...ma se non ci fossero stati gli eventi sismici del 2012 il settore edile, annessi e connessi, qui in Emilia si sarebbe estinto, e non saprei molti "tecnici" cosa avrebbero fatto.
Al di là della speculazione che ha portato a drogare il mercato (voluta dalle banche?), nella Storia sono stati spesso proprio gli eventi catastrofici ad aver consentito all'architettura e alle nuove tecnologie di trovare spazi di affermazione (incendi di Londra, Chicago; ricostruzione post bellica)... nel contesto di una ripresa edilizia. Qui ciò e successo in minimissima parte, trattandosi di episodio marginale, ma è bastato vedere come si sia saturata subito la domanda nel contesto dell'emergenza, per capire quanta sofferenza ci fosse già nel settore (settore fatto di piccoli studi, di singoli tecnici, più che di archistar).
Per esempio si sono affermate tecnologie che prima nessuno considerava, tipo i pannelli portanti in ll xlam, ed è maturata una maggiore coscienza della sismica con conseguente richiesta prestazionale di clienti che magari vogliono investire in edilizia più sicura.
Insomma, sulla sciagura e a causa di essa, si è mossa una piccola sottoeconomia... ...duole dirlo, appunto, ma non riconoscerlo sarebbe ipocrita.
E' grave, semmai, che un settore per sopravvivere abbia bisogno di tali eventi disastrosi, ed i rappresentanti dello stesso, metaforicamente, possano essere visti come sciacalli o avvoltoi che beneficiano indirettamente delle disgrazie per mangiare.
Speriamo in futuro non sia solo così e vi sia anche una ripresa generale per dare un pò d'ossigeno a tutti, ma la vedo dura, moooolto dura.
Edoardo : [post n° 363184]
Duole ammetterlo...
eh si Edoardo tutto vero. Qui in Friuli sono passati 39 anni ma qualcuno ancora ci campa sul terremoto...Vedasi il castello di Colloredo.
Scusate ma mi sembra che molto spesso nella storia dell'umanità ci voglia sempre l'elemento destabilizzante per poi avere la crescita in qualsiasi campo. Senza le guerre non si ricostruisce. Senza la crisi non si ricresce...insomma se Gesù Cristo non muore non può di certo risorgere. Lungi da me voler dire che una tragedia come un terremoto sia qualcosa di positivo, per carità. Dicevo così in senso generale per confermare che è da ipocriti non ammettere che il disastro, spesso se non sempre, porta poi il miglioramento.