cosa succede al tecnico incaricato se il committente alla fine dei lavori si rifiuta di fare la variazione catastale per cambio della consistenza?
lorenzo : [post n° 111780]
fine lavori
al tecnico nulla pechè una volta finito l'incarico della direzione lavori della dia il tecnico ha finito il suo compito... per assurdo l'accatastamento il cliente può farlo fare ad un altro tecnico!
cmq se si presenta l'accatastamento oltre 30gg dalla chiusura lavori si pagherà una mora... più si va avanti più sarà alta a meno che si aspettano 5 anni e andrà in prescrizione e a quel punto non si pagherà + nulla!!!
in ogni caso il cliente per essere in regola prima o poi dovrà fare la variazione!
cmq se si presenta l'accatastamento oltre 30gg dalla chiusura lavori si pagherà una mora... più si va avanti più sarà alta a meno che si aspettano 5 anni e andrà in prescrizione e a quel punto non si pagherà + nulla!!!
in ogni caso il cliente per essere in regola prima o poi dovrà fare la variazione!
ma il tecnico che redige la dia non è responsabile ( insieme alla proprietà)anche della denuncia di chiusura lavori e quindi dell'allegata avvenuta variazione catastale?
quando farai la chiusura lavori non spunterai nulla riguardo il nuovo accatastamento e sei proprio vuoi alleghi una lettera di accompagnamento dove dici che verrà presentata in seguito da altro tecnico incaricato e che quindi ti sollevi da qualsiasi tipo di responsabilità!
in ogni caso è sempre meglio farla e quindi convincere il cliente... non si sa mai delle rognie a cui si va incontro!!!
Ma l'art 23 comma 7 del dpr 380/2001 recita così
"Ultimato l'intervento, il progettista o un tecnico abilitato rilascia un certificato di collaudo finale, che va presentato allo sportello unico, con il quale si attesta la conformità dell'opera al progetto presentato con la denuncia di inizio attività. Contestualmente presenta ricevuta dell'avvenuta presentazione della variazione catastale conseguente alle opere realizzate ovvero dichiarazione che le stesse non hanno comportato modificazioni del classamento. In assenza di tale documentazione si applica la sanzione di cui all'articolo 37, comma 5".
Quindi il tecnico che presenta la fine lavori senza la variazione catastale è soggetto a sanzione, a quanto pare.
Non credo che per evitare grane debba essere costretto a regalare al cliente la variazione catastale, visto e considerato che non può farla senza l'assenso del committente.
L'unica cosa che rimane è quella di dimettersi dall'incarico, ma ha senso farlo una volta che i lavori sono belli che terminati?
"Ultimato l'intervento, il progettista o un tecnico abilitato rilascia un certificato di collaudo finale, che va presentato allo sportello unico, con il quale si attesta la conformità dell'opera al progetto presentato con la denuncia di inizio attività. Contestualmente presenta ricevuta dell'avvenuta presentazione della variazione catastale conseguente alle opere realizzate ovvero dichiarazione che le stesse non hanno comportato modificazioni del classamento. In assenza di tale documentazione si applica la sanzione di cui all'articolo 37, comma 5".
Quindi il tecnico che presenta la fine lavori senza la variazione catastale è soggetto a sanzione, a quanto pare.
Non credo che per evitare grane debba essere costretto a regalare al cliente la variazione catastale, visto e considerato che non può farla senza l'assenso del committente.
L'unica cosa che rimane è quella di dimettersi dall'incarico, ma ha senso farlo una volta che i lavori sono belli che terminati?
ma... se cambia la consistenza il proprietario è OBBLIGATO per legge a fare la denuncia catastale (subentra anche un discorso di modifica del tributo ICI) ed è anche discretamente facile l'accertamento dell'abuso (questo, in verità dipende dai comuni e dall'aggiornamento dei loro archivi, oltre che dal dialogo tra i vari ufici)
io consiglierei vivamente, se cambia la consistenza di spingere la proprietà a fare la scheda...
bye bye
io consiglierei vivamente, se cambia la consistenza di spingere la proprietà a fare la scheda...
bye bye
ok siamo d'accordo...
ma se la proprietà non vuole comunque sentire ragioni?
Perchè accollare al tecnico responsabilità che non sono sue?
Qual'è l'estremo atteggiamento che deve tenere il tecnico?
Protocollare al comune una lettera di non poter dare la fine lavori per il comportamento del cliente?
ma se la proprietà non vuole comunque sentire ragioni?
Perchè accollare al tecnico responsabilità che non sono sue?
Qual'è l'estremo atteggiamento che deve tenere il tecnico?
Protocollare al comune una lettera di non poter dare la fine lavori per il comportamento del cliente?
Sono nella stessa situazione se qualcuno ha un consiglio sarà bene accetto. Grazie.
io finora mi sono sempre comportato così: il tecnico direttore dei lavori ha l'obbligo di accompagnare la fine lavori con la variazione catastale (se vi sia stata variazione planimetrica e quindi di classamento), può comunque capitare che il proprietario non voglia sostenere altre spese per la pratica catastale o che voglia affidare la variazione ad un altro professionista. Il direttore dei lavori quindi può comunque chiudere i lavori mettendo per iscritto che ha informato il proprietario dell'obbligo della variazione (evidentemente non può costringerlo con la forza !), così da non incorrere in sanzioni lui stesso.
In ogni caso, è nell'interesse di entrambi effettuare la variazione al catasto, per il professionista è una nuova occasione di lavoro mentre il proprietario, che effettua una variazione planimetrica, dovrebbe sentire considerare che per un'eventuale compravendita o qualsiasi atto notarile, la sistemazione della pratica catastale è comunque indispensabile. A margine del discorso va detto che ad oggi tutte le leggi circondano il contribuente in modo da fargli pagare sempre più imposte. L'obbligo della variazione catastale deriva proprio dall'esigenza di rivedere le imposte ICI, spesso ancorate a coefficienti vetusti, e ad incassare quindi maggiori imposte.
Vi saluto.
In ogni caso, è nell'interesse di entrambi effettuare la variazione al catasto, per il professionista è una nuova occasione di lavoro mentre il proprietario, che effettua una variazione planimetrica, dovrebbe sentire considerare che per un'eventuale compravendita o qualsiasi atto notarile, la sistemazione della pratica catastale è comunque indispensabile. A margine del discorso va detto che ad oggi tutte le leggi circondano il contribuente in modo da fargli pagare sempre più imposte. L'obbligo della variazione catastale deriva proprio dall'esigenza di rivedere le imposte ICI, spesso ancorate a coefficienti vetusti, e ad incassare quindi maggiori imposte.
Vi saluto.
x lorenzo: la sanzione non è per il progettista ma per il proprietario titolare della dia (o PdiC)... chiariscilo al tuo cliente (oltre alle già dette sanzioni per mancato versamento di tributo)
se però insiste anon voler fare la scheda... tu presenta fine lavori e dichiarazione di conformità dei lavori con la dia prsentata... a questo punto lascia che sia il comune a chiederti la scheda catastale... se questo non ti firma il docfa c'è poco da fare... tu chiudi il tuo lavoro e sei a posto
bye bye
se però insiste anon voler fare la scheda... tu presenta fine lavori e dichiarazione di conformità dei lavori con la dia prsentata... a questo punto lascia che sia il comune a chiederti la scheda catastale... se questo non ti firma il docfa c'è poco da fare... tu chiudi il tuo lavoro e sei a posto
bye bye
Mi rifiutrei di presentare la fine lavori, visto che non ci sarebbero presupposti per farlo. Non credo che di sanzione sia passibile il tecnico, ma il committente. A questo punto sarebbe lui a doversi preoccupare.
Poi, se il cliente vuole affidare ad un altro tecnico l'accatastamento, mi metterei d'accordo con il collega e una volta che ha effettuato il suo lavoro, allegherei alla mia chiusura lavori la ricevuta della sua variazione catastale.
Poi, se il cliente vuole affidare ad un altro tecnico l'accatastamento, mi metterei d'accordo con il collega e una volta che ha effettuato il suo lavoro, allegherei alla mia chiusura lavori la ricevuta della sua variazione catastale.