ArcioM : [post n° 488245]
L'arte di non fare nulla
Vi siete mai ritrovati in studio, da giovani e finti partite iva, senza fare niente, a stare ore davanti il pc a fare il nulla? Quando mi succede io chiedo di fare cose, ma mi danno compitini risibili che risolvo in breve tempo e sono costretto a chiedere ancora e ancora che mi danno scemenze. Sembra che non conti molto dentro lo studio e che la mia presenza non sia necessaria. Un giorno ho provato anche a non chiedere niente, per curiosità, e sono rimasto 8 ore, dalla mattina alla sera, davanti il pc a fare il nulla del nulla, a far finta di essere impegnato o a farmi i fatti miei. Vi capita mai e come vi comportate?
e cosa dovresti fare, vuol dire che non c'è lavoro. Capita all'interno degli studi, evidentemente sono in difficoltà anche i titolari.
Intanto complimenti per l'esperimento, hai saggiato uno dei motivi (uno tra molti e ben peggiori) che portano a compensi bassi: produttività bassa dovuta a metodi e processi inefficienti o inesistenti. Hai sperimentato come in molte realtà conti solo quanto stai a bottega e non cosa fai.
Stai attento comunque perché di questo passo l'aumento di 100 euro lordi al mese tra due anni potrebbe non arrivare.
P.s. spero che nessuno abbia letto l'ultima frase senza percepire il sarcasmo
Stai attento comunque perché di questo passo l'aumento di 100 euro lordi al mese tra due anni potrebbe non arrivare.
P.s. spero che nessuno abbia letto l'ultima frase senza percepire il sarcasmo
In questo coro di sorpresa e meraviglia, io ti consiglio anche l'esperimento inverso:
Sotto la superficie e l'immagine che una persona vuol dare di se, parlando di se, celebrando il proprio impegno costante e la fatica che solo lui porta avanti, fai caso al tempo che mediamente viene impiegato dai tuoi titolari per:
- questioni personali;
- problemi personali;
- condivisione dei propri problemi a 360°;
- chiacchiere futili;
- instagram;
- facebook;
- stalking di profili;
Consiglio anche il paragone con altri lavori, dove i momenti di calo sono fisiologici, e nessuno si meraviglia di questo.
Sotto la superficie e l'immagine che una persona vuol dare di se, parlando di se, celebrando il proprio impegno costante e la fatica che solo lui porta avanti, fai caso al tempo che mediamente viene impiegato dai tuoi titolari per:
- questioni personali;
- problemi personali;
- condivisione dei propri problemi a 360°;
- chiacchiere futili;
- instagram;
- facebook;
- stalking di profili;
Consiglio anche il paragone con altri lavori, dove i momenti di calo sono fisiologici, e nessuno si meraviglia di questo.
mi è successo in due studi, imputabile al fatto che io ero molto veloce nello svolgere la mia parte di lavoro, ma veniva considerato non l'obiettivo raggiunto bensì le ore col popò sulla sedia
a me mai successo, ovunque andassi prendevo frustate. Forse proprio per questo decisi di mettermi in proprio, almeno così potevo autoflagellarmi...
Per carità, ci sono delle giornate in cui si corre di meno e altre in cui si corre di più. Nei momenti di tranquillità però non mi sono mai trovata del tutto inattiva da aver difficoltà ad impiegare il tempo. Faccio Ordine nei documenti cartacei e non, butto via le cose inutili, studio qualche novità normativa, vado a bermi un caffè, ecc Diciamo che va in pari con le giornate incasinate. Direi che può succedere in qualsiasi lavoro
mi è capitato e mi capita tutt'ora. Con il capo sono sincero e faccio presente la cosa. Se proprio sono con mani in mano, faccio i fatidici corsi di aggiornamento per stare in linea con i crediti (almeno non è tempo perso), oppure mi diverto con qualche concorso. Ovviamente prontamente interrompo se dovesse esserci qualche incombenza lavorativa, seppur di breve impegno
Sono impiegato, niente false P.IVA, epperò succede... Consiglio per non sentirsi inutili? Se per mancanza di nuovi progetti, ti rendi conto che succederà spesso durante le prossime settimane, studia: che sia un corso gratuito, una serie di video corti, manuali, ecc; ciò che imparerai, lo userai nello studio, sicché sarà un win-win per ambo le parti