Non lo sapevo, se ne imparano ogni giorno di nuove.
Esistono annunci di lavoro che non sono tali ma "possono" esserlo.
Per fare concorsi ti convenzioni (magari grazie a qualche favore o appartenenza politica) e ti metti in studio dei neolaureati, quindi dei deficienti, di cui hai però (ahi ahi) bisogno, per vincere il concorso. E magari passi pure da benefattore.
Perchè, mi chiedo, non si impone il tirocinio nell'ambito della FORMAZIONE UNIVERSITARIA con riconoscimento di cfu, da svolgersi in aziende / studi riconosciuti da commissioni apposite? Non sarebbe un modo per fare chiarezza e dare alle cose il nome giusto, chiamandole per quello che sono? Ovvero Lavoro=contratto e retribuzione, tirocinio=apprendistato non remunerato?
Edoardo : [post n° 298680]
Studi "convenzionati" con enti possono usare "neo"laureati.
non servono favori o appartenenze politiche, se uno studio vuole un neolaureato basta che si iscriva al servizio stage presso un ateneo, l'iscrizione è gratuita
Addirittura? Ancora peggio. Tuttavia non discuto tanto di questo, ma del fatto che si spacci per lavoro (annunci) un'esperienza di questo tipo e dell'abuso che se ne fa (turn-over di tirocinanti). Per questo circoscriverei il tirocinio all'ambito formativo e restringerei la tipologia e la qualità degli studi/aziende che si possono permettere di avere riconosciuto il loro valore formativo, facendoli classificare (anno per anno) da organismi preposti. Ovvero: se vuoi gente che lavora devi far loro un contratto, se altresì disponi dei requisiti culturali e professionali idonei, ti puoi permettere dei tirocinanti e far far loro determinate esperienze atte al conseguimento di un "attestato di tirocinio" pre lauream. Così com'è mi sembra una caxxata ...ma forse pienamente in sintonia con la sproporzione tra il numero sterminato di chi ha bisogno di "fare" e chi dona la possibilità, in un qualche modo, di "fare".
però dai l'equazione neolaureati=deficienti mi sembra un pò troppo....
cit. "e ti metti in studio dei neolaureati, quindi dei deficienti"
cit. "e ti metti in studio dei neolaureati, quindi dei deficienti"
L'ho usata per paradosso, mi sono messo nella testa del "furbo" filantropo, che dona esperienze. ;-)
Io invece sono "scemo" e guardo al mio interesse, e le persone per me vanno rispettate anche se hanno meno esperienza... ...e la prima forma di rispetto è il contratto, da ottenersi EVENTUALMENTE dopo uno o più colloqui, oppure dopo un periodo di prova limitato per legge e con rimborso spese (per legge).
Mah, starò invecchiando: sono proprio fuori mercato, praticamente fottuto. :-(
Io invece sono "scemo" e guardo al mio interesse, e le persone per me vanno rispettate anche se hanno meno esperienza... ...e la prima forma di rispetto è il contratto, da ottenersi EVENTUALMENTE dopo uno o più colloqui, oppure dopo un periodo di prova limitato per legge e con rimborso spese (per legge).
Mah, starò invecchiando: sono proprio fuori mercato, praticamente fottuto. :-(
è la solita vecchia storia trita e ritrita... sinceramente non mi sembra sia più infame chi recluta uno stagista per partecipare a concorsi di chi recluta la finta p.iva, le regole mancano in tutto il settore, anzi prima della riforma almeno se facevi causa quasi sempre la vincevi (tu generico con finta p. iva), ora la finta p. iva è praticamente legalizzata, figuriamoci i tirocini.
Che poi in teoria, stando alla riforma, per i laureati i tirocini dovrebbero essere retribuiti ma si sa come funziona, magari (anzi di sicuro) ti danno 100 euro al mese e lo fanno passare come rimborso spese, niente di nuovo
Che poi in teoria, stando alla riforma, per i laureati i tirocini dovrebbero essere retribuiti ma si sa come funziona, magari (anzi di sicuro) ti danno 100 euro al mese e lo fanno passare come rimborso spese, niente di nuovo
Ricapitoliamo (con esempio) il filantropo del mio studio (mio nel senso che ci presto servizio nine to eight )ha testè reclutato (mi sembra il verbo migliore) una giovane stagista quinquennale. Ora, posto che ha chiesto a me cosa farle fare (questo dovrebbe dare l'idea di quanto sia "sul pezzo") la poveretta se ne sta tutto il giorno su facebook, perchè, non sapendo fare nulla di quanto c'è da fare, non può rendersi utile e così cerca di farsi passare le otto ore che non capisco a che cosa le servano fatte così se non a rompersi grandemente l'apparato riproduttivo di cui non è dotata. Io non ho tempo di starle dietro perchè devo fare anche il lavoro di colui che è sul pezzo (anche lui su facebook 3 delle 4 ore che si trattiene in studio, degnandoci della sua presenza), quindi figuriamoci.
Ovviamente anche io sono una finta libera professionista, talmente tanto finta che è notte e sto lavorando per mia professione, finchè non getterò la spugna per il troppo sonno. E mi chiedo, che cosa succederà tra due anni, quando perderò il beneficio del regime dei minimi perchè oltre i 5 anni di p.iva se non guadagnerò il doppio di quello che guadagno ora? Altro che tirocinanti... finirò col prendere meno di quando ero appena laureata, senza iscrizione all'ordine e con poca esperienza lavorativa. Un suicidio. Altro che sfruttati tirocinanti! Io mando avanti uno studio che non è mio (ma ancora per poco... sto preparando con cura la mia uscita di scena e signori, stay tuned perchè ne vedremo delle bellissime)
Ride bene chi ride ultimo.
Ovviamente anche io sono una finta libera professionista, talmente tanto finta che è notte e sto lavorando per mia professione, finchè non getterò la spugna per il troppo sonno. E mi chiedo, che cosa succederà tra due anni, quando perderò il beneficio del regime dei minimi perchè oltre i 5 anni di p.iva se non guadagnerò il doppio di quello che guadagno ora? Altro che tirocinanti... finirò col prendere meno di quando ero appena laureata, senza iscrizione all'ordine e con poca esperienza lavorativa. Un suicidio. Altro che sfruttati tirocinanti! Io mando avanti uno studio che non è mio (ma ancora per poco... sto preparando con cura la mia uscita di scena e signori, stay tuned perchè ne vedremo delle bellissime)
Ride bene chi ride ultimo.