elena : [post n° 311613]
ENNESIMO CASO DI CLIENTE CHE NON PAGA
Buonasera colleghi miei, Vi racconto l'ennesima storia di clienti che non vogliono pagare. Inizio un PICCOLO LAVORO DA UNA CLIENTE. DICO AI MIEI OPERAI COSA DEVONO FARE, BISOGNAVA CHIUDERE UNA STANZA CON PARETE CARTONGESSO, PORTA SCRIGNO, CONTROSOFFITTO PER LA SCALA TROPPO ALTA, SCELTA COLORI DI CAMERE LETTO, POSA PARQUET, E GIRI CON LA SIGNORA PER NEGOZI PER CERCARE MOBILI ADATTI. TUTTO QUESTO PER CIRCA DIECI GIORNI, PERALTRO IN GIRO PER NEGOZI SALTANDO PURE IL PRANZO. LA SIGNORA SI RIVOLGE NEI MIEI RIGUARDI IN MANIERA MALEDUCATA ED IO NON VADO PIù A DIRIGERE IL LAVORO CHE PERALTRO ERA QUASI CONCLUSO.POSTO CHE LA SIGNORA NON VUOLE PAGARE IN QUANTO DICE CHE IO I SOLDI NON ME LI SONO GUADAGNATI MA VI CHIEDO CARI COLLEGHI SU QUALE BASE MI DEVO FAR PAGARE? nON HO REDATTTO UN PROGETTO HO FATTO TUTTO A VOCE. MI POTETE RISPONDERE VORREI DARE UNA LEZIONE ALLA SIGNORA!!!
Scusami Elena, ma quando la gentil signora si è rivolta a te per una "consulenza" non ha formulato la magica frasetta che a tutti i nostri clienti pesa rivolgerci "ma quant'è il tuo compenso?". Come si fa a pretendere un compenso se manca non solo un accordo verbale ma anche due righe su carta? Ma poi nn ho capito l'espressione "dico ai miei operai", ma sei un'impresa o hai portato tue amicizie a fare un lavoro abusivo senza nessuna licenza?
Le sta bene cosi impara a fare concorenza sleale a chi invece si fa firmare la lettera di incarico
Caspita, Elena, ma quante volte lo abbiamo ripetuto che bisogna fare il CONTRATTO, bisogna mettere su carta tutto prima.
Anche una semplice linea o una parola va giustificata con un contratto dove viene esplicitato ciò che faremo e quanto costerà.
Non c'è rispetto per la nostra professione, noi non vendiamo pane, progettiamo sogni che diventano realtà.
Anche una semplice linea o una parola va giustificata con un contratto dove viene esplicitato ciò che faremo e quanto costerà.
Non c'è rispetto per la nostra professione, noi non vendiamo pane, progettiamo sogni che diventano realtà.
x Alle:
scusa, ma dove starebbe la concorrenza sleale?!Il cliente non l'ha manco pagata! Semmai la concorrenza sleale la fa chi si fa pagare in nero soprattutto per queste prestazioni "senza firma" (consulenza per acquisti) che non lasciano traccia. In questo caso la collega ha solo commesso una leggerezza (a non farsi fare una lettera di incarico) che sta pagando perchè probabilmente non vedrà mai un compenso.
scusa, ma dove starebbe la concorrenza sleale?!Il cliente non l'ha manco pagata! Semmai la concorrenza sleale la fa chi si fa pagare in nero soprattutto per queste prestazioni "senza firma" (consulenza per acquisti) che non lasciano traccia. In questo caso la collega ha solo commesso una leggerezza (a non farsi fare una lettera di incarico) che sta pagando perchè probabilmente non vedrà mai un compenso.
Brava Elena, non farti fare la lettera di incarico, e poi lamentati...
Ah, la Comunicazione legge 73/2010 è stata fatta?
Ah, la Comunicazione legge 73/2010 è stata fatta?
- Mi associo alla domanda di Ily.
- Quoto chi ha scritto che il contratto scritto si fa sempre, fosse anche "consulenza d'arredo" lo si scrive nero su bianco
- Non so cosa sia successo e non ha importanza ma, purtroppo, nel mondo del lavoro e anche fuori, capita di incontrare persone maleducate; non solo a noi perchè siamo architetti sfigati che ci piangiamo addosso ma capita a tutti perchè le persone maleducate ci sono ovunque e sempre ci saranno. Ora, dire "mi ha risposto in modo maleducato e non continuo a lavorare per lei" non è indice di professionalità. Lavorare vuol dire anche saper gestire i rapporti interpersonali con serietà e padronanza in modo civile, sia se si è dipendenti o collaboratori ma ancor più se si è professionisti.
Piccolo ps: il maiuscolo nei forum significa urlare.
- Quoto chi ha scritto che il contratto scritto si fa sempre, fosse anche "consulenza d'arredo" lo si scrive nero su bianco
- Non so cosa sia successo e non ha importanza ma, purtroppo, nel mondo del lavoro e anche fuori, capita di incontrare persone maleducate; non solo a noi perchè siamo architetti sfigati che ci piangiamo addosso ma capita a tutti perchè le persone maleducate ci sono ovunque e sempre ci saranno. Ora, dire "mi ha risposto in modo maleducato e non continuo a lavorare per lei" non è indice di professionalità. Lavorare vuol dire anche saper gestire i rapporti interpersonali con serietà e padronanza in modo civile, sia se si è dipendenti o collaboratori ma ancor più se si è professionisti.
Piccolo ps: il maiuscolo nei forum significa urlare.
Cara Elena, credo che sia stata la signora a darti la lezione. Prendila come una lezione di vita, ti servirà per il prossimo lavoro: sbagliando s'impara.
p.s. non ti demoralizzare, ci siamo passati tutti.
p.s. non ti demoralizzare, ci siamo passati tutti.
Solo una curiosità Elena, ma tu hai "diretto i lavori" di "diversa distribuzione degli spazi interni", come penso di aver capito, con una semplice stretta di mano senza neppure redigere la pratica comunale (per non parlare del DOCFA)?
se sei la prima a comportarti in maniera scorretta (evadendo le regole) perchè pretendere che qualcuno sia leale con te?
se sei la prima a comportarti in maniera scorretta (evadendo le regole) perchè pretendere che qualcuno sia leale con te?
sei una professionista scorretta nei confronti dei tuoi colleghi e nei confronti dei tuoi clienti , per questo non meriti di essere pagata !
Bè, adesso parlare di scorrettezza mi sembra eccessivo.
Non mi sembra che il comportamento di Elena sia in malefede, è semplicemente inesperta, al massimo si può definire ingenuo ma scorretto no.
Alla fine non è la prima (e non sarà l'ultima) che non viene pagata perchè non ha fatto la lettera d'incarico o cmq non ha preso accordi precisi all'inizio.
@Elena mettila così: è tutta esperienza! La prossima volta saprai come muoverti (o non muoverti). In bocca al lupo!!
Non mi sembra che il comportamento di Elena sia in malefede, è semplicemente inesperta, al massimo si può definire ingenuo ma scorretto no.
Alla fine non è la prima (e non sarà l'ultima) che non viene pagata perchè non ha fatto la lettera d'incarico o cmq non ha preso accordi precisi all'inizio.
@Elena mettila così: è tutta esperienza! La prossima volta saprai come muoverti (o non muoverti). In bocca al lupo!!
Sissi, si dice che la legge non ammette ignoranza...
si può parlare di ingenuità e hai ragione tu per quanto riguarda il fatto di non aver fatto firmare neppure un preventivo di massima (non voglio esagerare parlando il disciplinare d'incarico, anche se la legge pretende questo da noi e tutti ci siamo dovuti adeguare...)
Ma non mi puoi dire è tutto ok che si facciano lavori in abuso, nel nome dell'ingenuità e dell'esperienza, non c'è nessun corporativismo nel dire ad un collega che non si è comportato nella maniera giusta ed è inutile che si lamenta.
Poi non lamentiamoci noi del fatto che veniamo chiamati per sanare questi "picoli lavori", spesso d'urgenza all'ultimo minuto, "perchè tra una settimana devo rogitare e non so come fare..."
si può parlare di ingenuità e hai ragione tu per quanto riguarda il fatto di non aver fatto firmare neppure un preventivo di massima (non voglio esagerare parlando il disciplinare d'incarico, anche se la legge pretende questo da noi e tutti ci siamo dovuti adeguare...)
Ma non mi puoi dire è tutto ok che si facciano lavori in abuso, nel nome dell'ingenuità e dell'esperienza, non c'è nessun corporativismo nel dire ad un collega che non si è comportato nella maniera giusta ed è inutile che si lamenta.
Poi non lamentiamoci noi del fatto che veniamo chiamati per sanare questi "picoli lavori", spesso d'urgenza all'ultimo minuto, "perchè tra una settimana devo rogitare e non so come fare..."
@Valy mi riferivo alla questione del mancato contratto; per quanto riguarda la pratica/comunicazione sono d'accordo con te ma non sappiamo se non è stata fatta perchè Elena non l'ha scritto.
Il post di gg mi pare ironico... ha messo anche la faccina! :-))
Il post di gg mi pare ironico... ha messo anche la faccina! :-))
ma infatti! mica ha detto che ha fatto i lavori senza CIA! ha detto solo che ha dato istruzioni all'impresa (quelle gliele devi dare per forza anche se porti la CIA in cantiere), ha portato a fare shopping la cliente e infine non è stata pagata. Diciamo, tutto nella norma....è successo anche ad altri su questo forum di non essere pagati. Comunque, da questa ed altre esperienze spiacevoli, si evince per l'ennesima volta che la lettera di incarico/disciplinare ecc.ecc. oltre ad essere obbligatoria, va fatta onde evitare di rimetterci.
Premesso che qui siamo tra la manutenzione ordinaria e una denuncia di inizio attività, vi sembra questo il modo di rivolgervi ad una collega?
Mah!
Kia, la CIA e il KGB per fortuna non c'entrano qua!
La SCIA era troppo, bastava una DIA ma come vi ripeto siamo al limite:
- chiusura con parete in cartongesso e porta;
- piccolo controssoffitto;
- colore pareti e parquet;
- arredamento.
All'ufficio tecnico vi avrebbero detto che bastava un'autorizzazione per la manutenzione ordinaria e/o straordinaria, evitando una DIA, e per queste autorizzazioni non ci vuole neanche più il tecnico.
Se tutti gli italiani pagassero gli enti locali per questo genere di lavori, non avremmo bisogno più dell'IMU per mandare avanti la baracca!
Elena ha solo sbagliato a non farsi firmare una lettera d'incarico, tutto il resto è esageratamente esagerato!
Mah!
Kia, la CIA e il KGB per fortuna non c'entrano qua!
La SCIA era troppo, bastava una DIA ma come vi ripeto siamo al limite:
- chiusura con parete in cartongesso e porta;
- piccolo controssoffitto;
- colore pareti e parquet;
- arredamento.
All'ufficio tecnico vi avrebbero detto che bastava un'autorizzazione per la manutenzione ordinaria e/o straordinaria, evitando una DIA, e per queste autorizzazioni non ci vuole neanche più il tecnico.
Se tutti gli italiani pagassero gli enti locali per questo genere di lavori, non avremmo bisogno più dell'IMU per mandare avanti la baracca!
Elena ha solo sbagliato a non farsi firmare una lettera d'incarico, tutto il resto è esageratamente esagerato!
ehm, Gianluca, scusa ma nel mio comune si chiama CIA (comunicazione di inizio attività)....e non posso farci nulla, perchè il nome, che evidentemente ti fa ridere, non l'ho scelto io.
Secondo me dovresti un attimo informarti anche sull'utilizzo della DIA che è stata sostituita dalla CIA ....ma il tecnico ci vuole lo stesso per fare modifiche al distributivo. Il tuo commento mi sconcerta leggermente.
Secondo me dovresti un attimo informarti anche sull'utilizzo della DIA che è stata sostituita dalla CIA ....ma il tecnico ci vuole lo stesso per fare modifiche al distributivo. Il tuo commento mi sconcerta leggermente.
Solo per la precisione, Elena scrive: " nON HO REDATTTO UN PROGETTO HO FATTO TUTTO A VOCE." Quindi è lei stessa ad aver detto di non aver fatto la pratica.
per Gianluca: " La SCIA era troppo, bastava una DIA", spero sia un errore o che tu lo abbia scritto in senso ironico.
per Gianluca: " La SCIA era troppo, bastava una DIA", spero sia un errore o che tu lo abbia scritto in senso ironico.
completo il post di prima: Dia sostituita da Cia ( in altri comuni la chiamano Cil) per alcuni tipi di intervento che adesso rientrano in attività edilizia libera.
Ma la Dia nn muore del tutto perchè ad esempio nel mio comune si usa ancora per i frazionamenti.
Ma la Dia nn muore del tutto perchè ad esempio nel mio comune si usa ancora per i frazionamenti.
Scusate ragazzi, premetto che il mio tono mentre scrivevo non voleva essere assolutamente perentorio sono d'accordissmo con Kia e Sissi che per Elena il fatto di non essere stata pagata per il lavoro svolto è un'esperienza spiacevole e negativa ma sicuramente costruttiva. E' successo a tutti, non è l'unica e tanto meno l'ultima alla quale succederà una cosa del genere, purtroppo tutti quanti, per lavorare siamo costretti a fidarci del cliente e tante volte rimaniamo scottati, in questo caso è capitato ad lei.
@gianluca: chiedo scusa in particolare a te perchè da quello che ho capito ti è sembrato che stessi "sgridando" la collega, mandandola al patibolo ma non era questa la mia intenzione... io ho solo voluto dire che non è giusto che qualche collega non si rende conto che il sottovalutare la pratica comunale, vuol dire creare problemi ad altri colleghi che sono costretti a firmare una sanatoria, prendendosi loro la responsabilità dei lavori fatti dagli altri a meno della metà del prezzo che il cliente ha dato a chi non ha fatto il suo dovere in modo corretto.
poi per ultimo, ma questo è sempre colpa del fatto che i regolamenti e la modulistica cambia da comune a comune, l'intervento che è stato fatto non è proprio in manutenzione ordinaria, qui a Milano e provincia ma anche nel pavese che sono le zone dove lavoro io maggiormente, il tirare su una parete in cartongesso per dividere una stanza e abbassare le H con controsoffitto vanno si in interventi edilizi minori ma sempre la pratica edilizia devi presentare per diversa disposizione degli spazi interni, che in questo caso è una CIAL (art. 6), la DIA da noi è stata sostituita dalla SCIA. e tra l'altro tra CIAL e SCIA la differenza sostanziale, a parte l'essere una gratuita e l'altra no, sta nel fatto che per la seconda c'è l'obbligo della D.L. mentre per la CIAL serve solo il progettista che assevera. Non mi sembra che la Elena si sia dimenticata qualcosa di proprio sorpassabile, a meno che la cliente abbia detto che è solo una cosa passeggera e vorrà riportare il tutto un domani allo stato precendente concessionato (ma posso dubitare :-) ?)
@Ele: fatti sentire ci togli tutti sti dubbi? :-)
@gianluca: chiedo scusa in particolare a te perchè da quello che ho capito ti è sembrato che stessi "sgridando" la collega, mandandola al patibolo ma non era questa la mia intenzione... io ho solo voluto dire che non è giusto che qualche collega non si rende conto che il sottovalutare la pratica comunale, vuol dire creare problemi ad altri colleghi che sono costretti a firmare una sanatoria, prendendosi loro la responsabilità dei lavori fatti dagli altri a meno della metà del prezzo che il cliente ha dato a chi non ha fatto il suo dovere in modo corretto.
poi per ultimo, ma questo è sempre colpa del fatto che i regolamenti e la modulistica cambia da comune a comune, l'intervento che è stato fatto non è proprio in manutenzione ordinaria, qui a Milano e provincia ma anche nel pavese che sono le zone dove lavoro io maggiormente, il tirare su una parete in cartongesso per dividere una stanza e abbassare le H con controsoffitto vanno si in interventi edilizi minori ma sempre la pratica edilizia devi presentare per diversa disposizione degli spazi interni, che in questo caso è una CIAL (art. 6), la DIA da noi è stata sostituita dalla SCIA. e tra l'altro tra CIAL e SCIA la differenza sostanziale, a parte l'essere una gratuita e l'altra no, sta nel fatto che per la seconda c'è l'obbligo della D.L. mentre per la CIAL serve solo il progettista che assevera. Non mi sembra che la Elena si sia dimenticata qualcosa di proprio sorpassabile, a meno che la cliente abbia detto che è solo una cosa passeggera e vorrà riportare il tutto un domani allo stato precendente concessionato (ma posso dubitare :-) ?)
@Ele: fatti sentire ci togli tutti sti dubbi? :-)
A casa mia si usa la DIA non solo per i frazionamenti, ma per fare ancora molte cose... Tutto!!!
La DIA non è andata in letargo... Sei tu che mi sconcerti Kia...
La legislazione edilizia varia da regione a regione, da comune a comune, sei tu che mi insegni questo col tuo post...
Se vuoi saperlo, la parete di elena potrebbe essere fatta anche mettendo una parete mobile e con la parete mobile, non serve il tecnico, che potrebbe essere tizio o caio o Kia...
Nel caso di Elena la SUL resta invariata, l'unica lavorazione che potrebbe far scattare l'obbligo è quella paretina leggera leggera in cartongesso...
La DIA è DIA e c'è ancora la SUPERDIA, se non lo sapessi...
Potremmo pensare di proporre una SUPERDIA ONEROSA per questo tramezzo in cartongesso Kia...
La DIA non è andata in letargo... Sei tu che mi sconcerti Kia...
La legislazione edilizia varia da regione a regione, da comune a comune, sei tu che mi insegni questo col tuo post...
Se vuoi saperlo, la parete di elena potrebbe essere fatta anche mettendo una parete mobile e con la parete mobile, non serve il tecnico, che potrebbe essere tizio o caio o Kia...
Nel caso di Elena la SUL resta invariata, l'unica lavorazione che potrebbe far scattare l'obbligo è quella paretina leggera leggera in cartongesso...
La DIA è DIA e c'è ancora la SUPERDIA, se non lo sapessi...
Potremmo pensare di proporre una SUPERDIA ONEROSA per questo tramezzo in cartongesso Kia...
Valy ma ci mancherebbe... Non mi devi chiedere scusa... La DIA è ancora in regime da me... Forse perchè siamo terroni... :-)
Ragazzi in questo caso state sottovalutando i lavori fatti in economia e non occorre nessuna asseverazione, addirittura con una parete mobile il gioco è aggirabile...
Ma quale Direzione Lavori... Che esagerazione per una parete in cartongesso!
E' ovvio che occorre un permesso Valy, cosa che ho già chiarito nel mio precedente intervento e meno male che c'è qualcun'altro che ricorda a Kia che la legislazione viene applicata diversamente da regione a regione...
A me pare che in questa bacheca, si scriva per far vedere chi è il più bravo, molti fanno il copia e incolla ma sono ben lontani dalla realtà...
Guarda Valy che spesso quando trovi le distribuzioni cambiate è perchè il committente, da "tecnico e pure architetto", ha chiamato 2 o 3 muratori e ha fatto i lavori a umma umma, non è necessariamente colpa di noi tecnici, quando trovate le cose cambiate, anzi, io starei ben attento a fare simili affermazioni...
Ciao.
Ragazzi in questo caso state sottovalutando i lavori fatti in economia e non occorre nessuna asseverazione, addirittura con una parete mobile il gioco è aggirabile...
Ma quale Direzione Lavori... Che esagerazione per una parete in cartongesso!
E' ovvio che occorre un permesso Valy, cosa che ho già chiarito nel mio precedente intervento e meno male che c'è qualcun'altro che ricorda a Kia che la legislazione viene applicata diversamente da regione a regione...
A me pare che in questa bacheca, si scriva per far vedere chi è il più bravo, molti fanno il copia e incolla ma sono ben lontani dalla realtà...
Guarda Valy che spesso quando trovi le distribuzioni cambiate è perchè il committente, da "tecnico e pure architetto", ha chiamato 2 o 3 muratori e ha fatto i lavori a umma umma, non è necessariamente colpa di noi tecnici, quando trovate le cose cambiate, anzi, io starei ben attento a fare simili affermazioni...
Ciao.
Gianluca la so benissimo questa cosa del proprietario che si fa i lavori in buona fede perchè pensa che in casa sua può fare quello che vuole, in quasi 10 anni che faccio questo mestiere sono più le sanatorie che ho visto, che i progetti veri e propri.
A questo punto, posso immaginare che la nostra collega Elena lavori in qualche zona d'Italia, dove questo tipo di intervento è libero e si può fare in economia. Purtroppo qui a Milano, come ti ho detto prima, ricade in manutenzione straordinaria e ci vuole una CIAL e i lavori in economia non sono neppure pensabili.
PS: a Milano anche per le pareti mobili, in particolare negli uffici e nei capannoni si presenta CIAL (l'ultima sanatoria l'ho firmata per un capannone al cui interno l'open space destinato agli uffici era stato diviso in più uffici con le pareti mobili.
A questo punto, posso immaginare che la nostra collega Elena lavori in qualche zona d'Italia, dove questo tipo di intervento è libero e si può fare in economia. Purtroppo qui a Milano, come ti ho detto prima, ricade in manutenzione straordinaria e ci vuole una CIAL e i lavori in economia non sono neppure pensabili.
PS: a Milano anche per le pareti mobili, in particolare negli uffici e nei capannoni si presenta CIAL (l'ultima sanatoria l'ho firmata per un capannone al cui interno l'open space destinato agli uffici era stato diviso in più uffici con le pareti mobili.
Attenta Valy, non fare preamboli, tutti i miei post si riferiscono al caso di Elena, io ho parlato di parete mobile all'interno di una "abitazione privata".
Nei capannoni industriali e negli uffici aperti al pubblico la situazione è di gran lunga diversa...
La nostra collega Elena è incappata in una tipa che ha sfruttato l'idea dell'architetto, facendogli credere che le avrebbe riconosciuto qualcosa e alla fine l'ha liquidata pure malamente!
La tipa avrà provveduto a chiamare una squadra di operatori edili e ha fatto i lavori in nero, magari con l'amico di turno imbucato all'ufficio.
Tutto qui!
Nei capannoni industriali e negli uffici aperti al pubblico la situazione è di gran lunga diversa...
La nostra collega Elena è incappata in una tipa che ha sfruttato l'idea dell'architetto, facendogli credere che le avrebbe riconosciuto qualcosa e alla fine l'ha liquidata pure malamente!
La tipa avrà provveduto a chiamare una squadra di operatori edili e ha fatto i lavori in nero, magari con l'amico di turno imbucato all'ufficio.
Tutto qui!
... o ancora peggio l'impresa con il geometra collaboratore che firma la pratica compresa nel prezzo della ristruttrazione, mentre Elena si è fatta tutti gli sbattimenti... potrebbe anche essere, la mia cattiveria non mi ci aveva fatto pensare ;-)
Valy nel mio paese ci sono 3 figure:
1-architetti;
2-ingegneri;
3-
Secondo te chi lavora di più senza subire controlli?
PS: Elena fatti viva.
1-architetti;
2-ingegneri;
3-
Secondo te chi lavora di più senza subire controlli?
PS: Elena fatti viva.
@ gianluca, posso sapere in che zona operi? Giusto per capire dove non è arrivata la nuova normatita istituita ormai dal 2010...
Veramente la normativa c'è, solamente che si viaggia dal 2010 in duplice normativa, un pò come era successo con i calcoli al genio (tensioni ammissibili e stati limite) a forza di proroghe.
Da noi si va avanti a DIA per la questione di Elena, "tramezzo con porta", quando un committente intende fare le cose in regola, si intende...
Da noi si va avanti a DIA per la questione di Elena, "tramezzo con porta", quando un committente intende fare le cose in regola, si intende...
...Quando il committente non vuole fare le cose in regola, è meglio lasciarlo perdere e fare la fame.
Consiglio ad Elena di fare altrettanto e di non cacciarsi in simil guai!
O lettera d'incarico e sei dentro o resti fuori... lontano dai grattacapi!
Consiglio ad Elena di fare altrettanto e di non cacciarsi in simil guai!
O lettera d'incarico e sei dentro o resti fuori... lontano dai grattacapi!
L'amara realtà è che se il Paese richiede geometri o tecnici calcolatori (il vero ingegnere è un'altra cosa)... i migliori a fare i geometri ed i tecnici calcolatori sono ovviamente in primis i geometri poi alcuni tecnici, tra i quali possono spiccare vari mediocri ingegneri e qualche architetto burocrate che non ha mai progettato in vita sua. A ruota molti altri architetti e veri ingegneri (quelli che sono ancora in Italia) arrancano per adattarsi alla miseria che rimane della professione ed alla mediocrità richiesta dal mercato dei pidocchi. Ed ancora si discute di questo.
ING. SERGIO MUSMECI :
PONTE SUL BASENTO...
PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA... QUELLO VERO PERO'!
PONTE SUL BASENTO...
PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA... QUELLO VERO PERO'!
scusate se mi intrometto nella discussione, ma anch'io mi sono trovata nella stessa situazione di Elena, non con una pratica in comune perchè si trattava di semplici proposte di arredi e anch'io ho visto sparire il cliente al momento del conto...tra l'altro qualche giorno fa anch'io avevo chiesto consiglio riguardo alla lettera d'incarico ( ad oggi obbligatoria) in quanto ho imparato che non ci si deve fidare nemmeno di chi ti è amico!! Ora la mia domanda era questa: è eccessiva una lettera di incarico per una proposta di arredo? perchè a volte è difficile presentarla al cliente, sembra che proprio non ti fidi ( ed è vero visto come si comporta la gente) e poi su internet ho trovato dei fac-simile di lettere di incarico non molto chiare, qualcuno di voi ne ha già fatta una da potermi dare e riaddatare a seconda dei casi anche per gli arredi? grazie mille
PS una cosa importante che ho imparato: MAI dare il progetto senza aver preso prima almeno un acconto..io ho visto sparire anche quello!!!
PS una cosa importante che ho imparato: MAI dare il progetto senza aver preso prima almeno un acconto..io ho visto sparire anche quello!!!
fuji, ti capisco che a volte uno quasi si vergogna a presentare una lettera d'incarico (come se fossimo dei ladri!!!), però io ho risolto dicendo ai clienti che "purtroppo" è un obbligo di legge, "mi scusino", ma devo farlo per forza...;-)
Che poi, oggi, è la verità!
Che poi, oggi, è la verità!
hai pienamente ragione infatti è anche l'unico modo per tutelarsi..purtroppo ce n'è di gente furba che si approfitta dei tempi che corrono per avere quel che vogliono senza pagare una lira, anzi un euro! i meglio sono quelli che per non pagarti tirano fuori la famosa frase: " ma io non lo so se poi lo faccio il lavoro, devo quindi pagare per qualcosa che non so se farò? oppure sempre per questo motivo vogliono spendere pochissimo come se noi lavorassimo per diletto...poveri noi come siamo ridotti...
Ragazzi, tanto per portare altri esempi e far capire ad Elena che non è l'unica vi racconto cosa è successo a me : 3 settimane fa mi chiama un cliente che mi aveva contattata per un OSP (che è ancora da fare), disperato perchè era venuta l'ASL a sorpresa e dopo aver trovato un po di cose che non andavano, gli averva notificato una richiesta di messa a norma dell'H tra pavimento e soffitto di un soppalco (era stato misurato dall'ASL 2.04 doveva essere almeno di 2.12 misura segnata sulle tavole depositate all'ASL e in Comune) pena lo smantellamento del soppalco, non essendo abitabile, da circa 30 coperti - gran perdita per il ristorante. con tanti piagnistei e disperazione, chiamata anche il sabato e la domenica all'ora di pranzo (per il ristoratore era normale) riesco a trovare un'impresa che gli fa il lavoro, subito (con preavviso di una settimana e in un unico giorno, il lunedi quello di chiusura) il lavoro consisteva nello smantellamento del controsoffitto, rimontaggio del cartongesso alla quota voluta e naturalmente la riimbiancatura del soffitto. il sabato sera alle20 circa mi chiama piangendo che si era dimenticato che l'ASL lo aveva obbligato a mettere due porte in due locali, se per favore avevo qualcuno che andasse il giorno dopo, di domenica ,a prendere le misure e il lunedi a montarle - chiamo il mio falegname specializzato in infissi (che era fuori con la famiglia) che mi fa sto favore. la settimana dopo partono i lavori, l'impresa (per fortuna abituata a lavorare con le banche e quindi di notte )decide di cominciare i lavori all'orario di chiusura del ristorante quindi circa alle 23.30 di domenica e lavorare fino al lunedi pomeriggio per ovviare a qualche intoppo che sicuramente sarebbe sopraggiunto. Io all'una di notte con l'ansia di avere degli operai in cantiere chiamo per essere tranquillizzata la mattina mi piazzo in cantiere e naturalmente arriva l'intoppo, trovo il problema delle travi a vista, tra l'altro anche marce, quindi per avere l'altezza il ltutto è stato rallentato dal lavoro di taglio e cuci del cartongesso e ricostruzione delle travi marce, e dulcis in fundo, dei cavi elettrici che passavano proprio di traverso e che abbiamo fatto passare poi dietro delle travi, ma abbiamo dovuto trovare un elettricista che venisse subito in cantiere a farlo. Lavoro terminato alle ore 22:30 del lunedi.
Morale della favola: sia il falegname, che l'impresa che l'elettricista che l'arch (cioè io) stanno aspettando da 2 settimane il bonifico del pagamento che secondo il cliente è stato fatto e lui non si fa più trovare... una sera di queste si trovera una 15ina di persone che vanno a cenare nel suo ristorante... GRATIS!
Ah... sta sera, la faccia tosta, mi ha chiamata con un numero diverso dicendomi che ha bisogno della mia relazione da dare all'ASL: gliela consegno tra una settimana con allegata un'ingiunzione di pagamento...
Morale della favola: sia il falegname, che l'impresa che l'elettricista che l'arch (cioè io) stanno aspettando da 2 settimane il bonifico del pagamento che secondo il cliente è stato fatto e lui non si fa più trovare... una sera di queste si trovera una 15ina di persone che vanno a cenare nel suo ristorante... GRATIS!
Ah... sta sera, la faccia tosta, mi ha chiamata con un numero diverso dicendomi che ha bisogno della mia relazione da dare all'ASL: gliela consegno tra una settimana con allegata un'ingiunzione di pagamento...
senza parole...la gente ha una faccia impressionante......brava allegagli l'ingiunzione cosi impara ad approfittare della buona volontà della gente!!
Fuji allora è da tanto che desidero un cappotto: vado dal sarto, mi faccio fare il cappotto su misura e poi non lo pago dicendo "ma io non lo so se mi metto il cappotto" :D geniale
Ily, l'esempio del sarto è proprio quello che faccio io quando i cienti dicono: "ma io poi, non lo farò"....:-)
Sì, ma io ho lavorato lo stesso!
Sì, ma io ho lavorato lo stesso!
voi confondere il lavoro intellettuale con il lavoro artigianale ... le obbligazioni di risultato con le obbligazioni di mezzi ... sono perplessa ..bha
Se uno mi chiede una pratica edilizia io compilo tutti i moduli faccio disegno ecc... e poi quello non presenta la pratica il tempo perso dietro alle sue ubbie me lo deve pagare comunque.
Se invece una persona vuole il progetto, compra il progetto e non la fattibilità dello stesso.
Se uno vuole il progetto di una base lunare, io glie lo faccio, però me lo deve pagare, appunto perché lui da me sta comprando un'idea, non un oggetto materiale.
Se invece una persona vuole il progetto, compra il progetto e non la fattibilità dello stesso.
Se uno vuole il progetto di una base lunare, io glie lo faccio, però me lo deve pagare, appunto perché lui da me sta comprando un'idea, non un oggetto materiale.
Desnip secondo Martina noi, come progettisti e quindi intellettuali, perché non facciamo lavoro di manovalanza ma di concetto, il nostro progetto, che ci viene commissionato dal cliente, ha diritto di essere pagato solo se è finalizzato alla realizzazione reale (quindi viene materialmente fatta la ristrutturazione - obbligazione di risultato ) se invece è fatto solo fine a se stesso e quindi non concretizzato e' un obbligazione di mezzi, che per un concetto di teoria economica non ha diritto di essere retribuito. Concetto molto machiavellico che studiano in economia per fregare chi lavora in pratica...
A quanto pare per Martina il nostro lavoro e la nostra fatica non conta proprio nulla..forse pensa che noi ci "dilettiamo" a disegnare tanto non abbiamo niente da fare il nostro tempo non è importante...ma allora mi domando: se è così riduttivo il concetto, perchè la gente cerca il tecnico, uno schizzetto di progetto se lo può fare anche da se no? poi se ha voglia lo realizza, se no se lo tiene dentro il cassetto e ogni tanto se lo guarda e si compiace con se stesso..
@Martina, creare una cassaforma in legno, adagiarvi dei tondini di acciaio e gettarvi dentro il calcestruzzo è assolutamente un lavoro artigianale che fanno gli operatori edili su progetto del tecnico...
Poi se vedi le strutture di Nervi o di Musmeci ti rendi anche conto che i pilastri o le travi, sono come delle parti d'un vestito fatto su misura e per misura intendo soprattutto l'estetica assoggettata alla capacità interna delle sezioni di assorbire gli forzi interni...
Poi se vedi le strutture di Nervi o di Musmeci ti rendi anche conto che i pilastri o le travi, sono come delle parti d'un vestito fatto su misura e per misura intendo soprattutto l'estetica assoggettata alla capacità interna delle sezioni di assorbire gli forzi interni...
.. e pensare che con questa mia provocazione avrei voluto stimolarvi ricercare la differenza ... ma vi trovo piu' confusi . Vorrei cmnq ricordarvi che noi siamo ridotti peggio dei sarti . Almeno svolgono i loro lavoro dignitosamente .. Ora riflettete su chi abbia dovuto tutelare la dignità dell' intellettuale . L' artigiano ( si parlava di un eventuale sarto) non è VESSATO dalla legge riguardo l' obbligo di redigere un preventivo .L' intellettuale si !! perchè?? sul concetto di opera artigianale si puo' "giocare" rendendola non esattamente aderente al concetto di obbligo di risultato , ma in ogni caso quando il cliente non si fa vedere al momento della consegna , il sarto non si sentirà mai dire da un giudice: Lei è venuto meno all' obbligo di farsi accettare (leggere con gli occhiali e sottoscrivere con grafia leggibile e bla bla bla ) dal suo cliente ! insomma siamo ridotti malissimo ! @fuji la gente non cerca piu' un tecnico , vuole solo una firma a basso costo . @Valy hai travisato quello che avrei voluto dire ...le idee su carta si pagano , ma se qualcuno le vuole in regalo è perchè ci sono molti colleghi che ritengono di poterle regalare ( a norma di legge , visto che ci hanno abolito i minimi inderogabili e le tariffe paramentriche ).Tutto questo è colpa nostra perchè siamo intellettuali e non possiamo farci vedere per strada con i cartelloni a manifestare ; manifestare per strada è robba da pezzenti ! ( ironia .. per chi non la capisce )
@Martina
non parlerei di vessazione se ci obbligano a fare un preventivo. Mi sembra invece normale instaurare da subito un rapporto corretto col cliente.
Forse hai ragione quando dici che molti svendono il loro lavoro intellettuale, ma questo avveniva anche in regime di minimi obbligatori.
Non manifestiamo per strada perché siamo l'anello debole della catena. Se scioperiamo non blocchiamo nessuno.
Dispiace dirlo, ma se contiamo qualcosa in molte occasioni è perché hanno burocratizzato il sistema obbligando i cittadini a farsi firmare cose che in altri nazioni vengono fatte da un funzionario comunale. In questi casi siamo considerati una tassa, un impiccio, un ostacolo. Non è piacevole.
Dovremmo provare a costruirci un ruolo sociale diverso, più positivo.
non parlerei di vessazione se ci obbligano a fare un preventivo. Mi sembra invece normale instaurare da subito un rapporto corretto col cliente.
Forse hai ragione quando dici che molti svendono il loro lavoro intellettuale, ma questo avveniva anche in regime di minimi obbligatori.
Non manifestiamo per strada perché siamo l'anello debole della catena. Se scioperiamo non blocchiamo nessuno.
Dispiace dirlo, ma se contiamo qualcosa in molte occasioni è perché hanno burocratizzato il sistema obbligando i cittadini a farsi firmare cose che in altri nazioni vengono fatte da un funzionario comunale. In questi casi siamo considerati una tassa, un impiccio, un ostacolo. Non è piacevole.
Dovremmo provare a costruirci un ruolo sociale diverso, più positivo.
Martina, fare un preventivo è serio e onesto. Il cliente ha tutto il diritto a sapere quanto spende per ottenere un certo scopo.
Ecco, io non cenerei in un ristorante che non ha indicato i prezzi sui menù, o non comprerei un vestito (o un viaggio) senza chiedere il prezzo prima.
Noi in questo senso non siamo diversi da qualsiasi altro operatore economico: un negozio vende mobili, vestiti eccetera, noi forniamo un servizio (esattamente come commercialisti, medici, idraulici, meccanici eccetera), ma la dinamica alla base è uguale. E cioè: a me cliente serve una cosa (bene materiale o servizio) cerco qualcuno che me lo può fornire, e al limite chiedo più preventivi per scegliere quello a me più conveniente. Infatti non trovo nulla di scandaloso se un cliente si fa fare il preventivo da più tecnici, sopratutto per una estremamente delicata come costruirsi/restaurarsi la casa. Anzi, penso perfino che il committente abbia tutto il diritto di scegliersi l'architetto che secondo lui si adatta meglio ai propri gusti (si, perché l'architetto a mio parere deve seguire le indicazioni dei committenti, ovviamente consigliandoli e aiutandoli a focalizzare meglio i propri gusti/desideri/esigenze, ma senza imporre le proprie scelte progettuali in casa d'altri).
Ecco, io non cenerei in un ristorante che non ha indicato i prezzi sui menù, o non comprerei un vestito (o un viaggio) senza chiedere il prezzo prima.
Noi in questo senso non siamo diversi da qualsiasi altro operatore economico: un negozio vende mobili, vestiti eccetera, noi forniamo un servizio (esattamente come commercialisti, medici, idraulici, meccanici eccetera), ma la dinamica alla base è uguale. E cioè: a me cliente serve una cosa (bene materiale o servizio) cerco qualcuno che me lo può fornire, e al limite chiedo più preventivi per scegliere quello a me più conveniente. Infatti non trovo nulla di scandaloso se un cliente si fa fare il preventivo da più tecnici, sopratutto per una estremamente delicata come costruirsi/restaurarsi la casa. Anzi, penso perfino che il committente abbia tutto il diritto di scegliersi l'architetto che secondo lui si adatta meglio ai propri gusti (si, perché l'architetto a mio parere deve seguire le indicazioni dei committenti, ovviamente consigliandoli e aiutandoli a focalizzare meglio i propri gusti/desideri/esigenze, ma senza imporre le proprie scelte progettuali in casa d'altri).