Arch_giù : [post n° 485417]

Darmi ancora tempo o cambiare rotta subito

Salve colleghi.
Chiedo consiglio, questa la mia esperienza fin'ora.

Ho lavorato per 3 anni e mezzo full time (stando fuori casa anche 12 ore al giorno perché lo studio era lontano da casa) a falsa partita Iva con guadagni non superiori a 1200 euro.
Ho lasciato stare per ovvi motivi.

Ora lavoro part time (due/tre giorni interi a settimana) in uno studio e collaboro con un'altro architetto vedendoci un paio di volte a settimana e lavorando anche da casa se serve.
Anche in questo caso il guadagno è poco.

So che è la situazione di molti e 4 anni di lavoro sono ancora pochi ma...mi chiedo ogni giorno chi me la fa fare.

Non so se vorrò fare davvero la libera professione.
Probabilmente preferisco avere un guadagno sicuro al mese.

Anche l'idea di continuare a lavorare facendo arricchire altri non mi piace, soprattutto se continuerò a guadagnare poco e lavorare full time senza avere tempo libero.

Sto facendo un corso sul BIM e me ne sto pentendo. Per carità è interessante ma non riesco a dedicarmi come dovrei allo studio anche perché l'idea di lavorare in uno studio facendo solo quello non mi piace.

Probabilmente non ho una forte passione per la professione che ho scelto. È un lavoro ma come tale non riesce nemmeno a darmi una sicurezza economica.

Mi chiedo se non sarebbe meglio cambiare lavoro e trovarne uno in cui almeno ho un contratto e guadagno una cifra che mi permetta di vivere senza troppe ansie per i soldi.
Insomma già penso che forse sia meglio chiudere la partita IVA.

Consigli? Esperienze vissute in prima persona o di vostri colleghi conoscenti?
Reflektor :
Ciao Giù, la situazione che descrivi è abbastanza comune e purtroppo ultimamente non è una prerogativa esclusivamente italiana.
I redditi sono tendenzialmente bassi a fronte di sempre maggiori responsabilità e capacità richieste. Aggiungici che il mercato è sempre più saturo e la parte "creativa" pesa sempre meno rispetto alla parte di controllo/management (vedi appunto le varie figure BIM sempre più richieste).

Ti vorrei direi di tener duro e cercare di acquisire sempre più competenze per poter un giorno lavorare autonomamente su progetti di tuo interesse, però se la premessa è
"Non so se vorrò fare davvero la libera professione.
Probabilmente preferisco avere un guadagno sicuro al mese."
forse ti consiglierei di cercare un impiego nel pubblico e appena trovi qualcosa piantare in asso chi sfrutta il tuo lavoro.
Un saluto
Archifish :
Gli sbocchi alternativi, con assunzione e tutto ciò che ne consegue sono i soliti.
Concorsi per entrare nella pubblica amministrazione o enti pubblici, insegnamento, grandi gruppi immobiliari e/o imprese edili, aziende del settore edile in cerca di commerciali o progettisti (case in legno, prefabbricati, facciate, serramenti, ceramica, strutture metalliche, materiali e componenti vari, ecc), agenzie immobiliari, negozi di arredamento, showroom pavimenti/rivestimenti o arredobagno/idraulica o serramenti, aziende settore arredamento, ecc.
Francesco :
Ciao Arch_giù ti do lo stesso consiglio che do a molti nella stessa condizione.
Se sei giovane ed hai la possibilità di andare all'estero parti per sviluppare ed interagire con realtà diverse da quelle italiane...è difficilissimo non tanto per il lavoro poichè se vai in inghilterra olanda o germania trovesresti lavoro anche iniziando come disegnatore nel caso BIM ma per la vita comune...il lato positivo potrai effettivamente progettare e seguire cantieri..Ci sono molte ditte italiane di eccellenza che lavorano in cantieri bellissimi in Italia ma soprattutto all'estero..provare ad entrare all'interno di queste aziende potresti trovare un tuo equilibrio...comunque sta a te decidere cosa fare..da mia esperienza avere uno studio vuol dire avere un cliente o più di uno importante che puo' farti da pubblicità. Ciaoo
Arch_giú :
Grazie del consiglio, ho 32 anni ma di possibilità di andare all'estero non ne ho.
mitch :
Ciao, anche io 32 anni e sono passato più o meno per le tue esperienze. Ho avuto 2 anni di esperienza in una ditta semipubblica ma se sei nella zona del milanese non conviene come stipendi, perchè ok che avrai degli orari normali ma le responsabilità per 1300 euro al mese sono molto elevate ( oltre ai costi della vita o della benzina che ti faranno restare con 200 euro al mese da parte). Io per ora sto facendo il renderista, e finchè dura proseguo. Il mio consiglio sarebbe quello di smettere subito di accettare finti lavori, anzi avresti già dovuto lasciar perdere. La cosa è: o tenti la libera professione per te stessa, buttandoti completamente o punti a qualche grande ditta in cerca di professionisti, vendendo fumo sulle tue qualità, visto che tanto gli annunci di lavoro saranno sempre "cercasi laurati in ingegneria/economia" come se le due cose avessero un qualche punto in comune. Se a me un giorno non dovesse andare bene, penso che proverei qualsiasi cosa, e terrei la laurea, inutile, solo come una crescita personale. Il pubblico in qualche zona tranquilla di provincia è anch'essa una soluzione da prendere in considerazione, visto che potresti avere meno costi e possibilità di apliare lo stipendio con nuovi incarichi. Buona fortuna!
Adam Richman :
Ma trovare lavoro come dipendente nel privato è così raggiungibile? soprattutto dopo i 30-35 anni ed un cv da finta p.iva... Io ci ho provato per anni fino al 2020, ed ho spuntato pochissimi colloqui e soltanto un paio di offerte di lavoro improbabili, che ho rifiutato.
La gavetta come finta p.iva ha senso se è funzionale ad un proprio obiettivo futuro; se fatta passivamente rischia di essere una sabbia mobile. Per fare la professione in un mercato affollato occorrono attitudine relazionale (che ritengo sia una qualità, non una scorciatoia) e capacità di crearsi un spazio (per specializzazione, zona di lavoro, ecc.) che non tutti abbiamo.
Arch_giù :
Sinceramente io di annunci di lavoro per architetto da dipendente ne vedo raramente, molto raramente. Sono tutti annunci per finta partita Iva, anche rivolti a chi ha più esperienza.
La gavetta a finta partita Iva ha senso se poi vuoi davvero fare la libera professione ma io a cercarmi clienti non mi ci vedo, non ho la stoffa da imprenditrice, almeno fin'ora mai avuta. E aspettare che mi cadano clienti dal cielo non mi sembra il caso.
Kia :
in risposta ad Adam Richman, io mi sono fatta la seguente idea: l'essere in una professione ordinistica dà la possibilità di avere la p.iva senza che il possibile datore di lavoro abbia sanzioni anche si svolgi per lui un lavoro subordinato (orari, presenza in ufficio, ecc) ......per cui è chiaro che proprio una minoranza sparuta proporrà un contratto se ha la possibilità di risparmiare.
Giuseppe :
sacrosanta verità il termine sabbie mobili non potrebbe essere più appropriato
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.