Salve!
Un committente ha acquistato due appartamenti contigui con due atti notarili distinti, li ha poi resi comunicanti con l'apertura di un vano, ora deve fare ulteriori opere per le quali devo redigere un DIA.
Ho però un dubbio che voglio sottoporvi, al catasto i due appartamenti pur risultando al nominativo del proprietario attuale, sono distinti con lo stesso n° di foglio lo stesso n° di particella ma due sub diversi (due numeri consecutivi); QUESTA CONDIZIONE DEVE RITENERSI UNA IRREGOLARITA'?
TENEDO PRESENTE LE RESPONSABILITA' DEL PROGETTISTA (dia) NEGLI ELABORATI DOVRO' RIFERIRMI AD UNICA UNITA' ABITATIVA O A DUE?
GRAZIE!
P.S.
.......Il proprietario sostiene di non aver volutamente effettuato la variazione per "risparmiare" sulle spese di ICI
Manuela : [post n° 120478]
Unico appartamento due sub !????
L'irregolarità sta nell'aver aperto un varco interno tra le due proprietà siano dello stesso proprietario che di proprietari doversi.
Due appartamenti con due sub diversi non possono essere tra loro comunicanti internamente.
Comunque, chiedi al comune di riferiemento come procedere.
Due appartamenti con due sub diversi non possono essere tra loro comunicanti internamente.
Comunque, chiedi al comune di riferiemento come procedere.
scusate tutti gli errori di battitura ed il messaggio tronco....
Volevo finire dicendo che secondo me non c'è senso nel tenere i due appartmenti separati e distinti catastalmente parlando, tantomeno per l'ICI, fai una bella fusione e procedi seremanete con la tua DIA.
Volevo finire dicendo che secondo me non c'è senso nel tenere i due appartmenti separati e distinti catastalmente parlando, tantomeno per l'ICI, fai una bella fusione e procedi seremanete con la tua DIA.
non esiste alcuna regola che vieti di aprire una porta tra due subalterni diversi, è ovvio che l'irregolarità sta nel fatto che questa porta sia stata aperta senza una pratica comunale. Puoi tranquillamente redigere la tua nuova dia facendo riferimento ai due subalterni diversi (ovviamente inserendoci anche la porta irregolare) e prima della fine dei lavori presenterai la variazione catastale per le modifiche interne che avrai relizzato...starà al cliente decidere se fondere o meno catastalmentele le due unità immobiliari, volendo può anche lasciarle divise, a te come progettista non cambia nulla a lui come cliente cambia il fatto che le spese per la presentazione catastale saranno maggiori in quanto presenterai 2 schede al posto di una (quindi 100 euro invece che 50). Non so se ai fini ici al cliente cambia qualcosa...
ovvio è che possono rimanere due subalterni diversi solo se dopo le nuove opere che andrai a realizzare rimarranno comunque due appatamenti divisi dotati di tutto il necessario. Non so se mi spiego: se per ipotesi uno dei due sub. dopo i lavori dovesse rimanere senza bagni, senza una cucina ecc. allora dovrai per forza fare una fusione delle due unità.
Comunque se dovessi avere bisogno di ulteriori chiarificazioni contattami via mail: email
Comunque se dovessi avere bisogno di ulteriori chiarificazioni contattami via mail: email
alcuni lasciano 2 sub volutamente, perchè in alcuni comuni non è possibile frazionare un'unità immobiliare (mentre è possibile l'accorpamento). Per cui, pensando in futuro a dividerlo di nuovo si preferisce lasciare 2 appartamenti sulla carta.
E' chiaro che se invece presenti una dia per fusione, l'accatastamento diventa obbligatorio.
E' chiaro che se invece presenti una dia per fusione, l'accatastamento diventa obbligatorio.
Grazie a tutti per i pareri ricevuti; so bene che alla chiusura dei lavori dovrò fare la variazione richiesta anche dal dpr 380 (penultima finanziaria), il mio dubbio è che nello stato di fatto della DIA i due appartamenti risultano comunicanti quindi una sola unità abitativa mentre nelle piante catastali sono due separati cosa rischio e come ovviare???
1)Omettere lo stato di fatto ed adeguare tutto alle piante catastali? significa dichiarare il falso per una porta interna mi sembra eccessivo (la cui apertura per alcuni testi di commento al dpr 380 non richiede denuncia)
2)Fare una variazione catastale poi la dia e poi una nuova variazione dovrebbe essere la via più giusta, ma potrei anche farne una sola alla fine!
1)Omettere lo stato di fatto ed adeguare tutto alle piante catastali? significa dichiarare il falso per una porta interna mi sembra eccessivo (la cui apertura per alcuni testi di commento al dpr 380 non richiede denuncia)
2)Fare una variazione catastale poi la dia e poi una nuova variazione dovrebbe essere la via più giusta, ma potrei anche farne una sola alla fine!