Oggi nel mio paese un carrozziere si è tolta la vita a causa dei debiti e del lavoro.
Lo stato ci sta uccidendo in tutti i sensi, ci sta togliendo la vita ad uno ad uno, tutto ciò è scandaloso, ho un pò di paura, qui non si tratta più di capacità o altro, qui si tratta di un immobilismo politico allucinante.
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___________________IO HO PAURAAAAAAAAAAAA___________________
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archiiunior : [post n° 314186]
Dove andremo a finire?
Hai ragione: chi ci governa (?!?) è completamente avulso dalla realtà. E' 50 giorni che stanno a parlare del sesso degli angeli, mentre il paese va a rotoli.
Penso che l'unica garanzia sarebbe lo sciopero fiscale di massa: per le partite Iva niente pagamenti di contributi, ordini professionali, camera di commercio, irfer, iva e irap, per i dipendenti niente imu, ne canone Rai, né Tarsu.
Se in molti (almeno il 50%) lo facessero, semplicemente sarebbe impossibile sanzionare tutti (te lo immagini, Equitalia che fa partire 30 milioni di accertamenti fiscali?!?).
Certo, così facendo si rischierebbe il default e la paralisi completa, ma non penso che possa andare molto peggio di così...
Penso che l'unica garanzia sarebbe lo sciopero fiscale di massa: per le partite Iva niente pagamenti di contributi, ordini professionali, camera di commercio, irfer, iva e irap, per i dipendenti niente imu, ne canone Rai, né Tarsu.
Se in molti (almeno il 50%) lo facessero, semplicemente sarebbe impossibile sanzionare tutti (te lo immagini, Equitalia che fa partire 30 milioni di accertamenti fiscali?!?).
Certo, così facendo si rischierebbe il default e la paralisi completa, ma non penso che possa andare molto peggio di così...
Concordo pienamente con te, ma qui ci vogliono segnali forti. La Tv e i media in genere stanno facendo terrorismo mediatico, gli impiegati statali non stanno spendendo, gli imprenditori stanno crollando, i negozi chiudono di giorno in giorno, quale possa essere la soluzione migliore me lo chiedo da tempo.
Espatriare? Con quali soldi? Per andare sotto i ponti? Ma in quale stato?
Dovremmo occupare Roma, dal sud e dal nord tutti verso Roma.
Espatriare? Con quali soldi? Per andare sotto i ponti? Ma in quale stato?
Dovremmo occupare Roma, dal sud e dal nord tutti verso Roma.
A mio parere i motivi per cui la crisi (che ritengo sia sistemica, e semplicemente derivante dal fatto che in un sistema finito come il nostro Pianeta l'economia non può crescere all'infinito) è così pesante in Italia siano sostanzialmente tre:
1) Incapacità della classe politica: per vari motivi (sopratutto la sovrapposizione di lobby, clientele e questioni "di principio" da scuola materna, vedi ad esempio l'attuale presa di posizione di Bersani) non vengono prese decisioni in tempi rapidi, e sopratutto non vengono fatte riforme sistematiche di cui l'Italia avrebbe un estremo bisogno (abolizione delle provincie, ad esempio).
2) Burocrazia bizantina e del tutto irragionevole: la pesantezza e i tempi biblici della nostra burocrazia ci danneggiano in due modi diversi, e cioè scoraggiando gli imprenditori stranieri a investire da noi e penalizzando le nostre imprese nel mercato sopratutto europeo (inutile fare ricerca e innovazione, se poi per ingrandire il capannone o cambiare i macchinari per restare aggiornato e competitivo sul mercato devo aspettare due anni e chiedere 57 permessi con 2000 carte bollate diverse). Burocrazia che si perde nelle minime cose (ad esempio a Bologna la Soprintendenza sta bloccando tutte le pratiche dei dehors per una sciocca presa di posizione nei confronti del Comune, e molti baristi non potranno installare il loro dehor questa estate, con conseguente perdita di clienti e tutte le conseguenze economiche del caso) ma trascura le vere fonti di ricchezza (vedi Pompei: l'Italia sta facendo una figura di concime e questa è una pessima pubblicità all'estero, che ci farà perdere moltissimi turisti stranieri).
3) Miopia degli "Imprenditori": molti liberi professionisti e "imprenditori" vanno avanti a stage gratuiti, o pagano stipendi bassissimi. Pensano di essere furbi, ma in realtà sono molto stupidi: se ad esempio io sono un mobiliere e pago la mia commessa (full-time) 1000 euro al mese, e il livello di tutti gli stipendi è più o meno quello, non solo la mia giovane commessa non potrà metter su casa (e quindi non comprerà i mobili), ma probabilmente anche tutti i lavoratori a basso reddito prima di cambiare i mobili ci penseranno due volte (o andranno all'Ikea o al mercatino dell'usato), e quindi il mio negozio prima o poi fallirà... la politica del precariato, degli stage, degli stipendi bassissimi, aggravata dalla pressione fiscale enorme, semplicemente sta presentando il conto.
1) Incapacità della classe politica: per vari motivi (sopratutto la sovrapposizione di lobby, clientele e questioni "di principio" da scuola materna, vedi ad esempio l'attuale presa di posizione di Bersani) non vengono prese decisioni in tempi rapidi, e sopratutto non vengono fatte riforme sistematiche di cui l'Italia avrebbe un estremo bisogno (abolizione delle provincie, ad esempio).
2) Burocrazia bizantina e del tutto irragionevole: la pesantezza e i tempi biblici della nostra burocrazia ci danneggiano in due modi diversi, e cioè scoraggiando gli imprenditori stranieri a investire da noi e penalizzando le nostre imprese nel mercato sopratutto europeo (inutile fare ricerca e innovazione, se poi per ingrandire il capannone o cambiare i macchinari per restare aggiornato e competitivo sul mercato devo aspettare due anni e chiedere 57 permessi con 2000 carte bollate diverse). Burocrazia che si perde nelle minime cose (ad esempio a Bologna la Soprintendenza sta bloccando tutte le pratiche dei dehors per una sciocca presa di posizione nei confronti del Comune, e molti baristi non potranno installare il loro dehor questa estate, con conseguente perdita di clienti e tutte le conseguenze economiche del caso) ma trascura le vere fonti di ricchezza (vedi Pompei: l'Italia sta facendo una figura di concime e questa è una pessima pubblicità all'estero, che ci farà perdere moltissimi turisti stranieri).
3) Miopia degli "Imprenditori": molti liberi professionisti e "imprenditori" vanno avanti a stage gratuiti, o pagano stipendi bassissimi. Pensano di essere furbi, ma in realtà sono molto stupidi: se ad esempio io sono un mobiliere e pago la mia commessa (full-time) 1000 euro al mese, e il livello di tutti gli stipendi è più o meno quello, non solo la mia giovane commessa non potrà metter su casa (e quindi non comprerà i mobili), ma probabilmente anche tutti i lavoratori a basso reddito prima di cambiare i mobili ci penseranno due volte (o andranno all'Ikea o al mercatino dell'usato), e quindi il mio negozio prima o poi fallirà... la politica del precariato, degli stage, degli stipendi bassissimi, aggravata dalla pressione fiscale enorme, semplicemente sta presentando il conto.
Bisogna convincere Asiatici e Sudamericani a "decrescere felicemente"? Insegnare agli Africani a non sprecare? Oppure trovare uno sviluppo sostenibile globale?
Il problema è che il PD non vuole fare il "governissimo" col PDL, ah se avessero un po' più di lungimiranza questi comunisti a quest'ora avremmo già su un bel governo che starebbe varando leggi innovative di crescita e sviluppo, come ad esempio il condono dei condoni, abolizione IMU, abolizione dei magistrati, abolizione del diritto di stampa ecc.... viva la libertà!
Ponteggiroma, dato che sei così informato, e se invece il PD potesse governare da solo, o assieme ai 5 stelle, che programma porterebbe avanti?
IlY, molto bella la tua analisi, salvo l'ultima parte che non condivido molto...se gli stipendi sono bassi, forse è perché c'è troppa offerta poco qualificata ed inoltre è molto difficile oggi, per tutti, anche per i titolari di studi e imprese, incassare i crediti dovuti..la crisi è generalizzata in certi settori e l'edilizia è una di queste..quanti studi o imprese hanno chiuso i battenti nell'ultimo anno?
IlY, molto bella la tua analisi, salvo l'ultima parte che non condivido molto...se gli stipendi sono bassi, forse è perché c'è troppa offerta poco qualificata ed inoltre è molto difficile oggi, per tutti, anche per i titolari di studi e imprese, incassare i crediti dovuti..la crisi è generalizzata in certi settori e l'edilizia è una di queste..quanti studi o imprese hanno chiuso i battenti nell'ultimo anno?
al... ma tu sbuchi sempre quando si parla di politica? Perchè ogni tanto non dai anche tu qualche consulenza nella rubrica "mi serve un consiglio" o "compro e vendo", così giusto per cambiare aria ogni tanto...
anch'io Ily non sono d'accordo sul tuo terzo punto.
Per rimanere al tuo esempio, il mobiliere non riesce a pagare di più la commessa perché tutti vanno all'IKEA o peggio li comprano in nero.
Ci saranno certamente liberi professionisti e imprenditori miopi o truffaldini, ma in gran parte il problema è dovuto al lavoro gratis o sottocosto che ti viene richiesto a monte. Un progettista non produce ricchezza. È nel mezzo di questa "catena alimentare" che va dal committente all'impresa. O perlomeno, questo è il mio caso.
Per rimanere al tuo esempio, il mobiliere non riesce a pagare di più la commessa perché tutti vanno all'IKEA o peggio li comprano in nero.
Ci saranno certamente liberi professionisti e imprenditori miopi o truffaldini, ma in gran parte il problema è dovuto al lavoro gratis o sottocosto che ti viene richiesto a monte. Un progettista non produce ricchezza. È nel mezzo di questa "catena alimentare" che va dal committente all'impresa. O perlomeno, questo è il mio caso.
gg, ma la gente va dall'Ikea proprio perché ha pochi soldi da spendere... Che poi la tassazione sul lavoro sia proibitiva è fuori discussione, ma se i giovani non riescono ad andare fuori casa perché gli stipendi sono bassi, ad esempio, si venderanno meno mobili perché si devono arredare meno casa.
Se la gente fa fatica ad arrivare a fine mese, non cenerà fuori e i ristoranti pagheranno meno i camerieri... E' un cane che si morde la coda insomma..
Se la gente fa fatica ad arrivare a fine mese, non cenerà fuori e i ristoranti pagheranno meno i camerieri... E' un cane che si morde la coda insomma..
Le tasse sono quelle che ci rovinano, tasse e burocrazia.
Per non parlare del concetto di solidarietà che si conosce la domenica a messa, e si dimentica subito dopo. Con ciò che voglio dire, che dovremmo aiutarci l'uno con l'altro, senza farci concorrenza sleale, alleandoci, associandoci e non facendoci guerra o sfruttandoci. Le tasse sono troppo alte, come dobbiamo sostenere questi costi? Siamo con l'acqua alla gola, e ancora c'è chi pensa come dovrebbe cercare di capire come governare il paese. Signori, se dovessi dare un voto ai 4/5 maggiori esponenti della politica direi: Monti 2, Bersani n.c. Berlusconi 5, Grillo 3, Casini e Fini espulsi, Renzi 7. Qui non si tratta di Bandiere, ma della VITA e del FUTURO di ogni singolo cittadino.
Per non parlare del concetto di solidarietà che si conosce la domenica a messa, e si dimentica subito dopo. Con ciò che voglio dire, che dovremmo aiutarci l'uno con l'altro, senza farci concorrenza sleale, alleandoci, associandoci e non facendoci guerra o sfruttandoci. Le tasse sono troppo alte, come dobbiamo sostenere questi costi? Siamo con l'acqua alla gola, e ancora c'è chi pensa come dovrebbe cercare di capire come governare il paese. Signori, se dovessi dare un voto ai 4/5 maggiori esponenti della politica direi: Monti 2, Bersani n.c. Berlusconi 5, Grillo 3, Casini e Fini espulsi, Renzi 7. Qui non si tratta di Bandiere, ma della VITA e del FUTURO di ogni singolo cittadino.
io a berlusconi darei 10... per la campagna elettorale azzeccatissima. Caro Archiunior se non si fa un governo nessuno ti può garantire che non andiamo a finire peggio del 3 mondo. Quindi prima delle riforme e di tutte queste belle cose che si possono e si devono fare, ci vuole "un governo"
Ponteggiroma, qui ognuno è libero di intervenire quando e come vuole, nei limiti ovviamente della correttezza e dell'educazione...sarò più stimolato dalla politica, e dalle opinioni che girano qui, sulle quali io spessissimo non sono d'accordo, e quindi dico la mia..di fatto possiamo dire che volente o nolente, mi trovo a dover fare il bastian contrario....relativamente ai consigli sulla professione, tanti anni fa, quando ero più giovane, davo anche consigli, ora non trovo più stimolante farlo....per il compro vendo, non ho nulla da vendere o comprare.
@al il mio era solo un consiglio spassionato, a volte "cambiare aria" aiuta a vedere le cose da un punto di vista diverso
ponteggiroma, tu dici "cambiare aria", ma dove dovrei andare? a dar consigli su un altro settore della bacheca? o a vendere libri usati, cosa folle per un architetto secondo me, o altro, come ad esempio, tavoli da disegno ? e poi, sinceramente mi sono fatto tutta l'università, e 17 anni di iscrizione a Roma, circondato quasi totalmente da colleghi veri o finti sinistrorsi, consci comunque che solo da quel lato si aveva la dignità di essere considerati "degni di rispetto" e non coperti da insulti e contumelie...in queste condizioni, da liberale - o conservatore, se non fascista, secondo un improprio modo di categorizzare le opinioni - senza particolari aiuti me la sono cavata e quindi lavoro e vivo dignitosamente in ambito privato e relativamente alla formazione professionale.. e allora, ribadisco, dove dovrei cambiare aria?
Poi comprendo che, dal momento che sono anni che qui sopra contesto un certo vostro modo di pensare, ciò possa infastidire qualcuno, ma in realtà cerco solo di dare delle interpretazioni diverse rispetto ai guai che vive la nostra professione, specie per i giovani..e le cose che scrivo qui sopra, sin dall'inizio del nuovo secolo, oggi le leggo su alcuni articoli di giornali, quotidiani o di categoria, e, anche se un po edulcorate, su un libro che sto leggendo del 2012 del collega e professore Pippo Ciorra...e ti garantisco comunque che non è che sia una gran soddisfazione, aver anticipato, come un veggente, dove si sarebbe andati a finire...
Poi comprendo che, dal momento che sono anni che qui sopra contesto un certo vostro modo di pensare, ciò possa infastidire qualcuno, ma in realtà cerco solo di dare delle interpretazioni diverse rispetto ai guai che vive la nostra professione, specie per i giovani..e le cose che scrivo qui sopra, sin dall'inizio del nuovo secolo, oggi le leggo su alcuni articoli di giornali, quotidiani o di categoria, e, anche se un po edulcorate, su un libro che sto leggendo del 2012 del collega e professore Pippo Ciorra...e ti garantisco comunque che non è che sia una gran soddisfazione, aver anticipato, come un veggente, dove si sarebbe andati a finire...
tengo a precisare che ho sempre e solo dichiarato le mie perplessità nei confronti di chi, con la pretesa di rappresentare la destra liberal-conservatrice italiana, ha ridotto il dibattito politico del nostro paese a pura e semplice contrapposizione verbale da talk show, mentre nella realtà e con l'aiuto di un'opposizione inconsistente, ha costantemente salvaguardato i propri interessi. Sinceramente non riesco a capire come si possa, allo stato odierno del nostro paese, non vedere tutto ciò e continuare a credere che si tratti solo di semplice e normale contrapposizione tra conservatori e progressisti o fra destra e sinistra...
ponteggiroma2
Per seguire il tuo consiglio ho fatto un giro su "ho bisogno di un consiglio" e mi sono ricordato del perché non ci vado più ormai da tempo immemorabile..mi spiego.
1) ci sono delle domande a cui, data la frammentazione normativa e procedurale italiana, unita alla capacità interpretativa dei tecnici comunali, è ben difficile dare delle risposte certe..bisogna andare all'ufficio tecnico e metterci la faccia, altrimenti si rischiano sonore cantonate, oltre a ulteriore sputtanamento generalizzato della categoria.
2) la maggioranza delle domande riguardano aspetti della professione che a me mettono tristezza, perché delineano purtroppo la deriva della professione di architetto, caratterizzata prevalentemente da domande su condoni, sanatorie possibili e/o improbabili, balconi o logge da chiudere, fantomatiche cantine ritrovate, DURC, DUVRI, PSC, ecc. che nulla hanno a che fare con quello che pensavo fosse il nostro mestiere - progettare dal cucchiaino alla città - cioè fare l'architetto come era prima e subito dopo la guerra in Italia, almeno per come lo raccontano i libri... o come è intesa la professione all'estero anche oggi, almeno per quel che mi raccontano colleghi ultra settantenni che hanno lavorato e lavorano li, o anche giovani che hanno avuto il coraggio e l'aiuto necessario per andarsene dall'Italia.
A cosa si sia ridotta la nostra professione, per tirare a campare, diventa per me occasione di notevole frustrazione, perché ormai in Italia è il regno della burocrazia e dei bizantinismi, e questo andazzo va avanti almeno dagli anni 70... e da allora cosa è successo? il panorama architettonico ambientale che ne è risultato è rivoltante; ci siamo dovuti inventare, unica nazione occidentale, 3 leggi sul condono edilizio, senza renderci conto che la motivazione di ciò era innanzitutto l'eccessiva normativa che ha accompagnato lo sviluppo edilizio, unita all' inefficienza e corruttela che caratterizza la P.A.. Se a ciò poi aggiungiamo la mancanza di una vera edilizia sociale che rispondesse alla domanda di case a basso costo per i ceti meno abbienti, ma che fossero diverse dal Corviale, dalle vele o dallo Zen, abbiamo tanti spunti di riflessione.. All'estero non è andata proprio così, non ci sono certe realtà e i risultati si vedono. Ed ecco allora che quei consigli richiesti mi mettono tristezza e quindi preferisco non andarci più
PS per non parlare poi di certe domande che fanno cadere le braccia, perché dimostrano la mancanza assoluta di un minimo di conoscenza su aspetti normativi e procedurali fondamentali, conseguenza poi di uno sputtanamento generalizzato della intera categoria...spero di non averti eccessivamente tediato
Per seguire il tuo consiglio ho fatto un giro su "ho bisogno di un consiglio" e mi sono ricordato del perché non ci vado più ormai da tempo immemorabile..mi spiego.
1) ci sono delle domande a cui, data la frammentazione normativa e procedurale italiana, unita alla capacità interpretativa dei tecnici comunali, è ben difficile dare delle risposte certe..bisogna andare all'ufficio tecnico e metterci la faccia, altrimenti si rischiano sonore cantonate, oltre a ulteriore sputtanamento generalizzato della categoria.
2) la maggioranza delle domande riguardano aspetti della professione che a me mettono tristezza, perché delineano purtroppo la deriva della professione di architetto, caratterizzata prevalentemente da domande su condoni, sanatorie possibili e/o improbabili, balconi o logge da chiudere, fantomatiche cantine ritrovate, DURC, DUVRI, PSC, ecc. che nulla hanno a che fare con quello che pensavo fosse il nostro mestiere - progettare dal cucchiaino alla città - cioè fare l'architetto come era prima e subito dopo la guerra in Italia, almeno per come lo raccontano i libri... o come è intesa la professione all'estero anche oggi, almeno per quel che mi raccontano colleghi ultra settantenni che hanno lavorato e lavorano li, o anche giovani che hanno avuto il coraggio e l'aiuto necessario per andarsene dall'Italia.
A cosa si sia ridotta la nostra professione, per tirare a campare, diventa per me occasione di notevole frustrazione, perché ormai in Italia è il regno della burocrazia e dei bizantinismi, e questo andazzo va avanti almeno dagli anni 70... e da allora cosa è successo? il panorama architettonico ambientale che ne è risultato è rivoltante; ci siamo dovuti inventare, unica nazione occidentale, 3 leggi sul condono edilizio, senza renderci conto che la motivazione di ciò era innanzitutto l'eccessiva normativa che ha accompagnato lo sviluppo edilizio, unita all' inefficienza e corruttela che caratterizza la P.A.. Se a ciò poi aggiungiamo la mancanza di una vera edilizia sociale che rispondesse alla domanda di case a basso costo per i ceti meno abbienti, ma che fossero diverse dal Corviale, dalle vele o dallo Zen, abbiamo tanti spunti di riflessione.. All'estero non è andata proprio così, non ci sono certe realtà e i risultati si vedono. Ed ecco allora che quei consigli richiesti mi mettono tristezza e quindi preferisco non andarci più
PS per non parlare poi di certe domande che fanno cadere le braccia, perché dimostrano la mancanza assoluta di un minimo di conoscenza su aspetti normativi e procedurali fondamentali, conseguenza poi di uno sputtanamento generalizzato della intera categoria...spero di non averti eccessivamente tediato
ponteggiroma 3 Chiaramente quanto sopra scritto non è una replica alle tue parole, che ho letto solo ora..e comunque non mi sembra che in quanto scrivo vengano contrapposte alle ricette di sinistr, ricette di destra, perché non mi sento assolutamente rappresentato dalla destra italiana..direi che la migliore definizione sulla mia condizione me l'ha data un caro amico che la pensa come me..siamo degli apolidi, in questo paese