Ciao ragazzi, siamo un gruppo di professionisti che in un momento critico-storico come questo stiamo cercando di non naufragare, come tutti cari colleghi!
La nostra riflessione è in riferimento all'avviso del nostro presidente dell' ordine sull' "Eccesso di ribasso e norme di deontologia", che con il libero mercato ha notevolmente declassato la nostra professione. A questo punto RIPRISTINIAMO le tariffe minime in modo da coprire le tassazioni dell' Inarcassa (€ 1.600,00 per il contributo soggettivo, € 365,00 per il contributo integrativo e € 74,00 per il contributo maternità) e da risultare agli occhi della committenza CREDIBILI, nonostante proponiamo tariffe calcolate online sul sito dell'ordine.
Capite bene che chi si affaccia alla professione deve per forza adeguarsi un mercato già saturo, con prezzi sempre più al ribasso andando incontro o a richiami da parte dell'ordine o a non lavorare perchè troppo cari.
Se venissero ripristinate le tariffe minime avremmo tutti un punto di riferimento, che eliminerebbe la concorrenza sleale, darebbe più decoro alla nostra professione e riusciremmo a coprire le tariffe imposte dall' Inarcassa.
OFFICINARCH : [post n° 268579]
Tariffe minime prestazioni professionali e INARCASSA
Ma le tariffe minime sarebbero anche per gli altri colleghi geometri? e per le ACE? anche per periti quindi...
E' talmente tutto complicato...
Certo è che così non si campa più, non si riescono ad ottenere incarichi decenti, c'è sempre quello che lo propone alla metà della metà...
Ma come si fa a campare così??
E' talmente tutto complicato...
Certo è che così non si campa più, non si riescono ad ottenere incarichi decenti, c'è sempre quello che lo propone alla metà della metà...
Ma come si fa a campare così??
Io sarei pure d'accordo con il ritorno ai minimi, ma se tutti li osservassero!
L'ho già detto più volte e non mi stanco di ripeterlo, facendo questa professione da un po' di tempo, ho lavorato vari anni con i minimi in vigore, eppure la concorrenza sleale di colleghi che non li applicavano c'era lo stesso.
L'ho già detto più volte e non mi stanco di ripeterlo, facendo questa professione da un po' di tempo, ho lavorato vari anni con i minimi in vigore, eppure la concorrenza sleale di colleghi che non li applicavano c'era lo stesso.
Proprio ieri sera ho appurato che ci sono persone che fanno certificazioni energetiche a 50 euro per appartamento. ci rendiamo conto? questo punto paghiamogli puire la cena ai clienti che almeno facciamo la caxxata fatta e finita...
Ma al di là dei minimi trariffari, vogliamo applicare il giusto con un minimo di buon senso? Dopo è chiaro che se la gente si abitua a questi prezzi decisamente stracciati (il lavoro poi nn si sa neppure se viene fatto bene. Questo il cliente, non essendo un tecnico spesso non se ne rende conto. Magari pensa che sia la normale produrre una certificazione da catastale senza sopralluoghi) è l'inizio della fine.
Una riflessione: un minimo tariffario è garanzia di un lavoro fatto bene? Non difendo/critico la mancanza di minimi, ma da una parte c'è il libero mercato, dall'altra gli interessi di categoria.
Penso che se un professionista sa di poter fare bene un lavoro e stabilisce un prezzo, un suo concorrente a un onorario decimato non è in grado di fare un lavoro della stessa qualità. Le garanzie che si dovrebbero avere sono solo quelle di CHI può fare COSA (ovvero quali siano i titoli per determinate prestazioni).
Poi io non ho ancora molta esperienza e la mia è solo una riflessione. Da libero professionista mi sentirei "sollevato" dalla presenza di un tariffario di riferimento ma solo perché mi offre dei privilegi "di categoria" appunto.
Il mercato non è mai giusto, e il libero mercato punta all'efficienza
Penso che se un professionista sa di poter fare bene un lavoro e stabilisce un prezzo, un suo concorrente a un onorario decimato non è in grado di fare un lavoro della stessa qualità. Le garanzie che si dovrebbero avere sono solo quelle di CHI può fare COSA (ovvero quali siano i titoli per determinate prestazioni).
Poi io non ho ancora molta esperienza e la mia è solo una riflessione. Da libero professionista mi sentirei "sollevato" dalla presenza di un tariffario di riferimento ma solo perché mi offre dei privilegi "di categoria" appunto.
Il mercato non è mai giusto, e il libero mercato punta all'efficienza
Il problema è che ora quello che prima si guadagnava con 2 lavori, si è costretti a guadagnarlo con 4. Però l'arch., come più volte mi sono ripetuta, non è uno e trino, quindi è chiaro che, a fronte di maggiori cantieri da seguire per guadagnare decentemente, dovrà obbligatoriamente passarci meno tempo. Questo aspetto "tira" con sè una valanga di altre cose tra cui un grosso danno anche per i giovani collaboratori, che vengono penalizzati in termini di compensi (non che prima navigassero nell'oro...). I lavori vengono seguiti in modo più approssimativo e si punta alla quantità non alla qualità.
A me è capitato di perdere delle commesse perchè il cliente, sentito il prezzo mi rispondeva "Pensavo costasse di meno" ( e allora perchè non te lo fai da solo?!) perchè oramai anche la clientela è stata abituata a poter avere accesso a servizi decisamente al di sotto di eque ed oneste tariffe di mercato. E' un grosso problema questo. Davvero. Oramai tutti credono che per fare l'architetto basti comperare i giornaletti di arredamento e tirare 4 righe al computer. Addirittura ci sono studi di architettura che hanno 2 siti on lne paralleli: uno per le prestazioni "ordinarie" e la presentazione dello studio ed uno per quelle "low cost". E' pazzesco! L'architetto low cost che cosa sarebbe? uno che ha capito che la gente non ne capisce e gli spaccia un render per un progetto di architettura.... ma del resto sono le nostre stesse riviste di settore per prime ad alimentare queste ambiguità.
A me è capitato di perdere delle commesse perchè il cliente, sentito il prezzo mi rispondeva "Pensavo costasse di meno" ( e allora perchè non te lo fai da solo?!) perchè oramai anche la clientela è stata abituata a poter avere accesso a servizi decisamente al di sotto di eque ed oneste tariffe di mercato. E' un grosso problema questo. Davvero. Oramai tutti credono che per fare l'architetto basti comperare i giornaletti di arredamento e tirare 4 righe al computer. Addirittura ci sono studi di architettura che hanno 2 siti on lne paralleli: uno per le prestazioni "ordinarie" e la presentazione dello studio ed uno per quelle "low cost". E' pazzesco! L'architetto low cost che cosa sarebbe? uno che ha capito che la gente non ne capisce e gli spaccia un render per un progetto di architettura.... ma del resto sono le nostre stesse riviste di settore per prime ad alimentare queste ambiguità.
oramai su Domus per esempio non ci sono più piante e rpospetti da un bel pezzo... solo renderings e nemmeno troppo fotrealistici perchè oramai sono passati di moda pure quelli.
Si rende sempre di più necessario un intervento serio, un giro di chiave normato, che garantisca la serietà della nostra bella professione.
Si rende sempre di più necessario un intervento serio, un giro di chiave normato, che garantisca la serietà della nostra bella professione.
Io sono fortemente d'accordo nel ripristinare le tariffe minime...a patto poi che siano rispettate! E che geometri&co nn facciano concorrenza sleale...nell'ultimo anno ho perso troppi lavoro per un ribasso al massacro e ne ho presi altri in cui ho dovuto pure io fare buon viso a cattivo gioco, nn standoci assolutamente dentro con le spese, tra stampe e sopralluoghi...
Dimenticavo...anche INARCASSA potrebbe in primis distanziare le rate (assurde e senza possibilità di pagamento rateizzatooo! :O), poi magari aumentarne il numero, come succede x altri ordini rofessionali, che magari ce l'hanno scaglionate in 4...così il periodo luglio-settembre è tragico!
siamo d'accordo, ma non credo che tornare ai minimi tariffari garantisca il ritorno a un modo di lavorare più serio, quello dipende dal progettista.
Poi, non è vero che sulle riviste non ci sono piante e sezioni, anzi, ci sono sempre più disegni tecnici e particolari costruttivi.
Quanto ai render, eccheccavolo, sono un MEZZO per mostrare un'idea. Forse nel passato non si realizzavano prospettive o disegni colorati? I render sono la naturale evoluzione. Quel che trovo veramente triste è che, come gli architetti si lamentano che chiunque possa fare il loro lavoro a meno perché non tutelati, se evitassero di avere la pretesa di fare render lasciandoli a particolari figure professionali appositamente formate, che rientrano nella categoria di GRAFICI, forse si vedrebbero meno obrobri e più architettura. Invece, siccome i grafici non hanno un ordine, i render si fanno fare a chi chiede meno (tipo studenti in nero).
Che poi, cosa c'entra questo discorso dei render?
Vuoi riviste con particolari costruttivi? The Plan, Arketipo
Vuoi un discorso critico più approfondito? Area, Casabella, Domus...
e ora come non mai in rete si può trovare un sacco di materiale tecnico (facendo lo sforzo di cercare un po' in mezzo alla porcheria...).
Poi, non è vero che sulle riviste non ci sono piante e sezioni, anzi, ci sono sempre più disegni tecnici e particolari costruttivi.
Quanto ai render, eccheccavolo, sono un MEZZO per mostrare un'idea. Forse nel passato non si realizzavano prospettive o disegni colorati? I render sono la naturale evoluzione. Quel che trovo veramente triste è che, come gli architetti si lamentano che chiunque possa fare il loro lavoro a meno perché non tutelati, se evitassero di avere la pretesa di fare render lasciandoli a particolari figure professionali appositamente formate, che rientrano nella categoria di GRAFICI, forse si vedrebbero meno obrobri e più architettura. Invece, siccome i grafici non hanno un ordine, i render si fanno fare a chi chiede meno (tipo studenti in nero).
Che poi, cosa c'entra questo discorso dei render?
Vuoi riviste con particolari costruttivi? The Plan, Arketipo
Vuoi un discorso critico più approfondito? Area, Casabella, Domus...
e ora come non mai in rete si può trovare un sacco di materiale tecnico (facendo lo sforzo di cercare un po' in mezzo alla porcheria...).
però ritornando all'argomento minimi, la serietà è dura trovarla in Italia a prescindere dai minimi, è vero. Però sarebbe davvero un'operazione di pregio di gli Ordini si muovessero per cercare di porre dei freni a certe cose... appalti per opere pubbliche in lombardia vinti da studi del sud con l'70% del ribasso, sinceramente mi sembrano una follia! Vuol dire che non verranno mai in cantiere perchè non gli rientrerebbeo nemmeno le spese dei viaggi avanti e indietro...
Ecco, allora, invece di darmi del saccente perché non ho citato detail (evidentemente perché mi è sfuggito, sono ing-arch e lo conosco bene), parti dal fatto che più o meno sono nelle tue condizioni e sono soggetto ai tuoi stessi stessi problemi.
Mettiamo a fuoco il fatto che il problema non è tanto il minimo tariffario quanto le storture nell'assegnazione delle opere pubbliche (come hai giustamente detto sui ribassi che inevitabilmente non permettono ai lavori nemmeno di cominciare).
ma ragazzi, se poi l'architetto che abita di fianco a me può chiedere la metà della metà per lo stesso lavoro: 1- lo fa male, ammesso che lo concluda. 2- perché lui ci riesce e io non ci sto dentro?
Sapere invece che quello che chiedo io non può essere soggetto a sconti da parte di altri, cosa garantisce che io lavori bene?
Certo, se mi dite che da professionisti fa comodo avere questo tipo di garanzie avete certamente ragione e le battaglie per ripristinare i minimi il loro senso ce l'hanno
Mettiamo a fuoco il fatto che il problema non è tanto il minimo tariffario quanto le storture nell'assegnazione delle opere pubbliche (come hai giustamente detto sui ribassi che inevitabilmente non permettono ai lavori nemmeno di cominciare).
ma ragazzi, se poi l'architetto che abita di fianco a me può chiedere la metà della metà per lo stesso lavoro: 1- lo fa male, ammesso che lo concluda. 2- perché lui ci riesce e io non ci sto dentro?
Sapere invece che quello che chiedo io non può essere soggetto a sconti da parte di altri, cosa garantisce che io lavori bene?
Certo, se mi dite che da professionisti fa comodo avere questo tipo di garanzie avete certamente ragione e le battaglie per ripristinare i minimi il loro senso ce l'hanno
beh quantomeno i minimi ti darebbero la garanzia di poter sopravivere senza dover lavorare 14 ore filate. Poi anche un operaio può lavorare male, anche un panettiere...ma il contratto dell'operaio prevede un minimo salariale ( e se è assunto a tempo indeterminato, prima di riuscire a cacciarlo deve proprio aver combinato un pasticcio grave) così come il pane ha un costo al kilo al di là che sia buono o faccia schifo. E' chiaro che non possiamo entrare nella testa delle persone, ognuno deve garantire la propria professionalità, del resto all'atto dell'iscrizione all'ordine sottoscriviamo ad un codice deontologico...
A mio avviso maggiori tutele possono anche invogliare le persone a lavorare meglio (anche se dovrebbero farlo comunque) perchè così èp una rincorsa alla sopravvivenza e ogni volta che si stila un preventivo sembra di chiedere l'elemosina. Chi lavora con il pubblico si basa ancora, chiaramente sul tariffario (poi ci sono quelli di cui sopra che ribassano ogni cosa...) però i comuni seri hanno comunque un certo rispetto per il modo in cui un professionista opera e si vende e ne tengono considerazione, ma se lavori nel privato è una giungla, e non è nemmeno così blasfemo non essere pagati. Io ho clienti che sono letteralmente spariti (non rispondono nè a mail nè a teelfonate da mesi) e non trattandosi di grossi lavori (anzi di cosette semplici ma che comunque hanno comportati tempo e costi da parte mia) sarebbero più le spese di legale che l'effettivo guadagno (forse andrei in pari, forse) ammesso di vincere una causa ovvio.
A mio avviso maggiori tutele possono anche invogliare le persone a lavorare meglio (anche se dovrebbero farlo comunque) perchè così èp una rincorsa alla sopravvivenza e ogni volta che si stila un preventivo sembra di chiedere l'elemosina. Chi lavora con il pubblico si basa ancora, chiaramente sul tariffario (poi ci sono quelli di cui sopra che ribassano ogni cosa...) però i comuni seri hanno comunque un certo rispetto per il modo in cui un professionista opera e si vende e ne tengono considerazione, ma se lavori nel privato è una giungla, e non è nemmeno così blasfemo non essere pagati. Io ho clienti che sono letteralmente spariti (non rispondono nè a mail nè a teelfonate da mesi) e non trattandosi di grossi lavori (anzi di cosette semplici ma che comunque hanno comportati tempo e costi da parte mia) sarebbero più le spese di legale che l'effettivo guadagno (forse andrei in pari, forse) ammesso di vincere una causa ovvio.
Ma perchè state a lamentarvi della concorrenza sleale di chi fa prezzi troppo bassi?
Tutto dipende dalla propria capacità di farsi pagare. Proprio in questo forum, pochi giorni fa, c'era uno che diceva di chiedere 8.000 euro per una sanatoria e 1.000 per una variazione catastale...:-)
Tutto dipende dalla propria capacità di farsi pagare. Proprio in questo forum, pochi giorni fa, c'era uno che diceva di chiedere 8.000 euro per una sanatoria e 1.000 per una variazione catastale...:-)
Un balcone e diversa distribuzione interna.
Cmq anche le certificazioni energetiche, dipendi da cosa "certifichi", per cui non si può chiedere 50 euro una tantum.
Cmq anche le certificazioni energetiche, dipendi da cosa "certifichi", per cui non si può chiedere 50 euro una tantum.
vado contro: nell'ultimo mese ho preso 2 lavori, affidati a me perchè il preventivo del geometra era folle. anzi, forse ora me ne arriva un terzo. vi dico solo che uno di questi per dei lavori stimati 120.000 ha chiesto di parcella per solo progetto e pratica, senza dl, 20.000. un altro ha gonfiato il preventivo portandolo da 20.000 a 50.000 e chiedendo parcella di 9.000
oh calma, certo che ci sono ancora preventivi effettivamente alti, non dico il contrario!
Ma ribadisco e non smetterò mai...tra un preventivo folle e un preventivo "regalo" c'è taaaanta strada...
Ma ribadisco e non smetterò mai...tra un preventivo folle e un preventivo "regalo" c'è taaaanta strada...
tes, intendevo dire che molti vanno dai geometri nella credulità che abbiano tariffe più basse rispetto a un architetto, così i geometri ci marciano e invece le alzano follemente giocando sul fatto che difficilmente il cliente si fa fare un preventivo anche da un architetto... soprattutto perchè il geometra furbone martellerà il cliente dicendo "eeehhhh, signò, le faccio prezzo di favore! un architetto le chiede cifre molto più alte!!"