"La capacità di percepire e di costruire il paesaggio coniugando la coscienza ecologica con la propensione a difendere le identità e la memoria che vi sono riflesse, é divenuto un obbiettivo oramai imprescindibile per l'uomo contemporaneo... oggi tale capacità puo' crescere solo con una adeguata"educazione a vedere" estesa all'intera sociéta, che senta il paesaggio come manifestazione di se, della propria cultura, del proprio modo di rapportarsi con gli spazi di vita.
In tal modo la nozione di paesaggio riunifica sotto un comune denominatore le coscienze (naturalisti,architetti,ecc..): quello di far crescere l'attenzione per il mondo che ci circonda, sempre piu' violentato dalle forze brute dell'economia, capaci di distruggere passioni territoriali, di disarticolare armonie, talora ineffabili,tra natura e uomo."
tuc : [post n° 233082]