quelle domande, ma visto che sembra che l'architetto è dio interra ha dovuto focalizzare tutto il discorso sul fatto che lui da lavoro agli altri..e poi io non sputo proprio da nessuna parte perchè io per prima non voglio contribuire a cementificare tutti i terreni agricoli della mia zona...penso, che sia d' obbligo per ogni architetto che fa progetti di questi dimensioni porsi certi problemi naturalistici-ambientalisti e di paesaggio.Ma lo conosci Gilles Clement..e la sua teoria del terzo paesaggio...??? ho capito che sei architetto e si un albero in piu' o in meno non ticambia la vita, ma che diavolo di ragionamento è???Gli alberi non sono vivi???le piante non respirano???l'ecosistema di cosa si compone????non ci siamo solo noi sulla terra.. è Proprio per questo che l'architetto deve ESSERE PIU' RESPONABILE...E meno invadente e presuntuoso....
x lloyd:se mi avesse lascito finire il mio discorso forse ci sarei arrivata anche io a fargli quelle domande, ma visto che sembra che l'architetto è dio interra ha dovuto focalizzare tutto il discorso sul fatto che lui da lavoro agli altri..e poi io non sputo proprio da nessuna parte perchè io per prima non voglio contribuire a cementificare tutti i terreni agricoli della mia zona...penso, che sia d' obbligo per ogni architetto che fa progetti di questi dimensioni porsi certi problemi naturalistici-ambientalisti e di paesaggio.Ma lo conosci Gilles Clement..e la sua teoria del terzo paesaggio...??? ho capito che sei architetto e si un albero in piu' o in meno non ticambia la vita, ma che diavolo di ragionamento è???Gli alberi non sono vivi???le piante non respirano???l'ecosistema di cosa si compone????non ci siamo solo noi sulla terra.. è Proprio per questo che l'architetto deve ESSERE PIU' RESPONABILE...E meno invadente e presuntuoso....
x soliman:
quello che volevo sottolineare è che la ricchezza botanica di alcuni posti va preservata. Con questo non voglio dire non costruiamo piu'... ma solo costruiamo con logica e soprattutto con rispetto verso le altre cose (piante, alberi, ecc..) , non solo persone. Il loro equilibrio è anche il nostro!!! senza di loro noi non esisteremmo....
quello che volevo sottolineare è che la ricchezza botanica di alcuni posti va preservata. Con questo non voglio dire non costruiamo piu'... ma solo costruiamo con logica e soprattutto con rispetto verso le altre cose (piante, alberi, ecc..) , non solo persone. Il loro equilibrio è anche il nostro!!! senza di loro noi non esisteremmo....
tuc, ho capito benissimo cosa intendevi!e approvo!
quello che mi lascia perplesso e´il giustificare qualsiasi cosa col fatto che la gente ci campa, come se costruendo una cosa equilibrata e sensata la gente che ci lavora non venisse pagata..ciao!
quello che mi lascia perplesso e´il giustificare qualsiasi cosa col fatto che la gente ci campa, come se costruendo una cosa equilibrata e sensata la gente che ci lavora non venisse pagata..ciao!
credo anch'io sia un po' inutile "quanti alberi c'erano??", può suonare polemico (anche se in realtà non lo è) e poi ormai questi alberi sono andati, pazienza... xchè invece non chiediamo: quanti alberi ci mettiamo??? e quante piante autoctone ad alto fusto e con una visione progettuale "lungimirante"??? vedi Ebenezer Howard, Palanti e tutta la corrente delle città giardino... credo che la direzione dell'attuale progettazione sia preoccupante: tagliare alberi decennali ad alto fusto e molto ombreggianti per piantare del bosso o dei cespugli decorativi... che cosa ci rimarrà tra 50 anni???
hai ragione Bonaparte.. penso sia fondamentale guardare al futuro soprattutto quando siamo noi architetti a stabilire le priorità all'interno di un progetto!! è inevitabilmente tutto nelle nostre mani!!!
X LLOYD
Allora dovremmo essere tutti favorevoli alla costruzione di infinite automobili, infiniti centri commerciali, infinite lottizzazioni di villettine a schiera, infiniti grattacieli e colate di cemento: queste sono TUTTE cose che portano lavoro.
E comunque proprio in quanto ARCHITETTA sono fermamente contraria a nuove cementificazioni selvagge e CONDONI E SANATORIE.
BASTA SPRECARE TERRENO AGRICOLO per costruire orribili villette a schiera e ancor più orribili centri commerciali. Ci sono le fabbriche e le aree dismesse già in piena città: costruiamo quelle, riqualificandole (ma davvero, non facendo i soliti orribili condomini postmoderni).
NO ALLA CITTA' DIFFUSA che rende schiavi dell'automobili.
Sputo nel piatto dove mangio? Forse, o forse più semplicemente mi piacerebbe cambiare piatto.
Allora dovremmo essere tutti favorevoli alla costruzione di infinite automobili, infiniti centri commerciali, infinite lottizzazioni di villettine a schiera, infiniti grattacieli e colate di cemento: queste sono TUTTE cose che portano lavoro.
E comunque proprio in quanto ARCHITETTA sono fermamente contraria a nuove cementificazioni selvagge e CONDONI E SANATORIE.
BASTA SPRECARE TERRENO AGRICOLO per costruire orribili villette a schiera e ancor più orribili centri commerciali. Ci sono le fabbriche e le aree dismesse già in piena città: costruiamo quelle, riqualificandole (ma davvero, non facendo i soliti orribili condomini postmoderni).
NO ALLA CITTA' DIFFUSA che rende schiavi dell'automobili.
Sputo nel piatto dove mangio? Forse, o forse più semplicemente mi piacerebbe cambiare piatto.
Bhè, che dire, certo ne ripianteremo (ce lo impone la legge)....ma come non è giusto fermare lo sviluppo edilizio, così non è giusto cancellare completamente le tracce del paesaggio. Sai quanti alberi secolari sono stati abbattuti in nome dello sviluppo edilizio?La trasfromazione fà parte della vita, ma anche la memoria. E' sempre questione di equilibrio. E poi in nome di quale edilizia (perkè di certo non parliamo di architettura) cancelliamo territori che fino a ieri facevano parte della memoria collettiva?
Cioè non ho capito... adesso le famose piante di quel lotto, sono diventate secolari e pregiate. Fate i soliti discorsi da ambientalismo-populista alla Celentano.
Tuc invece di "uppare" i pensieri altrui, ragguagliaci su queste fantomatiche piante: quante erano? Essenze? Diametro dei tronchi? Poi possiamo cominciare a ragionare e stabilire se si tratta di un intervento distruttivo o meno.
Tuc invece di "uppare" i pensieri altrui, ragguagliaci su queste fantomatiche piante: quante erano? Essenze? Diametro dei tronchi? Poi possiamo cominciare a ragionare e stabilire se si tratta di un intervento distruttivo o meno.
Carissimo/a Lloyd, i pensieri citati li ho messi per persone come te che avrebbero bisogno di scendere dal quel piedistallo dove sono ora, cercando, di conseguenza di vedere piu' in la' del proprio naso. Tendo a sottilieare che purtroppo ora , visto che il cantiere è in quasi terminato, non si puo' risalire al tipo e alla qualità di piante esistenti. Non sapro' mai se erano piante pregiate o no, oppure secolari... sta di fatto che l'atteggiamento prevalentemente usato è proprio questo : "..ma a chi possono interessare queste piante???".Capisci bene che con questo modo di pensare anche se ci fossero state delle piante secolari , a nessuno gliene sarebbe fregato niente. se è cosi che deve ragionare un architetto, dico che io non mi considero tale....
X lloyd
Qualsiasi costruzione di nuovo edificio di fatto è distruttiva per la conformazione originaria del territorio.
Punto.
Poi si può discutere sull'effettiva utilità e sul pregio architettonico del suddetto edificio o intervento.
Considerando poi il fatto che l'Italia è già ipercementificata, che moltissimi edifici e capannoni sono sfitti, che la qualità degli edifici in media non è molto alta, che costruire casette in mezzo al nulla vuol dire intasare ulteriormente le strade, sarebbe meglio cominciare a pensare che forse sarebbe meglio RIUTILIZZARE GLI EDIFICI ESISTENTI, anzichè fare l'ennesima stecca di villettine all'inglese o stile American Dream (in USA guardacaso hanno una densità di abitanti per kmq molto più bassa della nostra).
P.S. Consiglio di riascoltarti "Il ragazzo della via Gluck".
Qualsiasi costruzione di nuovo edificio di fatto è distruttiva per la conformazione originaria del territorio.
Punto.
Poi si può discutere sull'effettiva utilità e sul pregio architettonico del suddetto edificio o intervento.
Considerando poi il fatto che l'Italia è già ipercementificata, che moltissimi edifici e capannoni sono sfitti, che la qualità degli edifici in media non è molto alta, che costruire casette in mezzo al nulla vuol dire intasare ulteriormente le strade, sarebbe meglio cominciare a pensare che forse sarebbe meglio RIUTILIZZARE GLI EDIFICI ESISTENTI, anzichè fare l'ennesima stecca di villettine all'inglese o stile American Dream (in USA guardacaso hanno una densità di abitanti per kmq molto più bassa della nostra).
P.S. Consiglio di riascoltarti "Il ragazzo della via Gluck".