Anna95 : [post n° 448093]
Bar takeaway e barriere architettoniche
Ciao a tutti, devo preparare una CILA per una manutenzione straordinaria in un edificio che diventerà un bar take-away e ho un dubbio riguardo alle disposizioni per le barriere architettoniche. Le normative dicono che negli esercizi pubblici o privati aperti al pubblico devo rendere almeno visitabile il posto (quindi accesso a wc e spazio pertinenziale), ma un bar take-away dove il cliente entra solo a ordinare e pagare e il wc sarebbe in questo caso posto nel retro dove si trova il deposito, devo comunque considerarlo come un bar normale dove la gente consuma e si siede? E anche per una semplice CILA?
In Lombardia gli artigiani alimentari (take away) privi di somministrazione anche non assistita (cioè senza tavoli) non sono soggetti ad accessibilità.
Tu però parli di bar cioè di pubblico esercizio che è una cosa diversa, e la legge regionale 6/89 impone l'adeguamento all'accessibilità se si fanno interventi superiori alla MS (quindi bagno e anche riduzione di dislivelli di accesso se superiori a 2.5 cm) mentre il dm 236/89 lo impone dalla ristrutturazione in su.
Non so in che regione sei, prima di fare pasticci passa all'ufficio tecnico onde evitare che poi il tuo cliente quando presenta la scia commerciale al suap si trovi una sospensione dell'attività e tu un ripescaggio della cila perché inefficace.
Poi ci possono essere regolarmenti comunali che danno delle prescrizioni ancora più restrittive.
Attenzione a capire bene cosa vuole fare il cliente: pubblico esercizio (bar) o artigiano alimentare? Le attività non vanno confuse
Tu però parli di bar cioè di pubblico esercizio che è una cosa diversa, e la legge regionale 6/89 impone l'adeguamento all'accessibilità se si fanno interventi superiori alla MS (quindi bagno e anche riduzione di dislivelli di accesso se superiori a 2.5 cm) mentre il dm 236/89 lo impone dalla ristrutturazione in su.
Non so in che regione sei, prima di fare pasticci passa all'ufficio tecnico onde evitare che poi il tuo cliente quando presenta la scia commerciale al suap si trovi una sospensione dell'attività e tu un ripescaggio della cila perché inefficace.
Poi ci possono essere regolarmenti comunali che danno delle prescrizioni ancora più restrittive.
Attenzione a capire bene cosa vuole fare il cliente: pubblico esercizio (bar) o artigiano alimentare? Le attività non vanno confuse
Mi trovo in Piemonte, studiando bene le volontà del cliente e la normativa abbiamo appurato che in questo specifico caso bisogna rendere visitabile solo lo spazio di relazione principale, quello dove i clienti ordinano e pagano in quanto non vengono consumati cibi all'interno e quindi il wc può restare così per com'è. Ti ringrazio per le delucidazioni!