Paola : [post n° 183347]
Esami di stato Palermo - Ricorso
Salve a tutti!Data la seconda strage che la commissione di Palermo ha fatto,io sono pronta ad impugnare una causa e fare ricorso.Per il V.O. la legge dice che la prova grafica è su un "tema elementare di architettura",a voi un piano di lottizzazione, un lungomare e una piattaforma galleggiante vi sembra che possano essere definite "elementari"??Fatemi sapere se qualcuno vuole unirsi, più siamo meglio è!!
capisco perfettamente la rabbia...ma purtroppo fare ricorso è inutile..
..la tua motivazione poi nn sarebbe nemmeno da prendere in considerazione...sono usciti temi molto + complessi.
il giochino è metterti in gioco e vedere come riesci a gestire situazioni particolare (e che MAI magari ti capiteranno nella professione)...
è assurdo....xò è così.
buona serata.
..la tua motivazione poi nn sarebbe nemmeno da prendere in considerazione...sono usciti temi molto + complessi.
il giochino è metterti in gioco e vedere come riesci a gestire situazioni particolare (e che MAI magari ti capiteranno nella professione)...
è assurdo....xò è così.
buona serata.
Per quanto mi riguarda il piano di lottizzazione è sul serio una passeggiata...non vedo cosa ci sia di difficile!!! Non credo sia il tuo caso ma penso che troppe persone vanno all'esame di abilitazione senza saper tenere la matita in mano!!! ..e pretendono pure di essere promossi!!
Forse è vero, c'è di peggio...ma non credi si dovrebbe tenere conto di ciò che ti insegnano durante il corso di studi?!E' vero in molti vanno senza sapere nulla,ma in questo caso era già stabilito tutto fin dall'inizio...detto proprio dal presidente di commissione che figurati non ha ammesso suoi stessi tesisti!!anche questo è normale?!
1) Il fatto che il presidente di commissione non abbia ammesso alcuni suoi tesisti mi sembra lodevole. L'aver svolto la tesi sotto la supervisione di quello che è al momento il presidente della commissione esami di stato, non ti rende automaticamente capace di progettare, nè tantomeno ti dovrebbe consentire di ottenere l'abilitazione "per conoscenza". Grazie a Dio che ci sono figure del genere, altrimenti sarebbe ancora peggio di quanto sia alla situazione attuale.
2) Il fatto stesso che l'oggetto del tuo ipotetico ricorso sia che la prova grafica per il v.o. dovrebbe vertere su un tema elementare di architettura mentre la prova era a tuo dire più difficile (cosa tra l'altro che non si può capire data l'esiguità delle tracce fornite) è a dir poco vergognoso.
2) Il fatto stesso che l'oggetto del tuo ipotetico ricorso sia che la prova grafica per il v.o. dovrebbe vertere su un tema elementare di architettura mentre la prova era a tuo dire più difficile (cosa tra l'altro che non si può capire data l'esiguità delle tracce fornite) è a dir poco vergognoso.
Dovrebbe essere assolutamente normale e direi che è proprio un bene che non abbia ammesso i suoi tesisti, se la prova sostenuta da questi non era sufficientemente meritevole!
Dobbiamo capire che l'università - giustamente - non è come la scuola superiore dove il nostro insegnante ci accompagna fino all'ultima prova.
Inoltre la tesi in particolare, ma spesso anche buona parte della preparazione universitaria, non sono troppo vicine alla pratica professionale più comune (e spicciola) e l'esame di Stato è - purtroppo, secondo me - l'unico momento di verifica delle capacità teniche e professionali dei futuri architetti.
Uno può saper inventare architetture fantastiche e ingegnose, ma se poi all'esame disegna una trave che attraversa una scala ad un metro di quota (che la dovresti scavalcare) oppure un solaio con una luce di dieci metri ma spesso solo venti centimetri (senza altre travature ed in un'edilizia comune) è chiaro che qualche dubbio ti viene e prima di mettergli un timbro in mano magari gli fai fare un altro giro.
Dobbiamo capire che l'università - giustamente - non è come la scuola superiore dove il nostro insegnante ci accompagna fino all'ultima prova.
Inoltre la tesi in particolare, ma spesso anche buona parte della preparazione universitaria, non sono troppo vicine alla pratica professionale più comune (e spicciola) e l'esame di Stato è - purtroppo, secondo me - l'unico momento di verifica delle capacità teniche e professionali dei futuri architetti.
Uno può saper inventare architetture fantastiche e ingegnose, ma se poi all'esame disegna una trave che attraversa una scala ad un metro di quota (che la dovresti scavalcare) oppure un solaio con una luce di dieci metri ma spesso solo venti centimetri (senza altre travature ed in un'edilizia comune) è chiaro che qualche dubbio ti viene e prima di mettergli un timbro in mano magari gli fai fare un altro giro.
l unica forma di protesta ammissibile, in questo caso, era quella di non presentarsi...ma nessuno, nessuno...
come dici tu tutto era già stabilito! e allora perche non avete cambiato sede? o saltato la sessione!!!
tutti se lo aspettavano e per questo, molti colleghi, sono andati a siracusa!!!
altri invece hanno voluto sfidare la sorte...
già a luglio andava fatto ricorso, ma nessuno se l è sentita...complimenti questo è risultato!!!
forse non è il tuo caso, tu non te lo aspettavi.. bhe in questo caso mi dispiace.
come dici tu tutto era già stabilito! e allora perche non avete cambiato sede? o saltato la sessione!!!
tutti se lo aspettavano e per questo, molti colleghi, sono andati a siracusa!!!
altri invece hanno voluto sfidare la sorte...
già a luglio andava fatto ricorso, ma nessuno se l è sentita...complimenti questo è risultato!!!
forse non è il tuo caso, tu non te lo aspettavi.. bhe in questo caso mi dispiace.
1) intanto "a dir poco vergognoso" mi sembra una frase non troppo educata e che esprime un giudizio che francamente non accetto, anche perchè il mio messaggio era solo una sintesi di una situazione molto più estesa. Ma siccome è sempre facile esprimere giudizi arroganti.
2) nessuno intendeva dire che bisogna passare l'esame "per conoscenza" ma il mio esempio doveva lasciare intendere l'atteggiamento del presidente, ma ovviamente non si è capito
2) nessuno intendeva dire che bisogna passare l'esame "per conoscenza" ma il mio esempio doveva lasciare intendere l'atteggiamento del presidente, ma ovviamente non si è capito
"l'esame di stato è l'unico momento di verifica delle capacità teniche e professionali dei futuri architetti", ma dici davvero?!quindi superare l'esame di abilitazione assicura l'essere un buon architetto?bè,mi dispiace non possiamo essere per niente daccordo per questo!!io credo che ci voglia bene altro per dimostrarlo!E comunque, per la cronaca, le persone non ammesse all'orale hanno fatto errori ben più ammissibili di una trave che attraversa la scala!
Forse il problema generatosi a Babele non è ancora stato superato del tutto in Italia.
Quando ho detto che "l'esame di stato è l'unico momento di verifica ..." ho specificato che PURTROPPO è l'unico, intendendo ovviamente che ce ne dovrebbero essere molti di più e fatti diversamento da una prova che più che "di preparazione" è "di resistenza mentale e fisica"; su questo pertanto direi che siamo piuttosto d'accordo, ma stentiamo a capirci...
Non conosco gli errori che hanno portato alle esclusioni che dici di non comprendere, ma ti assicuro che i due esempi che ti segnalavo io, li hanno effettivamente commessi (diversi anni fa) due miei conoscenti e si meravigliavano del fatto che fossero stati notati e segnalati come errori, contribuendo alla loro non ammissione in quella sessione.
Non sarà sicuramente il vostro caso, ma molto spesso mi è capitato di sentire gente che si lamenta del giudizio del professore, poi quando chiedo il motivo della bocciatura mi trovo a dover condividere la decisione di questi.
Inoltre, i temi del PdL (Piano di Lottizzazione, non è una sigla politica, visto che ci capiamo il giusto) e del lungomare non mi sembrano difficili, in particolare il PdL è un tema che c'è quasi sempre, seppur con connotazioni variabili.
Quando ho detto che "l'esame di stato è l'unico momento di verifica ..." ho specificato che PURTROPPO è l'unico, intendendo ovviamente che ce ne dovrebbero essere molti di più e fatti diversamento da una prova che più che "di preparazione" è "di resistenza mentale e fisica"; su questo pertanto direi che siamo piuttosto d'accordo, ma stentiamo a capirci...
Non conosco gli errori che hanno portato alle esclusioni che dici di non comprendere, ma ti assicuro che i due esempi che ti segnalavo io, li hanno effettivamente commessi (diversi anni fa) due miei conoscenti e si meravigliavano del fatto che fossero stati notati e segnalati come errori, contribuendo alla loro non ammissione in quella sessione.
Non sarà sicuramente il vostro caso, ma molto spesso mi è capitato di sentire gente che si lamenta del giudizio del professore, poi quando chiedo il motivo della bocciatura mi trovo a dover condividere la decisione di questi.
Inoltre, i temi del PdL (Piano di Lottizzazione, non è una sigla politica, visto che ci capiamo il giusto) e del lungomare non mi sembrano difficili, in particolare il PdL è un tema che c'è quasi sempre, seppur con connotazioni variabili.
Probabilmente ho dei problemi di comprensione, perchè proprio non riesco ad intendere cosa avresti dovuto esprimere inizialmente.
La situazione può essere estesa quanto si vuole, ma proprio perchè eri a conoscenza di detta situazione, avresti benissimo potuto sostenere l'esame in altra sede (come altri hanno suggerito). A mio modo di vedere è facile lamentarsi della commissione una volta che il proprio nome è rientrato nella categoria dei "non ammessi all'orale" nella speranza di poter far parte della cerchia dei fortunati. O si fa ricorso subito o niente.
E soprattutto se l'oggetto del ricorso è che la prova che hai affrontata avrebbe dovuto essere un tema elementare di architettura, continuo a ripetere che non è proprio accettabile.
Ragionando così, tanto per, mi viene in mente un quesito: da una parte ti lamenti del fatto che la prova è troppo difficile, mentre dall'altra fai notare come il presidente di commissione non abbia fatto passare i suoi tesisti. Questo, sempre a mio modo di vedere, rappresenta una "giusta metodologia di valutazione di un futuro architetto", non per conoscenza e non su una villetta a schiera.
O dai delle motivazioni valide su questo tuo "risentimento" verso la commissione, oppure il ragionamento proprio non regge.
Per il fatto poi che l'esame di abilitazione non assicuri che la persona "promossa" sia effettivamente un bravo architetto, possiamo stare a discuterne dei mesi interi (soprattutto sul concetto di "bravo architetto"), però non sarai mai sicuramente un professionista se fai cose splendide, che poi non stanno su, o che non hanno requisiti normativi o quant'altro!
La situazione può essere estesa quanto si vuole, ma proprio perchè eri a conoscenza di detta situazione, avresti benissimo potuto sostenere l'esame in altra sede (come altri hanno suggerito). A mio modo di vedere è facile lamentarsi della commissione una volta che il proprio nome è rientrato nella categoria dei "non ammessi all'orale" nella speranza di poter far parte della cerchia dei fortunati. O si fa ricorso subito o niente.
E soprattutto se l'oggetto del ricorso è che la prova che hai affrontata avrebbe dovuto essere un tema elementare di architettura, continuo a ripetere che non è proprio accettabile.
Ragionando così, tanto per, mi viene in mente un quesito: da una parte ti lamenti del fatto che la prova è troppo difficile, mentre dall'altra fai notare come il presidente di commissione non abbia fatto passare i suoi tesisti. Questo, sempre a mio modo di vedere, rappresenta una "giusta metodologia di valutazione di un futuro architetto", non per conoscenza e non su una villetta a schiera.
O dai delle motivazioni valide su questo tuo "risentimento" verso la commissione, oppure il ragionamento proprio non regge.
Per il fatto poi che l'esame di abilitazione non assicuri che la persona "promossa" sia effettivamente un bravo architetto, possiamo stare a discuterne dei mesi interi (soprattutto sul concetto di "bravo architetto"), però non sarai mai sicuramente un professionista se fai cose splendide, che poi non stanno su, o che non hanno requisiti normativi o quant'altro!
E' impossibile fare un bel progetto su un tema complesso (e anche quelli di Ferrara non scherzavano, quanto a diffcoltà) e disegnare tutto a mano in sole otto ore: sappiamo tutti benissimo che per fare un progetto decente la sola fase di ideazione dovrebbe durare otto ore... Persino errori come la trave sulla scala o il solaio carta-velina sono comprensibili, inquadrabili in un contesto fortemente stressante come quello dell'esame di stato (assillo del tempo, stanchezza fisica e mentale, aule sovraffollate, condizioni di lavoro disagevoli come tavoli scomodi, caldo, poco spazio ecc ecc)