Wellenreiterin : [post n° 382973]

Architetti italiani in Germania?

Ma perché dovremmo accettarli?
Visto che è praticamente impossibile lavorare in Italia da architetto tedesco.
Se nel vostro paese siete così localprotezionisti, lo saremo anche noi, cosa vi
aspettate???
Nina :
Mi creda, mio caro, che è impossibile lavorare in Italia anche per un architetto italiano.
lori :
Come mai questo commento? Ha avuto una brutta esperienza? Io credo che a noi italiani si possa dire tutto eccetto che non siamo un popolo che accoglie. Lo abbiamo dimostrato e continuiamo a farlo al di là delle nostre possibilità e forze.. Per quanto riguarda la nostra professione le assicuro che è impossibile trovare lavoro a prescindere dalla nazionalità. Siamo in troppi. In media 1 architetto ogni 300 abitanti (compresi i bambini). Se la Germania accoglie professionisti stranieri evidentemente la domanda/offerta non è satura.
Wellenreiterin :
Ecco il problema: siete troppi, visto che ci sono architetti che lavorano in Italia, ed anche bene. Da dove viene tanta irrazionalità da scegliere una professione che, come si sa benissimo, e da almeno 30 anni, che è sovvraffollata. Ma questo non vuol dire che qui in Germania sia poi tanto diversa la situazione! Studiare architettura è diventato molto di moda anche qui, gli architetti si sono raddoppiati negli ultimi 25 anni, e questo a prescindere dalla riunificazione delle due Germanie, per cui si sono quadruplicati, ma non il lavoro. Non c'è più spazio neanche qui. Cambiate professione, illusionisti.

Astor :
Dicesi Mercato Comune, voluto - molto voluto - in primis proprio dai tedeschi. Ho amiche italiane che lavorano come architetti a Berlino ed un amico tedesco che lavora come architetto in Italia. Il secondo con reddito piu' basso per le oggettive difficolta' del mercato italiano e non certo per una forma di protezionismo locale. Comunque, se non trova lavoro, puo' cambiare professione pure lei.
Wellenreiterin :
Mi dispiace, ma il mercato è saturo proprio per gli architetti. E non è vero che la Germania accoglie professionisti stranieri in genere, da dove la prende questa informazione? La mia esperienza è stata questa: "Lei, Signora è esperta in restauro, il suo italiano è ottimo ed è anche inserita nell'ambiente (ero "raccommandata"), ma noi preferiamo prendere gente di qua". Punto e via. Forse è stata l'unica persona a dirmi quello che pensava, vari altri studi erano "accoglienti" ma solo a parole. Al di là della professione, comunque vi confermo l'accoglienza.
Wellenreiterin :
Mercato Comune ovviamente non vuol dire possibilità illimitate. Le ricordo che l'Italia fu stato fondatore della CEE al suo tempo, a Roma, allora niente la Germania "in primis".
E non si preoccupi per il mio lavoro, ne ho a sufficienza.
Astor :
Mercato Comune significa libera circolazione di merci, di persone, di professioni, pertanto rispondevo alla sua domanda iniziale del perche' architetti italiani si spostano in Germania e del perche' "dovreste" accettarli. Evidentemente lì trovano ancora lavoro, finche' ce n'è. Quanto alla sua esperienza in studi italiani, sono dispiaciuta per lei, ma le assicuro che le difficolta' sono alte per tutti e spesso anche per i piu' qualificati, di certo in alternativa tanti italiani non cercherebbero sbocco all'estero.
Alle :
ma noi preferiamo prendere gente di qua
perche quelli di qua sono disposti a lavorare per un tozzo di pane
ponteggiroma :
certo ne avevo sentite finora, ma quella dell'architetto tedesco che si fa "raccomandare" per venire a lavorare in italia, ancora mi mancava. Ma dimmi la verità: è una barzelletta?
Kia :
prendere un architetto "locale" penso sia una scelta soggettiva dello studio. Non penso che in germania siano esenti da questo tipo di preferenze, no?
john :
io invece ne ho sentite tante ma tante che una imbecille che viene a provocare un inutile flame su una bacheca di architetti italiana mi mancava realmente. Per quanto mi riguarda la Germania, la Francia (con il suo domando in inglese e rispondono in francese), Il Regno UNITO (ahahah) più che mai oggi, possono rimanere dove stanno, come popoli, come economia e come cultura. Dovremmo imparare NOI a non essere accoglienti, che ci tengono buoni (perché siamo fessi) perché hanno paura degli Italiani. Badate bene non sono euroscettico (come va di moda dire oggi), anzi, l'europa unita sarebbe una grande risorsa ma fino a che i popoli continueranno a fare finta che tengono all'Unione, quando invece in realtà è uno strumento per diventare più forti e far soccombere gli altri (vedasi politica della Merkel), i discorsi che fa questa "surfista" non mi toccano proprio, anzi mi fanno fare una grossa risata. Visto che il lavoro non ti manca rimani a casa tua invece di venire a prendere porte in faccia qui...sicura sicura che il rifiuto sia stato solo per protezionismo locale?....noi italiani siamo bravi a trovar scuse per non offendere a volte...
Wellenreiterin :
Niente barzelletta, realtà italiana, in Germania non si usa. L'80 % dei posti di lavoro in Italia vengono assegnati con quel sistema, quindi il mercato di lavoro italiano non è per nulla aperto, vedi sopra: Mercato Comune e libera circolazione, haha. Del resto, ero inserita nell'ambiente = ci vivevo già!
Wellenreiterin :
John: Nonostante le sue polemiche completamente infondate, il problema dei troppi architetti è italiano, e come già menzionato, da trent'anni. Sarà anche dura da vedere, questa verità che conoscete benissimo. I problemi italiani non sono certo nati con la Merkel (che non voto) ma fatti in casa vostra, ed in primis da risolvere proprio li.
Wellenreiterin :
Kia: Con questo commento conferma proprio la mia esperienza di localprotezionismo. Anche noi possiamo essere soggettivi.
Kia :
...boh, questo post mi sembra un delirio.
john :
ma per favore...cancellate questo post totalmente inutile e delirante....
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