FEDEXX : [post n° 247067]
TEMPISTICHE
Ciao vorrei avere qualche consiglio su come vi siete organizzati per sviluppare il tema di progetto,cioè tempo che avete dato o pensate di dare al progetto di massima in brutta, ai disegni, alle relazione.... Insomma come è da gestire la prova del primo giorno... GRAZIE
Per le tempistiche la cosa migliore è esercitarsi un po' di volte con delle simulazioni. Ognuno ha i suoi tempi.
Io facevo così:
Per prima cosa predisponevo i fogli con una semplice squadratura già sperimentata in precedenza (in una fascia sulla sinistra mettevo la relazione scritta sulle scelte e i criteri progettuali oltre a eventuali calcoli per il dimensionamento spaziale, poi lungo una fascia orizzontale in alto o in basso, questo dipende dalla vostra comodità, mettevo gli schemi distributivi etc.
Nessuna brutta copia, però prima impostavo schematicamente tutto il progetto con i dovuti calcoli degli spazi e dei volumi (sia per il tema edilizio che per l'urbanistico).
Procedevo poi con il disegno direttamente in bella copia (piante, prospetti, sezioni) cercando di abbozzare tutti gli elaborati richiesti e successivamente arricchendoli a seconda del tempo a disposizione (per esempio in scala 1:50 la stratificazione delle pareti e il disegno delle soglie e degli infissi li facevo solo in una parte del disegno, il resto era lasciato con il solo bordo dei muri disegnato e l'ingombro delle aperture).
Il segreto è procedere "a strati"... inserendo tutti gli elaborati richiesti e se alla fine manca un disegno è bene farne almeno uno schizzo a mano libera e magari disegnare un nodo di dettaglio anche solo accennato.
La parte di impostazione e ragionamento iniziale può richiedere parecchio tempo, se però è fatta bene ti consente di procedere più speditamente in seguito con gli elaborati veri e propri.
Fate cose semplici e ordinarie, scegliete tecniche costruttive che conoscete. Quel giorno non dovete inventarvi nulla! Attenzione alle bizzarrie!
In bocca al lupo
Io facevo così:
Per prima cosa predisponevo i fogli con una semplice squadratura già sperimentata in precedenza (in una fascia sulla sinistra mettevo la relazione scritta sulle scelte e i criteri progettuali oltre a eventuali calcoli per il dimensionamento spaziale, poi lungo una fascia orizzontale in alto o in basso, questo dipende dalla vostra comodità, mettevo gli schemi distributivi etc.
Nessuna brutta copia, però prima impostavo schematicamente tutto il progetto con i dovuti calcoli degli spazi e dei volumi (sia per il tema edilizio che per l'urbanistico).
Procedevo poi con il disegno direttamente in bella copia (piante, prospetti, sezioni) cercando di abbozzare tutti gli elaborati richiesti e successivamente arricchendoli a seconda del tempo a disposizione (per esempio in scala 1:50 la stratificazione delle pareti e il disegno delle soglie e degli infissi li facevo solo in una parte del disegno, il resto era lasciato con il solo bordo dei muri disegnato e l'ingombro delle aperture).
Il segreto è procedere "a strati"... inserendo tutti gli elaborati richiesti e se alla fine manca un disegno è bene farne almeno uno schizzo a mano libera e magari disegnare un nodo di dettaglio anche solo accennato.
La parte di impostazione e ragionamento iniziale può richiedere parecchio tempo, se però è fatta bene ti consente di procedere più speditamente in seguito con gli elaborati veri e propri.
Fate cose semplici e ordinarie, scegliete tecniche costruttive che conoscete. Quel giorno non dovete inventarvi nulla! Attenzione alle bizzarrie!
In bocca al lupo
grazie mille di tutte le indicazioni... due domande.. il progetto lo hai fatto su fogli lucidi o bianchi??? la relazione non è da fare su fogli A4?? in che senso tu la scrivevi in tavola???
Il progetto su fogli bianchi timbrati perchè quelli ci diede la commissione. La relazione tecnica sul dimensionamento strutturale, cioè la seconda prova, su fogli protocollo a quadretti sempre forniti dalla commissione.
Cerca di capire come si sono svolte in precedenza le prove poichè non in tutte le sedi avviene alla stassa maniera. Io parlo di Roma.
Il progetto vero e proprio (prova grafica) era poi corredato da considerazioni scritte in brevi testi e didascalie e schemi per far capire meglio le scelte progettuali (criteri distributivi, criteri climatici ... tutto ciò che si ritiene utile a una migliore comprensione). Queste cose le avevo organizzate appunto nell'impaginazione della tavola stessa così il disegno non galleggiava nel vuoto.
Cerca di capire come si sono svolte in precedenza le prove poichè non in tutte le sedi avviene alla stassa maniera. Io parlo di Roma.
Il progetto vero e proprio (prova grafica) era poi corredato da considerazioni scritte in brevi testi e didascalie e schemi per far capire meglio le scelte progettuali (criteri distributivi, criteri climatici ... tutto ciò che si ritiene utile a una migliore comprensione). Queste cose le avevo organizzate appunto nell'impaginazione della tavola stessa così il disegno non galleggiava nel vuoto.