Buongiorno a tutti, sono un giovane architetto italiano, anzi "neonato"con circa due anni di esperienza.
Fin da bambino volevo fare l'architetto, anni dopo mi sono laureato ed ero felicissimo di iniziare questa professione.
P Iva obbligatoria, pagamenti spesso bassi ed in ritardo, poche sicurezze. Sono all'inizio ma vedo che la situazione è bene o male simile per tutti, dal piccolo studio di paese alla firma internazionale.
Fortunatamente mi occupo principalmente della "parte grafica" e meno burocratica nello studio in cui collaboro, dal lunedì al venerdì, 8 ore al giorno, utilizzando i mezzi messi a disposizione.... p Iva.
Anche se, a vedere molti, più si va avanti e più diventa un lavoro di scartoffie anziché di progettazione, ricerca.
Sono abbastanza combattuto, ho fatto diversi colloqui in questi due anni dei quali ho rifiutato le proposte causa motivi sopracitati.
Leggendo le esperienze di chi le ha già passate queste cose ho paura che la soluzione sia lasciare il "classico" studio di architettura e provare vie inerenti al nostro percorso formativo.
Probabilmente è uno sfogo non di certo una domanda, non mi sento sicuro per il futuro.
archistanco : [post n° 469368]