Mi rivolgo a giovani ed esperti, perché immagino che i primi si siano domandati quello che chiedo io e i secondi, da qualche parte, abbiano cominciato pure loro...
Spesso leggo di bandi per l'inserimento in elenchi professionisti per lavori di importi bassi, o di bandi per assegni di ricerca, o di bandi per affiancare un docente...
Come è possibile che bandi come questi (che dovrebbero essere fatti per l'inserimento dei giovani nella libera professione) richiedano esperienza lavorativa altamente qualificata?
Cosa faccio? mi ci posso iscrivere lo stesso, anche se essendo io una trentenne che non ha ancora lavorato come libero professionista (ma solo come collaboratore di altri professionisti) e lascio in bianco la scheda in cui elencare pubblicazioni o lavori fatti, oppure non posso iscrivermi?
A me pare un'assurdità: un giovane non avrà mai la possibilità di iniziare, a meno che non sia introdotto da tizio o caio...
Lisa : [post n° 245352]
Lavorare con poca esperienza
E' il modo in cui il sistema clientelare e nepotistico perpetua se stesso, e limita l'accesso di potenziali concorrenti...
ti correggo. Alcuni bandi non hanno gli importi bassi per favorire i giovani professionisti, ma semplicemente perché l'importo lavori è minore.
Si parte tutti senza un curriculum e quindi senza esperienza, a meno di non aver lavorato in qualche studio e quindi poter vantare qualche lavoro anche se non da progettista incaricato.
Per aggirare questi limiti (imposti dalla Legge Merloni 20 anni fa), uno dei sistemi è di individuare qualche bando interessante, proporsi come "giovane professionista" a colleghi con un'esperienza tale da poter ambire all'incarico, creare quindi un gruppo in grado di vincere. Una volta preso l'incarico (se si vince) anche il "giovane professionista" acquisisce quell'incarico nel curriculum.
E si ricomincia, andando avanti fino a quando si ha un curriculum tale da poter fare da soli.
Abbiamo iniziato tutti così.
Sconsiglio di perder tempo con i generici elenchi di professionisti, se non si ha un curriculum adeguato.
Sugli assegni di ricerca non mi esprimo, ma mi dicono che è materia diversa, e lì forse ha ragione Ily. Ciò non toglie che a furia di insistere, anche lì, c'è la possibilità di fare breccia.
Per fare questo lavoro serve determinazione a un buon gruppo di persone fidate a cui affiancarsi. Da soli non si va da nessuna parte.
Si parte tutti senza un curriculum e quindi senza esperienza, a meno di non aver lavorato in qualche studio e quindi poter vantare qualche lavoro anche se non da progettista incaricato.
Per aggirare questi limiti (imposti dalla Legge Merloni 20 anni fa), uno dei sistemi è di individuare qualche bando interessante, proporsi come "giovane professionista" a colleghi con un'esperienza tale da poter ambire all'incarico, creare quindi un gruppo in grado di vincere. Una volta preso l'incarico (se si vince) anche il "giovane professionista" acquisisce quell'incarico nel curriculum.
E si ricomincia, andando avanti fino a quando si ha un curriculum tale da poter fare da soli.
Abbiamo iniziato tutti così.
Sconsiglio di perder tempo con i generici elenchi di professionisti, se non si ha un curriculum adeguato.
Sugli assegni di ricerca non mi esprimo, ma mi dicono che è materia diversa, e lì forse ha ragione Ily. Ciò non toglie che a furia di insistere, anche lì, c'è la possibilità di fare breccia.
Per fare questo lavoro serve determinazione a un buon gruppo di persone fidate a cui affiancarsi. Da soli non si va da nessuna parte.