Insania : [post n° 362724]

Lavoro in Friuli

Che opportunità mi consigliate di vagliare se voglio trovare lavoro come architetto ( o qualcosa comunque legato al settore), in Friuli? Che aziende, che grandi nomi conoscete? I miei amici mi dicono che è difficile, e che dovrei cercare in Veneto, o addirittura, adattarmi a fare la commessa, o la barista; qualcosa avevo trovsto, ma era sottopagato, e poi l'esperienza si è conclusa! Aiutatemiiii !Grazie!!!
boby :
Io sono in Veneto e non lavoro, se trovassi lavoro come commessa mi ci fionderei subito. Comunque potresti cercare nel settore del mobile e del contract?
ponteggiroma :
chi meglio di pepina ti può illuminare... Lei è autoctona.
pepina :
@ponteggi ho letto ma penso sia superfluo elencare i grossi nomi che probabilmente conosci anche tu... (es. Moroso, Snaidero, Rizzani, Gervasoni..)comunque basta usare un qualsiasi motore di ricerca in caso ;)
Edoardo :
C'è un bello studio dove pagano bene in cima allo Zoncolan, ma pretendono che tu ci arrivi TUTTE LE MATTINE in bici da Priola di Sutrio ...sennò non ti pagano. E quando credi di essere arrivato trovi "Il Muro del Pianto", piccola salitina finale...Ah!
Insania :
Bhe, ad esempio Gervasoni non la conoscevo! Grazie!
volevo solo capire se era così impossibile, o si riesce a trovare qualcosa!
Insania :
Bhe, almeno sarebbe una buona attività fisica! :D Comunque in Carnia non ci provo nemmeno :D
Insania :
Io ho il problema di vivere in Friuli col moroso; se facessi la commessa in Veneto non lo vedrei più; al massimo cercherò come commessa in Friuli ;)
Edoardo :
"Lavorare o esperienzare, questo è il problema". Il punto è tutto qui. Ci stiamo arrovellando il cervello da anni in questa bacheca e non abbiamo capito che esiste una dicotomia radicale tra il "lavorare" e il "collaborare", o "soggiornare". Leggo di poveracci (perchè ahimè nell'era attuale di questo si tratta) che ancora pretendono di trovare lavoro in qualche studio come se il nostro fosse un settore normale. Ebbene non è così e, come se non bastasse, è il settore più affollato, sminuito e colpito da questa "crisi" che esista IN ASSOLUTO oggi in Italia. Si ha bisogno di reddito? SI o NO. Si hanno somme consistenti da investire, magari dopo qualche soggiorno? SI o NO. Si è introdotti in relazioni clientelari che consentano di lavorare? SI o NO. Il resto non esiste e questo potrebbe essere un test d'ingresso, per quanto mi riguarda. L'alternativa sarebbe esistita, invece, in una società meritocratica, sana, concorrenziale ed in un'economia diversa e con leggi diverse, volte a valorizzare la figura professionale dell'architetto ed il suo contesto. Quindi la tua domanda sacrosanta non può a mio avviso mancare di una consapevolezza di questa netta demarcazione, oggi più netta che mai. (si rischia di diventare Marxisti.. anche se vorrei restare Keynesiano).
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