Boh : [post n° 314312]

Il delirio...

Spettacolare! Vado a fare un "giro" sul sito dell'ordine della mia città
e trovo un annuncio x una borsa di studio (proposta da uno studio
di architettura, che strano!). In poche parole, dopo un iter per la selezione,
il suddetto studio offre "ben" (si fa per dire) 6240 euro lordi al borsista
che per un anno dovrà svolgere attività lavorativa presso di loro impegnandosi a non avere altri incarichi pubblici e/o privati. Mi sfugge la differenza tra "borsa di studio" e "scarsa retribuzione"...
Ily :
Ma una borsa di studio non presuppone la frequenza di un regolare corso di studi (appunto), che rilasci titoli validi a norma di legge? Non so, come ad esempio un corso universitario, un master, un dottorato di ricerca, un corso dell'Accademia di Belle Arti, un corso della Scuola del Mosaico di Ravenna, dell'Istituto Centrale del Restauro, dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze... cose del genere, insomma. Infatti università e Accademie di Belle Arti sono enti di alta formazione (pubblici o privati non ha importanza) che rilasciano titoli di studio validissimi a norma di legge, mentre le altre scuole che ho citato sono enti di formazione professionale o post laurea che rilasciamo pure loro validissimi attestati professionali). Uno studio privato che attestato rilascia?!?
Insomma: se frequento la Scuola del Mosaico di Ravenna trovo lavoro come mosaicista o restauratore (non solo di mosaici), ma se invece frequento lo studio di architettura X cos'ho in mano (a parti una riga sul curriculum)?!?
Quello è un banalissimo stage, anzi, meglio ancora, una CLAMOROSA SOLA!
Ily :
Ma gli ordini non dovrebbero vigilare?!?
Edoardo :
E' la sottile differenza tra STAGISTA e STRAGISTA.
biba :
La gente non ha vergogna e questo si sa, ma accidenti...proprio sul sito dell'Ordine!!! che schifo!
Paolo :
Ily, gli ordini servono solo a spartirsi gli incarichi per le terne di collaudo, per andare a fare le gite a Roma al consiglio nazionale e da Inarcassa, per pagare dei segretari inutili.
Dovrebbero essere il nostro sindacato e invece che fanno? Non sono stati neanche minimamente in grado di contrastare gli aumenti criminali di Inarcassa, figurati se contrastano e vigilano su un annuncio di sfruttamento.
DR COSTA :
Ma scusate ma i 240 € ?????? Non poteva essere 6000 €???? Sono precisi........ahahahahahah povero paese.
Ally :
A proposito degli aumenti criminali di Inarcassa, stamattina ho fatto un colloquio e il titolare dello studio ha fatto finta di cadere dal pero, della serie: aumenti di Inarcassa, perchè non è più il 10%?
Alle :
Paolo ma te e tutti gli altri lo volete capire che gli ordini non sono un sindacato degli iscritti, servono a tutelare i committenti, i sindacati sono Federarchitetti, INARSIND, ecc
scettico :
6240 Euri lordi al mese non sono poi tanto male :))))
Edoardo :
Concordo con scettico, ma sarebbe meglio netti.
6.240 x 14 = 87.360,00 euro l'anno. + benefit vari... rimborsi trasferte.... auto blu...
gianluca :
@Alle ma che dici! I primi ad essere tutelati dovremmo essere noi, gli iscritti!
Se vanno in crisi gli iscritti, dove li prende i soldi l'Ordine?
E seconde te @Boh, per una baggianata fatta dall'Ordine, dovrebbe rivolgersi a INARSIND?
Ma non lo sanno all'Ordine che certe inserzioni non vanno pubblicate perchè vanno contro gli interessi della categoria?
@Alleeeeee!!!... ... ...
Paolo :
@Alle.....gli Ordini servono a tutelare i committenti!!??E allora tutti noi ci saremmo iscritti all'Ordine, paghiamo ogni anno.... per "Tutelare i committenti?" Bel guadagno che abbiamo fatto!...Mah, se non capiamo neanche noi stessi i nostri diritti dove speriamo di andare?
gg :
Alle ha ragione
gli ordini non sono un sindacato.
Pensateci: non esiste un sindacato a cui è obbligatorio essere iscritti.
Ma vi fanno iscrivere senza che sappiate cosa prevede la deontologia? O siete laureandi?
gianluca :
@gg l'Ordine non è un sindacato ma deve fare gli interessi degli iscritti che pagano la quota annuale...
Chi ha inserito l'annuncio di cui sopra, dovrebbe andare a casa!...
Ily :
Gianluca, gli ordini non perderanno mai iscritti per la semplice ragione che se tu vuoi fare l'architetto SEI OBBLIGATO a essere iscritto all'Ordine... Semplice.
Ily :
O ti iscrivi all'Ordine o cambi mestiere...
kitto :
Per gli Opinionisti che pensano di sapere..... e sono pure iscritti all'Ordine:

"Tutela del titolo e dell'esercizio professionale degli ingegneri e degli architetti Legge 24 giugno 1923, n. 1395 (in Gazz. Uff., 17 luglio, n. 167)

Articolo 5
Gli inscritti nell'albo eleggono il proprio Consiglio dell'Ordine, che esercita le seguenti attribuzioni:
1) procede alla formazione e all'annuale revisione e pubblicazione dell'albo, dandone comunicazione all'autorità giudiziaria e alle pubbliche Amministrazioni;
2) stabilisce il contributo annuo dovuto dagli inscritti per sopperire alle spese di funzionamento dell'Ordine; amministra i proventi e provvede alle spese, compilando il bilancio preventivo e il conto consuntivo annuale;
3) da, a richiesta, parere sulle controversie professionali e sulla liquidazione di onorari e spese;
4) vigila alla tutela dell'esercizio professionale, e alla conservazione del decoro dell'Ordine, reprimendo gli abusi e le mancanze di cui gli iscritti si rendessero colpevoli nell'esercizio della professione con le sanzioni e nelle forme di cui agli artt.26, 27, 28 e 30 della L. 28 giugno 1874, n. 1938, in quanto siano applicabili".
kitto :
Entrando nel merito del post di Boh mi piacerebbe sapere in cosa consiste la borsa di studio, tipo cosa richiedevano, curriculum, esperienza, particolari capacità, possesso di P.Iva ecc. Se appena mi fossi laureato mi fosse capitata una occasione simile l'avrei presa al volo. Stiamo parlando di 5.000 netti e di una esperienza documentata e retribuita. C'è gente che ci va gratis negli studi...
Tata72 :
kitto, di quei 5000 euro netti 3000 andranno a Inarcassa, in più dovrai aggiungerci l'iscrizione all'ordine, la formazione obbligatoria e probabilmente l'assicurazione, senza contare le eventuali spese accessorie (macchina, autobus, pause pranzo ecc...), a fine anno non ho guadagnato nulla. A questo punto davvero preferisco lavorare gratis, almeno so dal principio che non mi intasco niente e rimango meno di... sale!
P.S.
Agli "inscritti" all'Albo hanno puntato un compasso nell' ombelico e poi hanno tracciato il cerchio?? :-)
Edoardo :
Lavorare gratis per lavorare gratis per lavorare gratis... ...ma un giorno finalmente, uno indebitandosi (grazie a qualcuno che garantirà economicamente per lui) potrà finalmente dire di pagare per lavorare.
In un Paese in cui non esiste nessun riconoscimento e rispetto, nessuna meritocrazia ed in cui (ho saputo) ormai è prassi addirittura NASCONDERE le proprie qualifiche per essere presi a fare i servetti, credo che continuare a battere su questo ferro sia puro masochismo. Mi viene da pensare a questo punto che oltre il 90% di chi si può permettere di lavorare gratis, di esperienzare... non è altro che un semplice privilegiato, od un pazzo. Se è un privilegiato l'esperienza gli può servire per lavorare, avendo il resto... ...altrimenti spero per lui che abbia concreti piani di fuga verso realtà ancora vive e rispettose, legali e meritocratiche.. molto probabilmente NON in Italia. Vedere relegato un ideale a questi squallidi settarismi sociali ed economici fa morire, e fa capire tante cose... seppure in ritardo.
scettico :
caro Edoardo, nella vita bisogna accontentarsi.
Mi trovi in disaccordo sul colore dell'auto: il blu è troppo da francese!!!
kitto :
Tata72 la borsa di studio non la devi fare tu, ma il nostro amico Boh. Immagino che Boh si sia laureato l'altro ieri... se così è 5.000 euro sono tutti suoi. Mi sembra ovvio che uno che versa nelle condizioni che descrivi tu non sia interessato alla borsa....
gianluca :
@Ily, le inserzioni su un sito dell'Ordine degli Architetti devono rispettare l'articolo 33 delle Norme Deontologiche, tutto qui!
L'Ordine Professionale non è come il portale di P+A, dove sei responsabile tu con le tue inserzioni; una inserzione di questo tipo non deve assolutamente utilizzare un canale stituzionale come l'Ordine perchè come ha scritto @kitto "4) vigila alla tutela dell'esercizio professionale, e alla conservazione del decoro dell'Ordine".
Lannuncio è assolutamente INDECOROSO!

@kitto, noi ci troviamo così oggi, perchè gli Ordini Professionali hanno fallito e perchè, come si intuisce dalle differenze di pensiero, siamo una categoria sfaldata che non ha mai lottato per il bene comune!

@Tata come sempre ha ragione... @Tata mi piacerebbe stringerti la mano e conoscerti:
"Agli "inscritti" all'Albo hanno puntato un compasso nell' ombelico e poi … hanno tracciato il cerchio??" BELLISSIMA!...
Qui si và in profondità come Shelley!

@kitto vacci tu aggratis negli studi che io resto a casa a fare concorsi di progettazione, sono più salutari e ti regalano un sogno!
Paolo :
@Gianluca...hai ragione in tutto; infatti una delle cose che oggi fa resistere molti di noi è non smettere di sognare e sperare che le cose cambino in meglio.
gianluca :
Ma si @Paolo, come hai ben scritto, noi esistiamo e abbiamo studiato per tutelare i committenti!
L'unica tutela che possiamo dare, quella di vivire in una casa ben progettata, i committenti non l'hanno mai apprezzata:
vanno a destra e a manca, alla ricerca dei tecnici diplomati imbucati negli uffici tecnici per farsi passare qualche progetto da quattro soldi, poi ti chiedono pure scusa per non averti chiamato, certo, perchè tu non avresti permesso 1 solo metro cubo in più e quell'altro si, come se lo strumento urbanistico potesse andare in deroga alle richieste della committenza!
Ma si @kitto, stendiamo un tappeto rosso, adagiamoci e facciamoci camminare sopra continuando a lavorare gratis negli studi, mentre gli altri lavorano al posto nostro!
Alle :
Gli Ordini provinciali degli architetti e degli ingegneri sono stati istituiti con legge 1395 del 1923 e con regolamento RD 2537/1924.
Sono stati successivamente sospesi nelle loro funzioni durante il periodo fascista e ricostituiti nel dopoguerra con DLLgt 382/1944.
Compiti principali degli Ordini sono la tenuta dell’Albo e la disciplina degli iscritti.
Tali compiti durante il periodo 1927-1944 furono affidati ai sindacati interprovinciali fascisti degli architetti e degli ingegneri.
Gli Ordini sono soggetti alla vigilanza del Ministero di grazia e giustizia e gestiti da Consigli eletti dagli iscritti.
Le spese per il funzionamento degli Ordini (e del Consiglio Nazionale) sono a carico degli iscritti che contribuiscono mediante una quota annuale che ciascun Consiglio dell’Ordine stabilisce in funzione delle proprie esigenze.
Pertanto non vi è alcun gravame sul bilancio dello Stato né, conseguentemente, alcun controllo da parte della Corte dei conti.
Non si rinviene nell’ordinamento una specifica definizione della natura giuridica dell’Ordine.
Tuttavia è opinione condivisa che l’Ordine sia un organismo dotato di propria personalità giuridica e che rientri nel genere degli enti pubblici cosiddetti associativi.
Alla natura pubblicistica dell’Ordine, si affiancano però anche aspetti di natura privatistica.
Infatti, appaiono di tale natura i compiti di rappresentanza della categoria che normalmente essi svolgono sia nella prassi che in forza di norme di legge o di sollecitazioni che vengono dalla Pubblica Amministrazione.
Anche l’atteggiamento dei mezzi di comunicazione di massa contribuisce a formare l’opinione che il sistema Ordini-Consiglio Nazionale ha la funzione di rappresentare la categoria, e svolge pertanto un ruolo sindacale, intervenendo con sollecitazioni e proposte presso gli enti locali e il Parlamento nell’interesse dei propri iscritti.
Una interpretazione corretta dei poteri di rappresentanza dell’Ordine è che essi debbano essere esercitati nell’interesse non tanto degli iscritti, quanto della professione intesa come entità volta al conseguimento dell’interesse dei singoli cittadini e della società nel suo complesso.
Infatti l’istituzione per legge di una professione presuppone un interesse generale al controllo di coloro che svolgono la relativa attività.
Nel caso dell’architettura la stessa direttiva 1985/384/CEE, recepita in Italia con il DLgs 129/1992, afferma il ruolo sociale dell’architettura con le seguenti parole “la creazione architettonica, la qualità edilizia, il loro inserimento armonico nell’ambiente circostante e il rispetto del paesaggio e dell’assetto urbano, nonché del patrimonio collettivo e privato, rivestono un interesse pubblico”.
D’altronde l’Ordine non può svolgere compiti strettamente sindacali, visto che in base alla Costituzione l’adesione ai sindacati è libera mentre la iscrizione all’Ordine è obbligatoria per coloro che intendono esercitare la professione.
Ad esempio l’Ordine non può stipulare contratti collettivi di lavoro né proclamare scioperi, compiti che sono prerogativa precipua dei sindacati.
Il controllo delle parcelle dei professionisti costituisce uno dei compiti che con maggiore chiarezza lascia intendere come l’azione dell’Ordine sia non di mera tutela dell’iscritto ma piuttosto super partes, tanto che il parere di congruità è considerato necessario e sufficiente per la emissione del decreto ingiuntivo del Tribunale nelle vertenze tra professionista e committente per mancato pagamento dell’onorario.

Poi se continuate a pensare io pago quindi devono tutelarmi continuate pure cosi'
Alle :
E comunque non so come funzioni l'universita adesso, ma quando lo fatta io queste cose qui te le dovevi imparare e scriverle sulla relazione del tirocinio universitario
kitto :
Gianluca io fortunatamente lavoro nel MIO studio, quello che mi sono aperto con mille sacrifici, visto che non avevo genitori o parenti legati alla professione.
Ti posso assicurare che non ho mai lavorato un solo giorno gratis per nessuno.
Se uno scrive:
"C'è gente che ci va gratis negli studi..."
non significa che condivide tale prassi.
Se fai solo concorsi vuol dire che te lo puoi permettere...
Edoardo :
Io, ai professionisti che dicono di "insegnare" in cambio di pagare ed assumere quelli che LAVORANO per loro renderei OBBLIGATORIO lo svolgimento di tale pratica (l'insegnamento) a mezzo di scuole e corsi da essi tenuti, e dichiarati. Tutto il resto è noia, come diceva il buon Califfo. Non possono permetterselo? Si associno. Chi può organizzi corsi gratuiti con accesso dopo selezione (colloqui). Chi passa viene assunto o associato. E che abbassino le tasse per chi assume in proporzione al fatturato che dichiara.
Edoardo :
Esempio: fatturi 40.000 euro l'anno ed hai bisogno di uno/a fisso in studio? Di IRPEF paghi 0 euro e ti costa 1.000 euro lordi al mese. Fatturi 4 milioni di euro l'anno? Paghi l'IRPEF massima, ovviamente. Così colui che dovrebbe essere inserito nell'organico viene regolarizzato con un contratto di lavoro, assunto previo colloquio e/o corso di apprendimento dichiarato o contratto di formazione con clausole precise e scadenze certe e definite. I tirocini in senso stretto si devono fare SOLO all'università, incorporati nel ciclo di studi (cfu) e SOLO in studi/aziende con requisiti intellettuali-tecnici adeguati e stabiliti da un organo competente. Questo, unito ad un alleggerimento dei contratti pesantissimi, magari variabile a seconda degli ambiti (produttivo-intellettuale-ecc..), porterebbe sia ad un ordine e regolarizzazione dei rapporti di lavoro con una vera flessibilità e possibilità di crescita, sia ad una equa distribuzione del peso fiscale nei confronti delle aziende/studi o botteghe che dir si voglia. Se tutto rimane paralizzato chi ha interessi da proteggere non arretra (es. il fallimento della regolarizz. delle false p.iva) ,ed i giovani si rassegnano.. non vedendo alcuna possibilità di essere inseriti nel mercato del lavoro od imparare senza chiedere la paghetta a papà a 30 anni se va bene.
Ily :
Se non fossimo in ITAGLIA caro Edo :-(((
Quanti sono gli studi di avvocati/commercialisti/geometri che vanno avanti grazie solo (o quasi completamente) grazie al lavoro dei praticanti?!?
gianluca :
Tu l'hai scritto @kitto, vuol dire che o conosci qualcuno che ci va gratis a lavorare o parli solo per sentito dire!
Io, come te, non posso contare su nessuno, cerco di fare l'architetto con mille difficoltà, perchè il lavoro è poco ma nell'anno solare, nei momenti di scarso lavoro, cerco sempre di fare qualche concorso di progettazione, perchè penso che sia fondamentale confrontarsi con i colleghi, sperando ovviamente nella meritocrazia del concorso stesso.
Se non fai concorsi è perchè o sei carico di lavoro e non hai tempo (ma non ne andrei così fiero), oppure pensi di non avere il talento necessario per confrontarti con i colleghi nel mondo!
Tutti noi dovremmo permetterci di fare concorsi, @kitto, indipendentemente dai ranghi che la vita ci ha assegnato...
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