Salve
Sono un laureando in ingegneria civile e nella fattispecie in ingegneria strutturale e geotecnica.
Sarei molto lieto di acquisire conoscenze ed abilità nell'ambito della composizione e progettazione architettonica, ovvero delle tipicità della figura dell'architetto.
Sinceramente ritornare sui banchi dell'università mi sarebbe alquanto faticoso. Infatti sento il bisogno di non pesare, più di quanto abbia già fatto durante il mio percorso di studi, sulla mia famiglia. Quindi, anche per evitare una vita fatta di rinunce, come quella finora vissuta, vorrei iniziare a lavorare, comunque senza la pretesa di fare chissà quanti soldi...
Pensavo, anzi fantasticavo, sulla possibilità di lavorare presso lo studio di qualche bravo architetto e carpirne l'arte, ovviamente studiando ed acquisendo tutti gli strumenti occorrenti.
Quindi vi invito ad esprimere la vostra opinione a riguardo, e magari, se ne avreste di migliori, fare qualche proposta.
Saluti
Dott.Ing. : [post n° 312060]
L' ingegneria strutturale deve essere funzionale a qualcosa!
Hem... adesso negli studi di architettura si fanno ristrutturazioni o al massimo palazzine post-moderne tutte uguali...
La tua intenzione è sicuramente lodevole: un ingegnere (civile, oltretutto) che vuole redimersi va sicuramente incoraggiato :D con ogni mezzo (scherzo, ovviamente, non prendertela).
Potrei consigliarti un programma di studi da autodidatta basato su queste materie:
- storia dell'architettura;
- tipologia e morfologia edilizia;
- storia del territorio e del paesaggio urbano.
poi comincerei a girare per l'Italia (centri storici di città piccole e grandi, di paesi, passeggiate al mare e in campagna, sia pianura che collina) per "assorbire" il paesaggio e lo spazio che ti circonda... Devi creare in te la giusta sensibilità :D
Cercherei anche un paio di blog sull'architettura da seguire assiduamente, oltre a cominciare seriamente a partecipare alle discussioni di questo forum :D
In due tre anni di lavoro dovresti farcela. Ma il primo passo è sicuramente cercare di non pensare da ingegnere ;-).
Capire l'edilizia tradizionale, la storia e il paesaggio di un territorio secondo me è assolutamente fondamentale per non fare cose tipo la chiesa cubo-Borg progettata da una nota archistar in quel di Foligno ;-)
La tua intenzione è sicuramente lodevole: un ingegnere (civile, oltretutto) che vuole redimersi va sicuramente incoraggiato :D con ogni mezzo (scherzo, ovviamente, non prendertela).
Potrei consigliarti un programma di studi da autodidatta basato su queste materie:
- storia dell'architettura;
- tipologia e morfologia edilizia;
- storia del territorio e del paesaggio urbano.
poi comincerei a girare per l'Italia (centri storici di città piccole e grandi, di paesi, passeggiate al mare e in campagna, sia pianura che collina) per "assorbire" il paesaggio e lo spazio che ti circonda... Devi creare in te la giusta sensibilità :D
Cercherei anche un paio di blog sull'architettura da seguire assiduamente, oltre a cominciare seriamente a partecipare alle discussioni di questo forum :D
In due tre anni di lavoro dovresti farcela. Ma il primo passo è sicuramente cercare di non pensare da ingegnere ;-).
Capire l'edilizia tradizionale, la storia e il paesaggio di un territorio secondo me è assolutamente fondamentale per non fare cose tipo la chiesa cubo-Borg progettata da una nota archistar in quel di Foligno ;-)
Dici la chiesa-cubo Borg?
Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! Terrificante!!!
Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! Terrificante!!!
Secondo me la cosa migliore è lavorare in uno studio di architettura & ingegneria, quindi con architetti e ing.assieme.
caro Ing, ma il tuo desiderio di essere anche un po' architetto deriva da un disamore per l'ingegneria e per i calcoli dovuto alla sovraesposizione degli ultimi 5 anni, oppure di fatto ti senti a tuo agio nei panni dell'ingegnere e questo è solo un desiderio di ampliare le tue conoscenze?
Te lo domando perché io se fossi in te ci penserei bene prima di cercare un lavoro da architetto: la laurea che stai per prendere ti apre una strada completamente diversa (non migliore e non peggiore, dico solo: diversa) e iniziare a lavorare in uno studio di quel tipo secondo me potrebbe tagliarti le gambe come strutturista, se questa è la strada che desideri comunque intraprendere un domani. Non tanto perché il primo lavoro sia "per sempre", ma perché la gavetta che si fa dopo l'università è fondamentale e l'occasione che hai di farla è adesso. Se fai l'architetto un paio d'anni e poi decidi di tornare ingegnere, senza avere più l'età del neolaureato e senza aver maturato competenze specifiche, chi ti prendesse a lavorare per lui, ammesso che ti prenda, ti pagherebbe molto poco. E non è detto che a quel punto della tua vita tu possa permettertelo. (bada bene, non voglio gufare, ma solo avvisarti!!)
SE INVECE vuoi chiudere con l'ingegneria e fare un bell'atto di conversione, cancella tutto: sei nel forum giusto per trovare validi incoraggiamenti!
Te lo domando perché io se fossi in te ci penserei bene prima di cercare un lavoro da architetto: la laurea che stai per prendere ti apre una strada completamente diversa (non migliore e non peggiore, dico solo: diversa) e iniziare a lavorare in uno studio di quel tipo secondo me potrebbe tagliarti le gambe come strutturista, se questa è la strada che desideri comunque intraprendere un domani. Non tanto perché il primo lavoro sia "per sempre", ma perché la gavetta che si fa dopo l'università è fondamentale e l'occasione che hai di farla è adesso. Se fai l'architetto un paio d'anni e poi decidi di tornare ingegnere, senza avere più l'età del neolaureato e senza aver maturato competenze specifiche, chi ti prendesse a lavorare per lui, ammesso che ti prenda, ti pagherebbe molto poco. E non è detto che a quel punto della tua vita tu possa permettertelo. (bada bene, non voglio gufare, ma solo avvisarti!!)
SE INVECE vuoi chiudere con l'ingegneria e fare un bell'atto di conversione, cancella tutto: sei nel forum giusto per trovare validi incoraggiamenti!
