pippoarcky : [post n° 239252]
scuola di specializzazione Restauro Napoli?
Tralascio tutta l'amarezza del neolaureato che lavora gratis e che non vede la luce fuori dal tunnel..... Vorrei spacializzarmi in Restauro per avere delle possibilità in più negli enti pubblici attinenti, qualcuno può raccontarmi le gesta della scuola di specializzazione in Restauro di Napoli? come funziona? frequenza obbligatoria? insomma ci si spiccia o si perde per l'ennesima volta tempo? oppure valutare altre sedi? grazie per l'aiuto......
Caro socio...piacere, sono messa come te. Devo fare una piccola riceca in Internet perchè a quanto ne so, le Scuole di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio (già Scuole di Restauro dei Monumenti) sono solo a Roma, Milano, Genova e Venaria Reale. Quella di Napoli mi è nuova...mi dai un po' di dati così le confronto? Io mi sono informata per quella di Milano, ma non so grandi cose.
Andrò giù i primi di settembre in segreteria. Io ho visto che alcune delle persone che l'hanno frequentata sono diventati esperti in determinati campi, fanno gli insegnanti e vanno in giro per il mondo a fare conferenze. Io vorrei fare il dottorato un giorno, ma senza di lei faccio un punteggio misero (è un po' il percorso che hanno le fatto le persone che ho citato sopra).
Metti il link di quella di Napoli che confronto le materie con Milano.
Andrò giù i primi di settembre in segreteria. Io ho visto che alcune delle persone che l'hanno frequentata sono diventati esperti in determinati campi, fanno gli insegnanti e vanno in giro per il mondo a fare conferenze. Io vorrei fare il dottorato un giorno, ma senza di lei faccio un punteggio misero (è un po' il percorso che hanno le fatto le persone che ho citato sopra).
Metti il link di quella di Napoli che confronto le materie con Milano.
Cara Lebia, diciamo che in teoria quella di Roma è una delle migliori, come dicono i mostri sacri del campo del restauro. lo so perchè ho studiato a Valle Giulia, e nelle materie di storia e restauro ho avuto tutti docenti della scuola di restauro, tutti figli di Brandi. Solo che vorrei cambiare per evitare di fare sempre le solite cose teoriche, con la stessa gente, sempre allo stesso modo, non so se ce la potrei fare...(è così perchè conosco gente fidata che l'ha fatta) Comunque alla fine è il titolo che conta quindi una vale l'altra, credo, basta che ti fa punteggio e referenza. Quella di Napoli discende dalle teorie di Pane, solo che sul sito della facoltà di Napoli non trovi quasi nulla, neanche le materie, perciò chiedevo se qualcuno che l'ha gia fatta poteva aiutarmi in merito. Speriamo che qualcuno si faccia vivo.
Comunque le più accreditate sono Roma, Ferrara, Napoli, Milano, ognuna con le sue tendenze ereditate dai padri del restauro italiano.
Per la questione del Dottorato io ci penserei due volte, qui gia si muore di fame, poi ti metti pure appresso all'università....ed hai ragione tu, è una tappa quasi obbligata quella della scuola, prima di accedere al dottorato. Anch'io ho questo desiderio, solo che ora l'ho messo da parte perchè purtroppo la sopravvivenza è ben altra cosa......una cosa è certa, se mi pagassero decentemente per ricercare e studiare tutta la vita, ci metterei la firma immediatamente!
comunque se so qualcosa di nuovo lo comunico. Ciao!!
Comunque le più accreditate sono Roma, Ferrara, Napoli, Milano, ognuna con le sue tendenze ereditate dai padri del restauro italiano.
Per la questione del Dottorato io ci penserei due volte, qui gia si muore di fame, poi ti metti pure appresso all'università....ed hai ragione tu, è una tappa quasi obbligata quella della scuola, prima di accedere al dottorato. Anch'io ho questo desiderio, solo che ora l'ho messo da parte perchè purtroppo la sopravvivenza è ben altra cosa......una cosa è certa, se mi pagassero decentemente per ricercare e studiare tutta la vita, ci metterei la firma immediatamente!
comunque se so qualcosa di nuovo lo comunico. Ciao!!
Io ho il vago presentimento che quest'anno alcune di queste scuole non partiranno con un nuovo anno accademico. Tira un'aria che non mi piace.
Salve a tutti, ho da poco concluso una L.S. in restauro proprio a Roma.
Secondo voi quanto possono cambiare le cose a dei giovani architetti che si formano alla scuola di specializzazione? Mi piacerebbe non lasciare la mia specializzazione in restauro una semplice riga sul cv ma non vedo luce in fondo al tunnel, è tutto in mano ai soliti nomi che non mi pare siano granchè spacializzati
Secondo voi quanto possono cambiare le cose a dei giovani architetti che si formano alla scuola di specializzazione? Mi piacerebbe non lasciare la mia specializzazione in restauro una semplice riga sul cv ma non vedo luce in fondo al tunnel, è tutto in mano ai soliti nomi che non mi pare siano granchè spacializzati
Anche a me piacerebbe sentire il parere di qualcuno che l'ha fatta e ne è rimasto deluso. Fino ad ora, ho conosciuto solo persone a cui ho portato fortuna. Resta il fatto che guardando l'elenco delle tesi, 3/4 non li ho mai sentiti nominare...ma magari lavorano presso aziende, sono diventati tecnici in altre regioni, ecc.
Aggiungo il link ad un articolo del Prof. Carbonara della Scuola di Roma. E' un po' più esteso della presentazione che abbiamo qui su professione Architetto.
http://current.com/1cn7n4c
http://current.com/1cn7n4c
ciao lebia, il link che hai inserito è molto esaustivo, ma io non avevo dubbi, il Prof. Carbonara è stato mio docente. Dalle sua parole si evince come noi italiani stiamo rovinati......le sue considerazioni sono più che valide, ma neanche un mostro di cultura come lui è ascoltato al ministero....
Ognuno faccia le sue valutazioni.
Ognuno faccia le sue valutazioni.
Visto il tuo pessimo e visto che più o meno sai già come andrà a finire, perchè prendi in considerazione l'idea di iscriverti alla scuola di specializzazione?
Lebia la mia voglia di frequentare una scuola di specializzazione in restauro è dettata semplicemente dal fatto che è la cosa che mi piace di più. finche posso e finchè le circostanze me lo permettono io non mollo, e ovviamente più formazione possiedi meglio è. io poi la vedo così, un architetto non può baipassare il restauro e la storia, dato che non si può comprendere e progettare il presente senza indagare il passato, e poi sono gli elementi che ci connotano rispetto alle altre figure tecniche a noi parallele e convergenti. Di sicuro il restauro è una strada che noi architetti, esclusivamente, abbiamo la fortuna di poter percorrere, poi c'è anche chi sceglie di sbarrarsi la strada e odia profondamente il restauro e i suoi annessi e connessi.....
sto tenendo d'occhio Napoli, Genova e Torino...nonostante i termini dell'anno scorso si avvicinino non c'è ancora nessun bando! Mamma come la vedo magra! Milano ha la retta più alta in assoluto quindi non avrà problemi di soldi a partire se gli studenti pagano, Roma è la più rinomata...ma le altre? Tu Restauratore Errante hai notizie da Napoli?
Lebia ti sei informata bene. Io sto facendo varie indagini, ho chiesto dei contatti ad una mia collega di lavoro la quale mi ha parlato di una sua amica specializzanda a Napoli, appena avrò notizie le comunico.
Il problema che tutte le altre scuole, ossia Milano, Genova, Roma, Torino, hanno un sito specifico, solamente Napoli no. La cosa mi preoccupa e mi fa riflettere, e pensare che la scuola di Napoli l'ha fondata Roberto Pane, uno dei "padri" del restauro insieme a Brandi e Bonelli.
Il problema che tutte le altre scuole, ossia Milano, Genova, Roma, Torino, hanno un sito specifico, solamente Napoli no. La cosa mi preoccupa e mi fa riflettere, e pensare che la scuola di Napoli l'ha fondata Roberto Pane, uno dei "padri" del restauro insieme a Brandi e Bonelli.
"padri" o non "padri" alla Gelmini non gliene frega niente. Sarà una mia impressione, ma ripartiranno solo le due più prestigiose: Roma con fondi statali e Milano con le rette degli studenti. Se vuoi davvero specializzarti in restauro, tieni d'occhio Roma e nel caso Napoli non aprisse, all'ultimo, chiedi l'ammissione lì.
Su Roma so già tutto, è solo che mi incuriosisce conoscere altre realtà, altri modi di vedere le cose.
Il restauro non è una dottrina univoca, è per questo che mi piacerebbe ascoltare il suono di più campane.......
Cmq c'è ancora tempo per valutare.
Allora ci aggiorniamo, ciao!!
Il restauro non è una dottrina univoca, è per questo che mi piacerebbe ascoltare il suono di più campane.......
Cmq c'è ancora tempo per valutare.
Allora ci aggiorniamo, ciao!!
Restauratore errante, ti andrebbe di fare una chiacchierata (magari via mail) sulle teorie della Scuola di Roma e su quella di Milano? Siamo di due scuole diverse...confrontandoci credo che potrebbe uscire qualcosa di veramente interessante. Io sul pensiero di Carbonara devo ammettere di sapere pochissimo, mentre sono abituata alla "pura conservazione" di Milano.
ciao lebia, io sono stato sempre affascinato dal sapere, quindi non mi dispiace sapere cosa si pensa a milano sul restauro, visto che ne so poco.
Io ti posso anticipare che a roma l'orientamento di pensiero è più sulla ricerca di un compromesso, ossia, integrazione delle lacune e rimozione delle aggiunte si, ma solo se strettamente necessario per la conservazione e se va a vantaggio dell'opera, altrimenti resta tutto com'è con i dovuti accorgimenti per conservare l'opera ma senza aggiungere niente o quasi. Solo che a roma stessa c'è anche un filone di pensiero per cui è ammesso il ripristino più spinto, ovviamente lontano dalla mia mente.
Diciamo che roma combatte con questi due orientamenti principali, anche se prevale (per fortuna) quello dell'approccio "critico", brandiano se vogliamo, della ricerca del compromesso. La questione non è semplice affatto, ci vorrebbero migliaia di messaggi.
Io ti posso anticipare che a roma l'orientamento di pensiero è più sulla ricerca di un compromesso, ossia, integrazione delle lacune e rimozione delle aggiunte si, ma solo se strettamente necessario per la conservazione e se va a vantaggio dell'opera, altrimenti resta tutto com'è con i dovuti accorgimenti per conservare l'opera ma senza aggiungere niente o quasi. Solo che a roma stessa c'è anche un filone di pensiero per cui è ammesso il ripristino più spinto, ovviamente lontano dalla mia mente.
Diciamo che roma combatte con questi due orientamenti principali, anche se prevale (per fortuna) quello dell'approccio "critico", brandiano se vogliamo, della ricerca del compromesso. La questione non è semplice affatto, ci vorrebbero migliaia di messaggi.
Sto cercando di leggere un libro in cui sono raccolti alcuni punti di vista di Torsello, Carbonara, Bellini, ecc. Ti ho chiesto di spiegare un attimo com'era il pensiero della scuola di Roma perchè leggendo questo libro mi sfugge. A Milano viene adottata la teoria della "pura conservazione" ossia la salvaguradia di tutto il palinsesto storico presente sull'edificio. E fin qui mi sembra che non ci siano differenze da Roma. Ciò che probabilmente cambia è l'approccio all'analisi del manufatto: da quanto ho capito, a Roma si tratta di un approccio più Umanistico, mentre a Milano più Scientifico. Per capirci bene, non si interviene su un edificio se prima non sono state fatte le opportune indagini scientifiche per capire la causa del degrado. Quindi il risultato finale è abbastanza guidato dalle analisi scientifiche, le quali sono utili per limitare o annullare le cause del degrado esistente. Il filone del ripristino? Non ne ho mai sentito parlare...spiega un po' se hai tempo.
Grazie per la bella discussione.
Grazie per la bella discussione.
Ciao lebia, scusami forse ho adottato un termine troppo estremo, ma per ripristino intendevo un modo di ragionare nel restauro sostanzialmente differente dalla consuetudine delle dottrine italiane, considerate da tutto il mondo eccellenti.
A roma, alcuni studiosi sostengono che nell'era contemporanea anche il restauro si debba adeguare alla modernità, quindi l'utilizzo di materiali estremamente moderni, sia per le integrazioni che per la ricostruzione/ampliamento di edifici già esistenti
( mentalità decisamente non italiana). più che altro mi viene da pensare, ma se già l'aggiunta di per sè viene inserita proprio in casi estremi, c'è anchè il bisogno di farla notare più dell'opera stessa? è qui l'intoppo.........
Ovviamente la scuola tradizionale di roma, ha un approccio prima di tutto scientifico-critico, e poi indispensabilmente umanistico, perchè non puoi intervenire su un'opera senza aver fatto anche un'accuratissima indagine
storico-documentaria e d'archivio.
Mi fa piacere che ci siano altri architetti interessati al tema, visto che alla maggior parte non glie ne frega niente, insomma oltre me c'è qualche altra mosca bianca!
A roma, alcuni studiosi sostengono che nell'era contemporanea anche il restauro si debba adeguare alla modernità, quindi l'utilizzo di materiali estremamente moderni, sia per le integrazioni che per la ricostruzione/ampliamento di edifici già esistenti
( mentalità decisamente non italiana). più che altro mi viene da pensare, ma se già l'aggiunta di per sè viene inserita proprio in casi estremi, c'è anchè il bisogno di farla notare più dell'opera stessa? è qui l'intoppo.........
Ovviamente la scuola tradizionale di roma, ha un approccio prima di tutto scientifico-critico, e poi indispensabilmente umanistico, perchè non puoi intervenire su un'opera senza aver fatto anche un'accuratissima indagine
storico-documentaria e d'archivio.
Mi fa piacere che ci siano altri architetti interessati al tema, visto che alla maggior parte non glie ne frega niente, insomma oltre me c'è qualche altra mosca bianca!
Scusa per il ritardo, ma l'attuale progetto di conservazione che sto seguendo chiama e quindi tutto il tempo è dedicato a lui. Io sono talmente mosca bianca che, nonostante io sia laureata in Architettura, al momento ho l'abilitazione da Conservatrice e non da Architetto. E' un'abilitazione in cui credo perchè secondo me è corretto sostenere il relativo esame di stato senza nascondersi dietro a quella da Architetto. Certo, se sei Architetto, puoi prendere incarichi di ogni tipo, compresi quelli di restauro, ma non è detto che tu poi ne abbia le competenze e che sappia fare il tuo lavoro nel rispetto dell'edificio che stai conservando. Sono tremendamente estremista, ma è così che bisogna essere per poter lavorare nel campo del restauro secondo me.
ciao ragazzi, ho letto i vostri posts riguardo alle scuole di specializzazione, vi scrivo per informarvi del fatto che la scuola di Napoli ha purtroppo chiuso i battenti. Ho parlato con qualcuno che l'ha frequentata e mi è stato detto che era estremamente disorganizzata tanto che tutti mi hanno sconsigliato di frequentarla. Qualcuno di voi conosce quella di Roma? io ho presentato domanda per il test di ammissione e vorre avere delle delucidazioni in merito ai quesiti che vengono posti in sede d'esame. Ci sono dei testi consigliati? Il bando è molto vago....
Grazie per l'informazione. Genova è riuscita ad aprire con 20 posti (anzichè i soliti 30). A Milano ce ne sono altri 30 con consegna della richiesta di ammissione il 4 ottobre e colloquio d'ammissione l'11 ottobre.
Riguardo a Roma, vai a farti un giro sul Forum di Restauro @ Conservazione. C'è un certo Prof. Satopuoli che ha pubblicato un avviso per segnalare il bando di ammissione. Ti metto il link alla pagina del forum: è l'ultimo intervento in fondo. Link: www.forum-restauro.org/forum/m-1126817526/
Spero di esserti stata utile (io ho fatto richiesta a Milano, più di così su Roma non so).
Riguardo a Roma, vai a farti un giro sul Forum di Restauro @ Conservazione. C'è un certo Prof. Satopuoli che ha pubblicato un avviso per segnalare il bando di ammissione. Ti metto il link alla pagina del forum: è l'ultimo intervento in fondo. Link: www.forum-restauro.org/forum/m-1126817526/
Spero di esserti stata utile (io ho fatto richiesta a Milano, più di così su Roma non so).
Ciao a tutti, mi intrometto nella vostra conversazione.
Io ho appena fatto domanda ad entrambe le scuole, Milano e Roma. Sono un Ingegnere, lavoro da 3 anni in una grossa società di ingegneria e con con famose firme di architettura, ma ho sempre avuto il pallino del restauro e sto pensando di dedicarmici, almeno per i prossimi due anni. Per capire cosa voglio fare "da grande".
Secondo voi quali sono gli sbocchi di queste scuole? e tra Roma e Milano quale suggerireste? premessa: io ho studiato a Roma, ma adesso vivo a Milano, dove al Poli non ho conoscenze e non so nulla delle inclinazioni fililogiche della scuola...
Grazie dell'aiuto!
Io ho appena fatto domanda ad entrambe le scuole, Milano e Roma. Sono un Ingegnere, lavoro da 3 anni in una grossa società di ingegneria e con con famose firme di architettura, ma ho sempre avuto il pallino del restauro e sto pensando di dedicarmici, almeno per i prossimi due anni. Per capire cosa voglio fare "da grande".
Secondo voi quali sono gli sbocchi di queste scuole? e tra Roma e Milano quale suggerireste? premessa: io ho studiato a Roma, ma adesso vivo a Milano, dove al Poli non ho conoscenze e non so nulla delle inclinazioni fililogiche della scuola...
Grazie dell'aiuto!
Quale scuola suggeriamo tra Roma e Milano? Sono l'incarnazione del dibattito sulle teorie e i metodi di fare restauro insieme a Napoli e a Genova, non ce n'è una migliore dell'altra. Ognuna ha le sue teorie, i suoi metodi, i suoi riferimenti storici ed ognuna è valida esattamente come lo sono le altre.
Ho dimenticato di rispondere ad una tua domanda...quali sono gli sbocchi. Sono un bel punto interrogativo e l'unica cosa certa che sappiamo è che sono l'unico ciclo di studi che ti permette di poter accedere ai concorsi per diventare tecnico di soprintendenza. Spero di esserti stata utile. Un consiglio: cerca di informarti un po' sulle teorie delle varie scuole prima di affrontare le prove d'ammissione. Non ho idea di cosa chiedano, ma è meglio essere preparati.
Grazie delle risposte.
L'impressione che ho avuto frequentando un minimo il Poli rispetto alla Sapienza è che sia molto meglio inserito nella realtà professionale "post-grad", perciò mi viene il dubbio che la scuola di Milano possa dare più soddisfazioni una volta usciti di lì. Magari non solo in soprintendenza... Voglio dire, chi si specializza nel campo del restauro potrà lavorare non solo al Monumento ma anche all'edilizia minore, che se vogliamo è ben più diffusa di quella monumentale (o per lo meno è più facile averci a che fare, senza dover per forza aspettare concorsi pubblici...). Anche in questo senso, il Poli mi sembra più aperto di Roma, che invece ha un'ampia sezione dedicata all'archeologia (pensate al tirocinio presso il Colosseo..bello si..però...a me non va tanto, nella vita, di mettermi a catalogare pietrine e sassetti!!).
Voi che ne pensate?
grazie
L'impressione che ho avuto frequentando un minimo il Poli rispetto alla Sapienza è che sia molto meglio inserito nella realtà professionale "post-grad", perciò mi viene il dubbio che la scuola di Milano possa dare più soddisfazioni una volta usciti di lì. Magari non solo in soprintendenza... Voglio dire, chi si specializza nel campo del restauro potrà lavorare non solo al Monumento ma anche all'edilizia minore, che se vogliamo è ben più diffusa di quella monumentale (o per lo meno è più facile averci a che fare, senza dover per forza aspettare concorsi pubblici...). Anche in questo senso, il Poli mi sembra più aperto di Roma, che invece ha un'ampia sezione dedicata all'archeologia (pensate al tirocinio presso il Colosseo..bello si..però...a me non va tanto, nella vita, di mettermi a catalogare pietrine e sassetti!!).
Voi che ne pensate?
grazie
Ieri sera stavo leggendo il libro di C. Lumia "A proposito del restauro e della conservazione" (una sorta di dialogo a quattro tra Boscarino, Bellini, Carbonara e Torsello) e mi è passata tra le mani proprio la risposta dove Carbonara parla del tirocinio nel cantiere archeologico. Secondo lui, per un restauratore di architettura, è necessario provare anche la "delicatezza" dello scavo archeologico e della sua catalogazione. Sarebbe interessante provare almeno una volta per capire. Anch'io conosco l'interesse del Polimi per l'edilizia minore (centri storici) e per il restauro dei parchi/giardini storici...magari a Roma si interessano di altri aspetti che noi non conosciamo proprio perchè veniamo da Milano.
Meno male che avevi detto di non conoscere le inclinazioni teoriche delle varie scuole. Vedo che hai preso in considerazione il mio consiglio di informarti per arrivare preparato all'ammissione.
Meno male che avevi detto di non conoscere le inclinazioni teoriche delle varie scuole. Vedo che hai preso in considerazione il mio consiglio di informarti per arrivare preparato all'ammissione.
Io non credo che sia corretto giudicare una scuola più valida dell'altra perchè alla fine il nostro giudizio è legato ad una sola realtà e a solo una di queste scuole. Sarebbe interessante, come già detto nelle risposte precedenti, capire nello specifico il punto di vista delle altre, ma senza viverle direttamente credo che sia difficile (e purtroppo non possaimo essere onnipresenti). Inoltre non c'è da dimenticare che anche se uno appartiene ad una Scuola, ha conoscenze che derivano anche dalle altre quindi, per quanto i loro punti di vista possano essere discordanti su alcuni argomenti, ciò che si insegna in una scuola in parte deriva dall'altra e viceversa. Per questo ti ho risposto senza espormi troppo, perchè per quanto io voti per il Polimi, devo confessare di aver sempre usato il "Carbonara" o il "Torsello" (cioè i suddetti manuali del restauro).
la scuola di specializzazione di napoli è la più antica e la + prestigiosa del mondo, purtroppo negli ultimi anni x motivi di beghe accademiche è stata lasciata morire. ma adesso sembra si stia rilanciando. contatta il professore aldo aveta è il nuovo direttore, mi sono laureata con lui ed è veramente un ottimo docente, anche io mi iscriverò soltanto xchè so che lui è 1 persone che ci tiene al rilancio della scuola!!
il nuovo direttore ha buone intenzioni, ma 15 anni di stagnazione assoluta della scuola non si risolvono facilmente, ma soprattutto un buon direttore non basta ci vogliono ottimi docenti ed invece a napoli la maggior parte dà poco o niente, per non parlare della parte operativa, che in una scula di spec. dove essere preponderante ed invece non esiste.
Tornassi indietro la farei a Roma
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