A me risulta:
Al momento dell’acquisto di un immobile, il notaio, come da norma, chiede la certificazione energetica in originale, poi ne consegna copia allegando il docu-mento all’atto. L’originale rimane quindi al notaio, avendo venditore e acquiren-te, solo copia seppur certificata dal notaio.
Con la successiva vendita, il notaio, chiede ancora la certificazione in originale, documento che il venditore, ovviamente, non ha. Per averla, il venditore, deve sperare che il tecnico che l’ha redatta sia ancora vivo e rintracciabile o chiedere copia autentica al primo notaio, spendendo tempo e soldi.
È veramente così? Se sì, la procedura è obbligatoria? Perché l'acquirente non può entrare in possesso dell'originale visto che il notaio ce l'ha?
Grazie se qualcuno è in grado di chiarire ...Flavio
Flow : [post n° 485612]
atti comprevendita immobili
Premesso che non faccio Ape ma mi è capitato di fare assistenza in fase di ricerca/verifica immobile/rogito....non capisco cosa intendi per "originale". L'ape firmato digitalmente si deposita su un portale e viene rilasciato un protocollo/QR code per cui stampando il documento in PDF andrebbe già bene quello per tutti gli usi. Se intendi una copia con il timbro del professionista bastava chiederne più di una al tecnico.
Anch'io non mi occupo di APE, ma con il rogito mi chiedevo perchè i notai si tengono l'originale (cartaceo nel caso specifico senza QR) e non copia che si potrebbero autenticare. Così facendo venditore e compratore non sono in possesso di originale da utilizzare in un futuro atto. E se il crificatore non c'è più?
Grazie
Grazie