ma... stavo guardando un po' di annunci di lavoro, non di architettura che per quelli non sono abbastanza qualificata&benestante...
ma secondo voi, essendo iscritta all'albo e inarcassa... potrei ... così tanto per pagarmi le spese dello studio... lavorare part-time in un call-center? o è incompatibile?
minu : [post n° 267213]
per non affondare
A questo punto non mi meraviglierei che esistesse qualche legge che dicesse che essere Architetto sia incompatibile con qualsiasi altro lavoro non "degno del rango di Illustrissimo Architetto del Regno e delle province dell'Impero" ...AHAHAHAHAHAHAHAHAH
Daltronde siamo regolamentati sempre dal Regio Decreto...AHAHAHAHAHAH
"Per chiunque eserciti nel regno e nelle provincie dell'impero la professione di Architetto è fatto divieto di prestare il proprio lavoro per mansioni non degne alla sua appartenenza al Regio Ordine degli Architetti"
AHAHAHAHAHAHAH
Sicuramente esiste da qualche parte.....AHAHAHAHAH
Daltronde siamo regolamentati sempre dal Regio Decreto...AHAHAHAHAHAH
"Per chiunque eserciti nel regno e nelle provincie dell'impero la professione di Architetto è fatto divieto di prestare il proprio lavoro per mansioni non degne alla sua appartenenza al Regio Ordine degli Architetti"
AHAHAHAHAHAHAH
Sicuramente esiste da qualche parte.....AHAHAHAHAH
io non la prenderei molto a ridere perchè per quello che so io se si è liberi professionisti ovviamente iscritti ad inarcassa non ci sono molte possibilità di secondo lavoro...legale ovviamente!!! cmq anche io sto pensando seriamente al secondo lavoro perchè se no rischio davvero di riempirmi di debiti..
Al di là della questione contributiva, il vero problema è che anche nei call center non c'è molto lavoro, molti hanno ridotto il personale e non danno un lavoro continuativo, quindi anche ammesso che ti prendano sarà difficile che tu riesca a pagare le spese.
Non si può avere in contemporanea inarcassa e inps. Se ti propongono un contratto con inps ti devi disiscrivere da inarcassa perchè le due cose assieme sono incompatibili. Però, da quello che ne so io, se fai per esempio l'aiuto commesso durante il we in un negozio ti pui fare fare la ritenuta d'acconto perchè nn c'è inps di mezzo e questa si che si configura come collaborazione occasionale perchè nn c'entra nulla con il lavoro da architetto che si presume tu svolga essendo iscritto all'ordine e all'inarcassa. Dopo che uno guadagni da mantenersi è un'altra faccenda. Al fisco di questo nn gliene frega nulla.
da mettersi le mani nei capelli. dobbiamo pagare ma non possiamo trovare il modo di guadagnare dei soldi per pagare perchè, inarcassa docet, siamo tenuti a farlo anche senza avere un reddito ....
sono in Italia possono succedere simili cose.
sono in Italia possono succedere simili cose.
Grazie per le risposte ragazzi
immaginavo qualcosa del genere, pensavo solo che magari un part-time in qualche modo potesse rientrare, dopo tutto varrebbe per un lavoro nelle pubbliche amministrazioni se non sbaglio... ma lì non ci provo neanche. Non che pensassi di mantenermi con un call-center... però tra quello e un misero lavoro in studio magari mi copro le spese dello studio e la rata di settembre di inarcassa... che tristezza!!
Mi sa che la cosa migliore è tornare a lavorare nei locali... bar... ristoranti... (tanto lì pagano tutti in nero) dopotutto ho fatto un sacco di esperienza durante l'università...
magari un chioschetto al mare ... potrei almeno far finta di essere in vacanza visto che anche quest'anno saltano :(
scusate, ho dilungato, ma a sentire gente che va in vacanza mentre io sto pensando se chiudere tutto... non so... mi viene da fare la lamentosa ;)
immaginavo qualcosa del genere, pensavo solo che magari un part-time in qualche modo potesse rientrare, dopo tutto varrebbe per un lavoro nelle pubbliche amministrazioni se non sbaglio... ma lì non ci provo neanche. Non che pensassi di mantenermi con un call-center... però tra quello e un misero lavoro in studio magari mi copro le spese dello studio e la rata di settembre di inarcassa... che tristezza!!
Mi sa che la cosa migliore è tornare a lavorare nei locali... bar... ristoranti... (tanto lì pagano tutti in nero) dopotutto ho fatto un sacco di esperienza durante l'università...
magari un chioschetto al mare ... potrei almeno far finta di essere in vacanza visto che anche quest'anno saltano :(
scusate, ho dilungato, ma a sentire gente che va in vacanza mentre io sto pensando se chiudere tutto... non so... mi viene da fare la lamentosa ;)
Scusate ma chi è architetto ed insegna??? Non ha due lavori ???? Inarcassa per il primo ed INPS per il secondo???
Oppure mi sbaglio????
Oppure mi sbaglio????
potresti provare con le traduzioni, se sai bene una lingua potresti lavorare in fiera come hostess. pagano bene e ti impegna il sabato e la domenica, però nn potresti avere comunque un contratto
xdr costa:
l'architetto che fa anche l'insegnante ha come insegnante un contratto con inps e poi ha una partita iva per fatturare i lavori da architetto con codice attività architetto per l'appunto. Non è iscritto a Inarcassa ma deve comunque versare a quest'ultima il contributo integrativo (vedere sito inarcassa nella sezione "contributi per i non iscritti). Il resto dei contributi, in base a ciò che fattura come architetto, lo versa alla gestione separata inps.
Questo è valido per l'architetto-insegnante ma anche per l'architetto assunto in uno studio ma che magari per motivi suoi (mettiamo caso che riesca ad avere un giro proprio di clienti, beato lui!) ha necessità di usare il timbro e quindi di farsi pagare.
Per lo meno questo è quello che so io ma nn per esperienza diretta perchè io ho p.iva e punto. Ma mi pare che Vale in qualche post del passato abbia scritto che lei era stata assunta con un contratto inps ma che aveva mantenuto la p.iva per lavori suoi personali senza versare altre cose, oltre all'integrativo, ad inarcassa.
l'architetto che fa anche l'insegnante ha come insegnante un contratto con inps e poi ha una partita iva per fatturare i lavori da architetto con codice attività architetto per l'appunto. Non è iscritto a Inarcassa ma deve comunque versare a quest'ultima il contributo integrativo (vedere sito inarcassa nella sezione "contributi per i non iscritti). Il resto dei contributi, in base a ciò che fattura come architetto, lo versa alla gestione separata inps.
Questo è valido per l'architetto-insegnante ma anche per l'architetto assunto in uno studio ma che magari per motivi suoi (mettiamo caso che riesca ad avere un giro proprio di clienti, beato lui!) ha necessità di usare il timbro e quindi di farsi pagare.
Per lo meno questo è quello che so io ma nn per esperienza diretta perchè io ho p.iva e punto. Ma mi pare che Vale in qualche post del passato abbia scritto che lei era stata assunta con un contratto inps ma che aveva mantenuto la p.iva per lavori suoi personali senza versare altre cose, oltre all'integrativo, ad inarcassa.
@kia:
per ritenuta d'acconto, intendi la ricevuta per prestazione occasionale?
quindi potrei fare ricevute simili per qualunque tipo di lavoro, con il limite dei 5000 annui ovviamente... (e sigh)
grazie per la risposta!!
per ritenuta d'acconto, intendi la ricevuta per prestazione occasionale?
quindi potrei fare ricevute simili per qualunque tipo di lavoro, con il limite dei 5000 annui ovviamente... (e sigh)
grazie per la risposta!!
x archila.
si intendevo proprio questo. Durante l'università lavoravo ogni tanto in un negozio e si diceva in gergo "lavorare in ritenuta d'acconto". Anche se a livello di uso della lingua italiana non è proprio corretto, nei negozi, per lo meno qua da me, ci si capisce dicendo così.
Potrei farlo anche ora, se avessi tempo e voglia, perchè non è in conflitto col fare l'architetto. Poi il reddito derivato da queste ore in negozio fatte "in ritenuta d'acconto" andrebbe inserito in sede di dichiarazione dei redditi nel modello unico tranquillamente.
Idem quando lavori nelle fiere per qualche giorno: mica ti fanno un contratto. Si fa prestazione occasionale perchè effettivamente è occasionale.
Tra l'altro quando facevo prestazione occasionale in questo negozio (dove maneggiavo coltelli) il mio datore mi assicurava per i giorni in cui lavoravo anche solo per un sabato e domenica al mese.
si intendevo proprio questo. Durante l'università lavoravo ogni tanto in un negozio e si diceva in gergo "lavorare in ritenuta d'acconto". Anche se a livello di uso della lingua italiana non è proprio corretto, nei negozi, per lo meno qua da me, ci si capisce dicendo così.
Potrei farlo anche ora, se avessi tempo e voglia, perchè non è in conflitto col fare l'architetto. Poi il reddito derivato da queste ore in negozio fatte "in ritenuta d'acconto" andrebbe inserito in sede di dichiarazione dei redditi nel modello unico tranquillamente.
Idem quando lavori nelle fiere per qualche giorno: mica ti fanno un contratto. Si fa prestazione occasionale perchè effettivamente è occasionale.
Tra l'altro quando facevo prestazione occasionale in questo negozio (dove maneggiavo coltelli) il mio datore mi assicurava per i giorni in cui lavoravo anche solo per un sabato e domenica al mese.
sisi, so bene cos'è la prestazione occasionale, è che non capivo se intendessi proprio quella...
io ho lavorato in uno studio di architettura per un anno a "prestazione occasionale"!! :-)
io ho lavorato in uno studio di architettura per un anno a "prestazione occasionale"!! :-)