Isil : [post n° 254877]
Ricchezza è possibilità!
Ragazzi mi serve un consiglio. Lavoro in uno studio di provincia, come archisegretaria ma vivo un conflitto ormai quotidiano. Sento, come tutti, di non avere possibilità in questo posto. Parlo di possibilità concrete per il futuro. E' vero è un buon lavoro oggi rispetto alla situazione che c'è fuori di quà ma nn ho mai visto un cantiere, mai partecipato attivamente ad un progetto, non figuro mai nei lavori.... e se questo deve essere il futuro non c'è equilibrio tra quello ke percepisco ( rigorosamente a partita iva!) e quello ke faccio.Voi direte che le possibilità che cerco dipendono da quello che voglio fare, e bhè io nn chiedo molto vorrei solo fare il mio mestiere, magari progettare qualcosina, magari andare in cantiere e vedere realizzati i miei progetti di lavoro come di vita, fare un pò di ricerca. Che faccio cambio studio?Cambio città?Mi butto su un mastero un dottorato?Cambio lavoro?La ricchezza di un paese è date dalle possibilità offerte ai cittadini....io nn sò dove cercare la mia possibilità.Voi per il Vs futuro che idee avete?
Alessia, deve passare l'inverno.
Oppure bisogna resettarsi e partire per l'estero, cercando una grossa società di ingegneria & architettura.
Purtroppo la crisi ha contratto sia i posti in queste società, sia le commesse minori da noi con cui partire. Gli squilibri, ora, sono talmente grandi che non si possono neppure guardare.
La cosa bestiale è che per la politica ciò è normale, per la società civile anche.
Non possiamo pensare ad uno scenario di crescita quando manca la stabilità.
Con un premier sotto processo e con una maggioranza traballante e con una rivoluzione in atto dall'altra parte del Mediterraneo, non si può che restare a vedere che succede... ...o scappare come disperati, magari in Asia, Oceania, Brasile.
Io la vedo così, per ora non c'è futuro, serve stabilità, servono riforme, serve una ripresa del mercato e liberalizzazioni che stimolino la concorrenza.
Oppure bisogna resettarsi e partire per l'estero, cercando una grossa società di ingegneria & architettura.
Purtroppo la crisi ha contratto sia i posti in queste società, sia le commesse minori da noi con cui partire. Gli squilibri, ora, sono talmente grandi che non si possono neppure guardare.
La cosa bestiale è che per la politica ciò è normale, per la società civile anche.
Non possiamo pensare ad uno scenario di crescita quando manca la stabilità.
Con un premier sotto processo e con una maggioranza traballante e con una rivoluzione in atto dall'altra parte del Mediterraneo, non si può che restare a vedere che succede... ...o scappare come disperati, magari in Asia, Oceania, Brasile.
Io la vedo così, per ora non c'è futuro, serve stabilità, servono riforme, serve una ripresa del mercato e liberalizzazioni che stimolino la concorrenza.
Quante domande Isil... cerchiamo di andare con ordine :-)
1) Il tuo progetto di vita è diverso dal tuo progetto di lavoro? O ne è parte integrante? Mi spiego meglio: per me il lavoro è il mezzo per guadagnarmi da vivere, e quindi uno strumento per realizzare il mio progetto di vita, di cui il lavoro è sono una parte, sebbene importante.
E per te? Per te è ad esempio più importante vivere vicino ai tuoi genitori e ai tuoi amici, o realizzarti sul lavoro?
2) Il posto dove lavori ora ti soddisfa umanamente ed economicamente? E' comodo? Hai un orario umano?
Per il mio progetto di vita questi aspetti sono ad esempio fondamentali, mentre per te ovviamente potrebbero essere meno importanti.
Io penso che dovresti fare chiarezza sopratutto su questi punti, sulla tua scala di proprità. Il resto dovrebbe venire da se, e poi ovviamente conta molto anche il fattore C.
In bocca al lupo ;-)
1) Il tuo progetto di vita è diverso dal tuo progetto di lavoro? O ne è parte integrante? Mi spiego meglio: per me il lavoro è il mezzo per guadagnarmi da vivere, e quindi uno strumento per realizzare il mio progetto di vita, di cui il lavoro è sono una parte, sebbene importante.
E per te? Per te è ad esempio più importante vivere vicino ai tuoi genitori e ai tuoi amici, o realizzarti sul lavoro?
2) Il posto dove lavori ora ti soddisfa umanamente ed economicamente? E' comodo? Hai un orario umano?
Per il mio progetto di vita questi aspetti sono ad esempio fondamentali, mentre per te ovviamente potrebbero essere meno importanti.
Io penso che dovresti fare chiarezza sopratutto su questi punti, sulla tua scala di proprità. Il resto dovrebbe venire da se, e poi ovviamente conta molto anche il fattore C.
In bocca al lupo ;-)
come ti capisco Isil.....sono nella stessa tua situazione!l'unica differenza è che sono dipendente e quindi ho un mensile fisso con ferie 13 e 14 mensilità.Di fronte a qst crisi tutti mi dicono che sono fortunata ad avere qst lavoro ma non rispecchia le aspettative che ho per il futuro..:niente possibilità di crescita e zero soddisfazioni. Per di più mio marito adesso ha problemi col lavoro e io mi sento anche la responsabilità di portare a casa uno stipendio che per noi è necessario. Personalmente sto valutando la possibilità di mettermi in proprio collaborando con degli architetti che mi avrebbero offerto il loro studio ma di certo non mi garantiscono sui guadagni. Sicuramente dovrò aspettare ancora ma la cosa certa è che voglio andarmene da questo studio dove pensano che la laurea ti debba rendere omniscente e poi continuano a tenermi come disegnatrice ...li detesto....e mi tocca stare zitta...
Io sono messo come te, Claudia, con la differenza che non ho un marito (eh eh) e non detesto i miei titolari che sono dei tecnici stakanovisti tuttofare... ...ben diversi da me, e da cui ritengo di dover imparare ancora qualcosa.
Il problemino è un altro: da almeno 2 anni non si progetta più nulla.
Il problemino è un altro: da almeno 2 anni non si progetta più nulla.
X Edo:
Si Edoardo, ho pensato ad aspettare la fine dell"inverno"....ma la fine dell'inverno nn si porterebbe via i nostri problemi quotidiani, almeno non nell'immediato. Mi sento intrappolata dalle mie necessità economiche che nn mi permettono di rischiare....ma se resto ferma ancora, impazzisco.
X Ily:
Considera Ily che sono sposta con 1 architetto :D! Progetti di vita e progetti di lavoro si intrecciano visceralmente. Puoi immaginare però cosa vuol dire essere 2 architetti non raccomandati oggi in Italia e forse in generale. Trovo disumano dovere scegliere tra la carriera e gli affetti. Ecco perchè mi rode tanto. E cmq se stò qui a lamentarmi è proprio perchè ho voglia di cambiare qualcosa per sentirmi realizzata anche lavorativamente.
Per quanto riguarda invece l'aspetto umano a volte ci siamo a volte no, quando vengo rimproverata perchè sono scarsa come segretaria vorrei fuggire in Indonesia :D per il resto è come ho già descritto, quelle sono le mie mansioni.
X Claudia:
Esatto!Io sn in questa situazione...devo lavorare qui perchè mio marito ormai nn riesce a trovare una seppur minima stabilità lavorativa....ormai è troppo formato per lavorare come archisegretario negli studi.
Sono molto litigata e mentre, come suggerisce giustamente Ily, cerco di fare ciharezza mi ributto a studiare un pò d'inglese.....ma voglio crescere ad avere le mie piccole possibilità anch'io!
Si Edoardo, ho pensato ad aspettare la fine dell"inverno"....ma la fine dell'inverno nn si porterebbe via i nostri problemi quotidiani, almeno non nell'immediato. Mi sento intrappolata dalle mie necessità economiche che nn mi permettono di rischiare....ma se resto ferma ancora, impazzisco.
X Ily:
Considera Ily che sono sposta con 1 architetto :D! Progetti di vita e progetti di lavoro si intrecciano visceralmente. Puoi immaginare però cosa vuol dire essere 2 architetti non raccomandati oggi in Italia e forse in generale. Trovo disumano dovere scegliere tra la carriera e gli affetti. Ecco perchè mi rode tanto. E cmq se stò qui a lamentarmi è proprio perchè ho voglia di cambiare qualcosa per sentirmi realizzata anche lavorativamente.
Per quanto riguarda invece l'aspetto umano a volte ci siamo a volte no, quando vengo rimproverata perchè sono scarsa come segretaria vorrei fuggire in Indonesia :D per il resto è come ho già descritto, quelle sono le mie mansioni.
X Claudia:
Esatto!Io sn in questa situazione...devo lavorare qui perchè mio marito ormai nn riesce a trovare una seppur minima stabilità lavorativa....ormai è troppo formato per lavorare come archisegretario negli studi.
Sono molto litigata e mentre, come suggerisce giustamente Ily, cerco di fare ciharezza mi ributto a studiare un pò d'inglese.....ma voglio crescere ad avere le mie piccole possibilità anch'io!
x Isil:
penso che siamo in molti a capirti. Io al momento vivo una questione di conflitto col figlio del capo che si è messo in competizione con me e mi rompe le palle tutto il giorno giusto per esercitare potere....Però mi pagano (p.iva naturalemente), in cantiere ci vado e cerco di sopravvivere la stronzaggine di certi figli di papà. Purtroppo anche io nn posso fare colpi di testa e mollare tutto. Quindi tieni duro e cerca di nn soccombere. Se poi te ne vai e nn trovi alternativa, economica, è ancora peggio secondo me. Un conto è quando si è ancora a casa con i genitori e un conto è quando si è fuori di casa e quindi i soldi servono, ahimè....
penso che siamo in molti a capirti. Io al momento vivo una questione di conflitto col figlio del capo che si è messo in competizione con me e mi rompe le palle tutto il giorno giusto per esercitare potere....Però mi pagano (p.iva naturalemente), in cantiere ci vado e cerco di sopravvivere la stronzaggine di certi figli di papà. Purtroppo anche io nn posso fare colpi di testa e mollare tutto. Quindi tieni duro e cerca di nn soccombere. Se poi te ne vai e nn trovi alternativa, economica, è ancora peggio secondo me. Un conto è quando si è ancora a casa con i genitori e un conto è quando si è fuori di casa e quindi i soldi servono, ahimè....
Concordo con Kia; vivere da soli vuol dire avere responsabilità, prima di tutto verso se stessi, a volte anche verso altri (marito - se pure lui è un arch/ing. disperato- oppure figli), quindi va buttato giù qualche boccone amaro in più. Quando ho lasciato il precedente lavoro ormai mi pigliavano attacchi di gastrite nel percorso casa-lavoro, non li sopportavo e non li rispettavo più. Me ne sono andata senza un'alternativa, ma non me ne sono mai pentita. I sei mesi in cui sono stata senza lavoro sono stati duri (per fortuna avevo qualcosina da parte), ma non tornerei indietro. Però era il 2008... Oggi forse... Bho. Tieni duro, ci vorrà ancora un pò, ma poi svolterà!
x Vale:
come ti capisco! Ad un certo punto nel vecchio studio ho avuto anche io un periodaccio della serie 6mesi di mal di stomaco e altri 6 a Pantorc. Poi mi sono assuefatta a certe situazioni (tante volte me ne sono fregata altamente) perchè a) il lavoro mi piaceva e b) comunque mi pagavano discretamente, ed è andato meglio.Però poi ho cambiato perchè sentivo proprio la voglia di cambiamento.
come ti capisco! Ad un certo punto nel vecchio studio ho avuto anche io un periodaccio della serie 6mesi di mal di stomaco e altri 6 a Pantorc. Poi mi sono assuefatta a certe situazioni (tante volte me ne sono fregata altamente) perchè a) il lavoro mi piaceva e b) comunque mi pagavano discretamente, ed è andato meglio.Però poi ho cambiato perchè sentivo proprio la voglia di cambiamento.
Ciao a tutti! Beh, mi ritrovo in tutto quello che è stato detto. Lavoro da 4 anni in una ditta di arredamento (sono regolarmente assunta, ma non mi consola) a condozione familiare, sono considerata la "grafica" (sottopagata), faccio disegni, 3d, rendering ecc. non mi si è mai dato spazio per progettare, i ritmi sono da impazzire, la crisi ha reso tutti nervosi, sono costantemente sotto pressione e insoddisfatta. Oggi sono a casa con la febbre e mi hanno fatto per telefono un sacco di storie perchè è arrivato del lavoro e non possono perdere delle giornate. E' da 2 anni che sto provando a cambiare lavoro ma non ci sono ancora riuscita nonostante abbia fatto diversi colloqui, sto pensando di fare il salto di mettermi in proprio sperando di trovare dei clienti, magari piccoli artigiani, a cui servono rendering. Credo di essere arrivata al punto di non farcela più, mi sveglio al mattino con l'angoscia di andare al lavoro. Il mio convivente mi spinge a licenziarmi mentre i miei genitori mi dicono che prima devo trovarmi un'alternativa, io non so cosa fare
"magari progettare qualcosina, magari andare in cantiere e vedere realizzati i miei progetti".
Mi allaccio anche ad uno dei post successivi. Ma spiegatemi uina cosa: voi volete lavorare da dipendenti e progettare e fare direzione lavori?
Ragazzi, se un giorno avrò la possibilità di assumere qualche collaboratore in maniera come si deve (cioè no sfruttamento, ma con tutti i diritti), certamente non mi sogno di affidargli i miei progetti!
La progettazione e la direzione lavori sono la parte più bella di questo lavoro, ai collaboratori affiderei scartoffie burocratiche e disegni.
Scusate, ma secondo voi uno paga mille spese per la gestione di uno studio, i collaboratori, si prende tutte le rogne, le notti insonni, la difficoltà di procacciarsi i lavori... e poi delega la parte più bella e soddisfacente agli altri?
Mi allaccio anche ad uno dei post successivi. Ma spiegatemi uina cosa: voi volete lavorare da dipendenti e progettare e fare direzione lavori?
Ragazzi, se un giorno avrò la possibilità di assumere qualche collaboratore in maniera come si deve (cioè no sfruttamento, ma con tutti i diritti), certamente non mi sogno di affidargli i miei progetti!
La progettazione e la direzione lavori sono la parte più bella di questo lavoro, ai collaboratori affiderei scartoffie burocratiche e disegni.
Scusate, ma secondo voi uno paga mille spese per la gestione di uno studio, i collaboratori, si prende tutte le rogne, le notti insonni, la difficoltà di procacciarsi i lavori... e poi delega la parte più bella e soddisfacente agli altri?
Magari si, perchè un collaboratore visto che è COLLABORATORE e non un dipendente rischia con te. Quindi si gli affido qualcosa visto ke se la barca affonda affonda anche per me ke resto senza lavoro, senza i mitici ammortizzatori sociali e senza essermi messa da parte niente perchè niente avanza. Ecco lo spirito dell'architetto italiano in tutta la sua profonda verità. Il progetto è mio...l'architetto sono io e tu devi rimanere ignorante perkè sennò ti metti in proprio.
Ringraziondo il signore, il mio capo nn ha il dono dell'obiquità quindi se nn può andare lui in un posto, posso andarci anche io. E infatti io parlerei di "assistenza alla D.L." e quel che so della pratica di cantiere lo so perchè ci sono andata e ho rubato con l'occhio come si suol dire. Altrimenti come si fa ad imparare qualcosa e mettersi in proprio se prima nn si è fatta assistenza al capo?E' chiaro che i cantieri + fighi se li segue lui ma dato che poi sono io che devo fare gli esecutivi è il caso che ci sia pure io in cantiere, o no? Per gli appartamentini da sistemare invece posso dire di cavarmela bene anche da sola, ma perchè il capo mi ha dato modo di fare pratica non per scienza infusa.
Insomma, io sono per la via di mezzo: un po' in ufficio e un po' in cantiere. Poi conosco persone che amano starsene in ufficio e basta senza avere freddo nè impolverarsi. Io invece preferisco capire di che cosa mi sta parlando l'idraulico quando mi parla di spessore dei massetti per far passare i tubi, ecc.ecc.ecc.
E poi, scusate, ma se dovevo fare solo la segretaria volevo un contratto da segretaria con la tredicesima e non p.iva!E quindi è giusto farmi fare la pratica di cantiere!
"Ecco lo spirito dell'architetto italiano in tutta la sua profonda verità. Il progetto è mio...l'architetto sono io e tu devi rimanere ignorante perkè sennò ti metti in proprio."
Ecco lo spirito dell'architetto-dipendente!
I rischi non sono gli stessi cara isil: io pago l'affitto di uno studio, le utenze, la tarsu, computer, stempanti, software, ecc., in più tasse e contributi per me e per questo ipotetico collaboratore. Mi dici che è la stessa cosa?
Detto, questo, collaboratori ignoranti non ne voglio. Nè ho paura che si mettono in prorpio. Con tutta la concorrenza che ho già nel mio paese se avessi di questi timori starei fresca...:-)
Ecco lo spirito dell'architetto-dipendente!
I rischi non sono gli stessi cara isil: io pago l'affitto di uno studio, le utenze, la tarsu, computer, stempanti, software, ecc., in più tasse e contributi per me e per questo ipotetico collaboratore. Mi dici che è la stessa cosa?
Detto, questo, collaboratori ignoranti non ne voglio. Nè ho paura che si mettono in prorpio. Con tutta la concorrenza che ho già nel mio paese se avessi di questi timori starei fresca...:-)
Vabbeh, Desnip, sono punti di vista differenti. Ma dato che presto la mia opera dalle 8 ore in su giornaliere e da libero professionista (cioè dovendomi pagare ordine, inarcassa, ecc.ecc) ho anche piacere di imparare qualcosa che nn sia compilare un modulo. Tutto qua. Poi comunque la differenza tra me e il mio capo si vede: per una cosa che io faccio in 2 giorni lui si prende 5000 euri mentre io la stessa cifra la prendo in qualche mese.
Se mi fa fare un po' di assistenza alla D.L nn muore mica, anzi è tutto di guadagnato per lui.
E allora assumeteli senza nascondervi dietro i sè... così gli architetti-FINTIdipendenti diventeranno VERIdipendenti e si rassegneranno o rallegreranno a seconda dei casi.... oppure nutriteli della professionalità di cui si dovrebbero nutrire per poi poter decidere del proprio futuro. Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. NO?
Lo sò che con uno studio sulle spalle le spese sono enormi, che l'insolvenza dilaga come pure le umiliazioni, ma siamo tutti sulla stessa barca, come ripeto.
Lo sò che con uno studio sulle spalle le spese sono enormi, che l'insolvenza dilaga come pure le umiliazioni, ma siamo tutti sulla stessa barca, come ripeto.
Io non ho dipendenti, nè collaboratori fissi (solo saltuari) perchè non me li posso permettere.
Ho fatto la mia scelta di vita che è quella di fare la libera professione e non la cambierei per nulla al mondo.
Voi invece volete fare i dipendenti ma progettare, seguire direttamente un cantiere, ecc.: insomma siete voi che volete la botte piena e la moglie ubriaca!
Ciò non toglie che non giustifico nè le finte p.iva, nè nessuna forma di sfruttamento (ci sono passata io per prima).
Certo il tipo di lavoro che cercate voi si può trovare solo in quelle grandi società del tipo americano, ma in Italia purtroppo ce ne sono pochissime e non tutti possono avere questa fortuna.
Ho fatto la mia scelta di vita che è quella di fare la libera professione e non la cambierei per nulla al mondo.
Voi invece volete fare i dipendenti ma progettare, seguire direttamente un cantiere, ecc.: insomma siete voi che volete la botte piena e la moglie ubriaca!
Ciò non toglie che non giustifico nè le finte p.iva, nè nessuna forma di sfruttamento (ci sono passata io per prima).
Certo il tipo di lavoro che cercate voi si può trovare solo in quelle grandi società del tipo americano, ma in Italia purtroppo ce ne sono pochissime e non tutti possono avere questa fortuna.
si, scusa Desnip, ma da qualche parte avrai pure imparato a fare cantiere o sono doti innate che hai sviluppato guardando lo schermo del pc per 8 ore al giorno?Per fortuna a me permettono di fare un po' di cantiere, imparo l'arte e la metto da parte.,,per il momento. E poi cmque è anche nell'interesse del capo avere in studio una persona che sa quello che sta facendo: il computo metrico lo sai fare meglio se hai visto gli strati di un solaio di persona e nn sul manuale.
Kia, naturalmente ho imparato queste cose negli anni di pratica che ho fatto in uno studio.
Però andare in cantiere a fare misure per seguire la contabilità non è altrettanto appagante che andarci per dirigere un progetto fatto da te e dare disposizioni, anche se è utilissimo e ti fa imparare un sacco di cose.
Quando avrò il mio "teorico" collaboratore sarò ben contenta di portarmelo in cantiere, anche perchè da sola è davvero difficile...:-)
Però andare in cantiere a fare misure per seguire la contabilità non è altrettanto appagante che andarci per dirigere un progetto fatto da te e dare disposizioni, anche se è utilissimo e ti fa imparare un sacco di cose.
Quando avrò il mio "teorico" collaboratore sarò ben contenta di portarmelo in cantiere, anche perchè da sola è davvero difficile...:-)
x Desnip:
si ho capito che andare in cantiere a prendere misure è una palla e che è meglio fare DL ma qua c'è gente che nn mette mai fuori il naso dall'ufficio perchè deve fare solo attività di segreteri...ma con partita iva, naturalmente. Penso che sia questo che da molto fastidio di tutta la faccenda.
si ho capito che andare in cantiere a prendere misure è una palla e che è meglio fare DL ma qua c'è gente che nn mette mai fuori il naso dall'ufficio perchè deve fare solo attività di segreteri...ma con partita iva, naturalmente. Penso che sia questo che da molto fastidio di tutta la faccenda.