Ciao,
sono disperata... volevo chiedere delle informazioni in merito ad una probabile certificazione:
Il mio caso è questo:
- Destinazione d’uso: UFFICIO
- PRODUZIONE ACS
Boiler Fismar 35 (volt 222, watt 1200, press. nom. 6 kg/cmq, caldaia in acciaio zincato, protezione con anodo di magnesio).
RISCALDAMENTO
- n. 2 Radiatori individuali a scambio diretto alimentati a gas (Robur – Linea Supercromo – Modello 5002; allego scheda tecnica)
Portata termica nominale massima (di un radiatore): 5,23 kW
Potenza termica nominale massima (di un radiatore): 4,71 kW
- n. 1 vecchio radiatore elettrico in bagno.
La normativa dice:
“… sono compresi negli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento e/o raffrescamento, mentre non sono considerati tali gli apparecchi quali stufe, caminetti, radiatori individuali, apparecchi per il riscaldamento localizzato ad energia radiante, scaldacqua unifamiliari; tali apparecchi, se fissi, sono tuttavia assimilati agli impianti termici quando la somma delle potenze nominali termiche utili degli apparecchi al servizio della singola unità immobiliare è maggiore di 15 kW…”
Domanda:
1) E’ necessaria la certificazione energetica?
Ho il dubbio che non sia necessaria perchè non si raggiungono i 15 kW, ma non so se ho interpretato in modo corretto la normativa
- Radiatore individuale a gas (stanza 1): kW 4,71 (o 5,23 kW?)
- Radiatore individuale a gas (stanza 2): kW 4,71 (o 5,23 kW?)
- Scaldacqua: kW 1,2
- Calorifero elettrico in bagno: kW ???
Sofia : [post n° 251021]
Certificazione energetica: obbligatoria oppure no?
Credo che quella parte di normativa che citi si riferisca a "come" considerare un impianto termico nell'ACE e non all'obbligo di redarre l 'ACE.
L'ACE lo devi fare per forza, le caratteristiche delle unità che non hanno obbligo di ace sono altre e sono nel paragrafo 3.2 ovvero sono esclusi solo mi pare edifici industriali o artigianali con esigenze di processo produttivo e fabb isolati con superficie utile minore di 50mq etc etc.
Ovvero come citato, se il locale fosse scaldato da una stufa elettrica devi fare i calcoli come se NON fosse riscaldato o secondo quanto ti indica la normativa nazionale o regionale che sia, non di non dover fare l'ACE.
L'ACE lo devi fare per forza, le caratteristiche delle unità che non hanno obbligo di ace sono altre e sono nel paragrafo 3.2 ovvero sono esclusi solo mi pare edifici industriali o artigianali con esigenze di processo produttivo e fabb isolati con superficie utile minore di 50mq etc etc.
Ovvero come citato, se il locale fosse scaldato da una stufa elettrica devi fare i calcoli come se NON fosse riscaldato o secondo quanto ti indica la normativa nazionale o regionale che sia, non di non dover fare l'ACE.