Arch&Cons : [post n° 342395]
Richiesta materiale tesi (architetto non pagato): come comportarsi?
Premetto che sono architetto, sono iscritta all'albo e quindi sono un professionista. Durante il percorso di studi post-laurea ho redatto una tesi contenente un progetto che adesso mi viene richiesto dal proprietario del bene per poterlo dare allo studio di architettura che avrà l'incarico, firmerà il progetto e lo porterà forse a realizzazione. Io non ho ricevuto nessun incarico scritto, nessun compenso, la mia opera in quanto tesi è soggetta al diritto d'autore, ne posso disporre come meglio credo dato che non ho obblighi professionali nei suoi confronti e pertanto, non mi sta assolutamente bene che la dia ad un collega (che verrà pagato), il quale si attribuirà senza aver mosso un dito un anno e mezzo di lavoro dei miei neuroni. Com'è meglio comportarsi? Dargliene una copia per gentilezza (visto che è sempre stato disponibilissimo anche sull'accesso) con una liberatoria in cui non autorizzo la riproduzione o l'utilizzo dei contenuti senza esplicita autorizzazione scritta (legge sul diritto d'autore), dargli solo una copia delle tavole dell'esposizione (scritte a carattere talmente tanto piccolo che le legende le leggo solo io) oppure non dargli niente?
Io non gli darei proprio niente... Una cosa è la gentilezza, ma il lavoro si paga!!! oltretutto non serve al proprietario, ma a uno studio che si troverà il lavoro bello e fatto. Suggerisci alla proprietà di togliersi di mezzo: se lo studio vuole il tuo lavoro, ti può sempre contattare e accordarvi sul da farsi (tu e lo studio).
Nemmeno io gli darei proprio niente. E' il TUO lavoro, lui non ha alcun diritto, se ti ha autorizzato a fare la tesi su una sua proprietà questo non lo autorizza minimamente a fornire a terzi il tuo lavoro, pubblico (in quanto le tesi di laurea sono pubbliche) e coperto da diritto d'autore.
Per il momento ho sentito un'amica avvocato e lei mi ha detto di evitare assolutamente di dargliene una copia. Proverò anche a sentire l'Ordine. Intanto faccio presente (per iscritto) a questo signore che sono Architetto anch'io (nel caso la cosa non fosse chiara). Se vuole il progetto facciamo il disciplinare d'incarico e stabiliamo un compenso anche solo per la redazione dello stesso (come fa con il suo architetto che paga), altrimenti mi tengo tutto e, se ne ha necessità, lui è liberissimo di incaricare l'altro collega di rifare tutto quello che io non gli ho dato. Anche per rispetto nei confronti del mio relatore che ha lavorato a gratis come me.
concordo con questo ultimo intervento, non esiste "gentilezza" in questi casi. Tesi o non tesi è un progetto. Quindi o ti paga il progetto fino a stabilire dove è arrivata e quanto va retribuita la tua competenza (ad esempio se fosse una sorta di preliminare, ti paga quello e poi lo sviluppo in teoria lo può far proseguire ad altro tecnico) e poi lo fa approfondire da chi vuole lui oppure il collega fa tutto da zero e tu ti tieni tutto.
Tesi o non tesi è comunque lavoro tuo (e dei compagni che eventualmente l'hanno fatta con te)! hai fatto benissimo!
mi pare di capire che si tratta di uno studio pre-laurea e non post-laurea... ma i patti come erano quando hai chiesto al proprietario i grafici, le misure, le foto, la storia del suo "bene" alla fine gli dovevi qualcosa? forse aveva da sempre l'idea di sfruttarti un po'... Credo che abbia un po' di diffidenza per l'architetto giovane ed inesperta. potresti andarci con un collega di mezza età, ...nel cui studio già stai lavorando ...molto bravo ...già a conoscenza della tematica e cercare l'incarico condiviso. Non so quanto tempo è passato dalla tua bellissima tesi, io ho rivisto la mia dopo venti anni e non ho avuto di che vantarmi, scusa ma devo dirtelo: un professionista di una tesi non dovrebbe farsene un gran che.
anch'io lo scorso anno ho avuto modo di riaprire le vecchie tavole impolverate della tesi progettuale.... ho avuto i conati!
Posso proporre al Consiglio Nazionale un bel corso di formazione obbligatoria relativo a dottorati, scuole di specializzazione e master di II livello per architetti over 35? Vi prego, smettiamo di pensare che la condizione di "studente" indichi sempre e solo persone che non hanno ancora conseguito la laurea (mi riferisco alla quinquennale perchè i laureati triennali non possono rientrare in questo discorso) e che, di conseguenza, utilizzerebbero il titolo di architetto in maniera impropria, perchè sono 30 anni esatti che esiste il dottorato di ricerca e sono circa 27 anni che esistono le scuole di specializzazione a cui vi si accede solo ed esclusivamente dopo aver terminato il ciclo di studi di 5 anni. Al giorno d'oggi è assolutamente inconcepibile ed inaccettabile che un architetto laureato e abilitato venga scambiato, solo ed esclusivamente per via della sua condizione di studente o per il termine "tesi", per uno studente della laurea triennale o specialistica. Un po' di aggiornamento alle volte risparmierebbe i nessi e connessi che derivano da questo "scambio".
Aggiungo anche che il proprietario non mi ha dato nessun materiale e che tutto, dalla redazione della storia, alle foto, al rilievo l'ho redatto io, a mie spese (sia di denaro che, ovviamente, di tempo) e con la mia strumentazione. Soprattutto mi sembra veramente molto furbo il collega intenzionato ad attribuire il proprio nome agli elaborati della tesi di un altro professionista iscritto all'albo ... cioè, non bisogna farsi mancare niente: infrazione della legge sul diritto d'autore e dell'art. 5 della deontologia professionale.
Aggiungo anche che il proprietario non mi ha dato nessun materiale e che tutto, dalla redazione della storia, alle foto, al rilievo l'ho redatto io, a mie spese (sia di denaro che, ovviamente, di tempo) e con la mia strumentazione. Soprattutto mi sembra veramente molto furbo il collega intenzionato ad attribuire il proprio nome agli elaborati della tesi di un altro professionista iscritto all'albo ... cioè, non bisogna farsi mancare niente: infrazione della legge sul diritto d'autore e dell'art. 5 della deontologia professionale.
Io sono partita da una planimetria catastale in dwg e sono arrivata al rilievo dettagliato di tutto ciò che riguarda le tematiche della mia tesi. Il professionista con i rilievi corretti che gli cadono dal cielo ci fa un lauto banchetto, altro che non farsene niente!!!!
accidenti ti ho fatto proprio inca++are, scusa Arch&Cons ma non avevo idea che la tua tesi era lavoro già maturo e pronto per l'attività professionale. Sarà che ho fatto un po' di strada dalla mia tesi e forse ho imparato qualche cosa in più di una studentessa di scuola di specializzazione e master di II livello per architetti over 35.
Comunque ci sono due possibilità o gli dai il tuo lavoro o no. la terza che gli dai il lavoro e prendi soldi rinunciaci se ti avesse voluto dare l'incarico te lo avrebbe già conferito, era prima scelta e mi pare sia ipotesi superata.
una domanda che significa "Io sono partita da una planimetria catastale in dwg"? hai fatto il disegno dello stato dei luoghi per la tua tesi?? embè volevi fare un schizzo a matita?
Comunque ci sono due possibilità o gli dai il tuo lavoro o no. la terza che gli dai il lavoro e prendi soldi rinunciaci se ti avesse voluto dare l'incarico te lo avrebbe già conferito, era prima scelta e mi pare sia ipotesi superata.
una domanda che significa "Io sono partita da una planimetria catastale in dwg"? hai fatto il disegno dello stato dei luoghi per la tua tesi?? embè volevi fare un schizzo a matita?