Con più lavoro con più mi chiedo come faccia certa gente ad aver passato l'esame di abilitazione ed essersi iscritti all'Ordine degli Architetti. Assumono neolaureati non solo per tirare avanti lo studio con manodopera sotto pagata, ma spesso e volentieri per cavarsi da impicci che loro, i professionisti abilitati con esperienza, non saprebbero risolvere. Poi quando vedi cose non proprio legali andare e venire, lì inizi a chiedere la benedizione alla santa deontologia professionale perchè anche a te non venga in mente (in un attimo di follia da manicomio) di comportarti così...
Perchè l'Ordine dorme e si fa rovinare la credibilità della categoria, la rispettabilità, ecc. da persone di questo genere?
Lebia : [post n° 237290]
Esame di stato, Ordine degli Architetti...
Ma perchè ancora crediamo che l'esame di stato sia una cosa seria? Ma per favore è solo un modo per ritardare l'ingresso nel mondo del lavoro dei giovani e non, un lavoro che per di più non è che te lo trova l'ordine una volta iscritto. Quindi io sono del parere togliere l'esame di stato uno si butta nel modno del lavoro se lo trova se sa fare fà altrimenti la faccia la perde chi ce la mette e non ti chiamano più. Nel frattempo chi lavora per conoscenze e segnalazioni ci sarà sempre!!!!!!!!!Quindi alla faccia dell'esame di stato! Ma vi siete chiesti come mai tanti bocciati dopo aver passato tanti anni all'università che non è una scuola dell'obbligo quindi non credo che chi ha frequentato per dieci anni non ha mai studiato? Oppure tutti quei poveracci che hanno lavorato per anni dietro altre persone come formichine che si ricordano alla veneranda età di 40 anni che forse è meglio andare a fare l'esame e provare a mettersi per conto proprio e tò bocciati anche loro! C'è o non c'è qualcosa che non va!!
Io mi sono laureata con un voto buono ma non eccelso, insomma, non da esserne orgogliosissimi...Impaurita dall'esame di stato per la professione di Architetto e dalle leggende che vi girano attorno, l'ho rimandato facendo l'abilitazione per una delle specializzazioni (Albo degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori). Chi si è laureato con 110 ha fatto 60 nelle prove dell'esame da Architetto, io nella mia specializzazione ho fatto quasi il massimo (avevo gli stessi voti sia lì che in progettazione all'università). Mi spieghi come sia possibile? Sono entrambi esami di stato, la difficoltà c'è in entrambe le tipologie di prove...
Poi magari nell'esame da Architetto ci sono troppe richieste e si attaccano anche alle lettere minuscole o maiuscole pur di dare 60...
La funzione dell'esame di stato è puramente per far cassa nelle tasche delle università.
200 euro per iscriversi (al polimi) e te lo faccio rifare 2/3 volte... sono ben 400/600 euro/persona che entrano puliti senza possibilità che nessun ricorso possa obbligare un'istituzione a restituirli.
Poi aggiungiamo che l'esame di stato è tutto tranne che di STATO, infatti le tracce sono tutte diverse, quindi un candidato al poli di torino è valutato su concetti differenti da quelli richiesti ad aversa.
Infine vogliamo parlare degli esaminatori? Altri professionisti che operano già sul mercato da anni che sicuramente non hanno nessuna intenzione di abilitare loro concorrenza.
L'esame di stato deve:
- avere lo stesso identico costo sul territorio nazionale;
- avere le stesse identiche tracce (vedi esame di maturità);
- essere valutato da un organo indipendente;
- deve essere più nozionistico e meno grafico (perchè magari la mia idea di fare un tetto a botte cozza contro l'idea dell'esaminatore di fare un semplice tetto a falda...)
200 euro per iscriversi (al polimi) e te lo faccio rifare 2/3 volte... sono ben 400/600 euro/persona che entrano puliti senza possibilità che nessun ricorso possa obbligare un'istituzione a restituirli.
Poi aggiungiamo che l'esame di stato è tutto tranne che di STATO, infatti le tracce sono tutte diverse, quindi un candidato al poli di torino è valutato su concetti differenti da quelli richiesti ad aversa.
Infine vogliamo parlare degli esaminatori? Altri professionisti che operano già sul mercato da anni che sicuramente non hanno nessuna intenzione di abilitare loro concorrenza.
L'esame di stato deve:
- avere lo stesso identico costo sul territorio nazionale;
- avere le stesse identiche tracce (vedi esame di maturità);
- essere valutato da un organo indipendente;
- deve essere più nozionistico e meno grafico (perchè magari la mia idea di fare un tetto a botte cozza contro l'idea dell'esaminatore di fare un semplice tetto a falda...)
Che le prove fossero improntate sulla scuola di pensiero dell'università, beh, questo si vedeva lontano un miglio.
Resta comunque il fatto che non si sa come facciano certe persone a passare l'esame di statom quando poi nel mondo del lavoro, nonostante almeno una ventina di anni di professione, non sappiano fare neppure il minimo indispensabile...
Ciao matteo s.
Potrei sbagliarmi...ma ricordo che la tassa Universitaria si debba pagare una volta per tutte (a differenza di quella all'Agenzia delle Entrate che va versata ogni volta), a meno che non si cambi sede di Esame (cioè se ad esempio faccio l'esame a Milano e la volta successiva a Firenze).
Se avete versato tale tassa più di una volta, informatevi, pechè FORSE sono obbligati a rimborsarvela...
Potrei sbagliarmi...ma ricordo che la tassa Universitaria si debba pagare una volta per tutte (a differenza di quella all'Agenzia delle Entrate che va versata ogni volta), a meno che non si cambi sede di Esame (cioè se ad esempio faccio l'esame a Milano e la volta successiva a Firenze).
Se avete versato tale tassa più di una volta, informatevi, pechè FORSE sono obbligati a rimborsarvela...
No, a Milano è d'obbligo versare i 250 euro ogni santa volta per ripetere l'esame...l'unico modo è non presentarti alla prima prova ed in quel caso, fornendo adeguata documentazione puoi iscriverti alla sessione dopo senza pagare...altrimenti addìo ai tuoi 250 euro.
Sono appesantito da quest'esame, vorrei sapere come fare per toglierlo. C'è una soluzione?? Si puà chiedere di togliere l'esame di stato, si può pensare ad una soluzione alternativa e se si, a chi? Chi può dirmi come e da dove si parte? Ho 30 anni, mi sono laureato da poco e dico io, pur volendo iniziare a lavorare, devo passare le mie giornate a studiare, cose che a mio avviso, si imparano con molta più facilità facendo, mettendo le mani in pasta. Ma come si fa, a chiedere di fare un esame di abilitazione, ad insistere con i libri, se la cosa che più ci è mancata nello studio, è stata la pratica, il vedere come si fanno nel concreto le cose. Vogliono che impariamo ancora dai libri, ma dopo 10 anni, cosa, quali libri devo ancora studiare??