Salve a tutti, sono uno studente del terzo anno della triennale che a fine anno otterrà la laurea.
Frequentando questo corso, ho scoperto che progettazione non è per me. Mi interessa studiare l'edificio, ma non progettarlo (non so se sono riuscito a spiegarmi).
C'è qualcuno che uscito da questa facoltà, fa lavori che non c'entrano niente con la progettazione e se si, cosa fa di preciso e cosa ha studiato di preciso.
Non riesco a scegliere una magistrale poichè, ovviamente in tutte c'è progettazione, di cui non ne sono mai andato pazzo.
Ho visto che con la triennale c'è la possibilità di iscriversi a Venezia a design della comunicazione visiva, che mi interessa molto, ma forse così non faccio un percorso completo poichè si passerebbe in un campo totalmente diverso, cioè verso la pubblicità.
Vorrei avere delle risposte su questi due quesiti, e se qualcuno c'è passato e come è andata.
Grazie
- uno studente in crisi
zed : [post n° 408346]
STUDENTE IN CRISI
Ciao, io ho sempre amato progettare, quindi non posso riportarti un'esperienza diretta, però posso dirti che, a mio modo di vedere, anche se decidessi di intraprendere strade lontane dalla progettazione, imparare a progettare sarebbe comunque importante per la tua formazione, perché mettendoci davvero mano, scopriresti molte più cose sull'"edificio". Ti posso assicurare che ho scoperto più cose facendo progettazione esecutiva, che studiandola semplicemente sui libri. Detto questo, all'università avevo un docente che da giovane si era laureato come architetto e poi, scoprendo di non essere portato per la progettazione, si era dedicato all'insegnamento della storia del restauro (sua grande passione) e ti posso assicurare che è stato uno dei migliori docenti che abbia mai avuto. Come sbocco ti consiglierei anche il giornalismo di architettura, ci sono sempre più riviste online (soprattutto straniere) in continua espansione.
Presente, sono felicemente (ma non economicamente) freelance e blogger con un blog sull'architettura tradizionale (www.ilcapochiave.it). Ho sempre detestato i laboratori di progettazione, li trovavo troppo lontani dalle reali esigenze... Perciò mi dedico, o meglio cerco di dedicarmi, all'analisi e allo studio dell'architettura storica. Se non ami progettare puoi dedicarti al restauro e/o al miglioramento sismico degli edifici storici - in questo campo la progettazione è molto più concreta e comanda l'edificio - oppure ai calcoli strutturali.
Se vuoi scrivimi pure: email
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Ciao, io ad un paio di anni dalla laurea in architettura (ciclo unico) ho lavorato per un paio di anni presso uno studio di ingegneria e facevamo restauro di edifici storici. Zero progettazione e a me piace progettare... ma ho scoperto anch'io che studiare un edificio è insospettabilmente interessante! Leggere nelle crepe quali cedimenti può averli causati, provare a prevedere il futuro comportamento statico (e non solo) dell'edificio, studiare delle soluzioni efficaci e non invasive... mi ha fatto innamorare davvero di questo lavoro! Per vari motivi ho dovuto lasciare ma adesso il mio sogno è trovare di nuovo un lavoro del genere. Probabilmente la carriera verso la quale sei orientato tu è di tutt'altro genere, però se la tua priorità è non progettare io valuterei anche l'ipotesi del restauro e del risanamento.
Ho un ex collega dell'università che invece è diventato editore, un altro giornalista (sempre nel campo dell'architettura e del design)... e comunque non pensare che la vita lavorativa sia poi così piena di progettazione. Se devo fare un bilancio, da libera professionista la progettazione occupa davvero una percentuale molto bassa del mio tempo lavorativo (la parte più consistente la prende la burocrazia, purtroppo).
Ho un ex collega dell'università che invece è diventato editore, un altro giornalista (sempre nel campo dell'architettura e del design)... e comunque non pensare che la vita lavorativa sia poi così piena di progettazione. Se devo fare un bilancio, da libera professionista la progettazione occupa davvero una percentuale molto bassa del mio tempo lavorativo (la parte più consistente la prende la burocrazia, purtroppo).