Ma scusate....tutti a prendersela con INARCASSA, ma secondo me sono molto più latitanti gli ordini professionali. Inarcassa si occupa di assistenza ed è normale che si faccia carico di chi si ammala, ma a farsi portavoce delle nostre istanze presso la politica non dovrebbe essere il CNA ? Non dovrebbero essere i nostri rappresentanti a urlare la contraddizione e l'ipocrisia per esempio di lasciare gli studi professionali aperti ? Certo il DPCM si guarda bene dal costringere al fermo gli studi professionali, altrimenti dovrebbero allargare anche a noi il dal bonus dei 600 euro.
Pertanto alle casse dello Stato conviene lasciare gli studi professionali aperti: ma che ci vado a fare a studio se non posso incontrare i clienti, non posso incontrare i fornitori, nè li posso contattare perchè le fabbriche del nord sono ferme, non posso andare sul cantiere, che è fermo da tempo.....però posso mettermi in auto, attraversare la città ed i posti di blocco per andare a studio e farmi delle belle partitelle di solitario al pc o farmi interminabili telefonate con le amiche per sfogare tutto il senso di frustrazione per sentirsi invisibili ed abbandonati una volta di più dopo anni di dilaniante crisi del settore
Danyarch : [post n° 430269]
EMERGENZA CORONAVIRUS E PROFESSIONISTI
sono d'accordo che dovremmo fare qualcosa facendoci sentire dagli ordini....che se non intervengono ora si dimostrano la solita casta perbenista incapace di tutelare una professione sempre più maltrattata e in ogni caso inutili...possono farmi i tutti i corsi di aggiornamento...ma come è possibile che non intervengono mai quando serve?
bravi, io mi associo e me la prendo:
con i poteri forti, con il governo, con l'establishment, con i giornalisti, con i colleghi, con i clienti, con mia moglie, con i figli, con il gatto, con il pesciolino rosso e con questo dannato DPCM che mi impedisce di correre.
E siamo solo alla seconda settimana di clausura, non oso immaginare come starò tra due settimane!
con i poteri forti, con il governo, con l'establishment, con i giornalisti, con i colleghi, con i clienti, con mia moglie, con i figli, con il gatto, con il pesciolino rosso e con questo dannato DPCM che mi impedisce di correre.
E siamo solo alla seconda settimana di clausura, non oso immaginare come starò tra due settimane!
Sto giungendo alla conclusione che gli ordini non contino nulla, ergo non abbiano un reale peso politico, proprio in virtù della loro inutilità. Ad oggi, che voce in capitolo dovrebbero/potrebbero avere delle istituzioni che sono percepite, giustamente, alla stregua di un circolo più o meno elitario? Gli ordini non spostano voti o capitali appetibili per la politica, sono creature burocratiche fini a sé stesse o tuttalpiù volte alla tutela del cliente e della professione, non del professionista.
Non scordiamoci, poi, che gli ordini sono costituiti e rappresentati dagli stessi iscritti. E gli iscritti sono di tipologia "variegata" al punto tale da far fronte comune solo a parole.
Negli ordini ci stanno i pesci grossi, che per rimanere tali, devono far fuori i pesci piccoli, altrimenti rischiano di dimagrire o morire di stenti. I pesci piccoli, non potendo combattere i grossi, optano per acccontentarsi di mangiare i reflui fognari oppure per il cannibalismo, nel tentativo di diventare pesci medi o di restare pesci vivi con qualcosa da mettere sotto ai denti. In un simile scenario, all'atto pratico, non è nell'interesse di nessuno allearsi col nemico per un bene comune. Purtroppo a molti sfugge che il nemico comune potrebbe non essere il suo simile, ma il pescatore di professione che alla fine, mangia tutti, pesci grandi, piccoli e medi.
Non scordiamoci, poi, che gli ordini sono costituiti e rappresentati dagli stessi iscritti. E gli iscritti sono di tipologia "variegata" al punto tale da far fronte comune solo a parole.
Negli ordini ci stanno i pesci grossi, che per rimanere tali, devono far fuori i pesci piccoli, altrimenti rischiano di dimagrire o morire di stenti. I pesci piccoli, non potendo combattere i grossi, optano per acccontentarsi di mangiare i reflui fognari oppure per il cannibalismo, nel tentativo di diventare pesci medi o di restare pesci vivi con qualcosa da mettere sotto ai denti. In un simile scenario, all'atto pratico, non è nell'interesse di nessuno allearsi col nemico per un bene comune. Purtroppo a molti sfugge che il nemico comune potrebbe non essere il suo simile, ma il pescatore di professione che alla fine, mangia tutti, pesci grandi, piccoli e medi.
@ponteggi
Pensa che c'è chi sta peggio. Ad esempio i tecnici di Codogno, che usciti da una quarantena, si sono ritrovati in una quarantena più grande.
Pensa che c'è chi sta peggio. Ad esempio i tecnici di Codogno, che usciti da una quarantena, si sono ritrovati in una quarantena più grande.
Gli Ordini, così come il CNA, non sono e non sono mai stati Enti a difesa e tutela degli iscritti, non sono il nostro sindacato. Per questo, in teoria, esistono appunto i sindacati.
Gli Ordini sono, in sintesi, istituzioni deputate dallo Stato a tenere gli albi aggiornati, a garantire la professionalità degli iscritti, a svolgere azioni disciplinari (deontologia), a segnalare abusi alla magistratura per la tutela della professione, per la partecipazione alle commissioni degli esami di Stato.
Insomma, gli Ordini servono a tutelare in definitiva i clienti e non gli stessi iscritti, e a fornire allo Stato strumenti utili al controllo disciplinare dei professionisti iscritti.
Se poi gli Ordini e il CNA, in qualità di rappresentanti dei professionisti, vengono chiamati a portare le nostre istanze presso i tavoli istituzionali, stanno svolgendo un servizio utile e meritorio in qualità di rappresentanti della professione, ma non una funzione essenziale per il loro Statuto.
Ad esempio ultimamente il CNA si è battuto, partecipando al tavolo ministeriale con la rete delle professioni tecniche, per aprire i concorsi di progettazione a tutti gli iscritti, anche a quelli senza fatturati importanti alle spalle, riuscendo nell'intento; questo è stato uno dei pochi momenti di tutela della nostra professione negli ultimi anni.
Gli Ordini sono, in sintesi, istituzioni deputate dallo Stato a tenere gli albi aggiornati, a garantire la professionalità degli iscritti, a svolgere azioni disciplinari (deontologia), a segnalare abusi alla magistratura per la tutela della professione, per la partecipazione alle commissioni degli esami di Stato.
Insomma, gli Ordini servono a tutelare in definitiva i clienti e non gli stessi iscritti, e a fornire allo Stato strumenti utili al controllo disciplinare dei professionisti iscritti.
Se poi gli Ordini e il CNA, in qualità di rappresentanti dei professionisti, vengono chiamati a portare le nostre istanze presso i tavoli istituzionali, stanno svolgendo un servizio utile e meritorio in qualità di rappresentanti della professione, ma non una funzione essenziale per il loro Statuto.
Ad esempio ultimamente il CNA si è battuto, partecipando al tavolo ministeriale con la rete delle professioni tecniche, per aprire i concorsi di progettazione a tutti gli iscritti, anche a quelli senza fatturati importanti alle spalle, riuscendo nell'intento; questo è stato uno dei pochi momenti di tutela della nostra professione negli ultimi anni.
bravo Paolo! Finalmente qualcuno che ha capito a cosa servono gli ordini professionali. Perché qui pare che l'origine di tutti i nostri problemi siano da far risalire rispettivamente all'ordine e ad inarcassa solo perché ti chiedono di pagare i (giusti) contributi: ho notato infatti col tempo frequentando questo forum, che le polemiche nei confronti dei due enti si acutizzano man mano che si avvicinano le scadenze dei relativi tributi.
Mettetevi l'anima in pace la colpa non è dei suddetti, ma è dovuta soprattutto al fatto che siamo in piena crisi economica da ormai più di dieci anni e continuiamo incessantemente ad accumulare debito pubblico da più di venti, a questo si aggiunga il fatto che molti di noi pur di poter raccontare a mamma e papino che lavorano in uno studio importante sono disposti ad accettare stipendi da fame e la frittata è fatta.
Ps. stasera ho tirato lo sturalavandini al gatto è l'ho colpito in testa!.... Ho rischiato il linciaggio da parte delle mie figlie, penso che se continuiamo con questa quarantena verrò cacciato di casa
Mettetevi l'anima in pace la colpa non è dei suddetti, ma è dovuta soprattutto al fatto che siamo in piena crisi economica da ormai più di dieci anni e continuiamo incessantemente ad accumulare debito pubblico da più di venti, a questo si aggiunga il fatto che molti di noi pur di poter raccontare a mamma e papino che lavorano in uno studio importante sono disposti ad accettare stipendi da fame e la frittata è fatta.
Ps. stasera ho tirato lo sturalavandini al gatto è l'ho colpito in testa!.... Ho rischiato il linciaggio da parte delle mie figlie, penso che se continuiamo con questa quarantena verrò cacciato di casa
Con parole ed argomentazioni diverse, in tema di ordini, credo di aver espresso un concetto finale simile a quello di Paolo. Rimane però un aspetto non trascurabile, crisi preesistente o nuova crisi che sia, viviamo in uno stato sociale, il welfare dovrebbe essere integrale e democratico per tutte le categorie di cittadini. Non voglio entrare nel merito di chi sia la colpa e chi dovrebbe occuparsi di noi, ma è palese che esistano categorie di lavoratori discriminate, soprattutto in tema di aiuti/sussidi nei frangenti di emergenza, mentre altre, talvolta patologicamente compromesse ed economicamente insostenibili, risultano addirittura perennemente sovvenzionate.
in linea generale sono d'accordo con ponteggi e paolo, considero poi questa "moda" di cercare il colpevole non solo inutile ma anche pericolosa. Però se l'ordine deve garantire la professionalità degli iscritti, dovrebbe anche verificare/garantire che ci siano le condizioni per lavorare con professionalità. In questo momento sarebbe già importante un'informazione più chiara...
Gli ordini professionali operano (dovrebbero operare) in termini di tutela della professione, cosa che evidentemente non funziona solamente in uscita verso il committente, ma anche verso il professionista. Questo significa che è compito degli ordini tanto vigiliare sull'operato dei professionisti quanto portare le istanze della professione (e quindi dei professionisti) verso le istituzioni. Il CNAPPC infatti il 13 Marzo ha scritto a Conte rispetto all'emergenza, cosa di pochissimo conto ma che fa capire come in realtà il trait d'union tra istanze della professione e istituzioni non spetta ai sindacati (i sindacati caxxo, cioè meglio la caritas) ma agli ordini nazionali.
In questo contesto quindi non si tratta di prendersela con qualcuno o cercare il capro espiatorio del momento, ma rilevare quanto l'azione degli ordini sia efficacie nella tutela della professione nel suo insieme. Che gli ordini chiedano la quota annuale ed inarcassa i contributi è sacarosanto, gli si chiede solamente di fare il proprio lavoro e far valere, quando ve ne è evidentemente bisogno, il proprio peso nelle sedi e nei termini più opportuni svolgendo il compito che gli è assegnato e cioè la tutela della professione.
In questo momento Ordini e Cassa non stanno tutelando la professione e lo si vede dal fatto che continuano ad implementare misure da palese presa per il culo tipo i cantieri fermi per decreto e gli studi professionali aperti. Non notate la leggerissima contraddizione e l'assoluto nosense di tutto questo?
Siete contenti che gli ordini non proferiscano parola su questo?
L'ordine di Roma oggi per non saper nè leggere nè scrivere ha copia incollato i contenuti del "decreto cura italia" in pillole così ad minchiam. Cioè il decreto cura italia in pillole. IL DECRETO CURA ITALIA IN PILLOLE. Dai su.
Mi vergogno per loro ma sul piano umano prima che su quello professionale, mi repelle l'assoluto disinteresse e l'assenza di qualsiasi tipo di empatia e vicinanza, concreta, agli iscritti in difficoltà che sono chiamati a rappresentare e tutelare in nome della professione. Sono inabili a fare la differenza e sono in pieno comfort nella loro mediocrità cosa del tutto inconcepibile ed inaccettabile.
In questo contesto quindi non si tratta di prendersela con qualcuno o cercare il capro espiatorio del momento, ma rilevare quanto l'azione degli ordini sia efficacie nella tutela della professione nel suo insieme. Che gli ordini chiedano la quota annuale ed inarcassa i contributi è sacarosanto, gli si chiede solamente di fare il proprio lavoro e far valere, quando ve ne è evidentemente bisogno, il proprio peso nelle sedi e nei termini più opportuni svolgendo il compito che gli è assegnato e cioè la tutela della professione.
In questo momento Ordini e Cassa non stanno tutelando la professione e lo si vede dal fatto che continuano ad implementare misure da palese presa per il culo tipo i cantieri fermi per decreto e gli studi professionali aperti. Non notate la leggerissima contraddizione e l'assoluto nosense di tutto questo?
Siete contenti che gli ordini non proferiscano parola su questo?
L'ordine di Roma oggi per non saper nè leggere nè scrivere ha copia incollato i contenuti del "decreto cura italia" in pillole così ad minchiam. Cioè il decreto cura italia in pillole. IL DECRETO CURA ITALIA IN PILLOLE. Dai su.
Mi vergogno per loro ma sul piano umano prima che su quello professionale, mi repelle l'assoluto disinteresse e l'assenza di qualsiasi tipo di empatia e vicinanza, concreta, agli iscritti in difficoltà che sono chiamati a rappresentare e tutelare in nome della professione. Sono inabili a fare la differenza e sono in pieno comfort nella loro mediocrità cosa del tutto inconcepibile ed inaccettabile.
Scusate l'off topic, ma:
ponteggi, cosa ci facevi con lo sturalavandini in mano? Non dirmi che si è otturato anche a te? (Uno dei tanti inconvenienti che stanno movimentando la mia quarantena).
ponteggi, cosa ci facevi con lo sturalavandini in mano? Non dirmi che si è otturato anche a te? (Uno dei tanti inconvenienti che stanno movimentando la mia quarantena).
si desnip, mentre ero intento a sturare quello comincia a graffiare alla porta e miagolare perché voleva entrare. Io non li sopporto quando fanno così
@Ponteggi quella è la natura del gatto, quando una porta è chiusa deve essere aperta subito, immediatamente!!!! Comunque meglio voi che sturate lavandini di me che aspetto l'esito del tampone di mio padre all'ospedale con polmonite, io in quarantena in camera mia perchè l'altro giorno avevo febbre e devo stare lontana da mia madre che è l'unica che non ha sintomi.
Poi ci lamentiamo che non contiamo un cazzo (perdonate il francesisimo), anche quando si parla di roba seria si finisce a parlare di gatti colpiti da sturalavandini che si interessante, simpaticissimo, da scompisciarsi ah ah ah (in reltà no ma vabbè)...io boh, forse ci meritiamo tutto questo, in fondo....
FranzArch... e rilassati, che altrimenti c'è da uscire pazzi! Non so se hai letto il commento di eli71 (a cui va il mio abbraccio). Quella sì che è roba seria.
forza eli!!
I francesi adesso dicono continuamente "Bon courage". Quelli del nostro cantiere là li abbiamo sentiti ed era tutto un bon courage, bon courage......
Bon courage!
I francesi adesso dicono continuamente "Bon courage". Quelli del nostro cantiere là li abbiamo sentiti ed era tutto un bon courage, bon courage......
Bon courage!
Grazie @fulser e @desnip! Oggi è arrivato l'esito del tampone di mio padre ed è positivo, probabimente lo sono anch'io ma fanno solo un tampone per famiglia. Voglio vedere come caspita faccio a dimostrarlo per avere l'indennizzo di Inarcassa.......
Grazie @fulser e @desnip! Oggi è arrivato l'esito del tampone di mio padre ed è positivo, probabimente lo sono anch'io ma fanno solo un tampone per famiglia. Voglio vedere come caspita faccio a dimostrarlo per avere l'indennizzo di Inarcassa.......
Bene... e come mai l'ultima mail di Inarcassa arrivata stamattina non ne fa il minimo accenno?
perchè le news di inarcassa arrivano sempre in ritardo desnip. Ora questa arriverà sotto forma de news minimo tra due settimane.
Piuttosto sarei curioso di capire in base a cosa verrà fatto il conteggio del -33%: sul fatturato o sugli incassi effettivi?
Teniamoci informati.... grazie unfor!
Piuttosto sarei curioso di capire in base a cosa verrà fatto il conteggio del -33%: sul fatturato o sugli incassi effettivi?
Teniamoci informati.... grazie unfor!
Da quel che ho letto nel link di unfor la procedura dovrebbe partire il primo aprile, con "priorità" in ordine di richiesta (!). Quindi, farcelo sapere tra due o tre settimane non sarebbe proprio il caso.
Manca la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Fino ad allora è poco probabile che Inarcassa si sbilanci in comunicazioni definitive. A pubblicazione del decreto avvenuta, dovrebbero immediatamente rendere disponibile procedura e modulistica per inoltrare richiesta.
Copioincollo brutalmente, vedasi ultima frase.
Informiamo gli iscritti che Inarcassa, in attesa della pubblicazione del Decreto attuativo del DL 18/2020 - che prevede l’indennità una tantum di 600 euro a favore dei liberi professionisti - renderà disponibile il modulo di domanda a partire dal 1° di aprile che l’iscritto potrà presentare esclusivamente nell’area riservata di Inarcassa On Line. Ciò al fine di facilitare la presentazione delle richieste qualora venissero confermati gli stringenti termini ad oggi resi noti.
Il Decreto - per quanto sinora anticipato - dispone che siano ammissibili le istanze presentate:
tra il 1° ed il 30 aprile 2020;
dai professionisti in regola con gli obblighi contributivi per l’anno 2019 e non titolari di pensione;
con reddito complessivo percepito nell’anno di imposta 2018 non superiore a 35.000 euro;
le domande potranno essere presentate anche da coloro che abbiano percepito nell’anno di imposta 2018 un reddito complessivo compreso tra 35.000 euro e 50.000 euro a condizione di aver chiuso la partita IVA dal 23 febbraio al 31 marzo 2020 o di aver subito una riduzione di almeno un terzo del reddito nel primo trimestre 2020 rispetto al primo trimetre 2019.
Secondo quanto annunciato dai Ministeri del Lavoro e dell’Economia, le indennità verranno erogate agli iscritti seguendo l’ordine cronologico di presentazione, all’esito della verifica del possesso dei requisiti.
Informiamo gli iscritti che Inarcassa, in attesa della pubblicazione del Decreto attuativo del DL 18/2020 - che prevede l’indennità una tantum di 600 euro a favore dei liberi professionisti - renderà disponibile il modulo di domanda a partire dal 1° di aprile che l’iscritto potrà presentare esclusivamente nell’area riservata di Inarcassa On Line. Ciò al fine di facilitare la presentazione delle richieste qualora venissero confermati gli stringenti termini ad oggi resi noti.
Il Decreto - per quanto sinora anticipato - dispone che siano ammissibili le istanze presentate:
tra il 1° ed il 30 aprile 2020;
dai professionisti in regola con gli obblighi contributivi per l’anno 2019 e non titolari di pensione;
con reddito complessivo percepito nell’anno di imposta 2018 non superiore a 35.000 euro;
le domande potranno essere presentate anche da coloro che abbiano percepito nell’anno di imposta 2018 un reddito complessivo compreso tra 35.000 euro e 50.000 euro a condizione di aver chiuso la partita IVA dal 23 febbraio al 31 marzo 2020 o di aver subito una riduzione di almeno un terzo del reddito nel primo trimestre 2020 rispetto al primo trimetre 2019.
Secondo quanto annunciato dai Ministeri del Lavoro e dell’Economia, le indennità verranno erogate agli iscritti seguendo l’ordine cronologico di presentazione, all’esito della verifica del possesso dei requisiti.
ah, sul sito inarcassa!
I conteggi quindi si fanno sull'anno d'imposta 2018, mentre l'eventuale riduzione di 1/3 si calcola fra il 1 trim 2019 e il 1 trim 2020, ho capito bene?
I conteggi quindi si fanno sull'anno d'imposta 2018, mentre l'eventuale riduzione di 1/3 si calcola fra il 1 trim 2019 e il 1 trim 2020, ho capito bene?
Non sarà un click day, ma sarà un click day. Sarebbe stato scandaloso se avessero dichiarato apertamente di cosa si trattava, mentre così è più elegante.
Sistema tipicamente italiano. Mi ricorda tanto il finanziamento ai partiti, che è stato tolto salvo venire comunque erogato con il nome di "contributo".
Di fatto, chi prima arriva meglio alloggia (compresi tutti i dubbi che lascia il sistema in tema di trasparenza e democraticità). Era ovvio finisse in questo modo, avendo stanziato 200 milioni di € a fronte di oltre 430 milioni di € teorici occorrenti per soddisfare gli aventi diritto.
Sistema tipicamente italiano. Mi ricorda tanto il finanziamento ai partiti, che è stato tolto salvo venire comunque erogato con il nome di "contributo".
Di fatto, chi prima arriva meglio alloggia (compresi tutti i dubbi che lascia il sistema in tema di trasparenza e democraticità). Era ovvio finisse in questo modo, avendo stanziato 200 milioni di € a fronte di oltre 430 milioni di € teorici occorrenti per soddisfare gli aventi diritto.
e poi le indennità vengono erogate dopo verifica delle dichiarazioni...
penso a chi ha fatturato tra 35 e 50 mila che deve anche quindi dimostrare di avere avuto il famoso calo del 33%, non si capisce bene su che basi, perchè non lo dicono.
quindi uno potrebbe fare richiesta, ma questa potrebbe essere rifiutata?
Prevedo per domani un blocco totale del sito di inarcassa on line.
penso a chi ha fatturato tra 35 e 50 mila che deve anche quindi dimostrare di avere avuto il famoso calo del 33%, non si capisce bene su che basi, perchè non lo dicono.
quindi uno potrebbe fare richiesta, ma questa potrebbe essere rifiutata?
Prevedo per domani un blocco totale del sito di inarcassa on line.
@unfor
nessuna illusione, anzi, ho da sempre sottolineato l'insufficienza dello stanziamento per gli ordinistici (tutti, non solo gli architetti). Si legge di 21 categorie professionali per un totale di circa 2,3 milioni di lavoratori. Stando alle stime da 700.000 ad 800.000 dovrebbero essere quelli cui spetta il sussidio. Prendendo per buoni i numeri che circolano, i conti sono semplicissimi. Con buona probabilità, rimarrà esclusa oltre la metà degli aventi diritto ai fantomatici 600 €.
nessuna illusione, anzi, ho da sempre sottolineato l'insufficienza dello stanziamento per gli ordinistici (tutti, non solo gli architetti). Si legge di 21 categorie professionali per un totale di circa 2,3 milioni di lavoratori. Stando alle stime da 700.000 ad 800.000 dovrebbero essere quelli cui spetta il sussidio. Prendendo per buoni i numeri che circolano, i conti sono semplicissimi. Con buona probabilità, rimarrà esclusa oltre la metà degli aventi diritto ai fantomatici 600 €.
@archifish
Stando a quanto scrive Inarcassa, cioè che "avrà cura di non escludere alcun professionista avente diritto", voglio sperare che dove non arrivi lo Stato queste risorse le metta lei.
Stando a quanto scrive Inarcassa, cioè che "avrà cura di non escludere alcun professionista avente diritto", voglio sperare che dove non arrivi lo Stato queste risorse le metta lei.
Il sito Inarcassa è irragiungibile da stamattina... ma avete visto cosa è successo con inps??? Gente che è entrata e ha avuto accesso agli account di altre persone... roba da matti!
@desnip
Non conosco precisamente cosa è successo all'inps, ma so che alcuni professionisti (es. commercialisti) hanno le credenziali di accesso di alcuni propri clienti, per svolgere le procedure per loro conto. Così mi ha rivelato anche la mia commercialista, quando stamattina ci siamo messaggiati sull'impossibilità di procedure alle richieste telematiche.
Comunque io ero riuscito ad entrare nell'area riservata, ma quando ho cliccato su "Domande" è rimasto un minuto a caricare e poi mi ha buttato fuori....
Non conosco precisamente cosa è successo all'inps, ma so che alcuni professionisti (es. commercialisti) hanno le credenziali di accesso di alcuni propri clienti, per svolgere le procedure per loro conto. Così mi ha rivelato anche la mia commercialista, quando stamattina ci siamo messaggiati sull'impossibilità di procedure alle richieste telematiche.
Comunque io ero riuscito ad entrare nell'area riservata, ma quando ho cliccato su "Domande" è rimasto un minuto a caricare e poi mi ha buttato fuori....
A inarcassa sono riuscita ad accedere stamattina e inoltrare la richiesta, ma ora non riesco più a entrare per scaricare la ricevuta da Inarbox. Un delegato mi ha detto che se non arriva quella, la domanda non è valida e bisogna rifarla...
@desnip
Se non arriva la ricevuta di protocollo, ma in home page lo stato della richiesta risulta "Inviato", non c'è modo di ripetere la procedura, te lo impedisce perchè l'hai già inoltrata (provare per credere).
Il delegato con cui hai parlato, ha le idee chiare tanto quanto noi, forse meno. Oppure, cosa molto probabile, in Inarcassa non hanno ancora idea di come gestire la cosa, ergo ognuno si inventa possibili risposte al problema.
Se non arriva la ricevuta di protocollo, ma in home page lo stato della richiesta risulta "Inviato", non c'è modo di ripetere la procedura, te lo impedisce perchè l'hai già inoltrata (provare per credere).
Il delegato con cui hai parlato, ha le idee chiare tanto quanto noi, forse meno. Oppure, cosa molto probabile, in Inarcassa non hanno ancora idea di come gestire la cosa, ergo ognuno si inventa possibili risposte al problema.
a me la ricevuta è arrivata dopo un giorno.
Se provavo a rifare la domanda mi diceva che l'avevo già inviata.
Se provavo a rifare la domanda mi diceva che l'avevo già inviata.
come gg mi è arrivata la ricevuta stamattina
ponteggi, se a te non è arrivata dopo due giorni, vuol dire che sei tra quelli che hanno intasato il sito il primo giorno, impedendoci di entrare? ;-)
ponteggi, se a te non è arrivata dopo due giorni, vuol dire che sei tra quelli che hanno intasato il sito il primo giorno, impedendoci di entrare? ;-)
Strano, anch'io ho provato alle 20... Mah, l'importante è che il giorno dopo si è liberato.