Alfonso : [post n° 233177]
Batta un colpo chi...
Ragazzi, c'è nessun laureato in architettura che non fa l'architetto? Così per curiosità. Mi hanno gonfiato la testa per anni con sta storia della forma mentis e delle innumerevoli strade aperte con lo slogan progetta la tua carriera nella "università del progetto" (Leggi IUAV- Venezia). Vorrei solo un pò di esperienze di qualcuno che non fa l'architetto, lavora in studio, fa il CADdista o lavora nel pubblico. Vorrei sentire un pò di storie felici di qualcuno che è un supermanager e si trova bene e non tornerebbe mai indietro perchè architettura è l'unica che ti offre certe possibilità...a voi la parola.
Scusa ti posso chiedere il senso di questa domanda? con che finalità..praticamente non vuoi vedere la realtà? è troppo brutta???
nonostante il fatto che la domanda sia interessante, forse questo è il sito sbagliato in cui porla... un manager non credo passi di qua :)
Eccolo ti rispondo a tema dicendo la verita': da quando ho cambiato lavoro non occupandomi di architettura non ho piu' problemi economici, magari ero poco dotato e poco astuto, non so dire ma la tranquliita' economica (low cost ovviamente) e l'assenza di stress non mi fanno avere nessun rimpianto.
Personalmente, pur occupandomi del campo, per ora non faccio l'architetto. Mi occupo di service 3D, nel senso che faccio rendering di alta qualità agli studi che me li chiedono, e poi mi occupo di formazione su vari software per l'architettura.
Faccio cmq la fame, ma almeno mi occupo del campo che davvero mi interessa ;)
Faccio cmq la fame, ma almeno mi occupo del campo che davvero mi interessa ;)
Luca, per curiosità che lavoro fai? La domanda nasce dal fatto, non dal fatto che non voglio vedere la realtà, ma semplicemente perchè vorrei capire quali sono le strade aperte ad un laureato in architettura.
La risposta è: le strade aperte non ci sono, devi prendere un bobcat e cominciare a scavare. Non sò se è chiaro il concetto. :)
secondo me piu' che dalla laurea che hai fatto(cmq importante per la tua formazione), dipende molto dalle tue passioni, dalla tua predisposizione per un certo ambito.. dovresti forse chiederti per prima cosa vuoi essere tu..
poi le porte che si aprono con una laurea in architettura non sono poche e spaziano molto: restauro, design, paesaggio, pianificazione urbanistica.. dipende da te
poi le porte che si aprono con una laurea in architettura non sono poche e spaziano molto: restauro, design, paesaggio, pianificazione urbanistica.. dipende da te
Le ambizioni ad un certo punto e ad una certa eta' si mettono da parte, e non sono solo io ad averlo fatto ma tutto il mio gruppo di amici piu' stretti della facolta'. Ammetto che la laurea da' cultura e capacita' di ragionare, ma per il resto sono solo false aspettative e stipendi da fame dove a confronto gli immigrati che raccolgono arance a Rosarno guadagnano di piu'. Certo se capitasse una offerta decente ritornerei indietro, ma se nessuno offre piu' di 1000 euro proseguire su questa strada non ha senso, vi ricordo che quella cifra si da anche alla commessa del discount (anzi a quello dove vado io cercavano giorni addietro e davano 1100). Comunque anche se ogni tanto faccio lavoretti giro sempre per questo forum proprio perche' non ho definitivamente abbandonato, sto a meta' strada pero'.
Tuc hai ragione ma guardati ingiro: ci sono laureati in legge, economia, ingegneria con ruoli che spaziano dalla gestione, alla amministrazione, uffici aziendali vari, ecc ecc. Ci sono AD laureati in tutte le discipline che ti detto prima. Gli architetti sono terribilemnte settoriali. Con la nostra laurea non ti vogliono in ruoli che non rivestano prettamente design, arch e arredamento.
va bene .. ma hai fatto achitettura è perchè ti piace tutto cio' che vi è legato!! se no andavi a fare qualcos'altro.. o no?
Si infatti ho sbagliato, hai ragione. Va ben la passione per l'architettura ma volevo diventare un professionista simil commercialista/avvocato, parlandoci chiaramente benestante. Certo che ci sono degli architetti così, ma è anche vero che io mi ritrovo a 34 anni a guadagnare meno dei miei colleghi delle superiori (e qualcuno fa il meccanico/pizzaiolo/edicolante). Di fatto sto cercando di uscire dalla situazione e capire se qualcuno vuole un architetto per qualcosa di non attinente all'arch.
In questo caso diventa complicato, soprattutto forse non hai le idee tanto chiare.. ma cosa ti interessa di piu' il fattore economico o la tua passione (in un determinato ambito??), le cose non vanno di pari passo come hai ben capito.. ma soprattutto non puoi improvvisarti avvocato/commercialista.. forse potresti fare qualche corso per dire, anche di buste paghe per poter entrare nel settore commerciale... cosa dici?
Soliman, nel senso che siamo visti come artisti che possono essere pagati 4 soldi, tanto devono solo fare 4 disegnetti. Per fortuna ci sono gli ingegneri che sono seri e tecnici. Questo purtroppo è il pensiero che a volte circola spesso. Aggiungici che l'abito non fa il monaco ma in un incontro con un avvocato l'arch di turno si è presentato in polo e scarpe da ginnastica. Bah. Io ho studiato per diventare un professionista, con uno studio proprio, non un artista o presunto tale che va pagato se e ma. E le aziende ci vogliono solo per ruoli "artistici". Altrimenti si prendono un ingegnere.
x Alfonso:
Il fatto che ci vedano come "artisti intellettualoidi" è vero, nella quasi totalità dei casi. Ed è così perchè per decenni è stato così. Oggi non può più esserlo ovviamente, perchè ci sono mutamenti troppo profondi perchè quella figura possa sopravvivere. Esatto l'architetto oggi deve essere un professionista. Ora, non dico che si possa campare solo con le aspirazioni ma è sempre + facile scappare che cercare di cambiare le cose. Se oggi noi architetti non molliamo e cerchiamo d costruire un'immagine più concreta di quello ke facciamo allora domani le cose saranno diverse. Siamo noi per primi che dobbiamo esigere rispetto e far capire a chi ci circonda cosa vuol dire essere architetto, libero professionista oggi. Per il resto non credo sia sbagliato rinunciare alla professione per soldi. E' una questione di obiettivi.E per questo apprezzo la tua scelta che è sincera.
Il fatto che ci vedano come "artisti intellettualoidi" è vero, nella quasi totalità dei casi. Ed è così perchè per decenni è stato così. Oggi non può più esserlo ovviamente, perchè ci sono mutamenti troppo profondi perchè quella figura possa sopravvivere. Esatto l'architetto oggi deve essere un professionista. Ora, non dico che si possa campare solo con le aspirazioni ma è sempre + facile scappare che cercare di cambiare le cose. Se oggi noi architetti non molliamo e cerchiamo d costruire un'immagine più concreta di quello ke facciamo allora domani le cose saranno diverse. Siamo noi per primi che dobbiamo esigere rispetto e far capire a chi ci circonda cosa vuol dire essere architetto, libero professionista oggi. Per il resto non credo sia sbagliato rinunciare alla professione per soldi. E' una questione di obiettivi.E per questo apprezzo la tua scelta che è sincera.
Alfonso, capisco cosa intendi, pero´ ti assicuro che ci sono anche architetti validi e preparati e non solo artistoidi che fanno schizzi, dipende da dove e come lavori.
Io mi ritrovo nella tua stessa situazione e di anni ne ho 37 fra un mese...io penso che come in tutto nella vita, ci voglia molta fortuna...fortuna di trovare chi crede in te (non abbiamo tutti la fortuna di avere un enorme ego o spiccata autostima sempre...), trovare il posto di lavoro giusto e adatto a noi (che spesso non sappiamo bene cosa fare in quanto creativi e che quasi sempre vorremmo fare troppe cose senza trovare il giusto canale), trovare le persone giuste. E credo che spesso siano proprio le persone più insofferenti a voler sempre cambiare e magari proprio l'ambizione fa si che ad un certo punto non ci si accontenti più di quello che si sta facendo, un po' anche per mille altri motivi (crisi economica, discriminazioni di sesso, competizione, etc. etc.). Senza dimenticare come la nostra società oggi ci imponga di essere ambiziosi e ci abbia fatto credere che tutto sia possibile se lo si voglia...pure diventare un grande architetto ricco e famoso... Sarà banale, ma apri gli occhi e guarda cosa sta accadendo... non è facile per niente e credo che sia stata tutta una manovra. Che errore far credere che chinque possa fare lavori di NICCHIA... Vero sì, e chiudo il cerchio...che la fortuna aiuta e aiuta spesso gli audaci...! Ma concludo dicendo: e se semplicemente non fossi così geniale, o propositiva o cos'altro?? e se semplicemente avessi scelto al 19 anni una strada che credevo fosse giusta, ma non sapevo? o se semplicemente fossi NORMALE...?? Mi chiedo se le persone di normale bravura oggi non possano più lavorare?? o forse semplicemente non mi accontento di essere NORMALE?? Più duro è nella vita voler fare passi giganti perché spesso non si sa dove si poggerà il piede!
L'ultimo post mi lascia con la bava alla bocca. Manubarbato avessi io un posto come il tuo....io sono a 800€/mese per 11 mensilità.
è si porca vacca.. io invece rinuncio a questo presunto posto da architetto dove sono ora( balla perchè in realta mi fa' fare da gheicha e da fotocopiatrice, e non ne posso piu'), per andare a lavorare in una serra.. 1200 euro netto al mese con 13 e 14 esima.. e sei in mezzo alle piante.. ai fiori.. insomma un paradiso.. per l'anima..
Leggo con piacere che non sono il solo a voler scendere da questa barca che affonda sempre più! E soprattutto mi solleva il morale pensare che ci sia qualcun'altro che come me pensa che oggi pochi soldi ma sicuri e subito siano meglio di pochi soldi " forse quando sarà finita la crisi!"
Ho 36 anni e ho lavorato in studi privati (gavetta, caffè e fotocopie), ho lavorato come libero professionista con i privati (tipo: Caro architetto ho bisogno solo di due SCHIZZI per ristrutturare il bagno di servizio tanto poi c'è il "il Mastro e/o il geometra") ho lavorato nel pubblico ( Sa architetto il Comune in questo momento di crisi non ha fondi e con quelli che doveva dare a lei ha pagato lo stipendio agli ex detenuti, agli ex. tossici, agli ex LSU, alle ex cooperative, a tutti gli ex...tranne che a me!"
Siamo architetti quindi siamo liberi...liberi di riinventare le nostre vite, liberi di sbagliare e di ricominciare! Non ho vergogna di cambiare...di non essere più ciò che volevo. Piuttosto mi vergognerei a perseverare. A forza di sbattere contro il muro è la testa che si rompe non il muro!
Ho 36 anni e ho lavorato in studi privati (gavetta, caffè e fotocopie), ho lavorato come libero professionista con i privati (tipo: Caro architetto ho bisogno solo di due SCHIZZI per ristrutturare il bagno di servizio tanto poi c'è il "il Mastro e/o il geometra") ho lavorato nel pubblico ( Sa architetto il Comune in questo momento di crisi non ha fondi e con quelli che doveva dare a lei ha pagato lo stipendio agli ex detenuti, agli ex. tossici, agli ex LSU, alle ex cooperative, a tutti gli ex...tranne che a me!"
Siamo architetti quindi siamo liberi...liberi di riinventare le nostre vite, liberi di sbagliare e di ricominciare! Non ho vergogna di cambiare...di non essere più ciò che volevo. Piuttosto mi vergognerei a perseverare. A forza di sbattere contro il muro è la testa che si rompe non il muro!
Bel post alessandro. Hai solo ragione. Il problema è che dopo tante parole su cosa ti permette di fare architettura le aziende non ci voglio no se non quelle attinenti all'architettura...che non ci pagano!
Alessandro la vedo esattamnete come te. Io vedo il mio capo che si affanna perennemente per Pimus , pos, pratiche del comune , dell'enel, gas, acqua... un delirio . e mi sono detta che il mio lavoro non deve essere qualcosa che mi affanna fino a quasi togliermi il respiro, che per guadagnare di piu' poi mi tocca sacrificare enormemente il presente e per che cosa( chissà se mai un libero professionista architetto riuscirà ,dopo questa crisi, a guadagnare 1500 euro al mese puliti!!)???non voglio svilire la laurea, voglio prendere coscienza di quello che sono e di quello che sarò...