tin87 : [post n° 439680]
Compenso giusto?
Ciao a tutti. Lavoro da 5 anni ormai, ho 32 anni, e percepisco nello studio attuale dove collaboro 1.600 euro lordi mensili: secondo voi è giusto come compenso? Sono ancora nei primi cinque anni di inarcassa...
Dipende dalle tue capacità e da cosa ti fanno fare (che responsabilità hai? disegni e basta?) Hai lavori tuoi esterni?
dipende da quante ore lavori e se fai solo la caddista. un contro è prendere 1600 lordi per lavorare 60 ore a settimana anche facendo solo la caddista, un conto è prendere la stessa cifra per avere piena autonomia decisionale e operativa da professionista senza manco un onore e subendo solo gli oneri del dipendente.
poi dipende se ti pagano le ferie e i giorni di malattia.
se prendi quella cifra per fare solo la caddista, lavori 40 ore a settimana pulite, ti pagano 12 mensilità, ti pagano anche se sei malata e quando lo studio è chiuso, è un compenso equo.
che poi ti vada stretta la situazione, il contratto sia da finta partita iva sono altri discorsi: non ci è data sapere la situazione specifica.
io prendevo 1200 lordi per stare fino alle 23, se ero malata mi decurtavano le ore, se avevo una visita medica idem e mi facevano scenate, venivo mollata da sola a gestire pratiche e parti di progetto. ho resistito finchè ho avuto cose da imparare e la mia dignità ha retto, quando mi hanno lanciato addosso un portapenne col suo contenuto ho salutato tutti perchè non valeva più la pena andare a dormire ogni sera piangendo e alzarmi ogni mattina piangendo all'idea di dover andare in ufficio dove la normalità era tensione, urla e spiate tra colleghi
poi dipende se ti pagano le ferie e i giorni di malattia.
se prendi quella cifra per fare solo la caddista, lavori 40 ore a settimana pulite, ti pagano 12 mensilità, ti pagano anche se sei malata e quando lo studio è chiuso, è un compenso equo.
che poi ti vada stretta la situazione, il contratto sia da finta partita iva sono altri discorsi: non ci è data sapere la situazione specifica.
io prendevo 1200 lordi per stare fino alle 23, se ero malata mi decurtavano le ore, se avevo una visita medica idem e mi facevano scenate, venivo mollata da sola a gestire pratiche e parti di progetto. ho resistito finchè ho avuto cose da imparare e la mia dignità ha retto, quando mi hanno lanciato addosso un portapenne col suo contenuto ho salutato tutti perchè non valeva più la pena andare a dormire ogni sera piangendo e alzarmi ogni mattina piangendo all'idea di dover andare in ufficio dove la normalità era tensione, urla e spiate tra colleghi
Io ho un amico diplomato che "disegna e basta" componenti meccanici con Solid Works (in azienda), con tanti anni di esperienza però, e prende 2400 netti x 13 mesi (o 14) e contratto a tempo indeterminato. Un altro disegna ascensori, assunto, penso tranquillamente sui 2000 NETTI o 1800 sicuro. CAM al posto di CAD, quando una lettera fa la differenza...
Ciao,
in teoria sono pochi (dando per scontato che tu faccia 40-45 ore settimanali), in pratica nel malsano mondo dei giovani architetti collaboratori con p.iva purtroppo è la prassi, 2000€ più 2000€ meno. Esaurire i 5 anni agevolati di inarcassa e passare dal 5 al 15% di tassazione sono due mazzate economiche non da poco, quindi consiglio di darti degli obiettivi a breve-medio termine, sia economici che di carriera futura. Raramente fare il solo collaboratore con p.iva è sostenibile sul lungo periodo o dà sbocchi diretti interessanti. In bocca al lupo
in teoria sono pochi (dando per scontato che tu faccia 40-45 ore settimanali), in pratica nel malsano mondo dei giovani architetti collaboratori con p.iva purtroppo è la prassi, 2000€ più 2000€ meno. Esaurire i 5 anni agevolati di inarcassa e passare dal 5 al 15% di tassazione sono due mazzate economiche non da poco, quindi consiglio di darti degli obiettivi a breve-medio termine, sia economici che di carriera futura. Raramente fare il solo collaboratore con p.iva è sostenibile sul lungo periodo o dà sbocchi diretti interessanti. In bocca al lupo
Se i 1600 € sono netti, al mese, da dipendente regolarmente assunto, sono un buono stipendio.
Se parliamo di 1600 € fatturati da una "finta partita IVA" siamo messi molto male.
Ho fatto e rifatto i conti decine di volte. Un professionista abilitato, ergo con ordine professionale, assicurazione, tasse e contributi a proprio carico, senza ferie, malattia, tredicesima (e quattordicesima) retribuite, il minimo sindacale per sopravvivere (male) sono 2000 € al mese. Considerando che da questi ultimi devono essere ulteriormente scorporate le spese per eventuale trasferta, restano, circa 1100 € o 1200 € (in regime forfetario), cifra che potrebbe salire di qualche centinaio di euro (100 o 200) se non parliamo di professionista abilitato, ma di semplice "disegnatore" che magari va al lavoro a piedi.
A conti fatti, un architetto, con firma, finto dipendente, con un'altrettanto finto rapporto libero-professionale full time, per eguagliare il compenso annuo di un operaio di medio livello (o i fantomatici 1600 €/mese), non dovrebbe scendere sotto ai 2500 € mensili fatturati, fermo restando che dovrebbero essere garantiti anche in caso di malattia, chiusura per ferie, ecc.
Se parliamo di 1600 € fatturati da una "finta partita IVA" siamo messi molto male.
Ho fatto e rifatto i conti decine di volte. Un professionista abilitato, ergo con ordine professionale, assicurazione, tasse e contributi a proprio carico, senza ferie, malattia, tredicesima (e quattordicesima) retribuite, il minimo sindacale per sopravvivere (male) sono 2000 € al mese. Considerando che da questi ultimi devono essere ulteriormente scorporate le spese per eventuale trasferta, restano, circa 1100 € o 1200 € (in regime forfetario), cifra che potrebbe salire di qualche centinaio di euro (100 o 200) se non parliamo di professionista abilitato, ma di semplice "disegnatore" che magari va al lavoro a piedi.
A conti fatti, un architetto, con firma, finto dipendente, con un'altrettanto finto rapporto libero-professionale full time, per eguagliare il compenso annuo di un operaio di medio livello (o i fantomatici 1600 €/mese), non dovrebbe scendere sotto ai 2500 € mensili fatturati, fermo restando che dovrebbero essere garantiti anche in caso di malattia, chiusura per ferie, ecc.
non esiste un compenso giusto, ma un compenso in funzione di quello che fai e soprattutto di quanta gente c'è sul mercato disponibile a fare quello che fai tu...
Aggiungerei anche un "purtroppo" alla fine, ma questi sono altri tempi e parlare di queste cose sarebbe anacronistico.
Aggiungerei anche un "purtroppo" alla fine, ma questi sono altri tempi e parlare di queste cose sarebbe anacronistico.
@ponteggiroma
La prima parte del tuo intervento è qualcosa di molto simile a quanto mi sono sentito dire, in fase di "contrattazione", da un committente che riteneva esosa una mia parcella (già scontata, rispetto al teorico, di circa un 40%).
Secondo questo "luminare" (strozzino), oggigiorno non ci si può far pagare in base a quanto vale il lavoro, ma in base a quanto sono disposti a spendere i clienti, perchè qualcuno che eroga la stessa prestazione al posto tuo, al prezzo imposto dalla committenza, lo si trova sempre.
Ovvero, pur di restare sul mercato e far "girare il sistema", bisogna accontentarsi, talvolta, di lavorare, non necessariamente di guadagnare. E non solo, è pure indispensabile accettare la contrattazione sul prezzo perchè, diversamente, potrebbe succedere che il committente, se non trova nessuno disposto a svendersi, rinunci a procedere coi lavori o l'incarico e quindi non "gode" nessuno (altri concetti espressi dal suddetto "economista").
Fermo restando che sono consapevole trattarsi della realtà in molti contesti, persisto nella mia convinzione di non accettare tale concetto. Lasciare che a fare il prezzo sia il committente è deleterio, (quest'ultimo difficilmente sarà obbiettivo per ovvie questioni di interessi personali) ed ha innescato la spirale depressiva dei compensi in cui sprofondiamo da anni. A questo meccanismo possiamo opporci (per la concorrenza sleale è più complesso), dopotutto lavorare in pareggio o in perdita equivale a non lavorare, ma portandosi appresso tutte le responsabilità del nostro mestiere. A questo punto, molto meglio inviare il CV alla GDO per fare il cassiere o ad FCA per andare a montare la guarnizione della portiera anteriore destra della Panda.
La prima parte del tuo intervento è qualcosa di molto simile a quanto mi sono sentito dire, in fase di "contrattazione", da un committente che riteneva esosa una mia parcella (già scontata, rispetto al teorico, di circa un 40%).
Secondo questo "luminare" (strozzino), oggigiorno non ci si può far pagare in base a quanto vale il lavoro, ma in base a quanto sono disposti a spendere i clienti, perchè qualcuno che eroga la stessa prestazione al posto tuo, al prezzo imposto dalla committenza, lo si trova sempre.
Ovvero, pur di restare sul mercato e far "girare il sistema", bisogna accontentarsi, talvolta, di lavorare, non necessariamente di guadagnare. E non solo, è pure indispensabile accettare la contrattazione sul prezzo perchè, diversamente, potrebbe succedere che il committente, se non trova nessuno disposto a svendersi, rinunci a procedere coi lavori o l'incarico e quindi non "gode" nessuno (altri concetti espressi dal suddetto "economista").
Fermo restando che sono consapevole trattarsi della realtà in molti contesti, persisto nella mia convinzione di non accettare tale concetto. Lasciare che a fare il prezzo sia il committente è deleterio, (quest'ultimo difficilmente sarà obbiettivo per ovvie questioni di interessi personali) ed ha innescato la spirale depressiva dei compensi in cui sprofondiamo da anni. A questo meccanismo possiamo opporci (per la concorrenza sleale è più complesso), dopotutto lavorare in pareggio o in perdita equivale a non lavorare, ma portandosi appresso tutte le responsabilità del nostro mestiere. A questo punto, molto meglio inviare il CV alla GDO per fare il cassiere o ad FCA per andare a montare la guarnizione della portiera anteriore destra della Panda.
Leggo su internet che lo stipendio medio di un bim specialist è circa 43 k annui. Mi domando allora sulla base di quali dati viene fuori questa cifra, visto che io ma anche i miei simili viaggiamo sui 1600-1800 mensili che fanno all'anno tra i 19 k e i 22 k...
Essere bim specialist è ben diverso che essere semplici disegnatori.
Uno può avere tre mega lauree ultra specialistiche, ma se fa le pulizie il compenso sarà relativo a quello che fa.
Se non entri nel dettaglio è impossibile dire se è equo
Uno può avere tre mega lauree ultra specialistiche, ma se fa le pulizie il compenso sarà relativo a quello che fa.
Se non entri nel dettaglio è impossibile dire se è equo
Devo dire che secondo me molti abusano della definizione di bim specialist, anche se il saper usare bene un software dovrebbe bastare, ma servirebbe anche la certificazione ufficiale...
Sai anche quale datore di lavoro paga un bim specialist 43k? Lo chiedo seriamente, senza sarcasmo: imprese, società immobiliari, produttori di componenti edili, società di progettazione? E' un tema che mi incuriosisce, ma mi chiedo anche per quanto tempo la qualifica di bim specialist sarà un valore aggiunto e quando diventerà un requisito standard. Presumo che chi si laurea oggi o nel prossimo futuro sia naturalmente orientato al bim e che pertanto in 5-10 anni il mercato si saturerà anche di questa figura.
1.600,00€ lordi come attività di disegnatore non è male.....se il tuo ruolo si ferma lì e sei all'inizio.
Non firmi e non hai alcuna responsabilità, se non quella diretta di svolgere con diligenza il tuo lavoro.
Non firmi e non hai alcuna responsabilità, se non quella diretta di svolgere con diligenza il tuo lavoro.