Buongiorno a tutti, scrivo qui per dare sfogo all'ennesimo bivio che la vita lavorativa mi presenta.
Ho lavorato fino a sei anni fa in uno studio di progettazione che, travolto dalla crisi, mi ha lasciato a casa proprio a pochi mesi dalla nascita della mia prima figlia. In questi anni ho allacciato qualche collaborazione con geometri e alcuni studi di architettura, di fatto solo come disegnatore e renderista. Intanto per mantenermi ho lavorato in un call center e da benzinaio. Nel 2015 mi sono ritrovato mesi senza fatturare, oppure con miseri importi da qualche centinaio di euro che non mi hanno permesso nemmeno di coprire le spese per inarcassa e ordine. Intanto ho continuato a fare il benzinaio, orgoglioso di non vergognarsi nel fare un lavoro umile ma necessario, ma triste per dover mettere da parte anni di esperienza, studi e nottate. Ora l'ennesimo bivio. Mi si propone contratto full time da benzinaio e apprendo , in ritardo perché già ho fatto saltuari contratti inps, dell'impossibilità di mantenere inarcassa se lavoro da dipendente. Ho mia moglie che mi sprona a prendere al volo l'occasione di un contratto , mentre io e i miei abbiamo faccia da funerale perché seppellisco gli sforzi di vent'anni e butto nel gabinetto soldi versati. Voi cosa fareste? Forse è arrivato il momento di maturare la consapevolezza che il lavoro da architetto non è per tutti, non basta avere un timbro e versare contributi, ma ci vuole la capacità di sapersi accaparrare clienti, districare tra la normativa, evitare le trappole degli studi che ti sfruttano ... Forse è venuto il momento di un lavoro semplice senza fingere soltanto di essere architetto, perché il vero lavoro è quello che ti permette di sopravvivere, gli altri sono hobby
Mokasoul : [post n° 384703]
Addio architettura
Come ti capisco! Anche io sono sempre ad arrabattarmi per cercare di pagare tutte le spese, lavorare, trovare incarichi, scoraggiarmi per le poche entrate e non ho una vita! Rimango in piedi solo perchè la mia rete di contatti e piccole collaborazioni che in questi anni ho instaurato ogni tanto mi porta qualche nuovo lavoro e mi fa sperare nel futuro. Ma se dovessi guardare solo al reddito netto senza avere alle spalle anni di sacrifici miei e della mia famiglia di certo andrei a fare il benzinaio con tutta serenità. Avere avuto chi ci ha mantenuto per qualche anno all'università, che ha creduto in noi, magari non è andato in vacanza per anni per pagare la retta, merita di vedere il frutto dei suoi sacrifici. È forse anche per una forma di rispetto verso queste persone nel loro piccolo eroiche che molti di noi non mollano e vanno avanti, quando tutto intorno suggerirebbe di fermarsi, guardare alla cruda realtà ed ascoltare i bisogni dell'oggi.
Il bivio davanti a cui ti trovi è abbastanza stringente. Io dico che negare il fatto di avere dei bisogni, soprattutto avendo una famiglia è controproducente. Però se anche decidessi di percorrere la strada larga, tieni a mente che non è tutto perduto. È vero che avere la giornata occupata in un impiego con orari fissi fa sì che portare avanti anche il mestiere di architetto non sia facile, perchè dovresti farlo nel tempo libero, organizzarti molto bene per fare sopralluoghi e rilievi etc. Però puoi sempre cercare qualche collega che come te ha anche un secondo lavoro in modo da dividervi il lavoro nelle poche ore lavorative di cui potete disporre. Andate avanti a collaborazioni occasionali sotto i 5k rimanendo iscritti all'ordine e poi se la mole di lavoro aumenta si può sempre fare un passo indietro e riaprire la partita iva e conseguentemente Inarcassa. Per i contibuti tra le varie casse non si perde niente, si fa un ricongiungimento alla fine qualche tempo prima di andare in pensione, nella cassa presso cui si è stati di più. Nella tua situazione valuterei anche di proporre al datore di lavoro un contratto part-time.
Il bivio davanti a cui ti trovi è abbastanza stringente. Io dico che negare il fatto di avere dei bisogni, soprattutto avendo una famiglia è controproducente. Però se anche decidessi di percorrere la strada larga, tieni a mente che non è tutto perduto. È vero che avere la giornata occupata in un impiego con orari fissi fa sì che portare avanti anche il mestiere di architetto non sia facile, perchè dovresti farlo nel tempo libero, organizzarti molto bene per fare sopralluoghi e rilievi etc. Però puoi sempre cercare qualche collega che come te ha anche un secondo lavoro in modo da dividervi il lavoro nelle poche ore lavorative di cui potete disporre. Andate avanti a collaborazioni occasionali sotto i 5k rimanendo iscritti all'ordine e poi se la mole di lavoro aumenta si può sempre fare un passo indietro e riaprire la partita iva e conseguentemente Inarcassa. Per i contibuti tra le varie casse non si perde niente, si fa un ricongiungimento alla fine qualche tempo prima di andare in pensione, nella cassa presso cui si è stati di più. Nella tua situazione valuterei anche di proporre al datore di lavoro un contratto part-time.
Situazione purtroppo comune a molti, sigh! Anche io ti consiglio di non mollare del tutto. Ma chiedo a @Tia una cosa: chiudere Inarcassa non significa implicitamente chiudere la p.iva, o mi sbaglio? Se una persona ha un contratto da dipendente può comunque tenere aperta p iva e fatturare all'inps, mi sembra con l'aggiunta del 4% sempre ad Inarcassa, pur non essendo più iscritto... . Sbaglio?
Dicevo, io sapevo che p. Iva e Inarcassa viaggiano insieme. Però se insegni o fai un altro lavoro in cui ti pagano l'inps, Inarcassa ti cancella automaticamente pur mantenendo aperta la P.Iva, quindi avresti ragione Ciffo. Invece se chiudi la P.Iva devi chiudere anche IC, quindi boh... per quello dicevo di fare prestazioni occasionali oppure cambiare tipo di attività alla p.Iva, ad.es. diegnatore o interior designer.
Mai sentito parlare di "gestione separata INPS" ?
www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=5768
www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=5768
Confermo che p.iva e gestione separata inps possono convivere, la mia perplessità è nella gestione del tempo, rubando sempre più spazio al mestiere di architetto anche i clienti che mi sono coltivato ( di norma lavoro per altri studi e non per privati) che solitamente esigono il lavoro per il giorno prima che me lo danno cerchino altrove. Altro grande dilemma è la ricongiunzione inps inarcassa e gestione separata inps( quest'ultima non può essere accorpata a Inarcassa) ed alla sua onerosità. Come negli ultimi anni ci si deve abituare a navigare a vista ed avere basso profilo per non tirare una crepa nel conto in banca...
Mokasoul: qualunque cosa scegli e farai sei un GRANDE! Enorme stima per te! Questi sono gli eroi del nostro tempo!!! DAJEEEE
"Andate avanti a collaborazioni occasionali sotto i 5k rimanendo iscritti all'ordine e poi se la mole di lavoro aumenta si può sempre fare un passo indietro e riaprire la partita iva e conseguentemente Inarcassa"
ODDIOOOOO!!! no la collaborazione occasionale con iscrizione all'ordine non è compatibile. E' stato un lapsus spero.
ODDIOOOOO!!! no la collaborazione occasionale con iscrizione all'ordine non è compatibile. E' stato un lapsus spero.
@ kia è una situazione al limite, in effetti sarebbe meglio avere un p.iva con il regime dei minimi, per poter firmare e timbrare, avere l'assicurazione professionale e compagnia bella. Per un render di interni però o un preliminare non firmato non pensi si possa fare? Quelli che sono iscritti e basta e non esercitano come si comportano con questi piccoli incarichi o nelle collaborazioni occasionali con gli studi? Aprono tutti la partita iva? Chiedo solo, non ho la risposta.
mokasoul capisco perfettamente la tua situazione.
guarda con i tempi che corrono ti direi di accettare il contratto di benzinaio al volo e mandare tutto a quel paese. Ma so perfettamente lo strazio che provi.
Ho un marito nella tua stessa situazione, se non che lui non ha manco il contratto da benzinaio part time...
Io mi sono "messa in proprio" con tutti gli oneri che ne conseguono solo l'anno scorso (primo ero dipendente di un'impresa di costruzioni ma ero mobbizzata e non avevo una vita...è una storia lunga assai....) e adesso siamo in attesa di un pupo/a per fine anno.
io fino ad oggi ho fatturato cifre fantasmagoriche tipo 6000 euro, ma entro l'anno dovrei fatturarne ancora altre 6-8 mila ma chiaro che non ci possiamo mangiare...
non so a quanto ammontino le tue fatture annue, se nemmeno riesci a coprire inarcassa credo che ti converrebbe davvero chiudere tutto, oppure, forse, tenere la partita iva ancora un po', stare un po' a vedere e se dovesse capitare qualcosa avere gestione separata inps come ho avuto io per 7 anni quando ero dipendente privato.
però capisco anche che con un altro lavoro full time completamente diverso il tempo a tua disposizione è davvero poco...come pochissimo era il mio quando ero anche dipendente perchè ero fuori casa 12 ore al giorno...e facevo le cose nei ritagli, nei weekend, la notte...
guarda con i tempi che corrono ti direi di accettare il contratto di benzinaio al volo e mandare tutto a quel paese. Ma so perfettamente lo strazio che provi.
Ho un marito nella tua stessa situazione, se non che lui non ha manco il contratto da benzinaio part time...
Io mi sono "messa in proprio" con tutti gli oneri che ne conseguono solo l'anno scorso (primo ero dipendente di un'impresa di costruzioni ma ero mobbizzata e non avevo una vita...è una storia lunga assai....) e adesso siamo in attesa di un pupo/a per fine anno.
io fino ad oggi ho fatturato cifre fantasmagoriche tipo 6000 euro, ma entro l'anno dovrei fatturarne ancora altre 6-8 mila ma chiaro che non ci possiamo mangiare...
non so a quanto ammontino le tue fatture annue, se nemmeno riesci a coprire inarcassa credo che ti converrebbe davvero chiudere tutto, oppure, forse, tenere la partita iva ancora un po', stare un po' a vedere e se dovesse capitare qualcosa avere gestione separata inps come ho avuto io per 7 anni quando ero dipendente privato.
però capisco anche che con un altro lavoro full time completamente diverso il tempo a tua disposizione è davvero poco...come pochissimo era il mio quando ero anche dipendente perchè ero fuori casa 12 ore al giorno...e facevo le cose nei ritagli, nei weekend, la notte...
@Tia Per questi "piccoli incarichi" ,come da tua definizione, non serve iscrizione all'ordine. Quindi si cancella e fa tutte le prestazioni occasionali che vuole.
@Tia iscritto/a all'ordine obbligo partita iva per esercitare e non prestazioni occasionali. Chi è iscritto all'albo ed esercita, anche fosse un disegnino non firmato per 200 euro, non aprendo partita iva è un evasore fiscale. PUNTO. Come dice Kia si cancella dall'ordine e allora ok.
Questa guerra tra poveri per "evadere" al max 5000€ mi fa abbastanza tristezza; fai bene Mokasoul ad agguantare un contratto che dia qualche sicurezza a te e famiglia. In bocca al lupo!
Si Lolo è una guerra al ribasso e chi è in alto vince con trucchi molto peggiori, tuttavia la legge è questa fino a che non ci ribelliamo davvero e la facciamo cambiare! Che è un'Altra cosa rispetto all'eluderla
Sono senza lavoro da febbraio, vendo formaggi ai mercati per 50 eruo la giornata quando chiamano. Vorrei fare il benzinaio a tempo indeterminato. Accetta senza nemmeno pensarci un attimo, a cambiare sei sempre in tempo.
Grazie Eolo, tieni duro e sii orgoglioso del lavoro che fai. Accetterò io lavoro da benzinaio, ho già congelato la mia inarcassa e intanto i guardo in giro. Alla fine dei conti il bicchiere è sempre mezzo e se devo disegnare cessi o impianti per dieci ore al giorno, inchiodato davanti al pc per fatturare 1400 che di fatto ne restano la metà, preferisco respirare gasolio, guardare il cielo è lavare parabrezza.