Piuttosto che perdere diottrie e capelli e giovinezza appresso all'esame di stato, ai tirocini, agli stage, all'apertura di una p. iva ecc ecc.... una volta laureati fate altro.
Ve lo lascio come consiglio per esperienza... la mia prassi (molto usuale) è stata:
-laurea 2009
-inizio praticantato, 8 mesi con rimborso spese di 150 € mensili
-proseguimento del praticantato con le ricevute di prestazione occasionale, 500 € mese per quasi un anno
-3 tentativi di esame di stato, superato la 3 volta a roma
-iscrizione ordine (pagare)
-apertura p. iva e posizione inarcassa (pagare, tanto)
-dopo 8 mesi a p.iva per ben 800 (OTTOCENTO) €/mese mandata a casa perchè troppo cara.
Se considero solo le spese di lavoro tra macchina e p. iva siamo a 7 mensilità piene che se ne vanno.
Se consideriamo che ora sono in ballo e chiudere la posizione fiscale e previdenziale nel lungo periodo mi costa un sacco vedo solo la povertà.
Era meglio fare qualsiasi altro lavoro, l'università è stata molto divertente ma ste cose non me le ha dette!
FRANCESCA : [post n° 284526]
Consiglio spassionato
Concordo. Chi oggi sceglie di cominciare l´universitá per fare l´architetto é un pazzo. Si guadagna di piú cantando dentro la metro (é vero)
sono perfettamente d'accordo con Francesca e con gli altri!E' un lavoro che non è abbastanza tutelato,retribuito e riconosciuto.Negli studi c'è solo sfruttamento e richieste del saper fare tanto per ottenere pochissimo!Bella l'architettura ma.....devo ancora capire come si campa!
Tutto vero Francesca, sono molto più fortunati di noi i colleghi di altri paesi. Grazie mille alla BUROCRAZIA
Ma sinceramente ad ora è grazie alla burocrazia se campiamo. Facciamo parte del sistema. Diecimila timbri sparsi nell'arco di due mesi per la tua sudatissima pratica personale dove c'è una piantina striminzita e mille incartamenti!
Davvero, spassionatamente.... chi non riesce a passarlo lo prenda come un segno del destino. C'è altro nella vita che non andare a perder tempo dentro uno studio in cui ti trattano male.
E poi non ho parlato della parte "obblighi dell'architetto"
-Iscrizione annuale all'ordine, 200 euro circa
-Apertura di una p. iva per fatturare cifre ridicole: spese per il commercialista 1000 euro anno circa
-Pagamento dei contributi inarcassa. Almeno 600 euro l'anno con agevolazioni più la quota variabile sul fatturato
-Novità 2012: obbligo di assicurazione, siamo su altri 600 euro
-Novità prevista nei prossimi mesi: obbligo di formazione continua, con annessi corsi - a pagamento - da frequentare.
Lo avessi capito 3-4 anni fa avrei iniziato prima la mia carriera di webmaster! Quello dell'architetto non è un lavoro sostenibile, neppure se trovi un lavoro in uno studio!
Davvero, spassionatamente.... chi non riesce a passarlo lo prenda come un segno del destino. C'è altro nella vita che non andare a perder tempo dentro uno studio in cui ti trattano male.
E poi non ho parlato della parte "obblighi dell'architetto"
-Iscrizione annuale all'ordine, 200 euro circa
-Apertura di una p. iva per fatturare cifre ridicole: spese per il commercialista 1000 euro anno circa
-Pagamento dei contributi inarcassa. Almeno 600 euro l'anno con agevolazioni più la quota variabile sul fatturato
-Novità 2012: obbligo di assicurazione, siamo su altri 600 euro
-Novità prevista nei prossimi mesi: obbligo di formazione continua, con annessi corsi - a pagamento - da frequentare.
Lo avessi capito 3-4 anni fa avrei iniziato prima la mia carriera di webmaster! Quello dell'architetto non è un lavoro sostenibile, neppure se trovi un lavoro in uno studio!
concordo in gran parte con Francesca.
fare l'architetto non è un lavoro remunerativo, o almeno lo è solo per pochissimi.
Anche altre categorie non stanno benissimo, e anche all'estero non se la passano tanto bene.
La cosa stupefacente però è che tutti si accaniscono a fare le stesse cose, saturando mercati già saturi, senza porsi il problema di trovare qualcosa per distinguersi. Questo non li aiuterà.
fare l'architetto non è un lavoro remunerativo, o almeno lo è solo per pochissimi.
Anche altre categorie non stanno benissimo, e anche all'estero non se la passano tanto bene.
La cosa stupefacente però è che tutti si accaniscono a fare le stesse cose, saturando mercati già saturi, senza porsi il problema di trovare qualcosa per distinguersi. Questo non li aiuterà.