da una comunicazione spedita alla nostra Cassa....
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Sono basito, stupefatto, deluso, rassegnato.
Quando i tuoi sacrifici sono inutili per una professione che al Sud è complicata ed incapace di farti sopravvivere;
quando cerchi di metterti in competizione con tanti colleghi e tecnici che forse per lo stesso motivo, fanno precipitare le tariffe della propria prestazione professionale per poter sopravvivere; quando ti vedi notificare una serie di oboli e more su tasse non pagate da istituti vari, enti e gestori di servizi che pensi siano essenziali per un equilibrio sociale(ma forse per altri), capisci che qualcosa NON FUNZIONA PER IL VERSO GIUSTO!
La lotta è impari tra te che cerchi, con fatica, di recuperare tempo e denaro ogni volta per tutti i pagamenti
arretrati e quelli che in modo automatico e glaciale sono organizzati per inviati a ripetizione e con il calcolo freddo di un foglio excell, bollettini , polizze, moduli.....
Tra tanti esattori delle tasse il massimo, però, lo si raggiunge con il mio ente pensionistico INARCASSA, che dovrebbe (e non lo fa), adeguarsi ai tempi, alle aree italiane diverse da territorio a territorio e capire che magari chi vive e cerca di lavorare in un piccolo paese dell’Irpinia, ha costantemente grandi difficoltà di tutti i tipi e su tutti i fronti.
Invece, vieni trattato alla stregua di un numero, come chi, non ottemperando a dei pagamenti o pagandoli con ritardo, viene considerato una sorta di evasore o furbetto di turno e quindi soggetto da punire e da mettere alla ghigliottina: quella inesorabile, scrupolosa, freddamente “bancaria” .Una “tassa” da pagare a tutti i costi e “costi quel che costi”!
Un istituto importante, prestigioso e che deve, alla fine dei tuoi giorni lavorativi, elargirti la tanto agognata
pensione (se arriverà) ti massacra con sanzioni ed interessi che superano abbondantemente il 50% di quello che è dovuto come contributo per legge (in alcuni casi rispetto al mancato pagamento di un contributo del 2010, la sanzione e gli interessi sulla stessa supera il 70% del dovuto)....incredibile!.
Un’assurdità che vede il soggetto debitore maciullato in una serie di numeri, ordinamenti, regolamenti e
percentuali che alla fine non fanno altro che confermare che l’Italia è un Paese che non può risollevarsi. E la nostra “cassa” che dovrebbe darti l’immagine di un futuro di tranquillità, contribuisce a scurirlo.
In questo momento di grande crisi anche sociale, devi decidere, insomma, se continuare a sopravvivere senza troppe aspettative, facendo mangiare quotidianamente i tuoi figli o pagare le tasse e le sanzioni su imposte e balzelli vari che NON HAI POTUTO PAGARE per la stessa necessità.
Adesso decido di pensare ai miei figli!!!...alle tasse si penserà quando si potrà!
E ritengo, inoltre, che si dovrebbe fare qualcosa, affinchè anche il nostro settore, già provato da un meccanismo che strozza la professione e il lavoro in genere, possa tracollare definitivamente.
Chiedo scusa per lo sfogo, ma mi sembra che stiamo tutti collaborando ad un lento quanto silenzioso
suicidio di massa.
salvatore : [post n° 348390]
La nostra CASSA ci uccide
ciao salvatore che ne parliamo a fare ormai si lavora con certificati energetici fatti a 50 euro ecc ecc... comunque che io sappia ultimamente l'inarcassa permette di congelare il pagamento dei contributi fino a 5 anni nella carriera di un professionista ,a patto che tu dichiari preventivamente di guadagnare meno di 15000 euro nell'anno, il tutto si ripercuote un pò ai fini pensionistici ma potrebbe essere d'aiuto ad un professionista per un paio d'anni in modo da poter saldare qualche arretrato o recuperare qualcosina per poi ripartire