Ciao a tutti!
Lavoro part-time in un negozio di hobbistica e materiali edili che ha poco o nulla a che fare con la mia formazione, ma la mia ambizione è quella di riuscire ad avviare un'attività in proprio come architetto freelance (fra un turno e l'altro). Ho un'esperienza alle spalle di due anni in uno studio tecnico che nel caso potrebbe anche aiutarmi per aspetti più pratici, ma riconosco che mi manca molta conoscenza di questo lavoro né posso contare in part-time o collaborazioni occasionali con studi di architettura. Ho quindi pensato di partire dal progetto di interni e di agganciare una rete di artigiani e imprese con cui vengo quotidianamente a contatto nel mio lavoro ed eventualmente propormi anche ai clienti che gestisco nella mia mansione di venditore.
Che consiglio mi dareste? Come si comincia un'attività professionale? E' indispensabile affittare un locale o conoscete modi alternativi di incontrare i clienti?
Grazie a chi vorrà aiutarmi.
ZoLa : [post n° 420109]
Avviare un'attività da architetto
La rete di clienti si può sviluppare in diversi modi, dalle collaborazioni con altri colleghi, passando per operatori della filiera (artigiani, maestranze, fornitori ecc) fino alla promozione online con strategie di marketing atte a farti conoscere.
Detto questo il know how è fondamentale, così come l'aggiornamento professionale, inoltre è necessario iscriversi all'ordine, alla cassa e aprire partita iva.
Lo studio fisico non è necessario o meglio dipende dal taglio che vuoi dare al tuo studio. Uno studio giovane e smart può anche non avere sede fissa ma appoggiarsi a coworking, avere scrivanie/stanze condivise con altri colleghi in modo tale da alleggerire le spese fisse e, volendo, tagliarle quando non ne hai bisogno e fare ricorso, per gli incontri con i clienti, agli spazi per riunioni ad ore che abbondano nelle grandi città.
Poi quando sarai più strutturato uno studio, HQ in cui stare dovrai necessariamente averlo, ma per partire non serve assolutamente.
PEr partire devi avere più che altro la voglia ed il coraggio perchè non è facile, per niente, e se non hai esperienza lo è ancora meno.
Detto questo il know how è fondamentale, così come l'aggiornamento professionale, inoltre è necessario iscriversi all'ordine, alla cassa e aprire partita iva.
Lo studio fisico non è necessario o meglio dipende dal taglio che vuoi dare al tuo studio. Uno studio giovane e smart può anche non avere sede fissa ma appoggiarsi a coworking, avere scrivanie/stanze condivise con altri colleghi in modo tale da alleggerire le spese fisse e, volendo, tagliarle quando non ne hai bisogno e fare ricorso, per gli incontri con i clienti, agli spazi per riunioni ad ore che abbondano nelle grandi città.
Poi quando sarai più strutturato uno studio, HQ in cui stare dovrai necessariamente averlo, ma per partire non serve assolutamente.
PEr partire devi avere più che altro la voglia ed il coraggio perchè non è facile, per niente, e se non hai esperienza lo è ancora meno.
Grazie FranzArch.
Mi servirà coraggio soprattutto, tanto; la voglia non manca, lo spirito di sacrificio nemmeno, ma mi atterrisce la consapevolezza di avere molte lacune per essere anche solo credibile. Credi che i corsi di formazione online possano aiutare ad acquisire competenze?
Mi servirà coraggio soprattutto, tanto; la voglia non manca, lo spirito di sacrificio nemmeno, ma mi atterrisce la consapevolezza di avere molte lacune per essere anche solo credibile. Credi che i corsi di formazione online possano aiutare ad acquisire competenze?
Sinceramente i corsi online penso possano si fornire competenze ed essere fondamentali, ma vadano fatti quando si ha un substrato su cui farli attecchire.
Lavora su te stesso, prendi dimestichezza con i processi di progetto, con i computi, la contabilità, la sicurezza, trova dei colleghi con cui confrontarti e, se non lo hai già, un mentore cui far riferimento per eventuali intoppi che per forza incontrerai con la professione.
Lavora su te stesso, prendi dimestichezza con i processi di progetto, con i computi, la contabilità, la sicurezza, trova dei colleghi con cui confrontarti e, se non lo hai già, un mentore cui far riferimento per eventuali intoppi che per forza incontrerai con la professione.
Fatti un giretto su questo blog:
https://architettifreelance.it/
https://architettifreelance.it/
E come lo gestisci un cantiere, anche se solo di interni, se non lo hai mai fatto?
Almeno all'inizio, visto che non hai tempo di fare esperienza in studi tecnici, che comunque il cantiere non te lo fanno vedere proprio, ti consiglierei anche di testare la disponibilità di qualche architetto/ingegnere, di tua conoscenza diretta, e, soprattutto, fidato, che possa affiancarti nei primi cantieri, altrimenti fai guai. A meno che tu non voglia solo progettare, il che vuol dire che il cliente deve pagare due professionisti diversi per qualcosa che potrebbe ottenere da un unico soggetto, e, probabilmente, a costi inferiori (un tecnico che fa entrambe le cose riesce ovviamente a fare un prezzo totale inferiore, nel senso che magari riesce a scontare qualcosa sulla progettazione dal momento che poi si occuperà della D.L.). Va da sè che un tecnico che fa entrambe le cose riesce a gestire anche meglio il lavoro in generale, in quanto modellerà anche la progettazione sulle problematiche reali che dovrà affrontare, e, all'inverso, riuscirà a gestire meglio degli imprevisti che non aveva considerato in progettazione.
Insomma, non è così facile come si può pensare, ma se vuoi farlo, ovviamente, con impegno e costanza, e, come ti hanno già detto, tantissima pazienza, puoi sicuramente riuscirci.
Almeno all'inizio, visto che non hai tempo di fare esperienza in studi tecnici, che comunque il cantiere non te lo fanno vedere proprio, ti consiglierei anche di testare la disponibilità di qualche architetto/ingegnere, di tua conoscenza diretta, e, soprattutto, fidato, che possa affiancarti nei primi cantieri, altrimenti fai guai. A meno che tu non voglia solo progettare, il che vuol dire che il cliente deve pagare due professionisti diversi per qualcosa che potrebbe ottenere da un unico soggetto, e, probabilmente, a costi inferiori (un tecnico che fa entrambe le cose riesce ovviamente a fare un prezzo totale inferiore, nel senso che magari riesce a scontare qualcosa sulla progettazione dal momento che poi si occuperà della D.L.). Va da sè che un tecnico che fa entrambe le cose riesce a gestire anche meglio il lavoro in generale, in quanto modellerà anche la progettazione sulle problematiche reali che dovrà affrontare, e, all'inverso, riuscirà a gestire meglio degli imprevisti che non aveva considerato in progettazione.
Insomma, non è così facile come si può pensare, ma se vuoi farlo, ovviamente, con impegno e costanza, e, come ti hanno già detto, tantissima pazienza, puoi sicuramente riuscirci.
A mio avviso devi mettere piede in uno studio tecnico e imparare il mestiere possibilmente facendoti pagare (questa è la mia regola, mai gratis). Non esistono corsi che tengano. Oppure se hai più contatti con imprese che con professionisti, può andare benissimo anche fare esperienza in un ufficio tecnico di una impresa però qui la parte di progettazione viene meno a favore della pratica di cantiere e di computistica/preventivi. La parte di progettazione richiede una certa pratica e conoscenza dei vari regolamenti, che si acquisiscono per forza di cose lavorando per altri.
Sono assolutamente d’accordo con tutto. Le mie remore partono anzitutto da questo, cioè dalla consapevolezza dei miei limiti. Il vero problema non è che io non voglia fare pratica presso un tecnico più competente, è che non ho mai ricevuto una risposta quando lo cercavo da full-time e gratis, figuriamoci part-time e con un piccolo rimborso spese! Sono davvero amareggiato non solo dalle proposte ridicole che qui trovano pubblicità, ma anche dalla completa mancanza di un qualche riscontro ad una offerta di lavoro con tanto di cv e portfolio.
l'esperienza si può anche in un negozio di hobbistica e materiali edili, non vedo dove sia il problema. L'importante è che ovviamente l'attività che andrai ad affrontare e per la quale vorresti investire (tempo e denaro immagino) non si discosti di molto dall'ambito della tua esperienza pregressa. Ben venga quindi la tua ipotesi iniziale, ci devi solo lavorare sopra perchè ti vedo piuttosto insicuro.
@Ily: sinceramente io non trovo tanta utilità in questo sito da te più volte indicato, solo banalità e luoghi comuni... mah.
Ciao, se non vuoi bruciarti immediatamente devi dare la massima disponibilità di tempo ai lavori in cantiere, impossibile gestirlo se hai degli orari lavorativi rigidi. In un cantiere ti chiamano a qualsiasi ora e devi intervenire tempestivamente non quando hai tempo.
Negli anni selezionerai le ditte e le imprese con cui lavorare e allora la tua presenza potrà essere più sporadica. Seguire un cantiere anche avendo tutti i pomeriggi liberi, ma con l'assoluta impossibilità di avere le mattinate libere è un suicidio
Negli anni selezionerai le ditte e le imprese con cui lavorare e allora la tua presenza potrà essere più sporadica. Seguire un cantiere anche avendo tutti i pomeriggi liberi, ma con l'assoluta impossibilità di avere le mattinate libere è un suicidio