Sempre per puro spirito di chiacchiera, in linea con questa sezione, voi architetti, soprattutto finte partite iva e frequentatori di studi, quanto prendete mensilmente dal vostro studio ? da quanti anni nello stesso studio? con quali mansioni e responsabilità? quanti siete a studio?
Grazie a chi vorrà alimentare questa discussione
in punta di penna : [post n° 487364]
Le vostre fatture mensili da finte partite
Ciao! Io in uno studio precedente (di grandi dimensioni e con fatturato di poco meno di 10 milioni all'anno), con i miei 3/4 anni di esperienza lavorativa, prendevo 1400 lordissimi, quindi 1100 netti più o meno. Ci sono stato 2 anni e mezzo andando da 1300 a 1400 in questo arco di tempo, con l'ultimo anno con un aumento di 14 euro al mese! Le mansioni erano davvero stupide e ripetitive, quindi a livello di responsabilità poco o niente, spesso ad esempio mi mettevano a fare centinaia di cartigli. Il classico postaccio dove non conti nulla e sei parte di una catena di montaggio, dove se non fai le nottate sei malvisto dai capi, dove se non lavori il sabato e/o la domenica sei ugualmente malvisto. Dovevi pure stare a segnare le ore giornaliere su apposito software! Cosa su cui io mi rifiutavo, spingendoli a mandarmi sempre l'email di sollecito. Inoltre, vedevo colleghi di quasi 40 anni che prendevano 1800 lordi, sbattendosi più della norma, e quindi li ho felicemente salutati. Poi ho cambiato per uno studio con dinamiche più sane, sempre di grandi dimensioni ma di un settore specialistico, in cui percepivo 2200 lordi, quindi 1800 netti. Non standomi più bene il rapporto di finta partita iva, anche perchè fra poco non sarò più forfettario, sono andato in un'impresa edile dove da assunto prendo 1850 netti, incluso di pranzi pagati, cui aggiungere 13esima e 14esima, in compenso però lavoro 10 ore al giorno (da contratto sono 8, ma ti obbligano a farne 10) e stando la metà del tempo in cantiere sei in costante pericolo e si respirano polveri dannose.
Tu che dici della tua esperienza?
Tu che dici della tua esperienza?
io nel 2000 lavorai per una società di ingegneria e arrivai a guadagnare fino a 900.000 lire al mese, corrispondente a circa 900 euro odierne.
Mansioni? Architetto per i clienti, tuttofare per i capi... Sono riuscito a resistere per due anni, poi ho capito che la vita da dipendente per gli studi tecnici, di qualsiasi tipo, non faceva per me.
Mansioni? Architetto per i clienti, tuttofare per i capi... Sono riuscito a resistere per due anni, poi ho capito che la vita da dipendente per gli studi tecnici, di qualsiasi tipo, non faceva per me.
Architetto a Roma... non posso non notare che dici che in cantiere "sei in costante pericolo"
fosse vero c'è qualcosa che non va anche dove sei attualmente... così... pour parler...
fosse vero c'è qualcosa che non va anche dove sei attualmente... così... pour parler...
Mi riferivo al fatto che se sto in cantiere sono ovviamente esposto a un rischio continuo sia per una mia disattenzione che per delle disattenzioni degli altri, a differenza di stare seduti in ufficio dove è altamente probabile che non accade nulla di pericoloso. I cantieri dove sono a lavorare ora sono tutti messi in sicurezza, ma il rischio di fondo c'è sempre.
Lavoro a Torino come progettista BIM in uno studio di grande dimensione. Nell'ultimo anno e mezzo fatturo sui 3000 lordi al mese. Sono nello stesso studio da parecchi anni, devo dire che gli stipendi sono aumentati sostanzialmente negli ultimi due.
Per mia curiosità, siete tutti in regime forfettario? Si può lavorare per più anni nello stesso studio e mantenerlo (non superando la soglia degli 85mila)? So che il jobs act lo permette, non so se cambia qualcosa a livello di regime..
Maia, io è da quasi vent'anni che collaboro con lo stesso studio prima solo con loro, poi con loro e con altri studi in contemporanea e ovviamente anche con clienti privati miei. Ho passato diversi regimi e ora ho il forfettario e direi che non cambia assolutamente niente. Con questo studio abbiamo stabilito un fisso mensile per cui fatturo ogni 3 mesi più o meno e devo dire che a volte mi pagano anticipatamente anche per il mese o mese e mezzo successivo, in un rapporto di fiducia reciproca. Il tempo che dedico a loro è mezza giornata non di più. Se a fine anno il bilancio dello studio è stato oltre le aspettative faccio anche io una fattura aggiuntiva (una sorta di premio di risultato).Il resto è per altre collaborazioni o per lavori con privati per lo più manutenzioni straordinarie di appartamenti. Ci sono anni positivi e anni un po' meno... però se devo essere sincera dedicare tutto il giorno ad un solo studio con p.iva mai più. Preferisco così o cambiare totalmente lavoro
Kia, diversi regimi? Anche ordinario? Io dai minimi sono poi passata al forfetario che vorrei mantenere.. ci sono molte meno incombenze..
Mia, ad un certo punto dai Minimi sono passata ad ordinario non per mia volontà o per reddito aumentato ma perché avevano cambiato le regole per cui se eri minimo ma con più di 35 anni (mi pare, passato troppo tempo e non ricordo) finivi in ordinario. Poi hanno introdotto il forfettario regime naturale per chi stava sotto una cera cifra sicché sono passata a quello. Io ho partita iva da tanto tempo e ci sono stati molti cambiamenti....Anche io ovviamente tengo il forfettario finché non si inventano altro
ma scusa cosa cambia a te se sei in ordinario o in forfetario, l'importante è che vi accordiate sul netto no?
Fatto sta che da questo post sono uscite poche cifre di €/mese. Sul perchè ci sia il tabù sul guadagno non lo riesco ancora a capire, anzi si dovrebbe dirlo proprio per "denuncia" e per solidarietà tra colleghi.
2500 al mese in regime forfettario con una decina di anni di esperienza. Mansioni fino a progettazione esecutiva, D.L. molto raramente in cantiere ma tutto quello che serve per la D.L. (calcoli, SAL, burocrazie varie, ecc. ecc) viene preparato da me.
Studio di 4 persone, nettamente sottodimensionato per il carico di lavoro.
Pianificazione assente, si va avanti a vista.
Mi viene chiesto di occuparmi di tutta una serie di questioni che poco hanno a che fare con il lavoro, dando per scontato che dal momento in cui vengo pagato sto li, e quindi quello che serve lo devo fare io perchè gli altri sono tutti molto impegnati.
Possibilità di crescita? bella domanda...
Soddisfazione? Molto scarsa..
Il lavoro alla lunga non può essere l'unico obbiettivo, e dopo tanti sacrifici sinceramente la cifra che percepisco la trovo molto inadeguata anche in relazione al tipo di lavori e di compensi che vengono portati a termine e riscossi.
Questo percorso l'ho potuto fare abitando in una città medio-piccola, restando in famiglia per molti anni, e con abnegazione e spirito di sacrificio che stanno portando solo a potermi pagare le bollette, la spesa, e poco altro. Sempre col terrore che se per caso mi ammalassi o non potessi lavorare per un qualche motivo, le mie entrate saranno immediatamente pari a zero.
Le offerte di lavoro che si vedono per gli studi professionali sono spesso più basse. Mediamente in periodo superbonus si vedevano rari annunci sui 2000-3000 . Al momento si è già scesi a 1500-2000.
Cifre che portano per forza di cose a rendere questo tipo di lavoro temporaneo, finchè ce la fai, finchè puoi permettertelo, finchè stai bene. La partita iva ha senso se ti permette di accantonare delle cifre extra rispetto ad uno stipendio da dipendente in cui hai ferie, malattia, tfr, ecc ecc.
Stipendi in partita iva con 1500-2000 significa in molti casi non arrivare alla fine del mese.
Se il nostro lavoro deve diventare questo, di pari passo dovremmo essere sollevati da tutta una serie di responsabilità, incombenze, fretta, consegne.
Studio di 4 persone, nettamente sottodimensionato per il carico di lavoro.
Pianificazione assente, si va avanti a vista.
Mi viene chiesto di occuparmi di tutta una serie di questioni che poco hanno a che fare con il lavoro, dando per scontato che dal momento in cui vengo pagato sto li, e quindi quello che serve lo devo fare io perchè gli altri sono tutti molto impegnati.
Possibilità di crescita? bella domanda...
Soddisfazione? Molto scarsa..
Il lavoro alla lunga non può essere l'unico obbiettivo, e dopo tanti sacrifici sinceramente la cifra che percepisco la trovo molto inadeguata anche in relazione al tipo di lavori e di compensi che vengono portati a termine e riscossi.
Questo percorso l'ho potuto fare abitando in una città medio-piccola, restando in famiglia per molti anni, e con abnegazione e spirito di sacrificio che stanno portando solo a potermi pagare le bollette, la spesa, e poco altro. Sempre col terrore che se per caso mi ammalassi o non potessi lavorare per un qualche motivo, le mie entrate saranno immediatamente pari a zero.
Le offerte di lavoro che si vedono per gli studi professionali sono spesso più basse. Mediamente in periodo superbonus si vedevano rari annunci sui 2000-3000 . Al momento si è già scesi a 1500-2000.
Cifre che portano per forza di cose a rendere questo tipo di lavoro temporaneo, finchè ce la fai, finchè puoi permettertelo, finchè stai bene. La partita iva ha senso se ti permette di accantonare delle cifre extra rispetto ad uno stipendio da dipendente in cui hai ferie, malattia, tfr, ecc ecc.
Stipendi in partita iva con 1500-2000 significa in molti casi non arrivare alla fine del mese.
Se il nostro lavoro deve diventare questo, di pari passo dovremmo essere sollevati da tutta una serie di responsabilità, incombenze, fretta, consegne.
Euro 1800 lordi da giugno 2022 (dopo una lamentela con il capo dicendogli che pagava quanto me una nuova che non faceva una beata,,,altrimenti sarei stato ancora con 1500 lordi), iniziai nel 2012 con 1100. Da 12 anni nello stesso studio, dove sono stato per 3 anni da solo e ho abituato i miei capi a poter fare il "tuttofare" (mio grosso errore- non avrei dovuto permettergli di chiedermi di poter montare i MOBILI DI STUDIO)
Questo ha agevolato tutti quelli che sono arrivati dopo di me e che hanno fatto sempre ed esclusivamente gli architetti senza fare la mia stessa gavetta. Infatti quello arrivato 6 anni dopo di me è arrivato a guadagnare mensilmente 2600 euro ed ora sta per diventare socio come anche l'altra collega.
Avendo un mutuo variabile ed anche imprevisti non posso continuare con questa cifra perchè ho difficolta' ad arrivare a fine mese.
Con 1800 lordi mi occupo di
-Progettazione esecutiva (un po' meno rispetto ai miei colleghi-sono altri 2)
-Catasto
-Render
-Ordini di studio e licenze software
-Backup server di studio ed interfaccia con il tecnico consulente
-Gestione amministrativa ma anche tecnica GARE e
-Audit ISO interno allo studio tutto questo in uno studio in cui non ci stanno procedure standard
Presto colloqui a go-go per fuggire da questo posto. Il colmo? nell'ultima gara ho dovuto pagare io l'imposta di bollo ( ci eravamo ridotti all'ultimo momento) e mi si stava chiedendo di pagare anche il contributo ANAC ma mi son rifiutato.
Questo ha agevolato tutti quelli che sono arrivati dopo di me e che hanno fatto sempre ed esclusivamente gli architetti senza fare la mia stessa gavetta. Infatti quello arrivato 6 anni dopo di me è arrivato a guadagnare mensilmente 2600 euro ed ora sta per diventare socio come anche l'altra collega.
Avendo un mutuo variabile ed anche imprevisti non posso continuare con questa cifra perchè ho difficolta' ad arrivare a fine mese.
Con 1800 lordi mi occupo di
-Progettazione esecutiva (un po' meno rispetto ai miei colleghi-sono altri 2)
-Catasto
-Render
-Ordini di studio e licenze software
-Backup server di studio ed interfaccia con il tecnico consulente
-Gestione amministrativa ma anche tecnica GARE e
-Audit ISO interno allo studio tutto questo in uno studio in cui non ci stanno procedure standard
Presto colloqui a go-go per fuggire da questo posto. Il colmo? nell'ultima gara ho dovuto pagare io l'imposta di bollo ( ci eravamo ridotti all'ultimo momento) e mi si stava chiedendo di pagare anche il contributo ANAC ma mi son rifiutato.
Visto che in pochi parlano di cifre mi permetto di farlo io. Prima di passare alla pubblica amministrazione ero arrivato a fattuare 3000 al mese l'ho fatto per due anni prima di decidere di chiudere la partita IVA. Lì per lì mi era sembrata una buona entrata ma presto ho dovuto ricredermi: vivendo per conto mio in un'altra città e avendo la macchina non bastava nemmeno quello.
Con gli oneri fiscali e previdenziali che abbiamo in Italia occorrerebbero 50.000 euro annui lordi, considerando che non si hanno malattia, ferie e tredicesima. Chiaramente si tratta di cifre inaffrontabili sia per i piccoli ma anche per i grandi studi e questo fa capire quanto siamo lontani da una soluzione radicale del problema. Per conto mio l'unica strada sarebbe vietare le finte partite IVA con controlli a tappeto e imporre agli studi di ricorrere o a contratti a tempo determinato oppure a tempo indeterminato (il lordo annuo sarebbe inferiore a quello pagato ad una partita IVA per ottenere lo stesso netto), sulla falsa riga di quello che accade in paesi come la Gran Bretagna che ho conosciuto. Capite bene che 4000 euro lordi al mese sono 2000 e considerando che non ci sono ferie, malattia e tredicesima alla fine parliamo di uno stipendio da pubblico impiego, ergo ne vale la pena?
La mia personale risposta è sì fino a quando si è giovani, la professione è senza dubbio più stimolante e gratificante di un lavoro da dipendente del pubblico ma voi avete mai visto una finta partita iVA fatturare 50000 euro l'anno? Io no ed è sulla scorta di queste riflessioni che a 44 anni ho deciso di mettermi a fare concorsi. Ripeto è una soluzione per modo di dire, non sono felice dopo aver lavorato in grandi studi in Italia e all'estero e aver affrontato enormi sacrifici per costuirmi una professionalità da valido progettista.
Alla fin fine è stato un salvare il salvabile e capire come evitarsi di ritrovare senza un tetto sulla testa. Ad oggi dico a tutti voi cari colleghi neo laureati di avere un piano preciso per mettervi davvero in proprio altrimenti non ne uscirete mai, se non lo avete, lo dico a malincuore, la pubblica amministrazione può essere un rifugio sicuro, alternativamente una azienda anche se a spanne mi pare di poter dire che non ci sia molta richiesta.
Con gli oneri fiscali e previdenziali che abbiamo in Italia occorrerebbero 50.000 euro annui lordi, considerando che non si hanno malattia, ferie e tredicesima. Chiaramente si tratta di cifre inaffrontabili sia per i piccoli ma anche per i grandi studi e questo fa capire quanto siamo lontani da una soluzione radicale del problema. Per conto mio l'unica strada sarebbe vietare le finte partite IVA con controlli a tappeto e imporre agli studi di ricorrere o a contratti a tempo determinato oppure a tempo indeterminato (il lordo annuo sarebbe inferiore a quello pagato ad una partita IVA per ottenere lo stesso netto), sulla falsa riga di quello che accade in paesi come la Gran Bretagna che ho conosciuto. Capite bene che 4000 euro lordi al mese sono 2000 e considerando che non ci sono ferie, malattia e tredicesima alla fine parliamo di uno stipendio da pubblico impiego, ergo ne vale la pena?
La mia personale risposta è sì fino a quando si è giovani, la professione è senza dubbio più stimolante e gratificante di un lavoro da dipendente del pubblico ma voi avete mai visto una finta partita iVA fatturare 50000 euro l'anno? Io no ed è sulla scorta di queste riflessioni che a 44 anni ho deciso di mettermi a fare concorsi. Ripeto è una soluzione per modo di dire, non sono felice dopo aver lavorato in grandi studi in Italia e all'estero e aver affrontato enormi sacrifici per costuirmi una professionalità da valido progettista.
Alla fin fine è stato un salvare il salvabile e capire come evitarsi di ritrovare senza un tetto sulla testa. Ad oggi dico a tutti voi cari colleghi neo laureati di avere un piano preciso per mettervi davvero in proprio altrimenti non ne uscirete mai, se non lo avete, lo dico a malincuore, la pubblica amministrazione può essere un rifugio sicuro, alternativamente una azienda anche se a spanne mi pare di poter dire che non ci sia molta richiesta.
In punta di penna, mi pare di capire che c'erano prospettive di crescita nel tuo studio se dici che chi è arrivato dopo di te diventa socio....mi pare di leggere tra le righe anche un leggero risentimento per questo. Comunque fai bene a cercare altro se non sei a tuo agio e valorizzato. Una domanda: hai mai chiesto? Pare una banalità ma a volte si resta in dietro perché non si chiede. Dico perché anche io ho fatto sempre molta fatica a esprimere le mie esigenze economiche
Prima che mollassi la falsa p. Iva il massimo che ho raggiunto, a due anni dalla laurea, è stato 1600€ lordi (più "bonus natalizio", una sottospece di 13a)
Sicuramente mi è andata meglio rispetto a colleghi coetanei ma l'ambiente di lavoro era proprio pessimo.
Nota positiva si facevano 8h, mai fatti "straordinare" (che non sarebbero stati comumque pagati)
Sicuramente mi è andata meglio rispetto a colleghi coetanei ma l'ambiente di lavoro era proprio pessimo.
Nota positiva si facevano 8h, mai fatti "straordinare" (che non sarebbero stati comumque pagati)
Sono stato per più di 10 anni nello stesso studio, arrivando a prendere 1400 euro. Dopo i primi anni in cui l'aspetto economico non mi pesava (erroneamente), ho cominciato a guardare altre opportunità lavorative, perché i lati negativi del mio lavoro cominciavano ad essere rilevanti. Da circa un anno ho cambiato lavoro, chiudendo partita iva e diventando dipendente di una società, che è s.a. Faccio parte del team che gestisce gli appalti di lavori. Diciamo che è l'equivalente di un ufficio lavori pubblici nella p.a, ma nel privato. Come stipendio d'entrata prendo circa il doppio del vecchio lavoro, più qualche indennità (con ferie, malattia, tredicesima, quattordicesima, ecc...). Non credo che ritorneró a lavorare in studi di progettazione.
PS Quando ho detto che me ne andavo, il mio ex titolare dello studio mi ha proposto prima un'assunzione come (addirittura) dipendente a 2000 euro netti al mese, poi di diventare socio entro l'anno. Erano palesemente proposte fuffa, buttate lí per farmi rimanere, però dopo anni di quasi completo muro sui cambiamenti del rapporto di lavoro. Peccato che si sia accorto del mio vero valore nello studio solo nel momento dell'uscita...
PS Quando ho detto che me ne andavo, il mio ex titolare dello studio mi ha proposto prima un'assunzione come (addirittura) dipendente a 2000 euro netti al mese, poi di diventare socio entro l'anno. Erano palesemente proposte fuffa, buttate lí per farmi rimanere, però dopo anni di quasi completo muro sui cambiamenti del rapporto di lavoro. Peccato che si sia accorto del mio vero valore nello studio solo nel momento dell'uscita...