Cari (quasi) colleghi architetti,
sono una studentessa/laureanda e sto per concludere il mio percorso accademico in architettura (Laurea Magistrale). Ho 27 anni, ho impiegato più tempo del previsto per concludere gli studi e proprio per questo motivo sento l'esigenza di avere una mia indipendenza economica il prima possibile. Sulla base dell'esperienza di alcuni colleghi che si sono già laureati da 1-2 anni, ho capito che il lavoro presso i vari studi di architettura si trova, ma è molto difficile trovarne qualcuno che di fatto paghi in maniera dignitosa.
La laurea si avvicina, e io vorrei subito mettermi in moto per abilitarmi e investire le mie energie per inseguire una strada che in qualche modo mi dia una certa stabilità. Amo quello che faccio, ma so che la realtà negli studi è ben diversa dai lab di progetto. Ultimamente sto seriamente valutando se valga la pena investire il mio tempo e fare esperienza (forse) in qualche studio, sottopagata e con buone probabilità sfruttata. Nell'ultimo anno ho avuto l'occasione di collaborare con uno studio all'estero... inutile dire che la realtà lì è tutt'altra, ma il mio desiderio è quello di avviare la mia carriera lavorativa qui in Italia.
Pertanto vi chiedo, avrebbe senso tuffarsi nel mondo dei concorsi pubblici subito dopo la laurea?
Vorrei confrontarmi con voi e sapere che opinione avete a riguardo, ogni consiglio e opinione è ben accetto!
Grazie a chiunque risponderà
quasiarch30 : [post n° 467524]
Concorsi pubblici post laurea
Ciao,
secondo me è un ottimo momento per fare concorsi pubblici, almeno qui in Piemonte. I Comuni cercano personale e bandiscono concorsi, i partecipanti sono relativamente pochi perché molti architetti sono presissimi dai bonus.
I Comuni sono i posti pubblici più diffusi e meno pagati (circa 1.400€/mese per chi è livello C, 1.500 per chi è D); il grande vantaggio è che le materie sono al 95% sempre le stesse tra un concorso e l'altro (nella stessa Regione), quindi se/quando ti bocciano non è un dramma perché ciò che hai studiato non va perso se provi concorsi analoghi nei mesi successivi. Secondo me bisogna andare a tentativi, a costo di iscriversi anche da impreparati, l'importante è fare esperienza concorsuale migliorando di volta in volta la preparazione. C'è chi riesce al primo tentativo, chi dopo 20, l'importante è non scoraggiarsi perché prima o poi si quaglia. L'importante inoltre non è vincere ma essere idonei, cioè prendere la sufficienza in tutte le prove; a meno di non essere indietrissimo in graduatoria, prima o poi si viene ripescati. Il brutto dei Comuni è che la crescita economica durante la carriera è molto scarsa, a meno di raggiungere ruoli di responsabilità (posizioni organizzative, dirigenza).
In alternativa ci sono Province, Regioni, Ministeri, Agenzie (Entrate, Dogane, ecc.), ma i concorsi sono una tantum e con argomenti specifici per quell'ente, quindi se ti bocciano non hai modo di riutilizzare a breve parte di ciò che hai studiato (es. il Codice dei Contratti è praticamente in tutti i concorsi, le prerogative delle Regioni sono solo nei concorsi di ogni specifica Regione).
Per studiare consiglio di:
- comprare un manuale tipo maggioli o Simone specifici per il concorso che vuoi fare, per una infarinatura generale;
- studiare in maniera mirata sulle leggi, individuando in ciascuna gli articoli più importanti e ricorrenti nelle domande;
- guardare sui siti degli enti (sezione concorsi) esempi di concorsi fatti in passato, per orientare gli studi;
- andare per tentativi (nei Comuni).
secondo me è un ottimo momento per fare concorsi pubblici, almeno qui in Piemonte. I Comuni cercano personale e bandiscono concorsi, i partecipanti sono relativamente pochi perché molti architetti sono presissimi dai bonus.
I Comuni sono i posti pubblici più diffusi e meno pagati (circa 1.400€/mese per chi è livello C, 1.500 per chi è D); il grande vantaggio è che le materie sono al 95% sempre le stesse tra un concorso e l'altro (nella stessa Regione), quindi se/quando ti bocciano non è un dramma perché ciò che hai studiato non va perso se provi concorsi analoghi nei mesi successivi. Secondo me bisogna andare a tentativi, a costo di iscriversi anche da impreparati, l'importante è fare esperienza concorsuale migliorando di volta in volta la preparazione. C'è chi riesce al primo tentativo, chi dopo 20, l'importante è non scoraggiarsi perché prima o poi si quaglia. L'importante inoltre non è vincere ma essere idonei, cioè prendere la sufficienza in tutte le prove; a meno di non essere indietrissimo in graduatoria, prima o poi si viene ripescati. Il brutto dei Comuni è che la crescita economica durante la carriera è molto scarsa, a meno di raggiungere ruoli di responsabilità (posizioni organizzative, dirigenza).
In alternativa ci sono Province, Regioni, Ministeri, Agenzie (Entrate, Dogane, ecc.), ma i concorsi sono una tantum e con argomenti specifici per quell'ente, quindi se ti bocciano non hai modo di riutilizzare a breve parte di ciò che hai studiato (es. il Codice dei Contratti è praticamente in tutti i concorsi, le prerogative delle Regioni sono solo nei concorsi di ogni specifica Regione).
Per studiare consiglio di:
- comprare un manuale tipo maggioli o Simone specifici per il concorso che vuoi fare, per una infarinatura generale;
- studiare in maniera mirata sulle leggi, individuando in ciascuna gli articoli più importanti e ricorrenti nelle domande;
- guardare sui siti degli enti (sezione concorsi) esempi di concorsi fatti in passato, per orientare gli studi;
- andare per tentativi (nei Comuni).
il lavoro nel pubblico è molto diverso da quello negli studi. di sicuro, per quanto bassi, gli stipendi sono comunque migliori di quelli come collaboratrice e hai le tutele delle ferie pagate, contributi, malattia, permessi, orario definito.
io sono entrata in comune proprio perchè nel privato non lavoravo più (un bel calcio in culo quando è nato mio figlio, nonostante avessi lavorato fino alla settimana prima del parto - prematuro di un mese e mezzo e con gravidanza a rischio- e poi mai più assunta da nessuno esplicitamente perchè avevo un figlio).
se cerchi un po' nel forum se ne è più volte parlato, quindi non faccio un post doppione dicendo la marea di cose già dette diffusamente da diversi di noi :)
io sono entrata in comune proprio perchè nel privato non lavoravo più (un bel calcio in culo quando è nato mio figlio, nonostante avessi lavorato fino alla settimana prima del parto - prematuro di un mese e mezzo e con gravidanza a rischio- e poi mai più assunta da nessuno esplicitamente perchè avevo un figlio).
se cerchi un po' nel forum se ne è più volte parlato, quindi non faccio un post doppione dicendo la marea di cose già dette diffusamente da diversi di noi :)
Grazie ArchiFra per aver condiviso la tua esperienza! :) darò un'occhiata più approfondita nel forum.
Buonasera quasiarch30,
purtroppo la situazione in Italia soprattutto per la professione degli architetti negli ultimi anni è sempre peggiorata.
Poco riconoscimento e valorizzazione a fronte di un grande impegno e, a volte, anche una responsabilità diretta.
Ho casualmente visto il suo post perché da tempo abbiamo pubblicato su questo sito un annuncio di lavoro (cod. 34883) ma siamo ancora alla ricerca della figura richiesta.
Se interessata può contattarci ai riferimenti dell'annuncio.
Ad ogni modo le auguro un "in bocca al lupo" per il suo avvenire.
purtroppo la situazione in Italia soprattutto per la professione degli architetti negli ultimi anni è sempre peggiorata.
Poco riconoscimento e valorizzazione a fronte di un grande impegno e, a volte, anche una responsabilità diretta.
Ho casualmente visto il suo post perché da tempo abbiamo pubblicato su questo sito un annuncio di lavoro (cod. 34883) ma siamo ancora alla ricerca della figura richiesta.
Se interessata può contattarci ai riferimenti dell'annuncio.
Ad ogni modo le auguro un "in bocca al lupo" per il suo avvenire.
Ciao,
posso dirti che lavorare nel pubblico ti da certezza se passi i concorsi e poi potrai sempre avanzare di grado e rimanere vicino casa...
Io dopo aver girovagato per l'Italia in vari studi sono emigrato in Francia dove ho aperto uno studio mio che fino a prima del CONVID andava bene poi...purtroppo ho dovuto chiudere..
Ora sono ripartito ma sempre in Francia...Andare all'estero ti permette di metterti in gioco e provare ad essere un architetto..La Francia è un bel paese ma devi parlare francese altrimenti sei OUT..molti architetti vanno in Inghilterra o Germani oppure in Olanda dove ci sono opportunità di lavoro come architetto..
Sta ora a te scegliere che lavoro fare o meglio che vita famigliare ..se vuoi puoi scrivermi.
Ti auguro fortuna e gloria.
Ciaoo
posso dirti che lavorare nel pubblico ti da certezza se passi i concorsi e poi potrai sempre avanzare di grado e rimanere vicino casa...
Io dopo aver girovagato per l'Italia in vari studi sono emigrato in Francia dove ho aperto uno studio mio che fino a prima del CONVID andava bene poi...purtroppo ho dovuto chiudere..
Ora sono ripartito ma sempre in Francia...Andare all'estero ti permette di metterti in gioco e provare ad essere un architetto..La Francia è un bel paese ma devi parlare francese altrimenti sei OUT..molti architetti vanno in Inghilterra o Germani oppure in Olanda dove ci sono opportunità di lavoro come architetto..
Sta ora a te scegliere che lavoro fare o meglio che vita famigliare ..se vuoi puoi scrivermi.
Ti auguro fortuna e gloria.
Ciaoo
Ciao Adam, scusami se ti rispondo solo adesso, ma il tuo messaggio non mi è apparso prima. Grazie mille davvero per tutti i suggerimenti e le dritte, ne farò tesoro!
Buonasera happiness,
Grazie mille per la sua opinione e per avermi segnalato l’annuncio di lavoro. Trovo la vostra offerta molto interessante, mi piacerebbe approfondire. Ho visto che vi trovate a Roma, io in questo momento sono in Sicilia. Cercate una figura da inserire subito? Io mi laureerò a febbraio e dopo sarei disposta a trasferirmi.
Ad ogni modo la ringrazio molto per l’augurio.
Grazie mille per la sua opinione e per avermi segnalato l’annuncio di lavoro. Trovo la vostra offerta molto interessante, mi piacerebbe approfondire. Ho visto che vi trovate a Roma, io in questo momento sono in Sicilia. Cercate una figura da inserire subito? Io mi laureerò a febbraio e dopo sarei disposta a trasferirmi.
Ad ogni modo la ringrazio molto per l’augurio.
Ciao Francesco,
Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Non posso che essere d’accordo con te su tutto. Ho anch’io colleghi che vivono all’estero e sono molto soddisfatti dalla loro situazione lavorativa. Io stessa ho fatto un’esperienza di 6 mesi con uno studio inglese, e mi sono trovata benissimo. Mi piacerebbe trovare questa realtà anche qui in Italia, ma so che è piuttosto difficile. Vorrei poter vivere facendo quello che mi piace. Utopia forse. Grazie mille per l’augurio, ti auguro la stessa cosa
Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Non posso che essere d’accordo con te su tutto. Ho anch’io colleghi che vivono all’estero e sono molto soddisfatti dalla loro situazione lavorativa. Io stessa ho fatto un’esperienza di 6 mesi con uno studio inglese, e mi sono trovata benissimo. Mi piacerebbe trovare questa realtà anche qui in Italia, ma so che è piuttosto difficile. Vorrei poter vivere facendo quello che mi piace. Utopia forse. Grazie mille per l’augurio, ti auguro la stessa cosa
Inutile aggiungere altro a quanto detto, se non che vista la tua età, io forse un tentativo di lavorare nel campo dell'architettura lo farei prima di fiondarmi sul pubblico. A me aiuta molto aver fatto la libera professione, mi permette di andare oltre l'aspetto amministrativo, che è quello prevalente in PA, soprattutto, ad esempio, nei rapporti con le imprese. Ora ho cambiato ente e non faccio più D.L., ma comunque, a mio parere, essersi un po' "sporcati" aiuta. Certo entrare da giovani in PA ha altri aspetti positivi, e puoi ritrovarti magari a 35 anni già con ruoli apicali o addirittura dirigenziali se sei una persona che si applica e ha voglia di studiare anche dopo l'assunzione.
Ciao.
Ciao.
Considerazione interessante. In effetti chi fa tutta la carriera in PA, senza esperienze precedenti con p.iva o nel privato, ha una visione diversa, talvolta più rigida e ristretta che gli rende più difficile capire la controparte, nel bene (elasticità mentale, empatia, ecc.) e nel male (intuire quando ti vogliono fregare)
D'accordissimo anch'io con considerazioni di Arko. Io lavoro in P.A. con pregresso da dipendente di studio (e ho un compagno titolare di studio) e pure con pregresso di assessorato (quindi conosco anche il lato politico). Ripeto sempre a tutti che renderei obbligatoria almeno una delle due esperienze prima di lavorare in PA da dipendente. Magari un tempo era diverso, ma di fronte alle complessità dei giorni nostri non si può pensare di arrivare a mente chiusa e a binario rigido, non se ne esce. O meglio: si lavora lo stesso, ma con vari pregiudizi, un atteggiamento meno orientato alla soluzione dei problemi e una enoooorme tendenza alla burocrazia preventiva.
Salve quasiarch30,
spero che la preparazione alla laurea proceda bene.
ha già deciso per il prosieguo?
Qualora fosse ancora interessata alla nostra proposta su Roma la prego di inviarmi un suo feedback o, se preferisce in forma privata, i suoi riferimenti direttamente al link dell'annuncio (https://www.professionearchitetto.it/lavoro/offerte/Lazio/36148/Juni…).
Spero a presto ;)
spero che la preparazione alla laurea proceda bene.
ha già deciso per il prosieguo?
Qualora fosse ancora interessata alla nostra proposta su Roma la prego di inviarmi un suo feedback o, se preferisce in forma privata, i suoi riferimenti direttamente al link dell'annuncio (https://www.professionearchitetto.it/lavoro/offerte/Lazio/36148/Juni…).
Spero a presto ;)