ponteggiroma : [post n° 474881]

ma veramente...

esiste ancora gente che vede la nostra professione come "elitaria" e crede che la parola dell'architetto vada venerata come quella del guru della casa?
Non so voi, ma per potermi garantire e mantenere un manipolo di fedeli clienti ho dovuto (e devo ancora) penare.
Quello che mi chiedo spesso è: ma dove trova i soldi certa gente per campare continuando a credersi Dio in terra.
Scusate, ma è lo sfogo di un povero tecnico costretto a lavorare la notte mentre i "guru" dell'home design stanno sbragati sulle spiagge a sputare sentenze.
arch_mb :
Ogni riferimento a cose e persone realmente esistite... ;-)
Archifish :
La visione "elitaria" della figura dell'architetto è faccenda che credo riguardi soprattutto gli architetti stessi (o per meglio dire la percezione che alcuni di loro hanno di sè stessi). Quella "elitaria" della figura dell'architetto, può pure essere la visione di una certa clientela che si rivolge, per sentirsi elite a sua volta, a nomi altisonanti.
Personalmente, visto anche a cosa si è ridotta la professione ed al numero di tecnici sul mercato, ho maturato la convinzione che sicuramente siamo sottovalutati e poco considerati. Non ambirei certo alla venerazione da parte del popolo, ma sicuramente sarebbe gradito l'esser tenuti in maggior considerazione, quantomeno in virtù della professionalità acquisita e delle responsabilità cui siamo soggetti. Il medico (non dico il luminare), ad esempio, soprattutto se "indipendente" che si vende a caro prezzo, è tenuto in ben altra considerazione da chi non batte ciglio per costose diagnosi. Per carità, noi non salviamo vite, ma dal punto di vista della professionalità e del rapporto con la clientela non dovrebbero sussistere grandi differenze.
In piccola parte, dopotutto, siamo responsabili della svalutazione della figura professionale, vuoi per necessità di arrivare a fine mese, vuoi per incapacità/disinvoltura/approssimazione di molti "colleghi", vuoi per un deficit di autostima o scarse doti di nel sapersi vendere ad "alti livelli". Ciò premesso, non reputo certo nel torto chi, come me, si "arrabatta" per sopravvivere, ma resto convinto che ci siano fortunati (per congiuntura astrale, per doti innate, per background economico, per collocazione sociale, ecc.) che possono davvero permettersi di fare un altro mestiere e di conseguenza atteggiarsi. Avere una morale, essere empatici e/o esser dotati di umiltà, di certo non aiuta nel diventare qualcuno.
ponteggiroma :
non mi trovi d'accordo Archifish. Il rispetto e la stima si guadagnano sul campo e non a seguito di un titolo.
Avere morale, essere empatici ed umili sono requisiti minimi che dovrebbero avere tutti i professionisti e non solo.
@archmb sempre sul pezzo eh!
Archifish :
@ponteggiroma
Forse mi hai frainteso. Sono il primo credere che certe medaglie vadano meritate sul campo di battaglia. E' però innegabile che il contesto socio culturale in cui si è calati, così come il modo di porsi (e di vendersi) possano contribuire a dare una percezione di noi più o meno autorevole, distaccata, amichevole, competente, sottomessa e di conseguenza, ciò finisca per riflettersi, almeno in parte, sul tipo di clientela e sul come essa ci vede.
Nel mio precedente intervento mi limitavo a formulare delle ipotesi sul dove potesse stare la causa del "problema" e per indole, essendo portato a mettermi sempre in dubbio, l'ho individuata nel mezzo (un mezzo spostato decisamente dalla parte di quelli "come noi", un mezzo che è più un cinque sesti).
Infine mi fa piacere che ci sia qualcun altro, oltre al sottoscritto, che antepone, sovente contro il proprio interesse, la morale, l'empatia e l'umiltà al mero apparire "potente". Un professionista rispettabile, dovrebbe essere prima di tutto un essere umano rispettabile. Purtroppo, ne resto convinto, il mondo là fuori, non è esattamente un monumento alla meritocrazia e chi ha meno morale il più delle volte, non ponendosi ostacoli, giunge a vette più alte (chissenefrega, preferisco fermarmi a 2500 mt, ma esserci arrivato con le mie gambe, senza funivia, senza doping e senza aver gettato nessuno nel burrone).

@archmb
non sei l'unico "sul pezzo", anch'io avevo colto al citazione colta di ponteggiroma, ma semplicemente non volevo rigirare il coltello nella piaga.
desnip :
io sono fuori pezzo... posso sapere a chi vi riferite? sono troppo curiosa... :-)
ponteggiroma :
me ne sono già dimenticato... :-)
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