Buonasera a tutti, chiedo scusa per le domande probabilmente banali per degli addetti del settore, ma riguardano questioni sulle quali non sono riuscito a documentarmi autonomamente.
Giusto per inquadrare la mia situazione, mi limito a riportare che ho una laurea magistrale in architettura, non sono iscritto all’albo e che gli unici pseudo lavori che abbia mai svolto sono stati quelli di collaboratore esterno con dei professionisti, con retribuzioni irrisorie e in nero.
Dopo anni di inattività in cui ho cercato infruttuosamente di riciclarmi in altri settori, mi trovo ora a ricevere una proposta da un geometra che mi chiede se sono interessato a fargli da collaboratore esterno, da casa, come disegnatore tecnico.
Questa volta avrei deciso di accettare solo se viene fatto tutto alla luce del sole (ricevendo probabilmente un no come risposta dal geometra, ma questo è un altro discorso), quindi vorrei chiedervi quanto segue:
1) Quali sono e a quanto ammontano all'incirca le spese base per poter fare il disegnatore tecnico esterno in regola? Presumo la licenza Autocad e/o di altri eventuali programmi utilizzati, ma poi c’è altro?
2) Qual è il pagamento minimo che dovrei accettare per ogni disegno, considerato che saranno, presumo, tavole 2d a scala architettonica con prospetti, piante e sezioni?
3) Quale tipo di rapporto lavorativo è consigliabile utilizzare, visto che si tratterebbe sicuramente di un importo complessivo < 5.000 €/anno, con un unico “committente”?
4) In definitiva, qual è a grandi linee l’importo minimo annuo che dovrei incassare affinché la cosa possa avere un senso?
Dario : [post n° 469808]