Nel mondo del lavoro esistono professionisti e clienti: solo la mia categoria fa eccezione.
Nulla di male c’è nel desiderare che la casa rispecchi il proprio gusto, purché… essa resti una casa.
Non ricordo più a memoria le frasi celebri che riempivano i testi universitari, ma mi è rimasto il buon senso che esse ispiravano.
Una casa deve avere spazi fluidi, agevoli. E questo un Architetto lo sa bene.
Non lo sa invece il cliente, che fa tutt’altro lavoro e che ti viene a chiedere consulenza portando con se il suo “progettino”, quello che orgogliosamente ha disegnato di sera, per distrarsi dalla routine, perché egli sarebbe voluto essere un "architetto"… tutto in barba alle regole del buon senso! Una nicchia va bene, una curva pure… ma non pareti che prendono la forma dei mobili! Una casa deve avere degli spazi da vivere, da riempire, deve essere un insieme armonioso di funzioni, non un patchwork astratto!
Lasciate che ciascuno svolga il lavoro per il quale ha studiato!
Dottore, mi dia la cura! Avvocato, mi difenda! Padre, mi assolva!
Architetto… curi la mia casa!
Annaflora Placino, architetto
(fonte http://blog.libero.it/cafeplacino/9869373.html)
cafeplacino italia : [post n° 254738]