[p+A news: Superbonus-e-altri-bonus-edilizi-il-Governo-cancella-cessioni-e-sconto-in-fattura]
Secondo voi, cosa succederà all'edilizia italiana ora che è stato messo uno stop al doping?
Che si ferma il settore, avendo bloccato le cessioni e sconto anche al 50/65% ci sarà un netto calo del lavoro per le imprese. Che unito agli alti tassi di interesse sui prestiti personali per fermare l'inflazione genererà un calo delle compravendite e quindi in generale lo stop del settore privato.
Sto cercando di capire a questo punto come entrare nei lavori pubblici visto che con il Pnrr è l'unico settore ancora attivo
Sto cercando di capire a questo punto come entrare nei lavori pubblici visto che con il Pnrr è l'unico settore ancora attivo
che le imprese nate come i funghi che posavano cappotti con manovalanza che il giorno prima raccoglieva pomodori, spariranno.
che le imprese/fornitori normali torneranno a fare preventivi umani e non gonfiati
che, come sempre: chi ha i soldi farà, chi non ha i soldi (la maggior parte) non farà più.
e si fermerà tutto.
che le imprese/fornitori normali torneranno a fare preventivi umani e non gonfiati
che, come sempre: chi ha i soldi farà, chi non ha i soldi (la maggior parte) non farà più.
e si fermerà tutto.
"chi ha i soldi farà" e in più si becca anche i bonus fiscali. Chi non ha i soldi, ormai è chiaro che non ha nemmeno più il diritto di esistere, figuriamoci di avere una casa.....
Sono stato il primo a criticare il meccanismo ed infatti ci sono state storture e speculazioni, non lo metto in dubbio, così come è vero che è stato il volano dell'economia del paaese in questi anni di pandemia e post pandemia. Ma questi non hanno capito che non si può spegnere ed accendere una misura così come fosse un interruttore, secondo me credono ancora di giocare a fare l'opposizione dove dire un no aiutava a prendere più voti, ma non procurava conseguenze gravi alle imprese ed a tutto l'indotto. Qui se si ferma l'edilizia è la fine, soprattutto con l'inflazione attuale come diceva giustamente Albo
Concedetemi di sconfinare nella filosofia o nel pensiero utopistico.
La verità è che il baraccone dei bonus è la somma di innumerevoli modificazioni che hanno peggiorato un provvedimento basato su una logica errata, nonché partorito, da emeriti inetti.
L'incentivazione al recupero del patrimonio edilizio dovrebbe fondarsi su alcuni principi cardine e sulla base di questi articolarsi ed essere normata. La sicurezza sismica e l'efficienza energetica, tematiche prioritarie per qualsivoglia intervento degno d'essere incentivato, dovrebbero sposarsi con un meccanismo che aiuti in maniera proporzionale chi più ne ha bisogno. Scegliete voi se il metro di giudizio debba essere l'ISEE o il reddito del contribuente, ma è inammissibile che fino ad oggi, il percorso fosse, di fatto, serenamente percorribile solo da chi avrebbe disposto in ogni caso dei fondi necessari per pagare le opere di tasca propria.
In un sistema ideale, chi non dispone dei fondi necessari per permettersi un intervento dovrebbe essere l'unico soggetto legittimato a godere di un incentivo al 100% sui costi dell'operazione, per tutti gli altri, si vada pure "a scalare", individuando criteri semplici e lineari tanto per definire la quota di "contributo statale", quanto per le modalità di erogazione del medesimo (prestiti ponte ad interessi zero con garanzia dello Stato, finanziamenti a fondo perduto in percentuale variabile da erogarsi sulla base dei progetto presentato, ecc, ecc). Magari senza complicarsi troppo la vita con salti di classi energetiche e/o di rischio sismico, dopotutto un tecnico rispettabile, propone e progetta sempre un intervento migliorativo rispetto alla condizione di partenza, soprattutto se l'intento non è meramente speculativo. Intervento che per quanto scarso, apporterà comunque un beneficio rispetto al non intervenire affatto.
Oltre ad risultare tutto più democratico e meritocratico, l'accesso ad incentivi a "percentuale variabile", finirebbe per auto regolare il mercato evitando che i prezzi si gonfino in maniera incontrollata. Stesso dicasi se si decidesse di incentivare, senza badare alle percentuali, semplicemente l'importo lavori eccedente la disponibilità economica del cittadino.
Con buona pace, ovviamente, del settore edile che continuerebbe a trainare l'economia scongiurando bagni di sangue tra imprese e lavoratori e scongiurando pure (del tutto o in parte) colossali truffe speculative ai danni dello Stato.
Non dico che sia semplice rivoluzionare il sistema, ma considerando quanto sono riusciti a complicarlo ad oggi, senza trarne benefici, varrebbe la pena partire da zero.
Ovviamente servirebbe una classe dirigente capace, consapevole della realtà al di fuori dei palazzi del potere e del teatrino della politica, coadiuvata da tecnici, capace di ragionare ed operare libera da influenze o servilismi, non corrotta e non corruttibile. In sostanza, come dicevo all'inizio del mio delirante intervento, stiamo parlando di pura utopia
La verità è che il baraccone dei bonus è la somma di innumerevoli modificazioni che hanno peggiorato un provvedimento basato su una logica errata, nonché partorito, da emeriti inetti.
L'incentivazione al recupero del patrimonio edilizio dovrebbe fondarsi su alcuni principi cardine e sulla base di questi articolarsi ed essere normata. La sicurezza sismica e l'efficienza energetica, tematiche prioritarie per qualsivoglia intervento degno d'essere incentivato, dovrebbero sposarsi con un meccanismo che aiuti in maniera proporzionale chi più ne ha bisogno. Scegliete voi se il metro di giudizio debba essere l'ISEE o il reddito del contribuente, ma è inammissibile che fino ad oggi, il percorso fosse, di fatto, serenamente percorribile solo da chi avrebbe disposto in ogni caso dei fondi necessari per pagare le opere di tasca propria.
In un sistema ideale, chi non dispone dei fondi necessari per permettersi un intervento dovrebbe essere l'unico soggetto legittimato a godere di un incentivo al 100% sui costi dell'operazione, per tutti gli altri, si vada pure "a scalare", individuando criteri semplici e lineari tanto per definire la quota di "contributo statale", quanto per le modalità di erogazione del medesimo (prestiti ponte ad interessi zero con garanzia dello Stato, finanziamenti a fondo perduto in percentuale variabile da erogarsi sulla base dei progetto presentato, ecc, ecc). Magari senza complicarsi troppo la vita con salti di classi energetiche e/o di rischio sismico, dopotutto un tecnico rispettabile, propone e progetta sempre un intervento migliorativo rispetto alla condizione di partenza, soprattutto se l'intento non è meramente speculativo. Intervento che per quanto scarso, apporterà comunque un beneficio rispetto al non intervenire affatto.
Oltre ad risultare tutto più democratico e meritocratico, l'accesso ad incentivi a "percentuale variabile", finirebbe per auto regolare il mercato evitando che i prezzi si gonfino in maniera incontrollata. Stesso dicasi se si decidesse di incentivare, senza badare alle percentuali, semplicemente l'importo lavori eccedente la disponibilità economica del cittadino.
Con buona pace, ovviamente, del settore edile che continuerebbe a trainare l'economia scongiurando bagni di sangue tra imprese e lavoratori e scongiurando pure (del tutto o in parte) colossali truffe speculative ai danni dello Stato.
Non dico che sia semplice rivoluzionare il sistema, ma considerando quanto sono riusciti a complicarlo ad oggi, senza trarne benefici, varrebbe la pena partire da zero.
Ovviamente servirebbe una classe dirigente capace, consapevole della realtà al di fuori dei palazzi del potere e del teatrino della politica, coadiuvata da tecnici, capace di ragionare ed operare libera da influenze o servilismi, non corrotta e non corruttibile. In sostanza, come dicevo all'inizio del mio delirante intervento, stiamo parlando di pura utopia
Amen Archifish. Il 110% e il meccanismo delle cessioni affogano nel loro casino, come chiunque del nostro settore aveva previsto; ed è un peccato, perchè c'erano degli spunti che sviluppati correttamente avrebbero potuto portare cose buone. Temo invece saranno gettati via con tutto il resto, vittime dell'honestà
La cosa che mi fa più incazzare è che in questi 2/3 anni la maggior parte del tempo l'abbiamo persa a cercare di raccapezzarci tra decreti, interpelli, interpretazioni, ultimatum e dichiarazioni, sempre nella spenranza che si arrivasse ad una stabilizzazione definitiva della situazione. Ecco, ora si è stabilizzata finalmente
Aggiungo che abbiamo perso la maggior parte del tempo a fare gli pseudo avvocati e gli pseudo fiscalisti, per clienti ai quali dell'aspetto architettonico (per non dire estetico) non importa e non importava nulla. Vogliono l'incentivo e non vogliono spendere altro. Vogliono l'incentivo, ma non vogliono dover spostare i mobili per rimuovere i controtelai ed i davanzali e sostituirli. Vogliono l'incentivo, ma non vogliono i muratori in casa che fanno polvere per rimuovere e sostituire soglie e davanzali. Vogliono l'incentivo, ma se ne fottono pure del risparmio energetico, in qualche caso. A noi il compito di fargli portare a casa l'operazione a costo nullo o quasi. Non so voi, ma oltre al danno, in alcuni casi ho pure vissuto la beffa di non aver potuto minimamente o quasi "metterci del mio".
Capisco che rispetto alla tragedia vissuta e che si sta palesando, l'aspetto progettuale/creativo, appare come qualcosa di penosamente romantico, ma personalmente trovo frustrante avere l'occasione di intraprendere opere di una certa rilevanza e per giunta in grado di trasformare l'aspetto di un fabbricato e non potersi esprimere perché alla committenza "non interessa un c@azzo dell'estetica" (cit.) o perchè non c'è "intenzione di sborsare un c@zzo di euro extra bonus" (cit.).
Cappotto, intonachino colore tenue o nei toni delle terre, serramenti PVC bianco, persiane in alluminio (o tapparelle) tinta RAL e pedalare!
Capisco che rispetto alla tragedia vissuta e che si sta palesando, l'aspetto progettuale/creativo, appare come qualcosa di penosamente romantico, ma personalmente trovo frustrante avere l'occasione di intraprendere opere di una certa rilevanza e per giunta in grado di trasformare l'aspetto di un fabbricato e non potersi esprimere perché alla committenza "non interessa un c@azzo dell'estetica" (cit.) o perchè non c'è "intenzione di sborsare un c@zzo di euro extra bonus" (cit.).
Cappotto, intonachino colore tenue o nei toni delle terre, serramenti PVC bianco, persiane in alluminio (o tapparelle) tinta RAL e pedalare!
In questo grande imbuto di ignoranza l'architetto si conferma principe del foro, al centro dello scarica barile generale e dell'imperizia delle altre figure professionali che aleggiano come avvoltoi sopra la carcassa dell'incentivo.
Sarebbe molto bello dover lavorare nella stessa misura in cui lavorano le altre figure tecniche, con delle parcelle analoghe. Ma anche in questo caso la legge è scritta in modo da metterti al centro delle asseverazioni sulla congruità dei prezzi, della contabilità, della conformità. E tutti gli altri sono pronti a scaricare il barile su di te se ci sono ritardi sulle forniture, sulla possibilità di accedere al credito, sui tempi lunghi della burocrazia, ecc ecc ecc
In tutto questo i nostri ordini professionali di cosa si occupano esattamente?
Sarebbe molto bello dover lavorare nella stessa misura in cui lavorano le altre figure tecniche, con delle parcelle analoghe. Ma anche in questo caso la legge è scritta in modo da metterti al centro delle asseverazioni sulla congruità dei prezzi, della contabilità, della conformità. E tutti gli altri sono pronti a scaricare il barile su di te se ci sono ritardi sulle forniture, sulla possibilità di accedere al credito, sui tempi lunghi della burocrazia, ecc ecc ecc
In tutto questo i nostri ordini professionali di cosa si occupano esattamente?
Gli ordini professionali servono a rilasciarti un timbro ed una firma. Cose che nell'era digitale si potrebbero semplicemente "ordinare" on line come fossero una sorta di SPID di lusso (dopo aver ottenuto l'abilitazione).
Servono a vigilare sulla professione. Come e quando ancora devo capirlo, visto che ci sono "colleghi" che andrebbero cacciati calci dall'ordine e interdetti a vita dalla professione, ma per salvare il buon nome della categoria, si beccano un'ammonizione o una sospensione che, se va bene, solo ai colleghi viene comunicata (sarei più per appenderli in pubblica piazza).
Servono ad organizzare corsi di aggiornamento obbligatori che un obbligo non dovrebbero essere, visto che siamo professionisti abilitati e dovrebbero essere c@zzi nostri il restare aggiornati oppure no (tuttalpiù dovrebbe essere il mercato a giudicare la nostra preparazione, ma sappiamo benissimo che non è così e ci sono cariatidi che fanno soldi a palate solo per il nome o la fama che li permea).
Servono a vigilare sulle parcelle, giudicandole quando è la committenza a rivolgersi loro e sconsigliandoci di esigere quanto ci è dovuto quando si tratta di clienti (o peggio colleghi) morosi.
Servono ad organizzare eventi socio culturali nei quali aleggia il clima di esclusività tipico delle logge massoniche o delle serate in stile "eyes wide shut", dove si spendono un sacco di belle parole, ci si autoproclama elite illuminata, si stringono un sacco di mani e si fanno gli interessi dei soliti 4 gatti "ammanicati".
Di certo gli ordini non servono ad aggiustare il superbonus o a cancellarlo o a riscriverlo, perchè per quello ci vorrebbe un peso politico reale. Peso politico che non vogliono o non sanno attribuirsi, salvo sfruttarlo poi, sommessamente e per fini propri, i soliti e summenzionati 4 "senatori".
Servono a vigilare sulla professione. Come e quando ancora devo capirlo, visto che ci sono "colleghi" che andrebbero cacciati calci dall'ordine e interdetti a vita dalla professione, ma per salvare il buon nome della categoria, si beccano un'ammonizione o una sospensione che, se va bene, solo ai colleghi viene comunicata (sarei più per appenderli in pubblica piazza).
Servono ad organizzare corsi di aggiornamento obbligatori che un obbligo non dovrebbero essere, visto che siamo professionisti abilitati e dovrebbero essere c@zzi nostri il restare aggiornati oppure no (tuttalpiù dovrebbe essere il mercato a giudicare la nostra preparazione, ma sappiamo benissimo che non è così e ci sono cariatidi che fanno soldi a palate solo per il nome o la fama che li permea).
Servono a vigilare sulle parcelle, giudicandole quando è la committenza a rivolgersi loro e sconsigliandoci di esigere quanto ci è dovuto quando si tratta di clienti (o peggio colleghi) morosi.
Servono ad organizzare eventi socio culturali nei quali aleggia il clima di esclusività tipico delle logge massoniche o delle serate in stile "eyes wide shut", dove si spendono un sacco di belle parole, ci si autoproclama elite illuminata, si stringono un sacco di mani e si fanno gli interessi dei soliti 4 gatti "ammanicati".
Di certo gli ordini non servono ad aggiustare il superbonus o a cancellarlo o a riscriverlo, perchè per quello ci vorrebbe un peso politico reale. Peso politico che non vogliono o non sanno attribuirsi, salvo sfruttarlo poi, sommessamente e per fini propri, i soliti e summenzionati 4 "senatori".
Quanta saggezza..
Sembri Neo quando inizia a vedere il mondo come stringhe di numeri..
Sei arrivato a quel grado di consapevolezza zen che ti permette di guardare un oggetto qualsiasi, un gatto ad esempio, e visualizzarlo nella tua mente come un'analisi prezzi di primus.
Scherzi a parte, condivido pienamente
Sembri Neo quando inizia a vedere il mondo come stringhe di numeri..
Sei arrivato a quel grado di consapevolezza zen che ti permette di guardare un oggetto qualsiasi, un gatto ad esempio, e visualizzarlo nella tua mente come un'analisi prezzi di primus.
Scherzi a parte, condivido pienamente
Magari fossi depositario della consapevolezza. Avrei abbandonato tutto 10 anni fa per fare la guida di pesca in Patagonia o il pornoattore.
purtroppo è quello il problema, che la consapevolezza l'abbiamo acquisita quando era troppo tardi ormai