Oggi mi arriva una proposta di collaborazione da una tipa che fa render, fotoinserimenti, ecc., insomma una grafica.
Vado a leggere il curriculum e scopro che è laureata in filosofia... Insomma non c'è più "esclusiva" per gli architetti neanche in questo campo.
desnip : [post n° 406232]
E' finita pure per i render...
ma tu che dici! Ci sono architetti che non sanno fare i render e ora arrivano filosofi che vogliono renderizzare!?!?!?!
Questo da un lato mi fa pensare che il campo dell'architettura è talmente vasto e bello da accogliere praticamente chiunque. Dall'altro mi fa capire che questo chiunque alla fine riduce il lavoro dei veri architetti a briciole... figuriamoci quanto sarebbe il lavoro a disposizione se lo stato italiano finalmente limitasse i poteri di geometri, periti agrari e periti industriali... e se gli ingegneri fossero relegati al lavoro che gli spetta, e non anche alla progettazione... Ah scusate, mi dicono che all'estero già è così?!? E quindi? Chi aspettiamo?
Questo da un lato mi fa pensare che il campo dell'architettura è talmente vasto e bello da accogliere praticamente chiunque. Dall'altro mi fa capire che questo chiunque alla fine riduce il lavoro dei veri architetti a briciole... figuriamoci quanto sarebbe il lavoro a disposizione se lo stato italiano finalmente limitasse i poteri di geometri, periti agrari e periti industriali... e se gli ingegneri fossero relegati al lavoro che gli spetta, e non anche alla progettazione... Ah scusate, mi dicono che all'estero già è così?!? E quindi? Chi aspettiamo?
Volevo aprire un post, ma leggendo quello aperto della buona desnip, colgo l'occasione per inserirmici, visto che l'argomento, secondo me molto stimolante, è anche per certi aspetti molto simile. Sempre che la titolare non se ne abbia a male.
Ho notato che sempre più spesso gli arch assunti dalle ditte e imprese specializzate, quando intervengono nei cantieri, hanno ruolo prettamente "commerciale" piuttosto che tecnico operativo come ci si aspetterebbe.
Allora mi chiedo: che significa tutto ciò? Che la nostra professione è vista più vicina al venditore che al tecnico? O peggio ancora, come ipotizza desnip, che la parte del nostro lavoro finora ritenuta strettamente di nostra competenza verrà delegata d'ora in poi ad altre figure, mentre noi continueremo sempre di più a fare i puri "asseveratori"?
Ho notato che sempre più spesso gli arch assunti dalle ditte e imprese specializzate, quando intervengono nei cantieri, hanno ruolo prettamente "commerciale" piuttosto che tecnico operativo come ci si aspetterebbe.
Allora mi chiedo: che significa tutto ciò? Che la nostra professione è vista più vicina al venditore che al tecnico? O peggio ancora, come ipotizza desnip, che la parte del nostro lavoro finora ritenuta strettamente di nostra competenza verrà delegata d'ora in poi ad altre figure, mentre noi continueremo sempre di più a fare i puri "asseveratori"?
Leonardo: " e se gli ingegneri fossero relegati al lavoro che gli spetta, e non anche alla progettazione": scusa, perchè gli ingegneri non dovrebbero progettare? E quale sarebbe il lavoro che gli spetta? :-)
ponteggi: la seconda che hai detto.
ponteggi: la seconda che hai detto.
...concordo con brucosta nell'asserire che l'Ingegnere (udite udite) può anche progettare...allora cosa dobbiam fare quando nei cartelli di cantiere capita (anche sovente) di leggere " Tecnico Calcolatore e/o Strutturista Arch. Vercingetorige" ?!?...ergo non diciamo eresie!...
si vabbè vale anche il contrario chiaramente... forse mi sono espresso male non volevo essere così "categorico" ma è chiaro che una riforma delle professioni sarebbe utile, per limitare da un lato gli architetti e dall'altro gli ingegnere nel fare strettamente ciò che gli compete. Penso ci sarebbe più lavoro in entrambi i casi perché sarebbero sfavoriti gli "squali" il cui patrimionio già è milionario...
oggi ho assistito a questa conferenza:
http://ordine.architettiroma.it/attivita-ordine/le-citta-del-futuro/
Consiglio a tutti spassionatamente di andarla vedere in streaming o nelle altre città dove si svolgerà,
Si tratta di un circuito che porterà al congreso nazionale degli architetti che si terrà a luglio a roma (l'VIII). Be' ragazzi, devo dire che finalmente ho assistito a un dibattito "costruttivo" sul nostro mestiere, malgrado le reminescenze accademiche ancora presenti. Non vorrei portare sfiga, ma finalmente un dibattito di respiro internazionale, sul nostro ruolo e sull'urbanistica contemporanea. Molti diranno che sono solo parole, ma vi assicuro che per la prima volta ho sentito il CNA e gli ordini professionali, vicini a noi e alle nostre esigenze. Mah... che dire, incrociamo le dita e speriamo di uscire dal "pessimismo storico" che ormai ci attanaglia.
http://ordine.architettiroma.it/attivita-ordine/le-citta-del-futuro/
Consiglio a tutti spassionatamente di andarla vedere in streaming o nelle altre città dove si svolgerà,
Si tratta di un circuito che porterà al congreso nazionale degli architetti che si terrà a luglio a roma (l'VIII). Be' ragazzi, devo dire che finalmente ho assistito a un dibattito "costruttivo" sul nostro mestiere, malgrado le reminescenze accademiche ancora presenti. Non vorrei portare sfiga, ma finalmente un dibattito di respiro internazionale, sul nostro ruolo e sull'urbanistica contemporanea. Molti diranno che sono solo parole, ma vi assicuro che per la prima volta ho sentito il CNA e gli ordini professionali, vicini a noi e alle nostre esigenze. Mah... che dire, incrociamo le dita e speriamo di uscire dal "pessimismo storico" che ormai ci attanaglia.