1_apro partita iva il 20 gennaio 2007, come disegnatore, perchè architetto abilitato ma non voglio incrivermi all'inarcassa.
2_ fine gennaio dovrei emettre prima fattura dei 15 gg di lavoro
3_oltre alla partita iva richiedo di accedere al regime agevolato per i 3 anni famosi
domandone?
come si fa una fattura? quali sono i benefici , o meglio cosa posso scaricarmi? Quali passi devo fare oltre ad emettere la 1° fattura?
cosa è i registro della contabilita'?serve?
aiutatemi...please!!!!grazie a tutti!!
checco : [post n° 112679]
partita iva, regime agevolato...etc che gran casino!!!
a tutte le tue domande puoi trovare le risposte o navigando nella rete, oppure ti consiglio "Professionisti e Fisco" del Sole 24 ore; c'è tutto.
P.s: perchè preferire l'inps all'inarcassa? Per spendere di più? Ti sei ben informato in merito?
P.s: perchè preferire l'inps all'inarcassa? Per spendere di più? Ti sei ben informato in merito?
quoto lorenzo: inarcassa ti costa meno (12% anno contro 18-19% inps) e ti da qualche garanzia in più (nel calderone inps sai mai..)
per le altre info.. leggiti qualche post indietro o i top five qui nella colonna a sinistra
ti segnalo questo link:
www.studiorighetti.it/docs/documento.cfm?ID=126
bye bye
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se chiedi il tutoraggio avrai tutta l'assistenza gratuita di un tutor. conviene l'inps perchè se vuoi andare in pensione prima con l'inps puoi mentre con inarcassa devi avere minimo più di 30 anni di contributi versati..se per qualche motivo non puoi versare i contributi per tutti quegli anni come è successoa me causa malttia ti restituiscono il versato ma non ti danno niente di pensione i furbi di inarcassa
La prima cosa che non capico è perchè un architetto abilitato debba buttare al vento tutti gli studi che fin qui ha fatto e limitarsi ad aprire p.i. come disegnatore. D'ora in avanti qualsiasi incarico gli venga dato non può portarlo avanti.
In merito ad inarcassa le cose sono due: la prima è il costo dei contributi previdenziali, nettamente più basso rispetto a quello dell'inps (12% invede di 18-19%); per quanto riguarda il discorso pensionistico... i requisiti per andare in pensione sono gli stessi, con la differenza che se ti ritrovi un giorno a non avere i requisiti per andare in pensione con l'inps non becchi nulla (al massimo la pensione sociale), mentre l'inarcassa ti restituisce i contributi soggettivi versati con tanto di interessi. E poi chi l'ha detto che con l'inps puoi andare in pensione quando ti pare?
In merito ad inarcassa le cose sono due: la prima è il costo dei contributi previdenziali, nettamente più basso rispetto a quello dell'inps (12% invede di 18-19%); per quanto riguarda il discorso pensionistico... i requisiti per andare in pensione sono gli stessi, con la differenza che se ti ritrovi un giorno a non avere i requisiti per andare in pensione con l'inps non becchi nulla (al massimo la pensione sociale), mentre l'inarcassa ti restituisce i contributi soggettivi versati con tanto di interessi. E poi chi l'ha detto che con l'inps puoi andare in pensione quando ti pare?
perchè aprire la p.iva con inarcassa, se le mie prospettive di crescita culturale in italia vanno buttate al cestino, all'esero...imparo di + e si guadagna di +...
chi lavora qui è solo raccomandato o strafortunato!!c'è poco da dire!
cmq...
chi lavora qui è solo raccomandato o strafortunato!!c'è poco da dire!
cmq...
è come dire... oggi il tempo è bello, ma le scarpe sono marroni........ che c'entra?
Se il tuo presupposto è quello di andare a lavorare all'estero che c'entra il discorso pensionistico? Fai almeno che in questa cosiddetta fase di transizione tu possa pagare di meno. Invece in questa maniera non solo verserai più soldi (con inarcassa i primi tre anni non solo paghi il 12%, ma hai l'abbattimento ad 1/3 dei contributi minimi) ma se ti capiterà un incarico non potrai neppure svolgerlo.
Se poi, invece di addurre motivazioni economiche, tu ne fai una questione etico/politica (boicottare l'inarcassa come molti fanno con la nestlè) sei padrone di farlo, pur però ammettendo di rimetterci economicamente
Se il tuo presupposto è quello di andare a lavorare all'estero che c'entra il discorso pensionistico? Fai almeno che in questa cosiddetta fase di transizione tu possa pagare di meno. Invece in questa maniera non solo verserai più soldi (con inarcassa i primi tre anni non solo paghi il 12%, ma hai l'abbattimento ad 1/3 dei contributi minimi) ma se ti capiterà un incarico non potrai neppure svolgerlo.
Se poi, invece di addurre motivazioni economiche, tu ne fai una questione etico/politica (boicottare l'inarcassa come molti fanno con la nestlè) sei padrone di farlo, pur però ammettendo di rimetterci economicamente